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Recensione

Agatha Christie: Death on the Nile

di Fabio Rella  

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In breve

Durante una crociera sul fiume Nilo, la giovane ereditiera Linnet Ridgeway, in viaggio di nozze con il marito Simon Doyle, viene ritrovata uccisa nel suo letto. I sospetti si concentrano su una vecchia amica di Linnet, che già aveva aggredito Doyle. Sulla vicenda indaga il celeberrimo ispettore belga Hercules Poirot, casualmente a bordo del battello. In questo "Casual Game" il giocatore è chiamato principalmente a risolvere puzzle e schermate in cui trovare oggetti nascosti.

 

Recensione Completa del 29 Gennaio 2009
Churchill ebbe modo di affermare che «Agatha Christie è la donna che, dopo Lucrezia Borgia, ha vissuto più a lungo a contatto col crimine». Il buon vecchio Winston, forse, non immaginava che Agatha avrebbe avuto contatti col crimine anche negli anni a venire. Quanti sono i film e telefilm che continuano a fare la fortuna della programmazione estiva, pomeridiana o domenicale, e che devono qualcosa alla vera signora in giallo? E quanti videogiochi hanno sfruttato in maniera più o meno esaltante i suoi personaggi e i suoi racconti?
Anche il settore dei casual game ha deciso di attingere dal mondo del giallo con una serie di titoli “seek & find†(“cerca e trovaâ€) dal semplice gameplay, ma che aspirano a qualcosa di più grazie ad una trama di fondo. E' questo il caso del nostro Death on the Nile, un cosiddetto “hidden object gameâ€. Per dirlo all'italiana, dovrete spulciare le ventiquattro camere della nave su cui vi trovate, alla ricerca di alcuni oggetti indicati in una lista piena zeppa di cianfrusaglie inutili, ma anche di preziosi indizi.

Il gioco, nonostante il manuale delle istruzioni comprenda una pagina in lingua italiana, è completamente in inglese. E, diciamo la verità, questo è un grande limite. Immaginate infatti di dover andare in un supermercato, ma di essere costretti a consultare una lista della spesa in una lingua che non conoscete: scoraggiante, no? Inoltre i dialoghi e le considerazioni sugli indizi trovati perderanno di attrattiva ben presto, andando ad intaccare uno dei punti che dovrebbero essere forti o, perlomeno, innovativi: la connessione tra la ricerca degli oggetti e il loro valore ai fini dell'indagine.

Dopo una breve occhiata al menu di gioco - tramite il quale è possibile impostare il volume audio a proprio piacere, oltre che scegliere se giocare a schermo intero o in finestra - creiamo il nostro profilo-giocatore e iniziamo.
Una breve introduzione ci porterà alla mappa della nave e nella stanza di Linnet Ridgeway dove daremo inizio alle danze: ci saranno dodici sessioni di indagine, durante le quali ci ritroveremo a cercare oggetti nelle diverse stanze del battello. Per stanza intendiamo solo il semplice disegno contenuto nell'inquadratura della camera, dunque niente armadi da aprire o tasche da svuotare: il massimo dell’interazione che ci potremo permettere, oltre il semplice click, sarà aprire un libro dal quale sporge il pezzo di una fotografia compromettente, o magari inserire una pallina colorata in un secchiello trasparente. Quando rintracceremo uno degli oggetti richiesti, quest'ultimo verrà automaticamente cancellato dalla lista.

Ovvio che il giochino non può andare avanti all'infinito: avrete 25 minuti per portare a termine ogni sessione di indagine. Esaurito il tempo utile, se non avrete rintracciato tutti gli oggetti, verrete riportati all'inizio del livello e la lista degli oggetti sarà cambiata, eccezion fatta per gli indizi utili alla risoluzione del caso. Nel caso in cui, stanchi di cercare il piccolo nastro arancione che vi manca, decidiate di cambiare stanza, niente paura: potrete allontanarvi e darvi da fare altrove, per poi tornare a mente sgombra con la vostra vecchia lista che vi aspetta. Alcuni oggetti sono davvero difficili da trovare, ed è anche per questo che per ogni livello avrete cinque suggerimenti: vi verrà indicato casualmente uno degli oggetti della lista che non avete ancora trovato: usateli con parsimonia. E se per puro caso, mentre cercate senza successo un introvabile baccello di pisello, veniate colti da un folle raptus per il quale iniziate a cliccare a casaccio sulla stanza alla ricerca del classico colpo di fortuna, cercate di frenarvi: una serie ripetuta di tentativi a vuoto vi costerà trenta secondi di penalità. In tutto questo, il sottofondo sarà un ripetitivo, quanto “misteriolentaleggiante†sottofondo musicale, interrotto da qualche effetto sonoro di poco conto.

Tra le cianfrusaglie che riuscirete a trovare, si celano degli indizi utili alla risoluzione del caso, i quali verranno automaticamente sistemati sulla scrivania del nostro Poirot e che dovrete consultare per poter venire a capo della vicenda, ottenendo di volta in volta un semplice riassunto delle puntate precedenti. Al termine di ciascun livello, poi, affronterete un bonus stage: ricomporre i pezzi di una foto o una lettera strappata, sistemare i grani di un rosario secondo un ordine preciso, e così via. Altra condizione perché finiate il livello è interrogare gli altri passeggeri della nave, riuniti nel salone: buona occasione per approfondire la trama, ma nulla più. Non c'è nessun doppiaggio e, ribadiamolo, i dialoghi sono solo in inglese: too bad. In compenso, potrete saltare a piè pari le conversazioni, in caso in cui, magari, siete interessati solo all'aspetto della ricerca degli oggetti.

Tirando le somme, Death on the Nile va preso per quello che è: un casual game. Se cliccare qua e là alla ricerca di un’introvabile pallina di carta non vi porta all'autodistruzione morale, vi divertirete. Peccato per il tentativo di alzare l'asticella andato male: l'introduzione dell'aspetto investigativo con indizi e interrogatori è una buona carta, ma la restrizione alla sola lingua inglese, almeno dalle nostre parti, la rende una buona carta giocata male.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Oberon Games
Publisher: JoWood
Data Rilascio: Q4 2008
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Casual Adventure
Grafica: 2D
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Sottotitoli: Inglese
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows XP/Vista
Processore: Pentium III 800 Mhz
RAM: 256 MB
Scheda Video: 32 MB
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