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Recensione

Conarium

di Simone Alvaro Segatori  

il nostro voto
75
In breve

Il gioco ci cala nei panni di Frank Gilman, risvegliatosi in una stanza inondata di strani rumori pulsanti. Motivi luminosi scorrono sulle pareti come in un'inquietante danza macabra, proiettati dal misterioso dispositivo sul tavolo. Senza alcun ricordo tranne il fatto di trovarci nella base antartica di Upuaut, ci inoltriamo nelle stanze buie nella certezza che qui è accaduto qualcosa di terribile. In qualche modo, l'assenza di ricordi in grado di farci da guida porta uno strano senso di vulnerabilità, una sensazione allo stesso tempo aliena e familiare di appartenere a un improbabile tutt'uno. Unico contatto con il passato sembra essere uno strano dispositivo allacciato al polso, chiamato Conarium...

 

Recensione Completa del 27 Luglio 2017
Freddo. Non quello del corpo ma quello dell’anima. È la prima sensazione che si avverte affrontando Conarium, titolo di Zoetrope Interactive fedelmente ispirato alle tetre atmosfere dei racconti Lovecraftiani, in particolare al gelido “Le Montagne della Folliaâ€.

NELLE FAUCI DELLA FOLLIA

La ricerca della conoscenza ci consuma, rendendoci schiavi della brama di superare i confini per raggiungere un breve unico istante in cui la comprensione ci pervade, lasciandoci poi nuovamente ignoranti di fronte a un mistero più grande. Conarium parte proprio da questo, dalla completa ignoranza del protagonista che lascia il giocatore privo di qualsiasi appiglio rispetto alla comprensione della storia. Il gioco inizia in una stanza soffocata dal buio; pochi indizi fanno intendere che si tratta della base antartica Upuaut, in cui un team di scienziati ha iniziato una ricerca su qualcosa che va oltre la comprensione umana.

Per saperne di più dovremo esplorare, scandagliare ogni angolo della stazione di ricerca perduta in mezzo ai ghiacci per scoprire non solo cosa è successo, ma soprattutto chi siamo. Le tracce di ciò che è stato sono ovunque e vagando per la base innevata troveremo spesso elementi dissonanti, come strani marchingegni che sembrano provenire da un’altra epoca. Lo stesso protagonista ha un guanto meccanico nella mano sinistra che non può rimuovere e che sembra in contatto proprio con le assurde apparecchiature presenti nella base.

La solitudine del nostro avatar verrà però interrotta da terrificanti incubi, da visioni oniriche e da lancinanti mal di testa che gli provocheranno spesso perdite di coscienza. Questi momenti vengono utilizzati per spezzare la narrazione e per portarci in luoghi ancora più assurdi: grotte profonde, ritrovi di culti antichi, o mondi sospesi a metà tra il tempo e lo spazio.

I tentacoli di Lovecraft si avvinghiano intorno alla trama di Conarium, infondendo la stessa inquietante atmosfera che emerge solo dalle pagine dei suoi scritti. Purtroppo, per completare questo tour nell’ignoto bastano appena quattro ore. Tuttavia, per i giocatori più attenti, per coloro che vogliono davvero trovare la conoscenza tramite gli scritti, i libri, le pergamene, i diari e tutti gli altri indizi disseminati dagli sviluppatori, c’è un finale alternativo che aspetta di essere svelato.

In un racconto così oscuro è davvero difficile trovare costanti, ma c’è un nome che continua a ripetersi nella mente del protagonista ed è quello del Dr. Faust: un uomo ossessionato dall’ignoto e dai suoi misteri, capo della spedizione e unico in grado di capire cosa stia davvero succedendo, anche perché addentrandoci nella follia di Conarium sarà difficile continuare a distinguere la realtà dall’incubo.

DUE PASSI NEL TERRORE

La paura è un’emozione soggettiva, ma è difficile non averne giocando a Conarium. C’è sempre qualcosa dietro l’angolo, solo che non si arriva mai a comprenderlo del tutto. Gli unici nemici che troveremo sul nostro cammino sono quelli suggeriti dalla potente narrazione della trama. A insidiare il giocatore l'aspettativa, il terrore di ciò che può esserci e alla fine non c’è. Come quando, da piccoli, guardavamo sotto il letto per vedere se c’era un mostro: ci tranquillizzavamo, ma una parte di noi sperava in qualcosa di più, sperava che quell’orrore strisciante fosse davvero lì in agguato.
Nella seconda parte dell’avventura l'azione, prima riflessiva, si movimenta. L'unica soluzione sarà però la fuga, nonostante l’ascia che troveremo in diverse fasi del gameplay. Questa mancanza di veri e propri nemici non è del tutto negativa in un walking simulator che fa della narrazione il suo punto di forza.

A dare però l’idea che gli sviluppatori potessero fare qualcosa in più sono gli enigmi poco elaborati. La maggior parte si risolve semplicemente portando un oggetto dal punto A al punto B, senza nemmeno una reale interazione: basta avere l’oggetto nell’inventario per fare in modo che questo venga usato. Spesso vi ritroverete a raccogliere cose che verranno utilizzate automaticamente per aprire delle porte, senza sapere che quelli erano oggetti di cui avevate bisogno per proseguire. Inoltre alcuni enigmi si risolvono tornando più volte nella stessa stanza senza una vera e propria logica, cosa che spinge il giocatore a spazientirsi piuttosto che a ragionare.

L’Unreal Engine 4 che tratteggia il gioco rimane un po' sottotono rispetto a quello che potrebbe offrire un motore grafico di questa potenza. Al di là di qualche fenomeno di tearing, la resa delle ambientazioni appare buona; gli scenari sono vari e ricchi di dettagli che sembrano usciti direttamente dalle pagine dello scrittore di Providence. Per essere un piccolo team di sviluppo, Zoetrope Interactive ha fatto davvero un ottimo lavoro sul fronte grafico e artistico. Un plauso in particolare ai giochi di luce e alla colonna sonora capace di immergere completamente nella narrazione.

OLTRE IL CONFINE

Conarium è un racconto interattivo. Una storia fatta di oscurità in cui trovare la luce serve solo ad allungare le ombre che ci siamo lasciati alle spalle. Trasporre Lovecraft è sempre stato difficile, come dimostrano i vari media che ci hanno provato. Conarium centra quasi il bersaglio, grazie a una narrazione solida e all’atmosfera inquietante.

Nonostante voglia distaccarsi dal genere, il titolo resta un walking simulator con qualche variante più o meno azzeccata che cerca di porre rimedio (senza riuscirci troppo) alla tipica linearità che contraddistingue questo sottofilone degli adventure.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Zoetrope Interactive
Data Rilascio: 06/06/2017
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Horror
Grafica: 3D
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Multilingua (italiano incluso)
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