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Recensione

Perry Rhodan: Il Mito di Illochim

di Paolo Novarese  

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In breve

Perry Rhodan è un astronauta americano e durante una spedizione sulla Luna rinviene casualmente un'astronave di matrice aliena. Entrato in contatto con la razza degli Arkonides, Perry riceve da loro la "conoscenza" e il "sapere tecnologico" necessari per tornare sulla Terra e mettere in piedi una Terza Potenza, in grado di contrapporsi ai blocchi americano e sovietico, al fine di impedire l'escalation bellica e scongiurare una guerra ormai imminente. Ispirato all'omonima saga fantascientifica tedesca.

 

Recensione Completa del 23 Luglio 2008
Talvolta i videogames vanno oltre il loro media e si classificano come esperienze videoludiche attraverso l’uso particolare di un’arte visuale. Per molti di voi Perry Rhodan, avventura grafica targata Braingame e nuovo colpo dell’ormai famosa Deep Silver, potrebbe rivelarsi una vera e propria esperienza di gioco.

Tutto nasce 47 anni fa in Germania dalle fervide menti di K. H. Scheer e Clark Darlton, che nel creare il personaggio di Perry Rhodan decidono di trattare un tema come la fantascienza in un periodo particolare della storia in cui il mondo era diviso in 2 parti: Russia e America si sfidavano nella guerra fredda e lo sviluppo della tecnologia spaziale faceva passi da gigante: 8 anni dopo la nascita del biondo comandante spaziale, tutto il mondo si trovò incollato alla televisione a guardare le passeggiate sulla Luna di Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Perry spopolò in Germania con le sue imprese su carta, tanto da raccogliere il consenso anche di fan non teutonici. Sfortunatamente in Italia il personaggio non ha raggiunto una grande fama, ma è comunque conosciuto dagli appassionati del genere fantascientifico. Tutto ciò, comunque, non intacca assolutamente l’esperienza di gioco. Perry Rhodan – Il mito di Illochim infatti è un episodio della saga del comandante spaziale che si discosta totalmente dalla storia dei fumetti (tuttavia nel gioco potete ritrovare numerose chicche sul suo passato).

Ci troviamo nel 1346 della nuova era galattica (4934 d.C.): Perry è ormai diventato immortale grazie ad un attivatore cellulare e nonostante siano passati più o meno tremila anni da quando ha incontrato per la prima volta gli Arkonidi, razza aliena che ha cambiato la sua esistenza e quella dell’intera umanità, si presenta ancora con un fisico prestante e con la sua caratteristica chioma bionda. È uno degli uomini più importanti di Terrania ed è un Reggente, una delle cariche più alte del pianeta. Attraverso un magistrale taglio cinematografico, il gioco parte in quinta e ci immerge immediatamente faccia a faccia con una dura realtà. Non avremo neanche il tempo di capire chi siamo e cosa dobbiamo fare che Perry uscirà di corsa dal suo ufficio e verrà informato da un soldato che la Residenza Solare, luogo in cui ci troviamo, è stata attaccata da un nemico sconosciuto; inoltre la nostra “amica†Mondra è stata rapita. Ma non è tutto: come se non bastasse il nostro miglior amico Reginald Bull (meglio conosciuto come Bully), Ministro della Sicurezza della Lega, ha imposto un’ordinanza restrittiva nei nostri confronti, motivo per cui ci troviamo bloccati lì. Perry è un tipo che si può fermare così facilmente? Ovviamente no. Ma la realtà che verrà alla luce è più complicata di quanto non sembri: complotti, agenti dei servizi segreti e addirittura antiche civiltà mitologiche ed esseri angelici. Insomma ci sono tutti i presupposti per cui potreste non staccarvi più dal gioco, fin quando non lo avrete portato a termine.

Il 2,5D è ormai la soluzione grafica più gradita dagli sviluppatori di avventure e a buon diritto. I fondali in cui Perry si muoverà, per la maggior parte, sono curatissimi ed evocativi. La cura del dettaglio meticolosa e gli scenari, mai anonimi, ci faranno calare profondamente nel contesto e nell’ambientazione che ci viene proposta, attraverso una varietà di colori che alternerà la freddezza dei luoghi interni, ove regna la tecnologia, e i paesaggi esterni, che acquistano un aspetto quasi onirico. Il modello 3D di Perry, se la vostra scheda grafica vi consentirà di portare le impostazioni ad un livello medio-alto, sarà una gioia per gli occhi, sebbene non tutte le animazioni siano eccelse: infatti l’avatar di Perry, in qualche circostanza, sembra un po’ rigido nei movimenti. Anche se non in enorme numero, gli eccellenti FMV sono la ciliegina sulla torta di questo lavoro grafico.

Gli effetti sonori e le musiche sono perfettamente calate nel contesto fantascientifico. Difficile dare una definizione chiara ma potremmo fare un paragone ardito con quelle di The Dig, anche se probabilmente qui ci troviamo un gradino al di sotto. In ogni caso non saranno mai invadenti ma faranno da contorno durante le nostre esplorazioni. Il gioco è stato localizzato in italiano nei sottotitoli da Koch Media e bisogna riconoscere, andando oltre lo “scandalo†della non completa localizzazione (così infatti è vista la cosa da alcuni avventurieri), che il doppiaggio in inglese è davvero ad alti livelli ed è frutto di grande professionalità. In conclusione, possiamo asserire con piacere che il comparto sonoro è un altro degli aspetti positivi di quest’avventura grafica.

L’interfaccia non si discosta assolutamente da quella classica, un punta e clicca in terza persona puro e semplice. Troveremo l’inventario nella parte inferiore dello schermo sempre visibile, quest’ultima una scelta controcorrente rispetto alle nuove AG, in cui invece vi è un inventario a tendina. Tutto è reso immediato e semplice dal puntatore intelligente. Non appena passeremo sopra un qualsiasi hotspot, il cursore cambierà forma e ci indicherà l’azione da compiere. Essendo tutto così intuitivo, ci metteremo ben poco ad entrare nei meccanismi di gioco. Apparirà inoltre una finestrella sul lato destro in alto, nella quale ci verrà ricordato lo scenario in cui stiamo entrando (se lo abbiamo già visitato) tramite una piccola anteprima. Una piccola innovazione sta nell’inventario: non porteremo con noi soltanto oggetti ma anche dei concetti. In parole povere, facendo un esempio, se volessimo parlare di Mondra a qualcuno dei personaggi, avremo nell’inventario un’icona della donna che utilizzeremo allo stesso modo di un qualsiasi oggetto. Questo è un nuovo modo, molto comodo e intuitivo, di affrontare i dialoghi ed è una delle piccole chicche di Perry Rhodan.

Perry è un uomo molto carismatico. Sin dall’inizio non ci risparmierà la sua fine ironia e si dimostrerà ricco di sorprese. Ha carattere e senso dell’umorismo, ha un background (di cui possiamo leggere in giro nel gioco) e surclassa molti personaggi di oggi che sono più piatti delle stoviglie in cui mangiamo i secondi piatti (ok questa me la potevo risparmiare…). Insomma Perry Rhodan è davvero Perry Rhodan, l’eroe spaziale che ha quasi 3000 anni di età, un passato ed un vissuto che lo rende più che un avatar formato da milioni di pixel. Anche gli altri personaggi secondari si assestano su un buon livello di caratterizzazione.

Nel corso dell'avventura ci troveremo dinnanzi alle diverse modalità di enigmi, i classici di ogni avventura grafica che si rispetti: enigmi basati sull’uso di oggetti o sui dialoghi o anche divertenti puzzle. Nessuna novità dunque. Tuttavia, sebbene il sistema rimanga invariato, ci divertiremo come matti. Dovremo interagire con un mondo tutto nuovo ed avere a che fare con oggetti di ogni tipo (anche escrementi di piante carnivore). Il divertimento sta nel fatto che si tratta comunque di enigmi di semplice risoluzione che riescono ad accontentare non soltanto il videogiocatore meno esperto e il veterano ma anche quello occasionale. Insomma sarà un momento ludico per tutti, anche perché la linearità e la globale semplicità degli enigmi non sta a significare che non potremmo restare impantanati per qualche giorno davanti ad uno scoglio particolarmente complesso.

La longevità, per quanto soggettiva, si assesta intorno alle 15 ore. Il gioco, essendo abbastanza lineare e con enigmi non particolarmente complessi, si potrà finire in non troppo tempo. Anche perché, una volta che si comincerà a giocare, sarà davvero difficile staccarsi dallo schermo. Sarà una di quelle avventure da giocare tutta di un fiato.

Insomma, traendo le conclusioni, Perry Rhodan si propone come una validissima avventura grafica di nuova generazione. Pur non proponendo delle innovazioni nel genere ma anzi presentandosi come un’avventura grafica di vecchio stampo, quest’opera fantascientifica rimarrà impressa nei cuori dei videogiocatori per il suo carisma e per la capacità di raccontare le gesta di un personaggio già affermato e famoso, almeno in Germania, in maniera egregia. Un’avventura da giocare per ogni avventuriero che si rispetti.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Braingame
Publisher: Deep Silver
Distributore: Koch Media
Data Rilascio: 25/07/2008
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Fantascienza
Grafica: 2.5D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
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