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Recensione

Slip Space: The Burma - Shave Analogy

di Marina Bucciarelli  

il nostro voto
85
In breve

La storia fantascientifica di Slip Space: The Burma-Shave Analogy è assolutamente originale: un geniale scienziato scopre, studiando le caratteristiche di una campagna pubblicitaria degli anni Venti, la possibilità di manipolare il tempo e viaggiare attraverso spazi alternativi, e un'agenzia governativa gli dà la caccia ritenendolo un pericolo per il potere costituito. Il giocatore interpreterà il ruolo di ignaro complice di entrambe le parti, violando i misteriosi codici di una nutrita serie di dispositivi. Slip Space è un puzzle game in piena regola, in cui la storia, raccontata in parte nel sito dell’autore e in parte durante alcune cut-scenes, funge da evanescente sottofondo ai veri protagonisti del gioco: i rompicapo.

 

Recensione Completa del 25 Giugno 2011
Dà una grande soddisfazione scoprire un gioco fuori dall'ordinario, specialmente di questi tempi. Un gioco che sicuramente non possiede le caratteristiche per piacere a tutti, ma che potrebbe mandare in estasi gli appassionati di un certo genere... e mi riferisco a quella fetta di avventurieri che amano definirsi Mystici o Rhemici! Questa eccezionale avventura è la prima creazione di uno sviluppatore indipendente americano, Dan Markosian, destinata a giocatori cognitivi, come lo stesso autore li definisce: “Il giocatore cognitivo è un appassionato di enigmi che sfidano l’intelligenza ma sono sempre risolvibili in base alla logica.” E Dan non scherza! Il gioco è un trionfo di enigmi: rompicapo fantasiosi e originalissimi, tutti squisitamente logici; alcuni risolvibili con relativa facilità, altri meno, nessuno frustrante. Niente slider, torri di Hanoi, labirinti, giochi a tempo o di abilità. Niente pixel-hunting né lunghi dialoghi da cui attingere indizi; solo il giocatore e cinque mondi fantastici da cui strappare segreti, situati in uno spazio alternativo al nostro universo. Gradite un assaggio?

Slip Space: The Burma - Shave Analogy non è nuovissimo; è stato rilasciato nel marzo del 2010, esclusivamente in download digitale. So già che molti penseranno: pessima scelta! Purtroppo, per contenere i costi, l’autore non ha avuto alternative. Ai giocatori italiani Slip Space richiede un ulteriore piccolo sforzo: vincere l’avversione all’impatto con la lingua inglese, consistente in questo caso nell’ascolto di una decina di stacchi animati accompagnati da un commento vocale e assolutamente irrilevanti ai fini della soluzione degli enigmi. Per gli appassionati di rompicapo vale veramente la pena superare questa resistenza, in quanto Slip Space si può giocare con estrema soddisfazione senza capire una sola sillaba dei messaggi e godendosi semplicemente, oltre gli eccellenti enigmi di cui è costellato, il sottile sarcasmo che filtra attraverso le sorprendenti e raffinate animazioni. Come quasi tutte le avventure basate sui rompicapo, Slip Space si svolge su mondi fantastici, privi di qualunque riferimento alla realtà; ma dietro le quinte dell’esplorazione solitaria il gioco è supportato da una storia fantasiosa e satirica, ammiccante ad eventi socio-culturali che hanno segnato la realtà americana, in particolare la pubblicità e i servizi segreti, e da alcuni personaggi con cui il giocatore non avrà mai scambi diretti. Il contenuto delle animazioni non fornisce alcun indizio su come procedere nell’avventura, bensì ne lascia intuire i retroscena: come se gioco e storia fossero due cose separate e unite al tempo stesso. Sarebbe comunque un vero peccato immergersi nell’atmosfera di Slip Space ignorandone i presupposti e i risvolti. A questo scopo ho riunito tutte le informazioni relative alla storia e la traduzione integrale dei messaggi vocali più importanti nell’appendice che si può scaricare cliccando qui.

Pervasa da una profonda vena di ironia, la vicenda di Slip Space ripropone in chiave fantascientifica l’antico tema dello scontro tra bene e male, in cui i ruoli delle parti si rivelano spesso invertiti: i buoni sono in realtà una élite di prevaricatori, il cui unico scopo è mantenere uno status quo funzionale al proprio potere, e i cattivi sono gli illuminati che cercano di spezzarne il giogo. Da una parte abbiamo un moderno tribunale dell’inquisizione, la S.I.A. (Strategic Intelligence Alliance - Coalizione per le Informazioni Strategiche), e dall’altra il geniale scienziato Webster Wotsletter, maestro della manipolazione temporale e scopritore della Burma-Shave Analogy (vedi appendice), e i suoi cinque figli Tat, Silo, Uber, Royal e Vkoda. Tra i due fuochi il giocatore, nei panni di un agente, rivestirà il duplice ruolo di ignaro strumento della S.I.A. nella caccia agli eretici e di altrettanto ignaro complice degli eretici stessi, i Wotsletter, nella partita contro la Coalizione; il suo unico e costante impegno durante il gioco consisterà nello studio e nella comprensione dei misteriosi dispositivi che incontrerà nel suo cammino, la cui messa in opera gli permetterà l’accesso ad ulteriori zone da esplorare e nuovi straordinari rompicapo da risolvere. Gli unici contatti con i suoi mandanti di entrambi i fronti avverranno attraverso la serie progressiva ed alterna delle animazioni: messaggi vocali accompagnati da stati allucinatori, captati da un impianto cerebrale installatogli chirurgicamente d’ufficio, a sua insaputa, ad opera della S.I.A.

Il gioco inizia con una suggestiva allucinazione: il messaggio con cui la S.I.A. rende edotto il giocatore del suo reclutamento involontario e della sua missione, consistente nel sequestro di un edificio sospetto la cui facciata mostra la bizzarra insegna The Golden Age of Advertising (L’età d’oro della pubblicità). L’edificio, avvistato più volte in luoghi diversi della Terra, è stato finalmente localizzato con precisione dall’Istituto per lo studio dei casi pessimi attraverso un sofisticato software di elaborazione dati. Al termine dell’animazione, il giocatore si troverà di fronte al suo obiettivo, di cui dovrà guadagnarsi l’accesso risolvendo due rompicapo, e scoprirà che The Golden Age of Advertising è in realtà il trasportatore interdimensionale di Uber, uno dei figli di Wotsletter; una trappola la cui ricorrente comparsa nel nostro universo ha il preciso scopo di attirare e catturare un membro della Coalizione. Sarà infatti l’edificio a sequestrare l’agente e non viceversa. Dopo la visione di due filmati (vedi appendice) il giocatore verrà trasferito nello Shave, attuale base residenziale dei Wotsletter situata in un continuum spazio-temporale tra lo Slip Space e il nostro universo fisso. Nello Shave si dovranno risolvere ulteriori rompicapo per accedere ai trasportatori degli altri quattro figli di Webster, ciascuno dei quali condurrà ad una diversa locazione situata nello Slip Space con nuovi ed appassionanti enigmi da risolvere. Al momento dell’ingresso in ciascun trasportatore, il giocatore riceverà un messaggio con cui il quartier generale della S.I.A. si lamenterà della difficoltà di localizzarlo e comunicare con il suo impianto cerebrale; al momento del ritorno allo Shave, dopo aver risolto i rompicapo contenuti nello Slip Space visitato, riceverà invece un messaggio con cui i Wotsletter gli forniranno informazioni sullo spazio alternativo e sul modus operandi dei suoi mandanti. Data la non linearità del gioco i messaggi si susseguiranno in ordine progressivo, a partire dal primo trasportatore in cui il giocatore riuscirà ad entrare. La traduzione dei messaggi è in Appendice.

Degli strepitosi enigmi di cui è costellato Slip Space, il vero piatto forte del gioco, ho già parlato in apertura. Nel corso dell’avventura, per risolverli, vengono forniti pochi indizi, tutti visivi, e nulla che possa riguardarli è contenuto nei messaggi vocali. Per affrontare questi rompicapo sono sufficienti carta, matita, ed un paziente e acuto spirito di osservazione. Il gioco è piuttosto breve, tenendo comunque conto che la sua durata, ovviamente, è proporzionale alla rapidità con cui si riuscirà ad attuare l’effrazione dei vari dispositivi. Nella maggior parte dei casi ci si troverà di fronte a macchinari talmente astrusi che si penserà di non poterne venire mai a capo; ma ecco che, come per magia, dopo attente osservazioni e il confronto di numerosi appunti, il loro funzionamento sembrerà progressivamente più accessibile e sempre più chiaro, fino ad avere l’idea, dopo averli risolti, che fossero persino troppo semplici.

Slip Space: The Burma-Shave Analogy è un’ avventura che presenta elementi di tale freschezza ed originalità, anche dal punto di vista grafico e sonoro, che sarebbe un vero torto bollarlo con una generica etichetta di clone dell’uno o dell’altro gioco. Se vi è piaciuto Rhem vi piacerà Slip Space – Se vi sono piaciuti i due Schizm vi piacerà Slip Space – Se vi piacciono i giochi punta e clicca in prima persona solitaria vi piacerà Slip Space - Se vi piacciono ambientazioni sature di enigmi vi piacerà Slip Space – Se vi attrae una struttura narrativa innovativa e fantasiosa vi piacerà Slip Space - Se ammirate gli sviluppatori indipendenti con talento da vendere amerete Slip Space – Se vi piacciono i giochi in cui dovete usare il cervello e non essere accompagnati per mano alle soluzioni adorerete Slip Space. Coloro che non amano le caratteristiche citate sono avvertiti. A buon intenditor…

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Dan Markosian
Data Rilascio: Q1 2010
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Fantascienza/Puzzle
Grafica: 2.5D
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
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