Conobbi Maniac Mansion ai tempi della sua uscita: fu un colpo di fulmine, preludio all’innamoramento per il genere delle AG definitivamente sbocciato dopo Indiana Jones e Monkey Island. All’epoca non feci molta strada, la complessità del gioco sommata alla lingua inglese ed ai ripetuti caricamenti sul floppy del Commodore 64, mi fecero progressivamente desistere. Con l’avvento dello ScummVM prima e dei remake dopo, ho giocato e rigiocato (lo faccio tutt’ora) gran parte delle avventure DOC ma tralasciando sempre i primi due titoli della Lucasart per via del loro approccio così diverso da quelli che li seguirono.
In MM infatti è possibile morire e imbattersi in vicoli ciechi senza avviso, questo bastava ed avanzava per scoraggiarmi a riprenderlo. Fortunatamente alla fine la tentazione ha avuto il sopravvento ed è stato come chiudere un cerchio aperto 33 anni fa. Solo un avventuriero esperto (e nostalgico) finisce per giocare a MM, ebbene, proprio quell’esperienza si rivela fondamentale per capire rapidamente quando si è sbagliata una mossa o finiti in un vicolo cieco e si deve riprendere dal salvataggio precedente. Credevo di impantanarmi facilmente, invece è stato davvero gratificante avanzare risolvendo enigmi deliziosi, pur dovendo comunque capitolare dopo oltre metà gioco e ricorrere alla soluzione, sia perché alcuni passaggi erano off-limit, sia perché orientarsi tra le decine di doverosi salvataggi alla lunga può diventare frustrante. Forse se avessi scelto Bernard nel mio team avrei persino rischiato di completare il gioco senza aiuti ma resta un’impresa davvero estrema riuscirci.
Proprio la peculiarità di avere percorsi e finali alternativi anche in virtù dei personaggi scelti, i quali sono chiamati spesso ad azioni coordinate durante il gioco, appare quasi incredibile per un’avventura del 1987. Sono convinto che se venisse modificata nel gameplay secondo i canoni moderni, Maniac Mansion sarebbe un’avventura godibilissima anche oggi. Peccato che il remake De Luxe di alcuni anni fa si sia limitato alla grafica, basterebbe poco per ridargli nuova linfa e collocarla definitivamente nell’Olimpo delle AG invece di citarla spesso solo per la sua (enorme) valenza storica.
Un altro ADV da punteggio massimo,grafica semplice ma curata nei minimi dettagli,personaggi con diverse caratteristiche ai fini della soluzione,enigmi difficili,per l'epoca in cui usci fu' rivoluzionario e in grado di incollare letteralmente al video per ore ed ore chiunque fosse appassionato di adventure,da non perdere assolutamente.
Sinceramente non mi piacciono le avventure in cui si può perdere, restare bloccati ecc.