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Recensione

Law & Order III: Giustizia E' Fatta

di Carlo De Rensis  

il nostro voto
60
In breve

Siamo alle porte del più importante evento tennistico autunnale: nel mese di Settembre, infatti, New York ospita sul cemento dello stadio di Flushing Meadows il consueto appuntamento con gli U.S. Open. Negli spogliatoi, due tenniste parlano del più e del meno quando trovano il corpo esanime dell' "Ukrainian Ace", la bella e giovanissima Elena Kusarova, stella nascente del nuovo movimento tennistico dell'Est. Sul luogo del delitto accorrono immediatamente Lennie Briscoe e Ed Green per compiere le prime accurate indagini. Chi avrà interrotto la catena di vittorie della giocatrice ucraina? L'investigazione appare subito molto complessa, e noi, nei panni di un collega dei baldi e sovracitati poliziotti del 27° distretto, dovremo stare molto attenti a non commettere un brutto doppio fallo...

 

Recensione Completa del 09 Settembre 2005
Puntuale come un orologio svizzero, arriva anche quest'anno nei negozi italiani un altro episodio delle avventure ispirate alla serie televisiva Law And Order. Questa volta, però, Atari abdica dal suo consueto ruolo di distributore e concede a Microids il privilegio (?) di portare nei nostri negozi (il gioco è comunque IN LINGUA INGLESE) al prezzo consigliato di 20 euro, l'ultima fatica della Legacy Interactive. Quest'ultima, grazie al ricco successo ottenuto con i precedenti titoli è già al lavoro sul quarto episodio della serie, Intento Criminale, che vedrà la luce alla fine del 2005.

Siamo alle porte del più importante evento tennistico autunnale: nel mese di Settembre, infatti, New York ospita sul cemento dello stadio di Flushing Meadows il consueto appuntamento con gli U.S. Open (curiosità, si stanno giocando proprio in questo periodo... che tempismo che abbiamo in Italia!!). Negli spogliatoi, due tenniste parlano del più e del meno quando trovano il corpo esanime dell' "Ukrainian Ace", la bella e giovanissima Elena Kusarova, stella nascente del nuovo movimento tennistico dell'Est. Sul luogo del delitto, accorrono immediatamente Lennie Briscoe e Ed Green a compiere le prime accurate indagini. Chi avrà interrotto la catena di vittorie della giocatrice ucraina? L'investigazione appare subito molto complessa, e noi, nei panni di un collega dei baldi e sovracitati poliziotti del 27° distretto, dovremo stare molto attenti a non commettere un brutto doppio fallo...

Trovato il colpevole, passeremo poi a vestire i panni dell'avvocato Serena Southerlyn per cercare di ottenere dalla giuria popolare una condanna che renda giustizia alla legge degli USA.

Non vi aspettate grande coinvolgimento dal gioco, perchè non ne avrete. Vivrete un episodio del telefilm come tanti altri. Voi siete un personaggio anonimo, e se non conoscete la serie televisiva, non saprete nulla neanche a proposito dei protagonisti che vi affiancheranno nella vostra ricerca di "Legge e Ordine". Il vero divertimento sta nello svelare passo dopo passo e segreto dopo segreto le trame che molti dei personaggi avevano tessuto intorno alla povera Elena: e vi assicuro che avremo mooooolto da lavorare!! Più di trenta locazioni e almeno altrettanti personaggi condivideranno la scena, e a noi toccherà interrogarli, convincerli a testimoniare e quant'altro (senza dubbio, c'è molta carne al fuoco). La realizzazione di queste "comparse" è alterna: in alcuni momenti appare piuttosto convincente, in altri un pò meno (la madre della Kusarova non sembra propriamente affranta per la morte della figlia). Ma forse la Legacy non ha voluto snaturare l'essenza dello show un'ora molto concentrata in cui avviene l'omicidio, si trova il colpevole, lo si incrimina. Non c'è spazio per nient'altro e probabilmente è anche questo che ha decretato il successo dello spettacolo.

Dal punto di vista grafico, ci troviamo ancora di fronte ad un prodotto confezionato con la tecnologia Java. Da registrare un aumento della risoluzione, portata (finalmente) ad 800x600 (la 640x480 cominciava a mostrare dei limiti davvero notevoli) anche se comunque il tutto resta lievemente sfocato proprio per un limite del motore di gioco. Pollice verso per gli sfondi, assolutamente standard, non ispirati e molto poco animati: c'è da dire, al contrario, che per quanto riguarda la grafica dei personaggi il gioco fa ampiamente il suo dovere. I volti sono molto credibili, così come le espressioni facciali e, udite udite, c'è perfino una ottima sincronizzazione del labbiale. Purtroppo le animazioni non sono sullo stesso standard e non vedrete mai un personaggio muoversi ma al massimo ondeggiare su se stesso: se nella parte del processo, l'effetto non è male (d'altronde sono tutti seduti!), in quella più attiva dell'investigazione viene indubbiamente a mancare qualcosa.

I video sono realizzati con il motore di gioco, quindi non è il caso di soffermarsi più di tanto. Ottima però la cura con cui è realizzata la regia delle scene, dei dialoghi e anche dei monologhi molto simile a quello dello spettacolo in TV.

Conoscete il motivetto di Law & Order? Beh, lo sentirete spesso all'avvio del gioco, così come sentirete gli stessi identici loop dei primi due giochi. Uh... sentire qualcosina di nuovo era chiedere troppo? Si registra, inoltre, una frustrante ripetitività: molte locazioni hanno lo stesso tipo di motivo, che diventa dopo poco MOLTO noioso. Meglio lasciare dei suoni di sottofondo, a questo punto, ed eliminare del tutto il problema.

Il doppiaggio è eccellente, di contro. Gli attori - tutti - fanno un ottimo lavoro (anche chi interpreta i diversi personaggi ucraini della serie) ed è molto piacevole il ritmo con cui si dipanano i dialoghi, scritti in maniera al solito brillante dagli sceneggiatori originali della serie. Peccato che la versione che la Microids ha importato in Italia preveda solamente il manuale (online) in italiano, mentre il gioco rimane completamente in lingua inglese. Per fortuna ci sono i sottotitoli, che lo rendono comprensibile per chi capisce almeno un pò la lingua più usata del mondo: per tutti gli altri, beh... ora sapete a cosa andate incontro.

Law & Order: Giustizia è Fatta è il primo titolo della serie ad essere stato un pò modificato come impostazione. Mentre infatti il gioco è sempre punta&clicca, la visuale rimane in prima persona con rotazione del punto di vista a 360° e gli spostamenti sono ancora consentiti solo grazie alle frecce direzionali, diverse novità sono riscontrabili dal punto di vista dell'interfaccia. Sparita la ventiquattrore che rappresentava il vero e proprio centro di raccolta di tutto quello che accadeva nel gioco, il sistema di inventario (rappresentato da una borsa a scomparsa posizionata in basso) si divide ora in quattro sezioni: testimoni, documenti, prove, e analisi di laboratorio/sorveglianza. A dire la verità, questo metodo sembra esser stato preso pari pari dal gioco "clone" CSI: a differenza del titolo Ubisoft, però, in L&O il meccanismo non sembra andare così bene. Troppo poco funzionale, infatti, è la distribuzione degli oggetti/personaggi (con il doppio click del mouse si può avere un breve riassunto di cosa "rappresenta" quell'oggetto o una visuale ravvicinata) in tutti questi sottomenù: il risultato è solo una grande confusione. Inoltre, a differenza dei giochi passati, potrete accedere alle richieste (analisi di laboratorio, ricerche, sorveglianza, mandati e quant'altro) solo passando per il distretto di polizia, il che è un pò più scomodo: apprezzabile, viceversa, la riduzione del tempo necessario per ottenere i risultati delle vostre richieste che prima erano troppo gravosi e lenti, con conseguente ed eccessivo abbassamento del ritmo di gioco.

Premendo la barra spaziatrice (o il tasto destro del mouse), accederemo poi ad un'altra serie di comandi: potremo infatti consultare la mappa, mezzo indispensabile per spostarsi nel traffico di New York, attaccarci al videofonino per sentire i messaggi o effettuare chiamate importanti, consultare il registro degli eventi o richiamare il menù di gioco con le tipiche opzioni disponibili (attenzione che gli slot di salvataggio disponibili sono soltanto 11).

Il gameplay è piuttosto standard, e se avete giocato agli altri due episodi sapete già a cosa andare incontro: come detto, il gioco è diviso in due parti, una in cui farete il detective e una da pubblico ministero (ma anche in questa dovrete investigare un bel pò). La prima parte vi impegnerà soprattutto con tantissimi dialoghi e la più grande difficoltà sarà capire l'ordine con cui parlare con i personaggi o l'informazione da dare loro (trascinando sul personaggio un oggetto dell'inventario) per sbloccare una nuova rivelazione. Ogni tanto, poi, troverete qualche altro tipo di enigma: carini alcuni (la ricostruzione di fogli strappati, o un piacevole labirinto con visuale dall'alto), altri onestamenti evitabili (troppe cassaforti e troppo, troppo facili da aprire: se tutti inserissero combinazioni così facili, sarebbe una pacchia fare il ladro). Inoltre, in alcuni momenti, alcuni di questi enigmi veri e propri sembrano essere fuori luogo e messi là giusto per rubare l'approvazione degli avventurieri.. meglio essere coerenti!

Quando impersonerete Serena Southerlyn, invece, le cose si faranno più difficili: in primo luogo c'è da dire che questa sezione è divisa in più parti che inizieranno tutte con una fase di investigazione e raccolta di informazioni e si concluderanno con una deposizione in aula. Proprio davanti al giudice sarà possibile andare incontro ad un "game over", sia per aver "sbagliato" l'imputato, sia per non aver raggranellato abbastanza prove, sia per non aver convinto pienamente la Corte. Quindi la raccomandazione è quella di salvare alla fine di ogni sotto-parte (e attenzione ai soli 11 slot per salvare, sarete di sicuro costretti a sovrascriverne qualcuno). Inoltre, dovremmo stare bene attenti prima a selezionare i testimoni da far deporre e le prove da far prendere in considerazione al giudice: poi, a porre le giuste domande a chi si trova alla sbarra, e allo stesso tempo obiettare il più possibile alle ficcanti domande della difesa. Parte tutto sommato divertente, e difficilmente trovabile in altre avventure.

Il gioco è più lungo dei precedenti (circa 12 ore di tempo di gioco, forse qualcosina in più) e la storia è ben narrata, complessa e con un buon ritmo: il problema è che non è che sia poi così tanto interessante e coinvolgente.. un episodio medio dello show televisiva, nè più, nè meno. Gli enigmi non vi bloccheranno più di tanto, state solo attenti a salvare se non volete trovarvi ad iniziare da molto lontano.

Insomma, Law and Order: Giustizia è Fatta non è il gioco che cambierà le sorti della serie della Legacy: è un buon prodotto per i fan della serie, e potrebbe dire qualcosa anche agli appassionati delle legal story. Purtroppo, però, non innova quanto il secondo episodio (a parte l'interfaccia, ma non è granchè) e, tutto sommato, alla lunga annoia un pochino. Il quarto episodio (Intento Criminale) con la sua visuale in terza persona, è un ben diverso tentativo di miglioramento. In bocca al lupo Legacy, per adesso rimandata a... Wimbledon!!....

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Legacy Interactive
Data Rilascio: Q3 2005
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Poliziesco
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Inglese
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Requisiti minimi
OS: Windows 98/Me/2000/XP
Processore: 600 Mhz
RAM: 128 MB
Scheda Video: 32 MB
Hard Disk: 1.5 GB
Supporto: 2 CD
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