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Recensione

Carte Blanche - Ep. 1: For a Fistful of Teeth

di Ivan Vailati  

il nostro voto
25
In breve

In questo classico noir in bianco e nero, impersonerete Edgar Delacroix, un detective fresco laureato e pronto ad immergersi nel lavoro, nella cittĂ  di Montreal. Tocca a voi impersonare il giovane in un mondo pieno di assurditĂ  e sviluppare, in pieno stile RPG, delle abilitĂ  differenti che potranno poi venirvi utili nelle indagini.

 

Recensione Completa del 02 Gennaio 2007
Per quelli di voi da sempre molto attenti al mondo delle avventure grafiche, probabilmente il nome degli ABSURDUS non è sconosciuto: nel lontano agosto del 2002, infatti, questi giovani sviluppatori di Montreal hanno creato una carinissima avventura grafica in terza persona dal nome EYE OF THE KRAKEN (sarà una coincidenza o il caso, ma proprio in questi giorni è stata rilasciata la traduzione italiana del suddetto gioco, che dal 2005 è diventato freeware). A distanza di 4 anni dalla loro (fino ad ora) unica fatica ecco arrivare CARTE BLANCHE, un avventura che promette di rinverdire i fasti dei vecchi noir investigativi: come dimenticare NOIR (1995), DISCWORLD NOIR (1999), UNDER A KILLING MOON (1994) THE PANDORA DIRECTIVE (1995)? Molto probabilmente, se il gioco riuscirà ad avere fortuna, seguirà uno sviluppo ad episodi, ma onestamente, dopo avere concluso il gioco ne dubito molto: ma passiamo alla recensione e vediamo di dare un occhio a tutto quello che c’è di positivo (poco) e di negativo (tanto).

Il vostro nome è Edgard Delacroix e siete un giovane detective appena laureato e pronto a giungere in una grande città (Montreal, sarà un caso?) per fare fortuna: e di fortuna si tratta se il giorno dopo, il nostro eroe riesce a trovare lavoro grazie all’agenzia di Gerard, un vecchio e esperto investigatore che gli farà imparare i trucchi del mestiere. Purtroppo era tutto troppo bello per durare e ben presto Edgard rimarrà solo ad investigare su un omicidio che in realtà nasconde molte e losche insidie: una trama alquanto semplice ma non per questo priva di possibili spunti.

Una volta iniziato a giocare, e come potete già notare dalle foto allegate alla recensione, vi accorgerete che graficamente CARTE BLANCHE sarà monocromatico: praticamente tutte le locazioni saranno in varie tinte di bianco e nero, proprio come i vecchi film investigativi di una volta. Tutto il gioco sarà in formato cinemascope, purtroppo la risoluzione sarà fissata sulla 800x600 e non la potrete cambiare in nessun caso. Ma questo sarebbe il meno, se non fosse che dal punto di vista grafico non ci siamo proprio: le ambientazioni in 3D risulteranno spoglie e veramente troppo banali e i personaggi sono praticamente delle caricature. Quando li guarderete in viso potete notare quasi sempre gli zigomi sporgenti, il mento allungato, senza contare la forma del corpo molto strana: una scelta, certo, ma alquanto bizzarra, considerando anche i filmati praticamente inesistenti, se non contiamo quello introduttivo (bruttino direi). Le animazioni sono veramente ma veramente al minimo sindacale: oltre a una bocca che si muove, un occhio, un braccio e poco altro CARTE BLANCHE è praticamente un gioco statico, non si muove una mosca, poche volte ho visto di peggio, ve lo assicuro.

Una volta finita la presentazione vi ritroverete di fronte alla schermata per la scelta della lingua, ci sono l’inglese e il francese, purtroppo l’italiano non è contemplato e vi dovrete accontentare (faccio presente che dovete fare questa operazione tutte le volte che farete partire il gioco, si poteva evitare): superata la prima fatica ecco arrivare una seconda schermata, sullo sfondo vedrete un corridoio e al centro le 4 voci da selezionare, potrete cominciare o caricare una partita, vedere le istruzioni o uscire dal gioco. L’interfaccia è interamente gestibile tramite mouse, vi accorgerete ben presto che ci saranno delle sostanziali differenze a utilizzarla. Una volta che passeremo sopra una zona attiva il nome dell’oggetto apparirà nella parte bassa dello schermo, a questo punto se premete con il tasto sinistro del mouse avrete la possibilità di accedere alle varie azioni da compiere. La grande particolarità di tutto questo è, che, quando sarà possibile, potrete anche usare i nomi degli oggetti dell’inventario e quindi non sarà più necessario prenderli e trascinarli nella schermata: se da questo punto di vista la semplicità di utilizzo ne beneficia, c’è però da dire che la difficoltà e la longevità (non più di 6 o 7 ore) ne risentiranno notevolmente, visto che quando serve uscirà sempre il nome dell’oggetto che dovrete utilizzare in quel determinato posto, a mio parere una scelta sbagliata.

Il tasto destro farà apparire il menù di gioco che è strutturato a mò di cartellette: a ognuna di queste corrisponderà una voce, possiamo salvare, guardare lo stato della missione e cosa dobbiamo ancora completare, entrare nell’inventario per esaminare gli oggetti e leggere i documenti, entrare nelle opzioni per settare il sonoro, la luminosità dello schermo e la lingua. Infine potrete entrare nella zona più importante di tutto CARTE BLANCHE, la zona del curriculum vitae: sostanzialmente al suo interno troverete tutte le tecniche che imparerete nello svolgere il mestiere di detective. Queste abilità possono essere migliorate per riuscire a proseguire nel gioco e ogni volta che ne sfruttate le loro peculiarità potrete aumentarne l’esperienza con uno o più punti, stile gioco di ruolo. Più punti avete e più possibilità avrete di riuscire a superare le varie difficoltà che vi si porranno davanti: devo dire che nel sito degli sviluppatori è stata molto esaltata questa novità facendo presente che ogni giocatore potrà migliorare e sviluppare a suo piacimento la tecnica a lui più congeniale, alla fine mi sento di dire che non ho notato questa peculiarità, ho cercato sempre di andare avanti sfruttando tutte le azioni possibili che l’interfaccia mi ha messo a disposizione, mistero...

Anche il sonoro non riesce ad essere all’altezza, pochissime sono le tracce audio, sempre le stesse cantilene con la chitarra che strimpella nelle nostre orecchie: una cosa alquanto angosciante. Gli effetti sonori sono pochissimi e fatti veramente male, e il doppiaggio amatoriale con alcune tonalità di voci che fanno gridare all’assurdo completano l’opera. Insomma, veramente possiamo salvare poco, diciamo che le uniche note positive sono la caratterizzazione dei personaggi, abbastanza approfondita e una storia che con le sue varie sfaccettature riesce ad essere intrigante. Per il resto, non per rincarare la dose, abbiamo una scarsa interattività e degli enigmi facili, basta seguire la trama, girare tra le pochissime locazioni (per ogni luogo non ce ne saranno più di due) e usare le azioni che vi appaieranno sull’interfaccia e ne verrete a capo in pochissimo tempo, carina la mappa di Montreal che userete per gli spostamenti.

C’è poco da dire e cercherò di essere breve, CARTE BLANCHE è un titolo decisamente scadente che anche nella sua natura non riesce ad essere chiaro: a volte è in soggettiva, a volte è in terza persona e questo fa capire che anche gli sviluppatori non hanno mai avuto le idee chiare. Se la serie a episodi rimarrà a questo livello qualitativo penso proprio che anche il casual gamer dovrebbe starsene bene alla larga, haaa…..dimenticavo, se ne avete il coraggio, potete acquistare questa meraviglia all’incredibile e “vantaggioso” prezzo di 26,99 dollari a questo indirizzo.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Absurdus
Publisher: G2 Games
Data Rilascio: Q4 2006
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Noir
Grafica: 2D
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Inglese
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows 98/Me/2000/XP
Processore: 800 Mhz
RAM: 256 MB
Hard Disk: 400 MB
Supporto: 1 CD
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