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Recensione

Broken Sword 2 - La Profezia dei Maya

di Carlo De Rensis  

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In breve

Subito dopo la prima avventura, George era stato costretto a tornare nei nativi Stati Uniti per assistere il padre morente al capezzale. Al suo ritorno, molti mesi dopo, Nico lo invita a seguirlo a casa del professore Oubier, uno studioso di arte Maya che avrebbe potuto aiutarla a far luce su una misteriosa pietra venuta in suo possesso in maniera rocambolesca. Invece del luminare, la coppia trova ad attenderli un paio di scagnozzi centroamericani che rapiscono Nico (addormentandola con un dardo) e legano George ad una sedia, lasciandolo alla mercé di una cattivissima e velenosissima tarantola… Come se non bastasse, il più perfido dei due loschi individui dà anche fuoco alla casa! Riusciremo a liberarci e a sottrarre la bella francesina dalle grinfie dei nostri sconosciuti nemici?

 

Recensione Completa del 21 Dicembre 2004
Solo un anno era passato (siamo nel 1997) da quando uno dei migliori giochi di avventura mai creati, il primo Broken Sword, aveva raggiunto gli scaffali dei negozi che già gli sviluppatori della Revolution, sfruttando le tecniche già acquisite per la realizzazione del primo gioco, si ripresentano sul mercato con questo Broken Sword 2: The Smoking Mirror.

Grande era l’attesa per questa AG…grandi le speranze di un nuovo capolavoro. Lo Specchio Fumante sarà in grado di oscurare l’ Ombra dei Templari?

Dal filmato introduttivo, scopriamo che, subito dopo la prima avventura, George era stato costretto a tornare nei nativi Stati Uniti per assistere il padre morente al capezzale. Al suo ritorno, molti mesi dopo, Nico lo invita a seguirlo a casa del professore Oubier, uno studioso di arte Maya che avrebbe potuto aiutarla a far luce su una misteriosa pietra venuta in suo possesso in maniera rocambolesca.

Ma invece del luminare, la coppia trova ad attenderli un paio di scagnozzi centroamericani che rapiscono Nico (addormentandola con un dardo) e lega George ad una sedia, lasciandolo alla mercé di una cattivissima e velenosissima tarantola… Come se non bastasse, il più perfido dei due loschi individui dà anche fuoco alla casa! Riusciremo a liberarci e a sottrarre la bella francesina dalle grinfie dei nostri sconosciuti nemici? Anche questa volta gireremo il globo in lungo e in largo, da Marsiglia al Messico, da Londra ai Caraibi, per risolvere i misteri legati alle più antiche tradizioni Maya e che ci metterà di fronte alla immensa malvagità del dio Tezcatlipoca. Insomma... Dobbiamo di nuovo salvare il mondo!!!

L’atmosfera di questo episodio è molto più "rilassata" rispetto a quella più intensa e seriosa del primo: a pochi momenti di tensione, si contrappongono parecchie situazioni bizzarre o quasi comiche.

In generale, la storia sembra un po’ più abbozzata e meno solida della precedente, e quindi riempita con situazioni divertenti sì (vedi la rivisitazione hollywoodiana dell’ "Isola del Tesoro") ma completamente avulse dal contesto.

Cominciamo ad analizzare il gioco partendo dal suo aspetto grafico; Broken Sword 2 non si differenzia molto dal suo predecessore: la grafica cartoon è sempre di ottimo livello così come le animazioni: carina la possibilità di vedere George e Nico spesso vestiti con abiti diversi.

Le locazioni sono rese con la consueta maestria e convincenti per l’epoca sono anche alcuni effetti di luce, fumo e acqua.

Anche i filmati non deludono; sono di buonissima qualità e ricompenseranno adeguatamente i vostri sforzi con una particolare menzione per l’ottimo filmato finale.

Ritroveremo dunque George come protagonista dell’azione, ma ci sarà possibile interpretare anche la bella Nicole Collard; nella seconda parte del gioco, infatti, ci caleremo nei panni, in varie sequenze alternate, dei due personaggi... che come al solito (da buoni quasi innamorati) non perdono occasione di prendersi in giro o di provocarsi (come dice George in un momento del gioco "non mi prendere in giro: per questo ho Nico!"). Le battute di spirito si sprecano e la sceneggiatura è ancora una volta eccellente: anche The Smoking Mirror, infatti, presenta dei dialoghi abbastanza lunghi (forse un po' più brevi di quelli del predecessore). Incontreremo amici vecchi e nuovi, tutti ben caratterizzati dalle osservazioni e dai discorsi con George e Nico.

Invece, del cattivone della storia, tale Karzac, sentiremo parlare appena, tanto che non si riescono a comprendere a fondo i suoi scopi o la sua personalità. Un piccolo passo indietro rispetto al complesso intreccio descritto nella vicenda dei templari.

Anche per questo secondo episodio, le musiche del gioco sono composte dal bravissimo Barrington Pheloung e eseguite dalla London Metropolitan Orchestra. Bellissime le melodie che ci accompagneranno in tutto il gioco, soprattutto alcuni stacchi usati nei dialoghi per sottolineare l’importanza o la tensione di un certo argomento.

Inoltre, lo scorrere dei titoli di coda del gioco sarà accompagnato da una canzone reggae, scritta apposta dallo stesso Pheloung e interpretata da Bob Sekar, intitolata "Happiness is an inside job": un piacevole e simpatico brano di chiusura.

L’edizione italiana è curata ancora una volta dalla JingleBell (sinonimo di qualità): i protagonisti hanno mantenuto le stesse eccellenti voci ed il doppiaggio è sempre adeguato alle circostanze.

Il gameplay presenta solo delle piccole differenze rispetto a Broken Sword 1: l’inventario si trova nella parte inferiore dello schermo e non più nella fascia superiore, destinata alle opzioni basilari del gioco (salvataggio, caricamento, volume ecc.). L’interfaccia è sempre punta e clicca: col tasto sinistro useremo/prenderemo oggetti o parleremo con i nostri interlocutori, mentre col destro ne ascolteremo una descrizione accurata.

Diversamente dal predecessore, in Broken Sword 2 non potremo parlare di tutti gli oggetti del nostro inventario con chi dialogheremo (ecco perché le discussioni saranno più brevi) e questo toglie un po' di sano sfizio; potremmo comunque interpellarli esaustivamente attraverso delle icone che rappresentano cose, luoghi e persone, non solo su argomenti principali ma anche su alcuni non legati alla trama del gioco.

Ancora una volta gli enigmi del gioco sono quasi esclusivamente inventory-based o basati sui dialoghi: c’è da dire che in questo secondo episodio la vena creativa che aveva suggerito tanti ispirati enigmi agli sviluppatori sembra un po' esaurita, tanto più che si incontrano parecchi cliché e parecchi enigmi molto facili: a dir la verità alcuni di essi sono molto logici e carini e c’è ne anche uno un po' "diverso" verso la fine basato su un misterioso geroglifico (molto facile anche questo).

Fortunatamente il gioco soffre poco della piaga del pixel hunting: gli hot spots sono molto facilmente individuabili tranne alcuni rarissimi casi.

Insomma, c’eravamo abituati molto bene, e non si può fare a meno di notare con rammarico la diminuita complessità degli enigmi che comunque si assestano su un’ampia sufficienza.

Anche in questo gioco c’è la possibilità di fare una brutta fine in diversi punti: il consiglio rimane quindi quello di effettuare diversi salvataggi.

Anche per questi motivi (dialoghi più brevi, enigmi più semplici) il gioco è molto più corto dell’originale, e si aggirerà intorno alle 15 ore di gameplay, alcune delle quali, come detto, apparentemente distaccate dalla trama del gioco: ci cadono bene e sono anche piuttosto divertenti, però comunque servono ad accentuare l’impressione di una storia di fondo piuttosto piatta e monocorde.

Bisogna anche evidenziare la divertentissima la possibilità (è un easter egg) di potersi trovare nel mondo di Beneath a Steel Sky (primo capolavoro della Revolution) per qualche attimo una volta compiuta una certa azione... Non ve la perdete!!

Insomma, Broken Sword 2 è un gioco più che discreto, con una sceneggiatura eccellente e una parte sonora monster: esce ridimensionato dal confronto col suo fratello maggiore (ma quale gioco non lo sarebbe) per la facilità degli enigmi ma soprattutto per una storia non complessa e intrigante come quella del primo gioco della serie...

Rimane comunque un titolo assolutamente obbligato per ogni avventuriero che si rispetti e che vi farà passare ore di divertimento col sorriso stampato sulle labbra.

 

Info Requisiti
Generale
Conosciuto anche come: The Smoking Mirror
Sviluppatore: Revolution Software
Distributore: Leader
Data Rilascio: Q4 1997
Piattaforma: PC, PS
Caratteristiche
Genere: Avventura/Mistero
Grafica: 2D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows 95/NT
Processore: 486/66 Mhz
RAM: 16 MB
Scheda Video: SVGA
Hard Disk: 66 MB
Supporto: 2 CD
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