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Recensione

Stacking

di Mattia Seppolini  

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In breve

Charlie Blackmore, una matrioska con il compito di riunire i membri della sua famiglia separati a causa di difficoltà economiche, è il protagonista di un puzzle game con un'ambientazione ispirata agli Stati Uniti degli anni '30.

 

Recensione Completa del 10 Aprile 2011
Tutti conoscono le matrioske, le bambole di legno di origine russa che possono essere incastrate tra loro. Sono proprio esse le protagoniste di Stacking, l’ultima creazione di Double Fine, lo studio creato da Tim Schafer. Non è stato però il geniaccio autore di Grim Fandango a curare direttamente questo titolo, ma Lee Petty, già direttore artistico per Brütal Legend. Ormai da tempo, Double Fine ha concentrato le sue risorse sul mondo console, in particolare sul mercato digitale: è proprio lì che si colloca Stacking, presentandosi come titolo scaricabile da Xbox Live e Playstation Network.

Siamo negli Stati Uniti, nei primi anni del ‘900, il periodo della Grande Depressione. Charlie è il più piccolo dei Blackmore, una famiglia di spazzacamini che sta attraversando un periodo economicamente difficile. Quando il padre riceve un’offerta di lavoro dal Barone, un ricco magnate, come capo spazzacamino in una nuova industria, non può che accettare. Purtroppo, quella che all’inizio era sembrata una grande opportunità, si rivela ben presto parte di un inganno: il padre di Charlie infatti svanisce nel nulla e la famiglia ha ormai terminato i soldi ed è sommersa dai debiti. Per questo motivo, i fratelli e le sorelle di Charlie vengono portati via dagli uomini del Barone e costretti a lavorare in miniera. Il nostro protagonista, considerato troppo piccolo per lavorare e lasciato a casa con la madre, decide perciò di partire alla ricerca dei familiari per liberarli. Nel suo viaggio incontrerà ed aiuterà molte altre bambole tra cui Levi, un barbone, che lo supporterà e ne riporterà le avventure creando una stanza dove rappresenterà con dei murales le situazioni affrontate. La trama, pur nella sua semplicità, riesce ad affrontare in modo intelligente e con la giusta dose di umorismo tematiche non banali come lo sfruttamento minorile e l’importanza della famiglia. È veramente facile affezionarsi a Charlie per il coraggio con cui affronta le varie situazioni, senza mai piegarsi alle angherie del Barone e dei suoi uomini, ma spesso beffandoli e ridicolizzandoli solo grazie al suo ingegno.

Il viaggio e l’esplorazione sono elementi centrali in questa avventura. Infatti non staremo per molto tempo sulla terraferma, ma ci troveremo spesso a bordo di mezzi come navi e dirigibili, per un totale di quattro aree liberamente esplorabili. In ognuna di queste aree dovremo liberare un membro della nostra famiglia e, per farlo, avremo diversi obiettivi da completare. Questi obiettivi rappresentano gli enigmi veri e propri del gioco. Diversamente dalle avventure classiche, però, non avremo il classico inventario, ma andremo a sfruttare quella che è un particolare abilità di Charlie: essendo la bambola più piccola del suo mondo, può incastrarsi nelle bambole più grandi, concatenandole fino a creare set di sei matrioske di dimensioni crescenti. Questo diventa utile quando si scopre che ogni tipologia di bambola che incontreremo è dotata di una abilità peculiare, da quelle inutili ai fini del gioco come sorseggiare il tè o saltare la corda, a quelle fondamentali per la risoluzione degli enigmi. Le abilità disponibili sono veramente numerose e in alcuni casi possono essere concatenate per ottenere diversi effetti. Le situazioni da affrontare sono sempre varie ed intelligenti e spesso riescono a strappare più di un sorriso.

Stacking però non offre solo questo: sono infatti disponibili alcune attività secondarie come la ricerca di bambole uniche (più di cento) o matrioske appartenenti ad uno stesso set da ricongiungere (ad esempio una famiglia di illusionisti o una troupe cinematografica) oppure la possibilità di effettuare degli scherzetti (ovvero utilizzare una certa abilità su un numero di bambole predefinito). La struttura risulta abbastanza complessa e profonda e va ad influire molto sulla longevità: chi avrà fretta nel giungere ai titoli di coda infatti completerà l’avventura in circa quattro ore (una volta concluso il gioco, viene comunque data la possibilità di continuare la partita per completare le sfide lasciate in sospeso), mentre chi vorrà esplorare tutto e completare ogni sfida rimarrà impegnato per almeno il doppio del tempo.

Lo stile grafico riprende elementi tipici dei primi del ‘900, presentando scenari molto ispirati che uniscono elementi architettonici tipici di quel tempo ad elementi “a misura di bambola†come cucchiai e scatole di fiammiferi, creando un mix particolarmente ispirato e originale. In particolare, grande cura è stata riposta nella caratterizzazione delle matrioske, ognuna disegnata e animata ottimamente. Nonostante il modello poligonale sia per tutte uguale (dimensioni a parte, ovviamente) ogni matrioska è perfettamente riconoscibile e contribuisce a rendere l’ambientazione viva. Una menzione particolare va alle scene di intermezzo, per le quali è stato preso il cinema muto come punto di riferimento. In questi casi lo stile adottato è proprio quello con imperfezioni nelle immagini, rumore della cinepresa in sottofondo, didascalie a tutto schermo per i dialoghi e accompagnamento di pianoforte o violino tipico del genere. Anche i movimenti ricordano quelli a scatti tipici di questi film (dovuti ai pochi frame nelle riprese) e viene ripreso anche lo “slapstick†ovvero quel tipo di comicità basata sui movimenti del corpo (come il famosissimo scivolone sulla banana).

Il comparto audio si limita all’accompagnamento sonoro, dato che non è presente doppiaggio ma soltanto alcune espressioni onomatopeiche (mancanza che non influisce negativamente, anzi risulta decisamente coerente). Le tracce che ci accompagneranno nell’avventura, curate da Peter McConnell (storico compositore Lucas) e Brian Min, uniscono temi originali ed adattamenti di temi classici di grandissimi autori come Chopin, Vivaldi, Paganini, Brahms e Tchaikovsky.

Stacking si basa su un’idea molto semplice in linea con la tipologia di prodotti di cui fa parte che prevede uno schema di gioco immediato, ma, grazie ad un utilizzo intelligente delle meccaniche di cui si avvale e ad una direzione artistica di altissimo livello, è un titolo imperdibile per tutti gli amanti dell’avventura.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Double Fineâ„¢
Publisher: THQ
Data Rilascio: 08/02/2011
Piattaforma: Linux, MAC, PC, PS3, XBOX360
Caratteristiche
Genere: Avventura/Puzzle
Grafica: 3D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Tastiera/Joypad
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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