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Recensione

Fester Mudd - Curse of the Gold: Episode 1

di Alberto Semprini  

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In breve

Ambientato nel Far West, Fester Mudd: Curse of the Gold è un'avventura grafica in tre episodi dallo stile inconfondibilmente retrò e demenziale. Nel primo episodio, Fester si mette in viaggio per raggiungere suo fratello Bud nella cittadina di Loamsmouth. Scoperta però la scomparsa di suo fratello, Fester si rende conto di dover affrontare una ricerca lunga e difficile, e per questo dovrà cercare la collaborazione di un pistolero... attraversare il territorio degli Indiani senza un'arma può essere estremamente pericoloso! Purtroppo per Fester, i pistoleri non sono affatto economici e il protagonista dovrà trovare anche un modo per raccogliere abbastanza oro per assumerlo.

 

Recensione Completa del 20 Marzo 2013
Se in un remoto futuro archeologi elettronici rinvenissero una copia del primo Monkey Island e una copia di Fester Mudd – Curse of the Gold, molto probabilmente farebbero l’errore di catalogarli nello stesso periodo storico. Niente di più sbagliato, perché, come sappiamo, il primo Monkey Island è stato pubblicato nel 1990 mentre il primo episodio di Fester Mudd è uscito giusto nel 2013, con ben vent’anni di differenza! Ma l’inganno è forte visto che il gioco dei Replay Games fa di tutto per sembrare una vecchia gloria programmata con il mitico motore SCUMM!
Ormai lo sappiamo, noi avventurieri siamo un popolo di eterni nostalgici. Il periodo d’oro delle avventure punta e clicca non si scorda facilmente e più volte nella nostra carriera abbiamo tentato di ritrovare le vecchie atmosfere che solo i grandi classici sono riusciti a restituirci. Questa nostalgia è stata un po’ la croce e la delizia che ha accompagnato decine di produzioni degli ultimi anni. Ormai non si contano più le citazioni, gli omaggi, persino i molti fangame riferiti ai giochi della gloriosa LucasArts. Anche se da una parte questi rimandi al passato fanno piacere, non possiamo esimerci dal pensare che molti sviluppatori siano un po’ troppo ossessionati dal voler ricostruire queste vecchie sensazioni. Pericolo che poi può sfociare in giochi un po’ troppo autoreferenziali, che badano troppo alla citazione e magari perdono per strada aspetti importanti come il gameplay, la qualità degli enigmi, una buona trama e altre cose di questo genere.

Per fortuna con Fester Mudd questi nostri dubbi sono stati messi temporaneamente da parte. Il lavoro dei Replay Games è stato fatto con immensa passione e cura. L’atmosfera da avventura SCUMM è stata ricreata in maniera perfetta. Tutto contribuisce a far compiere un tuffo nel passato al giocatore: dalla grafica a bassa risoluzione ma ricca di dettagli, passando per le animazioni non complesse ma comunque curate, dall’interfaccia a verbi antica ma ancora funzionale, fino ad arrivare alla musica in pieno stile LucasArts prima maniera.
Ma come dicevamo, le citazioni del passato non sono tutto. Fester Mudd, non sarà un capolavoro di trama ma si presenta comunque come un’esperienza piacevole e divertente, con una sua ben distinta identità! La trama e personaggi sono molto semplici ma risultano accattivanti quanto basta. Il tono è sempre quello dell’avventura umoristica semi-demenziale e la comicità regge bene fino alle ultime battute. Non siamo davanti ad un capolavoro di commedia ma si sorride spesso e alcune situazioni sono azzeccate, senza contare che diversi sketch sono davvero irresistibili (come quello del pianista). Molti appassionati coglieranno più di una citazione ed alcuni enigmi un po’ riciclati da altri classici, ma la loro presenza ha il buon sapore del sincero omaggio più che della citazione forzata.

L’atmosfera che si respira, oltre che essere irrimediabilmente classica, è molto calma e tranquilla. Si capisce bene che l’intenzione degli sviluppatori era quella di rilassare il giocatore il più possibile, immergendolo in una dimensione innocua e spensierata. Infatti, se cercate una buona sfida per le vostre cellule celebrali, fareste meglio a rivolgervi altrove, proprio perché Fester Mudd risulta essere molto facile, con enigmi mai troppo astrusi o troppo complicati.
La miscela di umorismo atmosfera e nostalgia comunque funziona bene e l’avventura fila via lisca come l’olio. Dato che si tratta di un gioco ad episodi anche la durata è molto contenuta e porterete a termine questo primo capitolo nel giro di una o due ore. Ovviamente la trama si interromperà a metà, quindi sarà d’obbligo acquistare in futuro anche gli altri due episodi successivi per vedere la conclusione della vicenda.
La struttura ad episodi nel mondo videoludico ha sempre generato molte discussioni e diviso i giocatori. Sappiamo che lo schema episodico si presta ad alcuni difetti: ci sono giocatori che non apprezzano il fatto di non disporre fin da subito di un gioco dalla trama completa e mal sopportano il tempo di attesa tra il rilascio di un episodio e l’altro. Ma a mio avviso, il rischio più grande è che la ristrettezza dei singoli episodi spinga gli sviluppatori a concentrare l’avventura in poche locazioni, costringendo così il giocatore a fare su e giù sempre per le solite due o tre schermate, abusando un po’ con il cosiddetto backtracking.

Per fortuna in Fester Mudd questo non succede. L’area in cui si svolge l’avventura non è di certo molto grande, ma la scoperta di nuove locazioni è calibrata in modo da non far pesare troppo la scarsità di ambienti, e soprattutto non c’è un riciclo smodato degli stessi sfondi. Il risultato è un’avventura che si sviluppa in modo coerente e tutto sommato verosimile, con situazioni se non varie, almeno non monotone o ripetute.
Plauso ovviamente per il sonoro che presenta ottime musiche di sottofondo molto rilassanti e scanzonate tanto de mettere di buonumore. Completamente assente invece il doppiaggio, scelta un po’ coraggiosa ma tutto sommato coerente con l’atmosfera retrò della produzione.
Per quanto riguarda la lingua possiamo dire che, per ora, il gioco è esclusivamente in inglese, ma i ragazzi di Zodiac sono già al lavoro per una traduzione disponibile tra un mesetto, quindi i non anglofoni dovranno pazientare ancora un pochino.

In definitiva Fester Mudd – Curse of the Gold: Episode 1 si è rilevata un’avventura molto piacevole e rilassante con una sana atmosfera retrò ma capace comunque di mantenere una sua ben distinta identità, non affogando tra opprimenti citazioni e confronti col passato.
Questo primo episodio fa ben sperare per i futuri seguiti e malgrado la durata esigua e la difficoltà molto bassa, ci sentiamo comunque di consigliare questo gioco a tutti gli amanti delle avventure punta e clicca in cerca di qualche ora da passare divertendosi in modo spensierato e rilassato. Un ottimo antistress contro il logorio della vita moderna!

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Replay Games
Data Rilascio: 05/03/2013
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Commedia
Grafica: 2D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
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Requisiti minimi
Supporto: Online Download
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