Adventure's Planet
Martedì, 19 Marzo 2024 04:24
Benvenuto ospite
Demo
Patch
Salvataggi
Risoluzione Problemi
Extra
end

Recensione

A Bird Story

di Simone Pizzi  

il nostro voto
80
il vostro voto (1 votanti)
70
In breve

Episodio "ponte" tra To The Moon ed il seguito vero e proprio, nel quale verrà narrata la storia semplice e surreale di un ragazzo che ha trovato un uccello ferito, svolgendosi tra un mix di ricordi e sogni.

 

Recensione Completa del 15 Luglio 2016
Un bambino, dalla vita un po' solitaria ma ben organizzata, fatta di routine e piccole responsabilità trova un piccolo uccellino ferito che, entrando a far parte della sua vita, lo porterà a vivere, nella sua fantasia o nella realtà, una grande avventura ed un lungo viaggio.

Bisogna ammetterlo: Kan Gao ha dato origine a qualcosa che prima non esisteva. Ha saputo sfruttare una sua intuizione, l'abilità di saper costruire storie con uno strumento nato per fare altro, in grado di avere ritmo, regia, stile e anche molto sentimento. Dopo il grande successo di To The Moon, che per quei pochi che non lo sanno è la prima "avventura narrativa" realizata dalla Freebirds Games, e dopo una serie di mini episodi, precedenti e posteriori, di cui uno completamente non interattivo, Gao raccoglie quanto di buono visto nel suo gioco più popolare e lo porta all'estremo, provando a compiere un salto che molti autori di cinema indipendente sognano di fare, risultando però frenati dalla mancanza di coraggio: realizzare una storia basata solo sul linguaggio visivo e senza alcun dialogo.

Certo, l'impresa del buon Kan non è proprio la stessa che dovrebbe compiere un regista, poiché per riempire un film senza dialoghi bisogna veramente conoscere e padroneggiare l'espressività potenziale dell'immagine e la grammatica cinematografica, però la sfida, soprattutto in un "videogioco" narrativo, è comunque ardua e di difficile applicazione.

SEMPLICE MUSICA

Così come in To The Moon, un aspetto fondamentale di questa produzione è la musica. Le composizioni sono semplici, con melodie di facile assimilazione e che battono sulle note giuste. Non si tratta di armonie complesse che hanno bisogno di un tempo di assimilazione, ma di opere eleganti, melodiche in modo appropriato e che non solo accompagnano, ma risaltano ed esaltano i momenti; hanno la stessa tempistiche di quelle presenti in un film, partono al momento giusto e sottolineano perfettamente le situazioni.

Essendo anche la musica un elemento fondamentale del linguaggio narrativo mi son posto una domanda: quanto valore avrebbero queste piccole storie realizzate da questo autore, se non ci fosse stata una così forte componente musicale? Penso spesso infatti che forse l'intera opera sia proprio nata prima dalla musica che da una reale intenzione di realizzare un videogioco.

BAMBINI E PICCOLI VOLATILI, UN GRANDE MIX

Come ho detto nella mia recensione di Actual Sunlight (che trae ispirazione sull'uso di RPG Maker per realizzare giochi narrativi) quando si presentano storie dove il gameplay è sacrificato in favore di una narrazione lineare, si deve avere una profonda sensibilità e una capacità di fondo di raccontare qualcosa che non può essere troppo al di fuori di sé. Quando si riescono a dare pennellate toccanti di emozioni è così facile pensare che quanto si sta raccontando in parte appartenga al vissuto di chi narra.

Non mi interessa sapere se Ken Gao da bambino ha avuto a che fare con un uccellino ferito (credo sia successo a tanti di noi, tutto sommato) ma mi interessa capire come lui sia riuscito a relazionare questo evento possibile con la solitudine, costruendo una grande metafora sull'amore, la libertà e la ricerca del proprio posto nel mondo che, qualche volta, non è poi tanto distante da dove siamo attualmente.

In questo gioco, che è interattivo in egual maniera a To The Moon, durando però solo un'oretta circa o poco di più, accompagneremo quindi un bambino, nella sua quotidianità e nella sua solitudine, nella sua vita organizzata e anche nel suo senso di responsabilità, fino all'incontro con questo uccellino in quello che potremmo definire una sorta di viaggio fantastico, forse anche onirico, che evolve, cambiando situazioni e tenendoci incollati allo schermo per tutto il tempo necessario con apprensione e soddisfazione.

Inutile negare che le opere di Gao prendano ispirazione dai film di Gondry, con difetti e pregi anche molto simili. In particolare in To The Moon abbiamo un finale ambiguo e e forse non troppo onesto rispetto al messaggio che si voleva raccontare mentre in A Bird Story la cosa è molto più semplice e meno pretenziosa. Insomma la pretesa degli autori in erba alla fine è quella di articolare il tutto e, come diciamo io e il mio amico Caliendo, hanno tutti la tentazione di essere i nuovi Lynch.

IMPOSSIBILE SBAGLIARE

Come tutte le storie profondamente story driven, in questo gioco non è possibile scappare dall'ordine naturale delle cose. Non si possono fare scelte arbitrarie. Il nostro compito è quello di accompagnare il protagonista, questo bambino, nel suo cammino narrativo che è stato predefinito.

Come detto, per molti questo è un difetto, se non addirittura un'operazione criminale a scapito del videogioco, ma in realtà è solo un tipo diverso di impronta. L'unica cosa, come dico sempre, è esserne consapevoli. Ritengo infatti accettabile che uno decida di usare il mezzo multimediale per raccontare a chi è più predisposto per il videogioco, una storia che non sia solo quella di prendere una pistola e sparare a tutto quello che si muove.

Non raggiunge lo stato analitico di Actual Sunlight tanto quanto quest'ultimo non raggiunge la bellezza e lo stile visivo e musicale di A Bird Story.

Le storie come A Bird Story sono isole felici dove nessuno impugna un'arma - almeno per ora - e lo scopo non è prevalere su altri. Sono cammini intimi, personali, individuali e introspettivi.

Insomma, dilungarsi troppo non serve. Volete passare un'oretta della vostra vita a vivere una fiaba moderna? Volete aprire il vostro cuore anche a cose buone, forse impalpabili, forse lontane dalla realtà, ma pur sempre positive? Bene, dedicate allora la vostra attenzione a A Bird Story, che contrariamente da To The Moon, più lungo, pieno di dialoghi che qualche volta rischiavano di infastidire e con un finale non propriamente coerente, gode di una maggiore semplicità. E ciò, almeno in questo caso, è una cosa positiva.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Freebird Games
Data Rilascio: 05/11/2014
Piattaforma: Linux, MAC, PC
Caratteristiche
Genere: Fantasy
Grafica: 2D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse/Tastiera
Sottotitoli: Multilingua (italiano incluso)
Ricerche
Sito internet
Giochi dello stesso genere
Giochi dello stesso sviluppatore
Requisiti minimi
Supporto: Online Download
Ricerche
Sito internet
Giochi dello stesso genere
Giochi dello stesso sviluppatore