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Recensione

Barrow Hill

 

il nostro voto
68
il vostro voto (6 votanti)
79
In breve

Qualcosa nelle profonditĂ  dei boschi si sta svegliando.. Nel tuo viaggio solitario, perso in strade cupe, dovrai farti strada nella foresta e, seguendo la via tracciata dall'archeologo Conrad Morse, scoprirai il segreto di Barrow Hill... Uno di quei segreti che non dovrebbero essere mai scoperti!

 

Recensione Completa del 28 Aprile 2006
Anche questa volta mi tocca la recensione di un gioco creato da una persona sola: sto parlando di Matt Clark, vero e proprio factotum che non si è limitato al solo difficile compito di ideare il titolo di cui parleremo a breve ma lo ha anche programmato, avvalendosi naturalmente di alcuni collaboratori. Infatti a collaborare a questo Barrow Hill c'è un altro nome noto dell'underground delle avventure grafiche e cioè Jonathan Boakes (già conosciuto per i suoi Dark Fall). Si nota quindi una certa diversità: d'altronde come si dice “quattro occhi sono meglio di due”.

Sviluppato dalla Shadow Tor Studios, Barrow Hill si presenta in modo accattivante sin dalla introduzione che non è realizzata in computer grafica ma è rappresentata da un filmato vero e proprio, molto ben realizzato e con un’ottima regia. Stai viaggiando con la tua auto in Cornovaglia e nello sfondo c'è un tramonto come tanti altri. Dopo aver lasciato la statale ti avventuri in una strada che attraversa un bosco: all’improvviso il cielo si scurisce e l’auto si spegne. Sei costretto a scendere, provi a tornare indietro a piedi ma una barriera elastica te lo impedisce: già da qui si capisce che l’avventura avrà a che fare con un qualcosa di misterioso. Avanzi per l’unica strada accessibile fino ad un motel con distributore di benzina ed incominci a notare cose strane: la più strana di tutte è la solitudine, non c’è nessuno, almeno per ora. Da questo punto in poi si inizia ad esplorare tutto per capire cosa è successo e cosa si deve fare.

In base a molti documenti che si trovano nelle varie locazioni si riesce a capire il mistero che avvolge Barrow Hill: tutto è iniziato secoli prima ai tempi dei Celti, che si sa costruivano templi e altari con pietre diritte e alte. La loro Dea era Anneka che per far continuare la prosperità esigeva dei sacrifici, non umani, ma attraverso prodotti della natura: acqua, orzo, funghi..etc.. Questi beni dovevano essere donati alle sue 7 pietre: se ciò non fosse avvenuto le pietre avrebbero preso vita e li avrebbero puniti trasformando ogni umano in mucchi di pietra. Con il passare dei tempi i Celti sono scomparsi e le offerte sono state dimenticate e nulla sarebbe successo se un archeologo di nome Conrad non avesse “risvegliato” con i suoi scavi questo rituale. Naturalmente essendo state risvegliate, le pietre iniziano a richiedere la propria punizione trasformando ogni essere umano in pietra e toccherà a te trovare le 7 offerte per placare l’ira di Anneka. Questa bella storia, ricca di spunti e documenti che faranno felici gli amanti dell'archeologia e delle tradizioni antiche, lascia presagire di trovarsi in un’avventura ricca di colpi di scena e suspense: ma non vi anticipo nulla, andiamo un passo alla volta.

Di questi tempi con le grandi innovazioni tecnologiche ci si aspetta sempre una grafica che ci lasci a bocca aperta: purtroppo non è il caso di Barrow Hill, che infatti si attesta su livelli medi. La visualizzazione è abbastanza curata nei particolari e nelle scenografie ma molto piatta, non si ha l’impressione della profondità. Insomma, è totalmente priva di sfumature e di arricchimenti che fanno passare quest'aspetto in second’ordine. L’unica zona dove la grafica è stata più curata è il bosco: infatti in quest'area di gioco sono presenti molti incroci di colori e sfumature che esaltano in modo particolare l'esperienza videoludica. Molto bello il gioco luci-ombre della luna sulle foglie e sull’erba. Non ci sono purtroppo animazioni se non in sporadici casi: nulla che valga la pena di essere descritto.

Il gioco si presenta con una tipica interfaccia punta e clicca di tipo classico con avanzamento a schermate senza nessuna rotazione e con le direzioni di movimento obbligatorie. Risulta fastidioso questo tipo di spostamento perché molte volte per andare in un punto non è sufficiente cliccarci sopra ma bisogna girarci intorno in una specie di zig-zag: le prime volte risulta snervante ma poi ci si fa l’abitudine. Durante il gioco il giocatore incontrerà solo due persone: Ben e Emma Harry, che sono attori veri che interpretano benissimo la loro parte. Le loro apparizioni sono sporadiche ma ti aiuteranno di molto nel proseguire l'avventura.

Per fortuna il sonoro è tutt’altra cosa, non si grida certo al miracolo, ma l'impressione globale è piacevole, le musiche sono dolci e si sentono solo ogni tanto per esaltare il momento o il luogo in cui ti trovi. I rumori dell’ambiente sono perfetti e molto ben fatti così come i rumori dei vari meccanismi e oggetti che dovrai muovere o usare. Nulla di trascendentale, certo, ma tutto messo al posto ed al momento giusto. Le voci degli attori sono perfette così come la loro interpretazione ed il labiale.

L’interfaccia e l’inventario è quanto di più semplice si possa sperare: il cursore è a forma di mano con il dito alzato per indicare le varie direzioni, diventa una mano aperta per prendere o leggere qualcosa e si trasforma in chiave quando si deve usare un oggetto su un altro oggetto o locazione. L’inventario si trova sia nella parte bassa dello schermo che nella parte alta. Nella parte bassa sono contenuti gli oggetti che dovrai usare su altri presenti nelle locazioni, nella parte alta ci sono quelli che ti serviranno in occasioni particolari. Inoltre c’è anche il menù con le classiche opzioni con una nota stonata riferita alle posizioni di salvataggio che sono solamente dieci.. pochine in verità.

Un’altra nota di non particolare merito va riservata agli enigmi che in pratica...non ci sono!!!! L’unico enigma è il gioco in se, ovvero girare dappertutto, leggere tutto per riuscire a trovare le 7 offerte per risolvere il mistero di Barrow Hill, niente altro. Tutto è intuitivo, il cerchio di gioco è ristretto e dopo poco tempo si capisce cosa si deve fare e man mano che si trovano degli oggetti si capisce dove vanno usati. Inoltre quando si ha davanti un qualcosa che deve essere attivato e non si sa cosa usare è sufficiente cliccare su ogni oggetto dell’inventario e si posizionerà da solo se sarà quello giusto. Personalmente ho terminato il gioco in una quindicina di ore tenendo presente che essendo il gioco in inglese ho perso del tempo nelle traduzioni dei documenti. Per chi ha una buona conoscenza dell'inglese o se lo localizzeranno in italiano (e da questo punto di vista non ci sono notizie), credo che il tutto si possa risolvere in una decina di ore.

In conclusione che dire: la trama accattivante mi aveva fatto sperare in qualcosa di meglio di quel che in realtà il gioco si è rivelato: infatti all’inizio ero armato di buone speranze ma poi man mano che andavo avanti con il gioco mi accorgevo della quasi banalità del tutto. Si poteva fare sicuramente di meglio: più longevità con l’inserimento di enigmi, area di gioco più vasta, interazione con più personaggi..e così via. Ma dobbiamo prendere questo Barrow Hill per quello che è e ricordarci sempre che è una produzione indipendente: non si può quindi non elogiare il lavoro di Matt Clark perché creare un gioco da solo significa avere davvero tanta passione e costanza. Adatto nei momenti di crisi.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Shadow Tor Studios
Publisher: Lighthouse Interactive
Distributore: Blue Label Entertainment
Data Rilascio: Q4 2006
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Mistero
Grafica: 3D
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
Sito internet
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Requisiti minimi
OS: Windows ME/2000/XP
Processore: 450 Mhz
RAM: 128 MB
Scheda Video: SVGA
Supporto: DVD
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