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Recensione

Gold Rush! Anniversary

di Simone Iacovino  

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In breve

1849. In California è il periodo della corsa all'oro, che mette in moto cercatori da ogni dove, pronti a partire per l'avventura della loro vita, alla ricerca di ricchi giacimenti che potrebbero fare la loro fortuna una volta per tutte. Jerrod Wilson non vuole essere da meno e decide di partire da New York alla volta di San Francisco per tentare la sorte. Riedizione riveduta e corretta del classico Gold Rush! della Sierra, con grafica rinnovata, cutscenes in HD, doppiaggio, nuove musiche e rivisitazione del gameplay, conservando i 3 percorsi diversi presenti nell'originale e fornendo un'interfaccia punta e clicca in aggiunta al parser originale.

 

Recensione Completa del 24 Novembre 2014
E' il 1849, uno dei periodi più eccitanti della storia degli Stati Uniti. In California è stato trovato l'oro e in tutto il continente si susseguono enormi migrazioni di massa verso questa promessa di ricchezza e di vita agiata. Il fenomeno prende il nome di Corsa all'oro, Gold Rush!

La trama del gioco ci pone alla guida di Jerrod Wilson, un giornalista della città di Brooklyn; dopo anni di lontananza, Jerrod riceve una lettera del fratello che gli chiede di raggiungerlo a Sacramento, in California, dando così il via alla sua avventura che lo porterà a lasciare la sua tranquilla vita da reporter, vendendo casa e ritirando ogni centesimo dei suoi risparmi per lasciarsi pian piano contagiare dalla febbre dell'oro...

Gold Rush! Anniversary è anche il remake dell'originale Gold Rush!, titolo degli anni ottanta firmato dai fratelli McNaill e distribuito dalla Sierra Entertainment, qui restaurato con una squisita grafica pulita e ricca di dettagli e con la possibilità di sfruttare un sistema di gioco più moderno e adeguato rispetto alla versione originale.

L'avventura si può tranquillamente dividere in due parti: il viaggio per raggiungere la California, che può essere intrapreso seguendo tre percorsi alternativi, e la ricerca del fratello perduto, che comincierà una volta raggiunta la città di Sacramento.

La storia, forse forzata in alcuni passaggi, sembra poi suggerire in un primo momento qualcosa di più profondo della mera caccia all'oro: il fratello scomparso, la lettera cospiratoria arrivata dopo tanti anni di silenzio, la scia di indizi lasciata alle porte di Sacramento... ci si aspetta forse qualcosa di più di quanto purtroppo, alla fine, si ritrovi.

A far da padrone in questo riadattamento punta e clicca è sicuramente la grafica, fluida e impeccabile in quasi tutte le zone di gioco. Forse qualche tinta più scura e qualche ombreggiamento non avrebbero fatto male, ma ciò non toglie che il lavoro di restauro sia stato magistrale. I movimenti del personaggio nelle varie schermate restano fluidi e le animazioni, nella maggior parte dei casi, sono buone e si adattano perfettamente al paesaggio.

Il restauro, inoltre, sembra non modificare l'essenza delle ambientazioni originali: l'avventura rispecchia infatti gli stessi luoghi esplorati dai veterani che hanno avuto il piacere di giocare al Classic, facendo riassaporare di fatto le vecchie locazioni con una grafica odierna.
Le stesse ambientazioni, ereditate appunto dal capitolo precedente, sono peraltro ben strutturate e affascinanti, come anche i vari incontri (o almeno, la maggior parte di questi) che farete durante il gioco.

La trama, seppur semplicistica in tanti (forse troppi) punti, soddisfa e intriga, sopratutto nella seconda parte del gioco, dove si viene coinvolti maggiormente nella fase investigativa; simpatico il sistema esplorativo a coordinate nell'area di scavo e, anche se poteva essere sfruttato meglio, con ad esempio l'aggiunta di qualche oggetto nascosto o qualche incontro più interessante, da un tocco di diversità all'intero comparto.

All'inizio di una nuova partita si potrà scegliere il sistema di gioco, il più moderno (comune e quasi rassicurante) punta e clicca, con tanto di inventario e comandi che si limitano al solo uso del mouse, oppure l'originale interfaccia - parser - , che prevede l'utilizzo della tastiera e richiede di scrivere per intero le azioni del personaggio, come il dover utilizzare una chiave o il dover aprire una porta.

Chi scrive ha optato per il punta e clicca, sia perché non è abituato all'uso del Comand-line, sia per provare l'adattamento sviluppato dalla Sunlight Games, adattamento che non sembra essere riuscito alla perfezione. Alcune aree, tra cui quella del forte, sono infatti confuse e i passaggi fra una sequenza all'altra non sono per nulla chiari.
Ci si ritrova così spesso e volentieri a vagare istericamente a destra e a sinistra, sperando di raggiungere, prima o poi, il punto desiderato; anche le sezioni interattive funzionano peraltro in maniera differente ogni volta che vengono testate, raggiungendo il loro apice con le porte.
Se nella prima sezione del gioco vengono aperte con il comando azione, al forte è necessario usare il comando osserv,a mentre nell'ultima parte, ad esempio nella capanna e nella miniera, si aprono automaticamente camminandovi sopra, oppure cliccando il comando per cambiare direttamente schermata. Questo crea un effetto confusionario e per nulla gradevole, in un titolo punta e clicca dove la chiarezza del metodo di risoluzione dei puzzle deve essere imperativa.

Anche il sistema di navigazione in alcune aree è un disastro: spessissimo, nell'area esplorativa con le coordinate, ci si troverà infatti a cliccare verso est e ritrovarsi nel quadrante ad ovest, oppure a sud. Problema di poco conto se ci si deve spostare di poche sezioni, ma se si volesse raggiungere un luogo più lontano (e spesso il gioco lo richiede), ci si ritroverà a cliccare più e più volte per aggiustare la direzione, perché il personaggio autonomamente decide di andare in una direzione anziché in un'altra.

Sempre riguardo il gameplay, l'impossibilità di far correre o comunque muovere più velocemente il personaggio rallenta drasticamente l'esperienza ludica. Preparatevi ad attraversare interi deserti, sezioni completamente vuote e assolutamente ininfluenti al gioco stesso, alla velocità di tre passi al minuto, per poi arrivare dove auspicavate e scoprire che vi manca un certo oggetto, recuperabile dall'altra parte della mappa. Cosa che vi costringerà a ripetere tutto da capo. La possibilità di cliccare due volte verso l'uscita per cambiare istantaneamente sezione diventerà così l'unico modo per spostarsi effettivamente, ma anche questo non sarà sempre possibile.

Superate queste difficoltà, il gameplay in generale non ha niente di innovativo rispetto ad altri titoli simili: la difficoltà delle situazioni e dei puzzle è irrisoria, permettendo la risoluzione anche per i novizi dei punta e clicca, mentre alcune situazioni createsi per trama sfiorano il banale se non l'inverosimile. Si parla di scenari nei quali basta cliccare l'unico oggetto presente per poter sciogliere il puzzle e proseguire.

Infine anche i bug non mancano all'appello: ci si troverà spesso ad avere a che fare con PNG che non rispondono come dovrebbero, che non consegnano gli oggetti che dovrebbero o che fanno scena muta davanti a una richiesta essenziale per poter proseguire. Tuttavia sono bug minori, e basterà ricaricare il salvataggio per poter risolvere... nella maggior parte dei caso perlomeno.

Non tutto è però nero all'orizzonte: vi sono diversi momenti godibili e la possibilità di poter decidere come raggiungere la California in tre modi completamente differenti sicuramente spezza la monotonia e permette al titolo di guadagnare qualche ora di gioco in più.

La colonna sonora, tanto decantata nella prefazione del gioco, è pressoché inesistente, e può essere riassunta in uno spezzone di violino ripetuto ogni volta che si fa un azione corretta e in un motivetto country in loop nelle lunghissime tratte di viaggio, dove vengono raccontati aneddoti interessanti (ma alquanto inaccurati) solo per chi è appassionato di quel periodo storico e sopratutto per chi conosce la geografia della California e dintorni.

In conclusione, Gold Rush! Anniversary propone una rielaborazione della versione Classic degli anni ottanta, con un ottimo lavoro sul comparto grafico e delle animazioni. Tuttavia la trama semplicistica, la difficoltà irrisoria della maggior parte delle situazioni e un orribile sistema di navigazione, rendono il gioco davvero godibile solo dai vecchi fan e dai novizi del genere.

Consigliato prevalentemente a chi cerca un'avventura elementare con una buona trama.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Sunlight Games
Publisher: Kalypso Media
Data Rilascio: 07/11/2014
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Western
Grafica: 2.5D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse/Tastiera
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