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Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Il mondo delle Avventure Grafiche, dalle origini sino ai giorni nostri.

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Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda asterix777 il lunedì 24 marzo 2014, 18:22

Quest'oggi vorrei invitarvi a parlare delle AG che vi sia capitato di giocare e dalle quali - complice il battage pubblicitario, la fama degli sviluppatori o semplicemente il tema trattato - vi aspettavate senz'altro di più rispetto al prodotto finale, che dunque per una ragione o per l'altra risulta deludente.
Anche qui vi offro le mie prime riflessioni.

La prima AG che devo necessariamente far rientrare in questo 'circolo delle delusioni' è inevitabilmente A New Beginning. Il tema mondiale del clima e più in generale dell'ecologia, mai più vivo e sentito come negli anni in cui viviamo, era di certo originale e di interesse comune, tanto che, se il prodotto fosse stato all'altezza delle aspettative che si portava dietro, anche grazie ad un nome che cominciava a farsi strada con titoli interessanti come 'The Whispered World' e 'Edna & Harvey: The Breakout', cioè i Daedalic Entertainment, avrebbe potuto persino assurgere ad onori più alti del semplice videogioco, meritando la palma della prima avventura che avesse, con un pretesto ludico, affrontato questioni di estrema delicatezza come quelle relative all'ambiente.
In realtà, la storia delle AG conta già un predecessore sul tema, EcoQuest: The Search for Cetus (anche su MobyGames) della gloriosa Sierra che fu, anche se qui l'impostazione era maggiormente didattica, ma comunque volta a mostrare l'uomo come minaccia per la natura e in particolare l'ambiente marino.
In A New Beginning invece le cose appaiono più serie e la trama volge ai rischi di disastri imminenti, con tutti i complotti che vi si ricollegano. Purtroppo, l'esito finale non è quello sperato e personalmente, benchè le abbia dato tutto sommato un buon voto nel mio commento alla scheda (75), la delusione ha dovuto sorprendermi. Non nego le qualità del titolo, buona grafica - quella cartoon per me non strideva coi contenuti - buone musiche, idea di fondo interessante. Ma è proprio lo sviluppo di questa che mi ha lasciato l'amaro in bocca, laddove avrebbe dovuto essere ben più forte ed epico, anche con dialoghi da cui trasparisse più disperata la consapevolezza dei pericoli cui l'uomo va incontro con una condotta sprezzante della natura.
Ma queste sensazioni sono appena tratteggiate, vengono lasciate alla lontana immaginazione del giocatore, che rischia di dover immaginare anche il gioco che sarebbe stato e che IMHO invece non è. Peccato a lettere maiuscole.

Dream Chamber è altro titolo, più recente, che aveva inizialmente colpito la mia attenzione, soprattutto per l'idea - che mi era parsa originale - di consentire al protagonista di ripercorrere nei propri sogni locazioni già visitate da sveglio e potervi raccogliere ulteriori informazioni non ricavabili in questa condizione, completando gli elementi a disposizione per risolvere gli enigmi di turno.
L'idea continua a sembrarmi buona (potrete a breve leggere, se vorrete, una recensione completa), ma la sua realizzazione, almeno in questo primo titolo, mi sembra ancora molto embrionale e l'intuizione poco sfruttata. Non oso immaginare gli enigmi e le gag cui si possa dar vita con questo doppio binario che unisce stesse locazioni, stessi oggetti e magari stessi personaggi, ma qui il tutto è ancora a livello di 'bozza'. Spiace perchè c'erano delle buone premesse, che tuttavia non è detto debbano essere disattese anche in eventuali episodi successivi (anzi, la speranza è questa).

Infine, vorrei parlarvi di The Cat Lady. L'opinione generale formatasi intorno a questo titolo è nel complesso positiva, non solo per il difficile argomento trattato (la depressione), ma anche per le indubbie atmosfere malate e suggestive che questo gioco riesce a creare. A ben vedere, anche la parola 'gioco' sembra inadeguata, non solo proprio per la forza delle emozioni di paura ed angoscia che riesce a trasmettere (ben lontane dall'evasione e dall'intrattenimento), ma anche perchè - e qui vengono quelle che reputo le note dolenti - la stessa giocabilità è messa a repentaglio da una trama che vuole prevalere a tutti i costi, che vuole procedere quasi anche senza di voi, lasciandovi non molto da fare rispetto ad una invece massiccia presenza di dialoghi che sembrano il vero fulcro di questa (comunque interessante e meritevole) produzione.
Non dimentichiamo che il videogioco è contraddistinto dal fondamentale elemento dell'interazione, che non può rischiare di essere oppressa dalla sua trama: ho sempre ritenuto che una buona trama sia il 50% del successo di un'AG, ma non riesco a spingere questa percentuale fino al 75% e oltre, dove sembra che gli enigmi facciano da intermezzo rispetto alle cutscene anzichè il contrario. Ottime e difficilmente eguagliabili atmosfere, ma gameplay troppo sacrificato.

E ora, come sempre, a voi la parola. ;)
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda Malveaux il lunedì 24 marzo 2014, 20:01

Non voglio dilungarmi, ché altrimenti vi ‘conzumo’ il forum ( :mrgreen: ), mi limito pertanto a citare una manciata di titoli:
- Dreamfall. Qui ci vado giù pesante (l’avevo già fatto in passato, ma vabbè): Dreamfall proprio non mi è piaciuto. E non parlo del gameplay, peraltro orrendo, parlo proprio della storia che dovrebbe costituire il punto di forza del titolo in questione.
The Longest Journey era una favola fantastica, matura, ma pur sempre una favola. D. è ‘nero’ e ‘pesante’, privo di luce e speranza. Il finale è tronco e pasticciato, e troppe sono le questioni rimaste irrisolte. L’idea di usare tre protagonisti è stata troppo ambiziosa e, come risultato, abbiamo troppo poco spazio narrativo dedicato a ciascun character. L’unica protagonista degna di nota è Zöe, e per fortuna. Kian lo trovo debole e la sua conversione ‘lampo’ incredibile. April è cambiata, rispetto a TLJ, in una maniera che non mi pare ‘naturale’.
Ah, aggiungo una cosa, quando la narrazione di un titolo si sposta nel criptico, con personaggi che rispondono per enigmi, allusioni, simboli, allegorie, spesso è perché lo scrittore si è perso per strada.
- the Whispered World. Nonostante un protagonista, a mio modo di vedere, particolarmente azzeccato, una spalla formidabile e una storia di fondo con una conclusione egregia, tWW ha un gameplay frustrante che mi ha impedito di completare il titolo per sopraggiunta noia. (vedere la questione del ramoscello d’ulivo e lo stemma da colorare e ricomporre).
- Still Life. Il finale rovina tutto!! :D
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda asterix777 il lunedì 24 marzo 2014, 20:10

Malveaux ha scritto:Non voglio dilungarmi, ché altrimenti vi ‘conzumo’ il forum ( :mrgreen: )

Non preoccuparti, puoi dilungarti quanto vuoi: AP no limits! :wink:
Comunque, concordo anche su Still Life: un gioco prettamente cinematografico, rovinato dall'assenza di un finale e da una tipologia di enigmi più adatti ad AG in 1° persona che in 3°, senza contare quelli improponibili che già sappiamo (come? ricette? [-X).
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda Diduz il lunedì 24 marzo 2014, 20:27

In ordine alfabetico... IMHO...

...Botanicula. Machinarium mi era piaciuto abbastanza, ma qui gli Amanita per me sono sprofondati nella maniera. La grafica è meno originale, gli enigmi sono random, il tutto è così evanescente da non lasciare traccia. La leggerezza mi piace, non sono uno che mette un limite minimo a una sequenza di avvenimenti per definirla "storia", ma qui la fiaba non mi ha preso.

Ceville. Ne avevo letto bene, ma mi son trovato di fronte un concentrato di cose già viste. Non disprezzabile il tono politicamente scorretto del protagonista, d'accordo, ma speravo almeno che vi si associasse qualcos'altro. Sono rimasto ad aspettare quel qualcos'altro fino alla fine...

Culpa innata. Oddìo, qui qualcuno mi lincerà, ma mi sono annoiato. Noto l'ambizione, noto la volontà di approfondire i rapporti interpersonali, ma mi sono annoiato per via del game design... troppe peregrinazioni a vuoto e azioni ripetute (senza che la ripetizione portasse una particolar sfida). Tralascio poi il finale appeso in eterno dopo un gioco così lungo... :(

Dark Fall 2. Ho adorato il primo, l'ho amato, proprio tanto. Con queste premesse, non so perché non sono mai riuscito a finire il seguito. C'è qualcosa che non funziona: gli enigmi sono pensati peggio, sono difficili ma anche oscuri (lì dove nel primo c'era una logica impegnativa ma affascinante). La storia sembra più contorta e m'ha preso meno.

Kaptain Brawe. Il demo mi era piaciuto, avevo intravisto un carisma che nel gioco completo non c'è. I dialoghi sono ripetitivi, le potenzialità comiche non mi si sono mai concretizzate, quel che funziona è la grafica, ma solo perché scimmiotta Curse of Monkey Island.

Secret Files (il primo). Un papocchio di luoghi comuni, che è originale solo in modo del tutto involontario, con raptus di demenzialità negli enigmi davvero impagabili. Feeling epico zero. Prima della patch gli autori avevano persino dimenticato di mostrarci la fine del papà della protagonista, motore della trama!

To the Moon. Ho provato con tutto il cuore a farmi commuovere, ma non ci sono riuscito. La storia non è pensata male, ma la grafica secondo me inadatta e il gameplay quasi inesistente non m'hanno coinvolto.

Un po' troppe? :oops:
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda luise il lunedì 24 marzo 2014, 22:21

Assomiglia al topic: L'Ag più deludente :)
Gray matters AG carina ma mi aspettavo moooolto di più.
Una recente :-k direi Dream chambers .Delusione totale .Bella la grafica ,ma trama ed enigmi soporiferi .
Buone idee realizzate male.
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda Malveaux il lunedì 24 marzo 2014, 22:44

asterix777 ha scritto:...senza contare quelli improponibili che già sappiamo (come? ricette? [-X).

Mai digeriti quei biscotti! :mrgreen:
Aggiungo, ma questo è corollario, che la versione originale del 2005 installava StarForce: 'amatissimo' software di protezione della copia!! :D ( anche Dreamfall installava StarForce, ora che ci penso... inizio a intravedere uno schema!! :D )
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda Gnupick il martedì 25 marzo 2014, 8:26

Oh, mi butto a pesce su questo topic e sparo qualche titolo, ma me ne verranno sicuramente in mente altri.

Back to the Future. Core de fan, però il gioco non funziona. Parti adventure senza nessuna attrattiva, sensazione di claustrofobia, sceneggiatura poco incisiva. Le parti migliori sono i loop semi adventure, che restituiscono quel respiro cinematografico dei film che la serie non riesce proprio ad avere. Meno male che i Telltale l'hanno capito...

New York Crimes. Sono stato sul punto di inserire anche Hollywood Monsters 2, ma questo New York Crimes è peggio. La 'prova di maturità' dei Pendulo è un gioco che vuole essere epico ma in realtà è ridicolo, sempre sopra le righe, sempre 'random'. Tarantino plagiato nuovamente a tutto spiano, ma i risultati non sono quelli sperati. Peccato perchè audiovisivamente è il top, ma lo sforzo è sprecato.

Botanicula. Questo lo metto anche io, ne avevo parlato nell'ultimo episodio di Calavera Cafè. Evidentemente lanciatissimi dopo Machinarium, gli Amanita confezionano qualcosa che può piacere solo ai loro fan più sfegatati. Senza trama, senza enigmi, senza sostanza. Un delirio che vuole essere personale ma risulta invece molesto e fine a se stesso. Accompagnato da un sonoro insopportabile. Un gioco veramente brutto.

Lure of the Temptress. Inserisco un titolo più attempato sperando che la memoria mi aiuti con altri :) . Lure è un gioco improvvisato, portato avanti a braccio senza criterio. Una sorta di tech demo con un potenziale interessante (l'ambientazione ha un bel look) ma con idee troppo abbozzate che non vengono evidentemente rifinite. Bug, pesantezza generale e una trama scritta in tre minuti (perfino la 'Temptress' del titolo fu inserita all'ultimo istante). Ma i Revolution sarebbero migliorati, per fortuna.

Art of Murder. Chiaramente pensato per cavalcare l'onda dei titoli thriller, questo gioco francamente fa un po' tenerezza, e trovo crudele infierire troppo :) . Non c'è uno straccio di personalità, la trama ha buchi da tutte le parti, la protagonista è zero e gli autori riescono a spoilerare il colpevole perfino nella cover: geniale. Ma con quel genere si gioca un po' sul sicuro ed è perfetto per una fruizione usa&getta.
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda experience86 il martedì 25 marzo 2014, 10:33

Sono d'accordo su varie avventure con molti di voi, soprattutto per quanto riguarda New York Crimes (il quale secondo me è stato il gradino più basso della produzione Pendulo, persino peggio di HM2).

1- Ci aggiungo il recentissimo Alcatraz 1954. Figuratevi che ero felice di aver terminato Goodbye Deponia per potermi lanciare in questa nuova avventura, ergo l'ho installato con grande fervore... trovandomi poi di fronte un gioco lento, con enigmi indicibilmente noiosi, personaggi caratterizzati alla male e peggio, soprattutto visto che la maggior parte di essi dice due frasi rilevanti in tutto il gioco. Inoltre mi è parso che ad un certo punto dello sviluppo gli stessi produttori si siano resi conto che stesse venendo su una ciofeca e abbiano deciso di troncare la trama di netto.

2- Ancora peggio per quanto riguarda la delusione generale è stato Broken Sword 3 - The Sleeping Dragon. Attenzione, non voglio dire che BS3 sia un brutto gioco e di certo non è peggiore di BS4. La differenza è che per BS4 ero già pronto al peggio, quindi il risultato finale non mi ha scandalizzato. Inoltre mentre quest'ultimo è ORRENDO in tutto e per tutto, il terzo capitolo è uno SPRECO TOTALE. La grafica e alcune scelte stilistiche hanno rovinato un gioco che, se fosse stato realizzato calcando i primi due, avrebbe gareggiato alla pari col primo episodio. Trama eccellente, dialoghi azzeccati, locations varie e ben scelte (ma che con quel 3D orrendo sono state sprecate), finale "epico" alla Broken Sword. Tutt'ora, quando lo rigioco, mi rimane l'amaro in bocca ogni volta che lo termino. Ho persino pensato spesso di realizzare una versione 2d di questo grande gioco. Poi però ho conosciuto Lazarus Bundy e l'ho amato.
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda John il martedì 25 marzo 2014, 15:20

Metto anche le mie:

New York Crimes/Hollywood Monsters 2: Sono i due titoli da cui mi sarei aspettato un salto di qualità da parte dei Pendulo, o comunque una conferma dopo Runaway 3 che mi era sembrato un netto passo in avanti per la serie. Invece entrambi titoli sono finiti con l'essere molto brevi (in particolare in HM2 si sente tantissimo avendo come paragone il primo capitolo), magari con qualche buona idea ma non sviluppata a dovere.

Paradise: Nonostante fossi rimasto deluso da Syberia 2, Paradise mi intrigava molto, sia nell'ambientazione che nella trama. Purtroppo dopo un'inizio buono che mi aveva colpito anche più di quello di Syberia crolla completamente, con una progressione forzata che tenta di riprendere senza grande successo quella degli altri titoli.

Perry Rhodan: Ambientazione fantascientifica, un universo narrativo di grande importanza e grafica da urlo, tutte le premesse per un gran gioco... Invece di grande solo la noia. Trama banale, personaggi secondari inesistenti, ci si ritrova a girare da soli per la galassia a risolvere enigmi poco coinvolgenti.
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda Danaroth il martedì 25 marzo 2014, 16:06

Il problema con questo tipo di classifiche è che molte grosse delusioni del passato le ho quasi completamente rimosse dalla mente; io direi comunque (considerate che stiamo parlando di avventure con alte aspettative, quindi metto solo nomi importanti):
-Tutte le avventure di Schafer dopo DOTT: Schafer è uno di quegli scrittori con cui non riesco proprio a sincronizzarmi; non appena la Lucas ha cominciato a rimuovere l'esplorazione libera dai suoi lavori, non sono mai riuscito a sopportare la piattezza delle sue storie, se scorporate dall'originalità delle ambientazioni.
-Simon 3D: Il gioco in sè non è male, ma purtroppo Simon è l'avventura di gioventù a cui sono più legato in assoluto e mi piange il cuore vedere tutte quelle approssimazioni tecnologiche, che per me l'hanno reso ingiocabile; il maghetto meritava tanta tanta qualità in più. Anche MI4 e BS3 al tempo furono una bella delusione di sequel, ma ricordo Simon fu molto più bruciante.
-Botanicula: Grafica approssimativa, nessuna storia, enigmi fastidiosi trial&error; per me pessimo sotto tutti i punti di vista.
-Hollywood Monster 2: Il budget scarso impedisce di far brillare questo reimagining di un gioco che mi era piaciuto tantissimo tra i suoi tanti difetti. HM2 li riprende tutti. Yesterday è peggio, ma lì l'aspettativa si era già abbassata.
-Syberia: L'emblema della noia; trama mal scritta, che non evolve mai, una protagonista insopportabile.
-Chains of Satinav: L'unica avventura Daedalic che mi ha deluso; terribilmente cliché nei rapporti interpersonali con la fatina. Gli enigmi non cercano mai nemmeno di avvicinarsi allo sviluppo della trama.
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda asterix777 il sabato 29 marzo 2014, 2:06

Danaroth ha scritto:-Tutte le avventure di Schafer dopo DOTT: Schafer è uno di quegli scrittori con cui non riesco proprio a sincronizzarmi; non appena la Lucas ha cominciato a rimuovere l'esplorazione libera dai suoi lavori, non sono mai riuscito a sopportare la piattezza delle sue storie, se scorporate dall'originalità delle ambientazioni.
...
-Syberia: L'emblema della noia; trama mal scritta, che non evolve mai, una protagonista insopportabile.

Non riesco a credere che includa anche Grim Fandango. Dimmi che è stato un terribile equivoco, una imperdonabile dimenticanza! :shock:
Per Syberia, vorrei aggiungere che non è tanto la trama a doverci portare lontano - cosa che a mio giudizio comunque fa, risultando per molti noiosa ma per me (e molti altri ;)) è sognante - ma è soprattutto il personaggio. Syberia è la storia di Kate, che decide ad un certo punto della sua vita di prendere coraggio e cambiare rotta. Non lo si fa facilmente.
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda Malveaux il sabato 29 marzo 2014, 11:19

asterix777 ha scritto:Per Syberia, vorrei aggiungere che non è tanto la trama a doverci portare lontano - cosa che a mio giudizio comunque fa, risultando per molti noiosa ma per me (e molti altri ;)) è sognante - ma è soprattutto il personaggio. Syberia è la storia di Kate, che decide ad un certo puto della sua vita di prendere coraggio e cambiare rotta. Non lo si fa facilmente.

Fa conto che ti abbia messo il like, come su FB! :D
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda asterix777 il sabato 29 marzo 2014, 17:54

Malveaux ha scritto:Fa conto che ti abbia messo il like, come su FB! :D

Ahhh, Syberia AG incompresa... :roll: :wink:
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda experience86 il sabato 29 marzo 2014, 21:27

Vabbè, rimane sempre una delle avventure più conosciute degli "ultimi" anni! E sono d'accordo con voi, lo sviluppo di Kate è uno dei migliori mai scritti per un'avventura.
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda John il sabato 29 marzo 2014, 22:10

Piccola parentesi perché, se si parla bene di Syberia, mi sento in dovere di citare Hans, vero cuore dell'avventura.
Su Kate ne abbiamo discusso per milioni di pagine a suo tempo quindi evito di esprimermi sennò rifacciamo lo stesso :mrgreen:
Fate finta questo post non sia mai esistito...
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda asterix777 il domenica 30 marzo 2014, 1:05

John ha scritto:Piccola parentesi perché, se si parla bene di Syberia, mi sento in dovere di citare Hans, vero cuore dell'avventura.

Sono d'accordo. Un raro caso di protagonista invisibile, lasciato dietro le quinte e pur sempre presente, una specie di spirito che aleggia su Kate e la conduce per mano.
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Re: Le AG che... peccato che non ce l'hanno fatta!

Messaggioda experience86 il domenica 30 marzo 2014, 10:10

Come non concordare?

Io penso che il primo Siberia raggiunga il picco della narrazione nel momento in cui si esce su quel pontile e si incontra per la prima volta Hans. Penso che sia il momento catartico per eccellenza. Esci su quel pontile e pensi "Porca vacca. L'ho trovato davvero. E' lui."
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