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Recensione

Gabriel Knight 3: Il Mistero Macchiato di Sangue

di Claudio Del Monte  

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In breve

Gabriel, il più famoso cacciatore di ombre "Shattenjager" del panorama videoludico, giunge alla sua terza grande avventura. Dopo aver indagato su misteriosi rituali vodoo nella città di New Orleans nel primo capitolo della trilogia , e dopo essere stato alle prese con alcuni casi di licantropia in Baviera, questa volta è alle prese con misteriose ed oscure presenze e con mitici tesori. Teatro di questo nuovo capitolo è Rennes-le-Chateau, un misterioso e storico paesino francese situato nella meravigliosa valle dell’Aude in Linguadoca (nei pressi dei Pirenei).

 

Recensione Completa del 15 Maggio 2004
Nel non lontano 1999 dalla penna di Jane Jensen e dalla genialità dei programmatori Sierra nacque un gioco destinato a cambiare il modo di interpretare un intero settore videoludico, quello delle avventure grafiche: "Gabriel Knight 3: Blood of the sacred, blood of the damned."

Gabriel, il più famoso cacciatore di ombre "Shattenjager" del panorama videoludico, giunge alla sua terza grande avventura. Dopo aver indagato su misteriosi rituali vodoo nella città di New Orleans nel primo capitolo della trilogia , e dopo essere stato alle prese con alcuni casi di licantropia in Baviera, questa volta è alle prese con misteriose ed oscure presenze e con mitici tesori.

Teatro di questo nuovo capitolo è Rennes-le-Chateau, un misterioso e storico paesino francese situato nella meravigliosa valle dell’Aude in Linguadoca (nei pressi dei Pirenei).

Però, per capire come il nostro alter ego virtuale sia giunto nella intrigante località francese bisogna fare un piccolo passo indietro. Tutto parte da quando Gabriel e la sua fedele "assistente" Grace Nakimura sono invitati a Parigi dal principe James di Scozia con il compito di vegliare sulla integrità e sulla salute del neonato primogenito del principe. Non a caso la famiglia reale di James nella sua centenaria storia è stata spesso vittima di indesiderate visite notturne da parte di oscure presenze.

Così è chiaro come le preoccupazioni del principe non fossero del tutto infondate, anzi… Durante la prima notte di veglia il bambino viene rapito da due enigmatici tipi, ed ovviamente Gabriel, come ogni bravo eroe, parte immediatamente al loro inseguimento. Ma, purtroppo per lui, con scarso successo. Infatti dopo un frenetico inseguimento in treno il nostro protagonista viene colpito alla testa e cade tramortito a terra. Così dopo un travagliato risveglio il nostro eroe si ritrova a Rennes-le-Chateau senza nessun indizio a carico ma con un bambino da trovare.

Vista così sembrerebbe una banale storia già vista e sentita tante volte. Ma in realtà Rennes-le-Chateau non è un normale paesino come gli altri, bensì esso è circondato da un grande alone di mistero e da leggende intriganti. Si ritiene infatti che grandi tesori siano seppelliti nei suoi dintorni : forse lo stesso Santo Graal portato dai Templari dopo il loro rientro dalle crociate; forse il tesoro dei Carolingi o, perché no, quello dei Merovingi . Comunque non è difficile capire che molte importanti personalità storiche siano inesplicabilmente passate per questo astruso paesino lasciando dietro di loro una scia di mistero. Inoltre come se non bastasse la località è dedita al culto di Maria Maddalena, forse la figura religiosa più discussa e criticata in assoluto da parte della Chiesa ed ancora oggi scarsamente riconosciuta. Poi c’è anche un’altra personalità intrigante appartenuta alla storia di Rennes-le-Chateau, un certo parroco di nome Bérenger Saunière, diventato improvvisamente ricco per strane coincidenze ed in misteriose circostanze...

E così ecco come un "semplice" caso di rapimento può intrecciarsi in maniera assolutamente omogenea con elementi di altro genere. Infatti nel giro di poco tempo il nostro Gabriel sarà immerso in un caso molto più intrigato di qualsiasi aspettativa: saranno presenti lungo il corso del gioco agenti della CIA, agenti segreti francesi, membri della Massoneria, incalliti cacciatori di tesori e molto altro… addirittura vampiri!

Però raccontare di più sulla storia sarebbe un delitto, perché gran parte del fascino del gioco sta proprio nel suo dipanarsi in maniera sempre sorprendente e mai banale e questo grazie alla penna di Jane Jansen, scrittrice anche dei primi due capitoli. Un apparato mistico-storico impeccabile, una sceneggiatura meravigliosa e degli enigmi molto intelligenti e mai banali sono la formula vincente di questo gioco, tanto da poter fare invidia ai migliori best-seller. È difficile da spiegare la sensazione di mistero che accompagna il giocatore nel corso dell’avventura; essa è palpabile in maniera incredibile nell’aria di Rennes-le-Chateau e nei suoi dintorni e sarà veramente incessante ed intrigante.

Una trama di tale calibro è supportata inoltre in maniera eccellente da una realizzazione tecnica di primissimo livello. Dal punto di vista della giocabilità Gabriel Knight 3 apporta delle sostanziali innovazioni. Infatti pur essendo fedele alla tradizione dei normali punta e clicca, il gioco è la prima avventura grafica (ed ancora una delle poche) che sfrutta in maniera degna la tecnologia 3D. La scelta di compiere questo grande passo (passare dal 2D al 3D) è stata molto coraggiosa da parte dei produttori Sierra. Terrei a precisare inoltre che l’intero gioco è realizzato in 3D, al contrario di molte avventure che hanno solo i personaggi in 3D ma fondali prerenderizzati. A che pro questa precisazione? Subito detto. Non è difficile immaginare infatti quali e quanti vantaggi si abbiano da tale scelta: innanzitutto l’interazione con l’ambiente è maggiore ed inoltre la sensazione "spaziale" è percepibile in maniera "attiva" e sarà cruciale ai fini del gioco. Difatti gli enigmi proposti nell’avventura assumono da questa caratteristica un nuovo fascino ed il modo di interpretarli e di risolverli sarà del tutto inedito. La componente spaziale infatti gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione degli stessi che risulteranno brillanti, impegnativi e "scrupolosi". Tutto questo a differenza dei giochi con i fondali 2D nei quali l’ambiente con il quale si interagisce è abbastanza limitato. Però c’è da precisare che se da un lato ci sono molti pregi, dall’altro si perdono quei meravigliosi e dettagliatissimi sfondi realizzati manualmente e che spesso, come per esempio nel caso di quelli realizzati da Sokal, sono delle vere e proprie opere d’arte.

Il personaggio sarà controllato interamente tramite il mouse e sarà possibile (sempre con il mouse) muovere la telecamera a piacimento del giocatore: essa potrà essere ruotata, zoomata, spostata anche a vari metri dal personaggio. Insomma sarà il giocatore il vero regista del gioco. Il tutto è però strutturato attorno ad un telaio consolidato: il mai troppo ringraziato "punta e clicca" (ovviamente con le relative conseguenze tra cui la presenza di un inventario, le varie possibilità di interazione, ecc. ecc.). Quindi la gestione della telecamera rappresenta un valore aggiunto rispetto alle precedenti avventure grafiche: sarà un vero piacere per gli occhi esplorare gli ambienti in cerca di dettagli utili per il proseguimento dell’avventura. Comunque, nonostante all’inizio possa sembrare impaccioso, dopo un po’ di pratica il sistema di controllo risulterà praticissimo e di conseguenza potrà essere sfruttato appieno dal giocatore.

Gli ambienti sono realizzati in maniera tutto sommato buona (bisogna considerare che il gioco ha qualche anno e la tecnologia non perdona), specialmente se visti ad alte risoluzioni. Gli esterni sono però un po’ spogli e privi di particolari, ma rivestiti con texture di buona fattura che compensano un po’ lo squilibrio. Gli interni invece sono sublimi molto dettagliati e ricchi di particolari e molto ben realizzati.

Ma a rendere però tutte le location ancor più coinvolgenti ci penserà lo splendido audio, che raggiunge veramente livelli stratosferici. La splendida colonna sonora è realizzata anche questa volta dall’ottimo Robert Holmes. Sono ripresi i temi principali dei due precedenti capitoli e ne vengono aggiunti di nuovi. Ogni momento del gioco, tranquillo, drammatico o carico di suspense che esso sia, è accompagnato in maniera magistrale da stacchi di pianoforte mozzafiato. Una musica che non stanca mai l’ascoltatore e che non è mai invadente. Una colonna sonora che ben pochi giochi possono vantare.

Anche i suoni ambientali sono realizzati in maniera eccelsa: il cinguettio degli uccelli, lo scorrere dell’acqua, caratterizzano molto bene gli scenari rendendoli suggestivi. Un particolare elogio merita il doppiaggio che raggiunge livelli cinematografici. Ad ogni personaggio è associata una voce a lui congrua e le tonalità non sono mai fuori luogo e questo dona un fascino del tutto particolare ad ognuno di loro.

Sarà un piacere ascoltare Gabriel oppure Grace ( quasi dimenticavo di dire che un’altra innovazione è che controlleremo anche la bella giapponesina) dall’alto del loro sarcasmo. Sarà infatti divertentissimo chiedere ai due personaggi commenti sugli oggetti: saremo sempre ricompensati da battute che ci strapperanno più di un sorriso. Graficamente i personaggi sono realizzati molto bene così come le loro animazioni.

Anche giochi di questo calibro hanno però dei difetti, infatti una delle poche pecche del gioco, specialmente per quelli che hanno vissuto The Beast Within, è la mancanza quasi totale dell’elemento horror. Comunque questa mancanza, probabilmente voluta dai produttori, è compensata da molti altri pregi già citati. Un altro difetto, oltretutto tipico di tutte le avventure grafiche e in particolar modo quelle Sierra, è quello di rimanere bloccati nel corso dell’avventura solamente perché non è stata svolta una particolare azione (parlare con qualcuno, interagire con qualche particolare oggetto, etc.) logicamente insensata ma utile per il proseguimento della storia. Fortunatamente tali situazioni sono veramente poche e tuttavia non scoraggeranno più di tanto il giocatore.

Concludendo, una cura del particolare maniacale, una trama sorprendente e dai mille risvolti, un fascino esoterico senza eguali, una buona realizzazione tecnica ed un audio sublime fanno di Gabriel Knight 3 una delle più belle avventure mai realizzate. Manna caduta dal cielo per gli appassionati di misticismo e di miti leggendari nonché tappa fondamentale per gli amanti delle avventure grafiche. L’ennesima dimostrazione che i videogiochi possono essere definiti "arte" al pari della musica e del cinema, ma con in vantaggio in più: l’interattività. Gabriel Knight 3 è la certezza che i giochi possono trattare senza nessun timore reverenziale tematiche e concetti "alti" ed essere più costruttivi di cose ritenute presunte tali.

Se mi permettete, il consiglio che vi do è quello di vivere il gioco pazientemente cercando di non tralasciare nulla, di giocare disinvoltamente gustandosi appieno ogni avvenimento del gioco, ogni battuta sarcastica di Gabriel, ogni singolo dialogo, ammirando di volta in volta le magnifiche ambientazioni, sorseggiando il mistero come un ottimo bicchiere di pregiato champagne.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Sierra
Distributore: Leader
Data Rilascio: Q1 2000
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Mistero
Grafica: 3D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse/Tastiera
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows 95/98/XP
Processore: 266 Mhz
RAM: 32 MB
Scheda Video: 4 MB
Hard Disk: 600 MB
Supporto: 3 CD
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