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Recensione

HCA – The Ugly Prince Duckling

di Ivan Vailati  

il nostro voto
76
In breve

Indosseremo i panni di un giovanissimo Hans Christian Andersen (il famoso fiabista) che, arrivato in una vivacissima quanto strana Copenhagen, vivrà tante avventure fantastiche che ispireranno i suoi successivi lavori. Il gioco promette una bella grafica cartoon, un sofisticato sistema di mimica facciale dei personaggi oltre che tanti enigmi e "azione".

 

Recensione Completa del 27 Febbraio 2008
Ricordo ancora, quando da piccolo mia nonna mi raccontava le storie per farmi addormentare. Che bei tempi, quanta spensieratezza, nessun pensiero, solo il divertimento di un bambino piccolo sempre pronto a giocare: purtroppo il tempo è tiranno, la vita va avanti e anche se mia nonna se n’è andata, è rimasta sempre quella piccola parte di me che vuole sognare. Uno dei maggiori esponenti della letteratura mondiale del XIXesimo secolo è certamente Hans Christian Andersen, nato il 2 aprile 1805 sull’isola danese di Fionda. Lo scrittore partì all’età di 14 anni per Copenaghen in cerca di fortuna e la sua carriera letteraria iniziò durante uno dei numerosi viaggi in Europa intrapresi dopo la laurea. Nonostante la grande notorietà derivi dalle sue oltre 170 favole è giusto ricordare che Andersen scrisse anche romanzi, biografie, libri di viaggio, opere teatrali, testi di canzoni e poesie.

Sarebbe bello iniziare con la tipica frase del tipo “C’era una volta” ma non sarà questo il caso. Infatti gli sviluppatori danesi della Guppyworks si sono ispirati proprio alla vera vita dello scrittore, la “favola” sarà una specie di piccola biografia della sua infanzia, da quando il giovane Andersen inizia a muovere i primi passi nella Copenaghen del diciannovesimo secolo, senza un soldo e con tanti sogni, a quando il re lo aiuterà a finire gli studi prendendolo sotto la sua ala protettrice, diciamo pure che tutta l’avventura sarà un riadattamento in chiave ironica, fantasiosa. Non ci sarà una vera trama da seguire, o per meglio dir c’è, e sarà quella di salvare la principessa dalle grinfie del perfido troll che la vuole rapire. Tutta l’avventura si svilupperà in questo senso, ma è solo un semplice pretesto per potere inserire all’interno del gioco varie dediche e piccoli camei che si ispirano alle sue favole più famose come ad esempio la Sirenetta, il guardiano di porci, la pastorella e lo spazzacamino, la piccola fiammiferaia e tante altre favole che vi farà piacere scoprire da soli.

Dal punto di vista grafico il gioco è qualcosa di meraviglioso: come potete notare dagli screen a corredo di questa recensione, saremo di fronte ad un engine totalmente 3D di grande impatto, nulla è lasciato al caso, la cura delle locazioni è maniacale e i personaggi sono ben integrati con gli sfondi. Le risoluzioni che potremo utilizzare saranno 2, la 800 x 600 o la 1024 x 768, le animazioni sono ottimamente realizzate e i personaggi in giro per la città si muovono in modo convincente, un plauso particolare per l’acqua al porto, veramente qualcosa di spettacolare in movimento, da vedere e rivedere. Tutto HCA (da adesso lo chiameremo cosi) si evolverà nella città di Copenaghen e le locazioni saranno divise in 5 atti distinti: partiremo dal quartiere povero per arrivare a quello degli artigiani, andremo al porto per poi andare al quartiere dell’alta società per giungere infine a palazzo. È bello notare come il tutto non risulti ripetitivo e come le locazioni e i personaggi cambino a seconda di dove siano collocati: molto spesso nei giochi si cerca sempre di riciclare i personaggi non giocanti per utilizzarli anche più avanti, in questo caso non è stato così e mi sembra veramente una scelta azzeccata, penso sia logico che la gente del quartiere povero non possa essere anche nel quartiere dell’alta società, non credete?

Una volta apparsa la prima schermata di selezione, avrete 4 voci che potete selezionare nella parte superiore dello schermo, potrete iniziare (e caricare se avete salvato almeno una volta) o uscire da una partita, vedere i crediti o entrare nelle opzioni dove sarà possibile gestire a piacimento tante cose a livello grafico e sonoro. Potrete, infatti, selezionare la risoluzione, attivare i vari livelli di antialiasing, selezionare il dettaglio grafico che preferite, scegliere se avere l’inventario a comparsa, se utilizzare la modalità di controllo dalla tastiera o da mouse, se attivare i sottotitoli o scegliere la gradazione sonora dei dialoghi, delle musiche e degli effetti ambientali, come potete notare ce n’è molta di carne al fuoco, a voi la scelta che preferite. Un discorso più approfondito lo merita certamente l’interfaccia grafica, croce e delizia oserei dire: delizia perché risulta essere molto eclettica nel suo utilizzo, gli sviluppatori hanno ben pensato di accontentare tutti mettendo a disposizione 4 tipi di scelta, l’utilizzo del mouse, l’utilizzo del connubio mouse e tastiera, l’utilizzo della tastiera e infine quello del joypad. Croce perché purtroppo utilizzando il mouse, alcune volte, quando appare la freccia per cambiare locazione succede che per raggiungerla non basti premere una volta, può capitare che il protagonista rimanga fermo con conseguente seconda cliccata (se non terza). Altro difetto sempre riguardante il mouse capita quando si vuole raggiungere un personaggio lontano o nemmeno molto lontano: se ci cliccate sopra molto spesso Andersen se ne andrà nella giusta direzione ma senza mai fermarsi oltrepassando la persona con cui volete parlare, questo discorso non vale certo per la tastiera e il joypad che ritengo siano un’ottima scelta senza effetti collaterali.

L’inventario è posto nella parte superiore destra dello schermo, normalmente saranno visibili 3 oggetti, ma solo quello che posizionerete al centro sarà utilizzabile, per poterli esaminare sarete obbligati ad entrare nella sezione opzioni. Da lì, selezionandoli, potrete leggere la descrizione appropriata, gli oggetti non si possono in alcun modo abbinare e comunque non ne avrete mai più di 7 o 8 a portata di mano. L’interfaccia sfrutta alcune icone, ogni volta che volete parlare ad un personaggio apparirà una vignetta tipo fumetto, quando potete prendere o utilizzare qualcosa apparirà una mano con vicino una freccia e quando vorrete cambiare locazione apparirà una semplice e banale freccia. Gli spostamenti sono molto particolari, per fare muovere Andersen per le locazioni, se avete un mouse sarete costretti a tenere premuto il pulsante (proprio come in GAST), mentre per quanto riguarda la tastiera e il joypad basterà tenere premuto il tasto direzionale appropriato. Altro punto a favore di HCA è certamente il comparto sonoro a che ci dona allegre e belle musichette, mai banali e ripetitive, sempre molto divertenti e godibili all’orecchio. Gli effetti ambientali non steccano mai, tutti perfetti e le voci - in inglese - sono veramente ben caratterizzate, come d’altronde tutti i personaggi.

Durante il vostro pellegrinare tra le varie locazioni vi ritroverete ad affrontare una discreta varietà di enigmi che vanno dall’utilizzo degli oggetti, di alcuni macchinari e al compimento di alcune piccole missioni che vi possono fare raggranellare qualche soldo per i vostri eventuali acquisti. Il vero problema risiede praticamente nella difficoltà veramente ridicola e risibile: si va dal facile, al super facile, al megafacile, all’esageratamente facile, non rimarrete mai bloccati nemmeno a provarci e questo fa sì che HCA sia un’avventura aperta a qualsiasi utenza, dai bambini, ai giocatori alle prime armi e agli inesperti. Se siete degli avventurieri ormai navigati ci penserei 2 volte prima dell’acquisto, anche se devo dire che mi sono divertito nelle 10-12 orette che ho passato a giocarci. Prima del commento finale un ultima informazione, oltre agli enigmi ci sarà la possibilità di cercare all’interno delle locazioni varie monete nascoste qua e là, diciamo pure che si tratta di un gioco nel gioco, un piccolo diversivo carino e nulla più.

HCA si conferma come una delle migliori avventure grafiche 3D attualmente presenti sul mercato, qualitativamente e tecnicamente non c’è nulla da eccepire, siamo ad altissimi livelli e un qualsiasi computer di fascia medio bassa può onorarsi di fare girare questa bella avventura, soprattutto grazie al motore grafico ottimamente realizzato. Peccato soltanto per gli enigmi troppo facili per essere considerati una vera sfida e per qualche piccola pecca nell’interfaccia quando si deve usare il mouse: per il resto non penso proprio di consigliarvi male se vi dico di pensare seriamente al suo eventuale acquisto pur tenendo presente le limitazioni di cui si è detto.

E vissero tutti felici e contenti…

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Guppy Works
Distributore: Leader
Data Rilascio: Q1 2008
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Cartoon/Commedia
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse/Tastiera/Joypad
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
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Requisiti minimi
OS: Windows 2000/XP/Vista
Processore: Pentium IV 1.6 Ghz
RAM: 512 MB
Scheda Video: 64 MB
Hard Disk: 1.5 GB
Supporto: 1 DVD
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