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Recensione

Adam's Venture: Alla ricerca del Giardino Perduto

di Nathaniel Berens  

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43
In breve

Decifrando alcune reliquie in un'antica chiesa templare, Adam scopre le memorie scritte da un crociato che ha combattuto al fianco di Riccardo Cuor di Leone in Terra Santa. Le memorie parlano di un posto misterioso con labirinti scavati nella roccia e quattro grandi fiumi. Che sia il leggendario giardino perduto dell'Eden? Questa scoperta darà il via ad una serie di avventure che porteranno Adam in Terra Santa, accompagnato dal professor Jacques Saint Omar, dalla sua fidanzata Evelyn e dal suo fedele cagnolino. La squadra si ritroverà in un'epica avventura ricca di mistero, intrigo e pericolo alla ricerca del leggendario posto in cui è nata l'intera umanità.

 

Recensione Completa del 16 Febbraio 2010
Questa recensione, basata sulla versione inglese del gioco, è stata gentilmente fornita dai nostri amici di Adventure Gamers ed è priva di voto.

Non sapevo davvero cosa aspettarmi da Adam’s Venture: Alla ricerca del Giardino Perduto, ma mi chiedevo se mi sarei trovato di fronte a un prodotto dalla “dimensione religiosaâ€: il dubbio si è risolto durante l’introduzione del gioco, nella quale viene menzionata un’avida setta interessata a trovare il giardino dell'Eden poiché ricolmo d’oro (non ricordo che il Libro della Genesi citi questo passaggio, ma approfondirò la cosa). Qualunque incertezza rimasta durante i primi due minuti ci ha impiegato un paio di minuti a scomparire, dal momento che il primo puzzle del gioco consiste nel mettere nella giusta sequenza tre parti di una citazione biblica per aprire una porta. Molto sottile.
I giochi a sfondo religioso vantano una traballante tradizione nel settore, con molti precedenti tentativi che vanno dal pessimo al semplicemente fuorviante. La mancanza di successo non è dovuta all'incompatibilità tra il messaggio ed il mezzo di espressione, ma semplicemente al fatto che sono mal realizzati. Gli sviluppatori olandesi Vertigo Games si propongono dunque di invertire la tendenza con il debutto della serie episodica di Adam’s Venture.

Questo gioco è riuscito a invertire la tendenza? Non del tutto. Se, da un lato, Adam’s Venture: Alla ricerca del Giardino non è affatto male, dall’altro, non vi è quel qualcosa in più che lo elevi dalla massa, se non la sua moderna e accattivante grafica e gli elementi fisici integrati. Il gioco è un’avventura, ma i controlli si addicono di più ad un action-game che a un’avventura grafica tradizionale. In ogni caso, non c'è alcuna violenza e le sezioni platform sono veramente poco impegnative. Il gioco è incentrato piuttosto intorno a una serie di enigmi legati tra loro da semplici ma comunque divertenti sequenze di arrampicate, “strisciate†e salti. Chiunque sia preoccupato per le somiglianze con Tomb Raider o Prince of Persia può stare certo che questo gioco è stato concepito con un gameplay molto più “rilassanteâ€.
Nonostante questo, Adam è in grado di effettuare una notevole varietà di azioni, come appendersi su sporgenze, o saltare da scale, strisciare sullo stomaco e così via. Molte di queste azioni serviranno solo una volta o due nel corso del gioco, ma la loro inclusione aiuta a far sentire viva e reale la fisica del mondo di gioco. Adam's Venture è controllato interamente tramite tastiera (il supporto per i pad è stranamente assente) e ci vuole un po' di tempo per abituarsi ai comandi, specie per alcuni salti e per le passeggiate sui cigli di un abisso che richiedono un tocco più gentile di quanto i tasti freccia possano garantire. La morte resta una conseguenza rara, comunque, perché spesso vi verranno in soccorso delle barriere invisibili. In ogni caso, il gioco vi riporterà a un punto nelle immediate vicinanze. I giocatori avversi a un gameplay frenetico non dovranno comunque preoccuparsi più di tanto, dato che le azioni complicate sono davvero pochissime.

Questo gioco rappresenta il primo capitalo di una serie episodica incentrata sulle imprese di Adam Venture, un intrepido esploratore dal nome appropriato. Dopo aver scoperto il diario di un certo Charles L'Heureux, Adam è riuscito a trovare la posizione di un sistema di caverne che avrebbe potuto presumibilmente condurlo al leggendario Giardino Perduto dell'Eden. Dopo essersi assicurato dei fondi per la spedizione, Adam, la sua fidanzata Evelyn (capito? Adam ed Evelyn!), e l'incredibilmente baffuto Professor Saint-Omair della null'altro che diabolica Clairvaux Corporation si addentrano nelle caverne e iniziano il loro viaggio verso il Paradiso.
Tutte queste informazioni sono fornite proprio come ve le ho date io – un bel po' di testo vi darà i dettagli di base prima che il gioco vi scagli all'interno delle caverne. E... qui finisce la trama del gioco. Se si escludono un paio di conversazioni molto brevi, il gioco ha una trama molto leggera, così come è leggera la caratterizzazione dei personaggi. Adam esplora i tunnel in modo abbastanza arrogante, Evelyn è preoccupata e comunica attraverso la radio finché la potenza del segnale lo permette mentre il Professore si limita a urlare. Quando si arriva nel vivo del gioco, le cose non si fanno migliori e dopo un breve climax si arriva a un ancor più breve finale. Anche per un gioco che dura poco come questo, la storia fa acqua ed è anche stranamente ricca di buchi. Ci sono volte in cui Evelyn, che è rimasta al campo base, conosce dettagli della situazione di Adam che non avete mai menzionato. Si spera che gli episodi successivi si prendano più tempo di spiegare le varie situazione o per farvi apprezzare i personaggi. Perché, stando così le cose, mi sono trovato abbastanza disinteressato a conoscere le dinamiche che intercorrono tra loro.
Un altro punto debole del gioco è l'assenza di originalità nella storia. Adam non è che uno degli innumerevoli cloni di Indiana Jones, i sempre più noiosi Cavalieri Templari faranno la loro apparizione durante la storia, e inoltre il gioco comprende un mostro fatto di fumo nero che sarà immediatamente familiare ai fan della serie TV Lost. Non c'è alcun elemento originale nel gioco. Il che non sarebbe neanche così male se la storia offrisse un punto di vista creativo su questi vecchi archetipi e clichés... ma purtroppo non è così. Tutto ciò non rende il gioco brutto, semplicemente fa sì che non ci sia niente di particolarmente interessante.
Forse la causa principale della debolezza della trama è dovuta al fatto che gli sviluppatori si sono concentrati di più sulla grafica del gioco, una vera bellezza. Utilizzando il noto e rodato Unreal 3 Engine, che di solito viene usato solo su giochi action ad alto budget, i Vertigo Games hanno avuto a disposizione parecchie carte da mettere sul tavolo. Il gioco è realizzato in 3D real-time, con ottime texture e notevoli modelli delle formazioni rocciose che sembrano allo stesso tempo realistiche e fantastiche. La qualità dell'illuminazione va oltre ciò che si vede di solito nelle avventure grafiche moderne, arrivando a momenti veramente convincenti quando il giocatore si trova da solo in caverne buie con una misera torcia per illuminare gli ambienti. Le ombre si muovono e si piegano sulle superfici, l'acqua riflette la luce e le rocce umide brillano al fuoco della torcia.
Il gioco purtroppo cede ad alcune tentazioni di altri giochi realizzati con l'Unreal Engine: gli ambienti sono immersi in una luce ovattata al punto che può essere difficile discernere dei particolari e tutto è coperto da un non necessario “effetto pellicola†probabilmente destinato a rendere il gioco più interessante, ma che riesce solo a far sembrare alcune zone macchiate e incolori. Questi effetti sono stati utilizzati in dozzine di giochi negli anni scorsi, ma in genere il settore è ormai passato oltre. Adam’s Venture no.
Adam e compagni hanno un grande aspetto quando non parlano. I modelli dei personaggi sono dettagliati e molto belli, eccezion fatta per i baffi del Professore, che sembrano un pezzo di mastice bianco modellato e incollato alla sua faccia. Adam, che è il protagonista solitario sullo schermo per il 90% del gioco è ben animato nella corsa, negli scivolamente e nei salti. I suoi movimenti sono pieni di tocchi di classe, come quando toglie il cappello per scivolare sotto a soffitti bassi e claustrofobici. È ovvio che gli sviluppatori si siano presi il loro tempo per le sue animazioni.

Sfortunatamente, quando i personaggi parlano, le cose non vanno così bene. I modelli hanno uno sguardo perso durante le cutscenes che crea un effetto distraente e anche disturbante, specie se si va ad aggiungere ai robotici movimenti della testa. La colonna sonora del gioco è appropriatamente epica e mistica ed è di buona qualità. Non c'è nulla che vi rimarrà in testa per giorni, ma è molto ben fatta e supporta perfettamente l'atmosfera. Il gioco è completamente doppiato in italiano.
Gli enigmi del gioco, adatti per i più piccoli o per gli avventurieri inesperti, hanno lati positivi e negativi. Gli ostacoli sono concepiti in modo totalmente lineare, e non c'è mpodo di allontanarsi dal percorso predefinito, neanche di un po'. Ogni area ha una sola entrata e una sola uscita, e non avrete mai la necessità di tornare indietro o di fare altro se non avanzare verso la prossima stanza, il che é un peccato in un gioco che ha degli scenari che richiedono a gran voce di essere esplorati. La struttura non varia mai molto da enigma – sezione platfor lineare – enigma – sezione platform lineare, e così via. Di certo non vi perderete... ma non sentirete neanche la fretta della scoperta o il brivido dell'ignoto.
Molti degli enigmi partono dal mettere insieme tre frasi in ordine coretto per completare un riferimento biblico. Questa “sfida†riassume almeno metà dei puzzle del gioco. L'altra metà è una combinazione di logica, tempo e enigmi in sequenza che iniziano in modo incredibilmente facile e poi crescono in difficoltà verso la fine del gioco. Alcuni sono soddisfacenti, come quello che richiede di utilizzare un indizio dalla citazione bibilica appena completata, ma altri sono troppo semplici o arbitrari, come quando dovrete posizionare due statue su tre buchi senza grosse indicazioni. Per riassumere, chiunque abbia più di tredici anni troverà gli enigmi abbastanza semplici, almeno fino all'ultimo puzzle multi-sezione.
Parte del motivo per cui molti giochi a sfondo religioso hanno fatto fiasco è una filosofia di design che dà priorità al messaggio rispetto alla sua integrazione. Non ho un problema verso il messaggio in sé, ma il mio dubbio maggiore all'interno di Adam's Venture sta nel fatto che il gioco, mentre prevedibilmente instilla e diffonde valori cristiani, lo fa solo inserendo citazioni della Bibbia senza sforzarsi particolarmente. Se si eccettua un singolo enigma preso pari pari da Indiana Jones – ricordate il “salto nella fede†dell'Ultima Crociata? - il gameplay e il messaggio non hanno punti di contatto. A me sembra che ci sia tanto potenziale in un gioco come questo per dare al giocatore delle sfide che rinforzino gli insegnamenti proposti. Mi ricorda un corso di religione che frequentai alle scuole elementari che voleva insegnare la Bibbia semplicemente facendo imparare delle citazioni a memoria, piuttosto che parlando di perché siano rilevanti o di come applicarli. Quest'approccio può funzionare a volte, ma qui sembra forzato e inefficace.

Tirando le somme, però, Alla Ricerca del Giardino Perduto è un prodotto da giocare per il poco tempo che dura e, nonostante alcuni problemi, è abbatsanza divertente per quelli che cercano un po' di cambiamento alla classica struttura punta e clicca. Le sue parti “action†non saranno un problema per nessuno se non per chi davvero odia la tastiera, e Adam's Venture ha un grande impatto grafico (se pur con alcune piccole eccezioni), è fluido, ha un messaggio non violento che è certamente puro nelle intenzioni anche se un po' troppo ovvio nella realizzazione. C'è sicuramente modo di crescere, e tanto potenziale per i prossimi episodi. Vertigo ha centrato l'aspetto grafico e il mood della serie, ora speriamo che la prossima volta ci diano anche degli enigmi stimolamente e una storia più interessante.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Vertigo Games B.V.
Publisher: Adventure Productions
Distributore: Blue Label Entertainment
Data Rilascio: 29/01/2010
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Mistero
Grafica: 3D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Tastiera
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
Sito internet
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Requisiti minimi
OS: Windows® XP(SP2/SP3) o Vista
Processore: 2 Ghz
RAM: 512 MB
Scheda Video: nVidia 6200/ATI R520
Hard Disk: 600 MB
Supporto: 1 CD
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