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Moebius: Empire Rising

Prime impressioni sul gioco del 07 Luglio 2013
È trascorso ormai più di un anno dal successo della campagna Kickstarter per Moebius: la nuova avventura di Jane Jensen, acclamata autrice della saga di Gabriel Knight e del più recente Gray Matter, si configura come un thriller metafisico di stampo storico, una sorta di seguito spirituale dello stesso Gabriel Knight. Dopo mesi di mistero in cui pochissime informazioni sono state rivelate al pubblico, il gioco è stato finalmente presentato all'E3 2013 tenutosi a Los Angeles nel mese di giugno: per l'occasione sono stati rilasciati un filmato e una versione beta che include i primi due capitoli del gioco, disponibile solo alla stampa e ai finanziatori del progetto (i backer, nel gergo di Kickstarter, che hanno contribuito con almeno 30$).

Sviluppato da Pinkerton Road, nuovo studio della Jensen e del marito Robert Holmes (autore delle musiche dei vari Gabriel Knight, Gray Matter e dello stesso Moebius), in collaborazione con Phoenix Online Studios (sviluppatori della recente avventura indipendente episodica Cognition), Moebius sarà un'avventura grafica in terza persona con un forte focus narrativo. Il protagonista, Malachi Rector, si guadagna da vivere valutando l'originalità di reperti storici per conto di clienti privati o prestigiose case d'asta; Malachi è infatti un genio al limite del soprannaturale, con un quoziente intellettivo sovrumano e una memoria fotografica per tutto ciò che riguarda l'arte e la storia.
Dotato di un ego proporzionale alla sua arguzia, Malachi si troverà ben presto coinvolto in un mistero che riguarda ripetizioni storiche nel tempo e nello spazio: una misteriosa organizzazione governativa chiamata F.I.S.T. (l'acronimo sta per Future Intelligence Science & Technology) gli proporrà infatti un'indagine che riguarda l'omicidio di una ragazza, dove le circostanze del reato fanno pensare che un crimine analogo sia già accaduto, molto tempo prima, in un diverso luogo, coinvolgendo come vittima un celebre personaggio storico...
Incipit intrigante, che fa subito pensare a Gabriel Knight e in generale all'abilità dell'autrice di districarsi fra trame a metà tra il thriller e lo storico. Quali impressioni possiamo ricavare, quindi, da questa versione dimostrativa? Dobbiamo aspettarci un nuovo capolavoro, un buon gioco o una delusione?
La beta di Moebius inizia con un fumetto che ci regala un po' di background sul protagonista, procede con un prologo ambientato a Manhattan, dopodiché ci fa entrare nel vivo con i due capitoli di Venezia e Il Cairo. Pur non essendo, ovviamente, una versione rifinita e definitiva del gioco, si tratta comunque di una dimostrazione corposa, che include almeno cinque o sei ore di gioco.

Tecnicamente Moebius ha alti e bassi, e sembra configurarsi a metà fra un gioco di stampo indipendente e uno di più ampio budget – il che può portarlo in una zona pericolosa, in quanto rischierebbe di deludere chi si aspetta una produzione di qualità. Gli sfondi risultano comunque ben disegnati e dettagliati, con una palette cromatica carica che ricorda abbastanza da vicino uno stile da graphic novel (nonché lo stesso Cognition). I modelli dei personaggi risultano nel complesso accettabili, ma va da sé che siamo molto lontani dal fotorealismo di certe produzioni videoludiche di alto livello. Sulle animazioni c'è ancora molto lavoro da fare, quindi sarebbe inutile valutarle in questa sede. Con Moebius tornano, dopo che siamo stati abituati negli ultimi anni, troppo spesso, a intermezzi bidimensionali che variavano dall'interessante al patetico, i filmati: benché la grafica non faccia fare salti di gioia, regia e montaggio sono interessanti, e lo stile a cavallo fra cinema e fumetto funziona. Un gradito ritorno, insomma, come quello delle musiche di Robert Holmes: il compositore è in grado di sottolineare con competenza sia momenti di tensione sia momenti più introspettivi e drammatici, riuscendo anche a mettere una pezza emotiva laddove la sceneggiatura non brilla particolarmente.

Arriviamo quindi alle note dolenti, o meglio, ai legittimi dubbi: nonostante il concept sia interessante, questa versione dimostrativa mostra il fianco a facili critiche inerenti difetti fin troppo evidenti. L'impressione generale è che la sceneggiatura abbia bisogno di essere rifinita e perfezionata, perché il potenziale di Moebius raramente riesce a mostrarsi nelle prime ore di gioco. I collegamenti storici risultano troppo sporadici, superficiali e tra loro scollegati, e non c'è un vero equilibrio nel modo in cui vengono distribuiti durante l'avventura: si riesce ad attraversare buona parte di Venezia senza che Malachi ci racconti alcunché dei monumenti della città, per poi ritrovarci davanti a un puzzle monolitico pieno di biografie da leggere con attenzione ma senza un genuino interesse nato dal contesto.
Più di qualche scricchiolio si avverte anche nella caratterizzazione generale di personaggi e situazioni, che sembrano dipinti in modo eccessivamente stereotipato: un protagonista carismatico e un po' antipatico, una potente agenzia segreta, un detective disilluso, un ricco politico italiano sposato a una giovane di belle speranze, un truffatore egiziano, un muscoloso soldato delle forze speciali americane e un gruppo di antagonisti ninja non sembrano ingredienti eccezionali per un “thriller metafisico†che si prenda sul serio, soprattutto se non vengono – come purtroppo accade nelle prime ore di gioco – adeguatamente compensati da materiale di qualità. Ovviamente la speranza è che le rifiniture vengano fatte in un secondo tempo, e che la chiusura del cerchio (abbiamo giocato solamente due capitoli su sette) ci presenti un risultato complessivo che sia migliore della somma delle sue parti.

Lato gameplay Moebius si configura come un'avventura moderna, che cerca di fluire senza intoppi lasciando godere al giocatore storia, dialoghi e ambientazioni, piuttosto che coinvolgerlo in enigmi troppo ostici e protagonisti. Il ritmo è quindi buono, procede senza tedio e consente di esplorare con piacere le locazioni ben dipinte e promettenti mentre si procede nell'indagine. L'interfaccia risulta comoda e piacevole, consentendo di fare tutto dall'inventario e attraverso uno smartphone. Il puzzle design invece non brilla per originalità né per creatività: dispiace vedere enigmi apparentemente slegati dalla trama o situazioni improbabili come Malachi che gira per Venezia con un remo nel taschino in attesa dell'occasione giusta per usarlo... Anche qui non ci resta che sperare che un accurato lavoro di rifinitura venga in aiuto alla versione finale del gioco, consentendole di includere enigmi più equilibrati e in linea con il tono storico-investigativo del gioco.

Tra le caratteristiche ancora degne di menzione figurano un sistema di suggerimenti (che fa pensare che l'avventura avrà un livello di difficoltà finale lontano da produzioni più casual), un'interfaccia di dialoghi che ci consente di scegliere la risposta caratterizzando in parte il protagonista, e infine una sequenza che può cambiare qualche dettaglio a seconda del comportamento del giocatore. Niente di particolarmente sperimentale, ma alza un po' l'asticella dell'ambizione del progetto, che prova a distaccarsi da un'eccessiva sensazione di linearità; resta anche qui da vedere quanto queste idee verranno sviluppate o abbandonate nel prodotto finale. Un punto di forza del gioco sarà probabilmente la longevità: a giudicare dalla corposità della beta, difficilmente il viaggio in giro per il mondo (oltre a Venezia, Manhattan e Il Cairo, sono previsti capitoli ambientati a Washington, Parigi e Zurigo) di Malachi durerà meno di una quindicina d'ore.

In conclusione, Moebius si presenta come un gioco dal buon potenziale, che i fan dell'autrice e più in generale dei thriller storici dovrebbero iniziare a tenere d'occhio, se già non lo stanno facendo. Purtroppo la versione provata non ha convinto al 100% chi scrive, mostrandosi ancora un po' debole sul fronte dell'originalità e soprattutto poco rifinita sui fondamentali di storia e gameplay. Non resta che aspettare qualche mese, per verificare se i difetti saranno corretti consentendo a Moebius di presentarsi al grande pubblico sotto forma di un prodotto carismatico e competente come i nomi coinvolti nello sviluppo farebbero pensare.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Pinkerton Road Studio
Publisher: Phoenix Online Publishing
Distributore: Adventure Productions
Data Rilascio: 25/07/2014
Piattaforma: Android, iPad, Linux, MAC, PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Thriller
Grafica: 2D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
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