La mia opinione su Return to Monkey Island: Parte 3/6
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NOTA: I pareri sulla grafica che esprimo in questo post, come in quello precedente, sono il frutto delle impressioni che ho avuto guardando la grafica dei video e degli screen, trapelati tempo prima dell'uscita
del gioco.
2.4: Cosa penso dei personaggi.
Lo stile dei personaggi non è male, ci sono quelli che mi sembrano fatti bene e quelli un po' meno.
Indubbiamente qualcuno spigolosetto e qualcun'altro troppo stilizzato c'è, non tanti, e le forme geometriche che compongono alcuni di loro, certe volte sono eccessivamente fuorvianti rispetto a quello che vorrebbero rappresentare, ma non sempre, la maggior parte di forme è rappresentata nel modo corretto.
La varietà di personaggi è notevole e uno solo di loro simile ad un altro difficilmente si trova, sono tutti diversi, e questo rende il gioco più reale.
Inoltre ogni personaggio è molto dettagliato e ricco di particolari, alcuni hanno persino le dita adornate
da anelli o altro, per non parlare del vestiario, una molteplicità di stili, di forme e colori eccezionale.
La fantasia di Rex Crowle è straordinaria ed ha creatività ed estro veramente spiccate.
Qualche viso si discosta vagamente da un modello convenzionale, rendendo le fattezze del volto meno umane, ma solo poche volte l'ho notato. Rimanendo in argomento, se un volto è composto da varie geometrie è sì molto dettagliato, però a prima vista i connotati non sono immediatamente riconoscibili,
ma guardandolo con attenzione invece lo diventano facilmente.
Le geometrie che compongono i personaggi hanno zone di più tonalità dello stesso colore, conferendogli l'effetto di luci e ombre, avvantaggiandone la definizione con un tocco di realismo.
I personaggi estremamente variopinti e particolari sono belli da vedere, ma hanno diversi inconvenienti:
se si guardano con poca attenzione non si riesce a distinguerli dai loro abiti, sembrando un tutt'uno.
Quando stanno fermi si confondono con gli scenari molto dettagliati.
Se messi troppo vicini ad altri variopinti non si distingue dove finisce uno e comincia l'altro.
Inconvenienti che si riducono dal momento che questi compiono animazioni o si spostano nella scena, oppure basta averli visti animati in un paio di situazioni del gioco, memorizzata la fisionomia, si distinguono a colpo d'occhio.
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2.4.1: Le loro animazioni.
Le animazioni dei personaggi, per lo stile che è stato scelto, sono fatte molto bene, sono belle fluide e credibili. Gli animatori sono stati bravi a rendere plausibili i movimenti dei personaggi, nonostante i limiti oggettivi di questa tecnica, donando loro carattere e personalità.
Uno di questi limiti è senza dubbio l'effetto marionetta generato da una scarsa animazione, che fa notare
i vari pezzi che compongono la sagoma, muoversi contemporaneamente con scarso sincronismo.
Cosa che qui non accade.
Si percepisce il loro stato d'animo già dall'animazione, e questo garantisce una chiara interpretazione delle azioni, rendendo ulteriormente partecipe il giocatore a quanto sta accadendo sullo schermo.
Essendo animazioni dinamiche, queste avranno permesso agli animatori di sbizzarrirsi, sono sicuro che nel gioco finale ne troveremo una quantità notevole.
Anche perché realizzarle è meno impegnativo e richiede meno tempo, dato che non bisogna ridisegnare innumerevoli volte le parti che si sta animando, e l'animazione si crea muovendo una sorta di scheletro collegato alle geometrie del personaggio, un po' come si fa in ambito 3D.
L'animazione delle bocche dei personaggi, quando parlano, è gestita in modo dinamico da un buon sistema di lipsync, il labiale è sincronizzato veramente bene con il doppiaggio.
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2.4.2: Cosa mi convince meno.
Passiamo ora agli aspetti che mi convincono di meno, e cominciamo da quello della camminata.
Le animazioni dei personaggi quando camminano vanno bene, il problema è che sono state realizzate solo per le quattro direzioni principali.
Quando il movimento è diagonale, la parte del motore grafico, che si occupa delle animazioni legate agli spostamenti, in assenza di quelle diagonali, utilizza l'animazione, delle quattro disponibili, che più si avvicina a quel movimento.
Questo fa sembrare come se il personaggio stia mimando di camminare, da fermo, sopra un nastro trasportatore, non in modo evidente, si nota più che altro quando gli spostamenti sono diagonalmente troppo vicini alle due direzioni, alto o basso.
Il discorso è accentuato dalla velocità dell'animazione, quelle uniche volte che è troppo lenta rispetto allo spostamento della sagoma.
Un'altra mancanza è il passaggio graduale tra un'animazione e l'altra, ad esempio, la camminata quando inizia e quando finisce è di scatto, il personaggio si ritrova da fermo ad essere già nel bel mezzo della camminata spedito, e arrivato a destinazione, a fermarsi di colpo.
Gli spostamenti brevi fanno notare la cosa molto di più, lo stesso il passaggio tra la camminata e l'eseguire un'azione.
Per essere precisi però è giusto anche dire che certe volte questo distacco non si nota, molto probabilmente perché l'animazione del loop della camminata, si interrompe ad un fotogramma tale, che si adatta meglio
al primo fotogramma dell'animazione successiva, dando l'impressione della continuità.
Ad ogni modo per risolvere il problema si poteva fare che tra il loop della camminata e l'azione, il motore grafico gestisse i movimenti delle geometrie, che compongono il personaggio, tenendo conto del fotogramma, dov'è arrivato in quel momento il loop della camminata, e del primo fotogramma dell'animazione di destinazione, generando così un'animazione intermedia ad hoc.
Questi aspetti della camminata legata alle animazioni, non sono un vera e propria mancanza di attenzione
ai dettagli da parte degli sviluppatori, quanto un vero e proprio modus operandi che si usa già da tempo.
Quindi attribuire questo come aspetto negativo al gioco non sarebbe onesto, dato che di avventure grafiche che ho giocato negli ultimi anni, ne ho viste tante altre con questo difetto, ahimè.
Ma mi rendo conto che lo sforzo necessario a curare questi piccoli dettagli, è superiore alla possibilità che questi vengano notati.
In fondo ai fini del gameplay non servono ad un ciufolo, e alla maggior parte di videogiocatori non frega niente se vengono curati o meno.
Inoltre c'è anche il fatto che se certi dettagli da un lato possono apportare del realismo, non è detto che dall'altro non appesantiscano il gameplay.
Capisco anche che nelle avventure grafiche gli spostamenti lenti, del proprio alter ego, annoierebbero il giocatore, che magari ha quella mezz'oretta libera e vuole solo divertirsi un po'.
Però per me anche i più piccoli dettagli fanno la differenza, e non mi annoierebbe affatto un personaggio
che si sposta lentamente, e compie un'azione col suo tempo, a patto che lo faccia in modo realistico,
anzi mi renderebbe più piacevole l'esperienza di gioco.
Per concludere cambiamo ambito parlando di un altro aspetto che mi convince meno, un difetto che purtroppo accomuna tutti i personaggi; le loro espressioni facciali non sono pienamente convincenti. Principalmente per tre motivi; i connotati stilizzati un tantino troppo, i volti rappresentati leggermente in modo non convenzionale, e la scelta di rappresentare gli occhi semplicemente con due punti neri.
Non vorrei che questo dia l'impressione che i personaggi siano tutti infelici, specialmente quando dovranno farci ridere.
Questo smorzerebbe completamente la comicità delle nuove innumerevoli gag animate, che il gioco senza dubbio ci regalerà. Gag esilaranti con cui il magnifico LeChuck's Revenge ci aveva fatto ridere a crepapelle.
Grazie a quelle facce spassose di Guybrush con gli occhi fuori dalle orbite, lingue smisurate, colli che si allungano arrotolandosi e facce trasformate in faccioni.
Temo che questa volta difficilmente ne riusciremo a vedere. Spero di sbagliarmi di grosso!
Comunque fortunatamente riguardando i video, ultimamente non ho tanto avuto l'impressione che
i personaggi sembrino infelici.
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2.4.3: Quelli esteticamente più interessanti.
I personaggi che esteticamente trovo più interessanti sono:
la piratessa che suona il violino al molo di Mêlée Island.
Il nuovo tirapiedi di LeChuck, che mi dà finalmente l'impressione di essere quasi un suo pari, non come
quel bulletto di Largo LaGrande.
La sacerdotessa voodoo, che non si è persa un capitolo, aiutandoci sempre a risolvere le vicissitudini del povero Guybrush.
Il giudice dell'isola ghiacciata, la prima isola ghiacciata dell'intera serie.
Murray, il personaggio che più mi ha fatto divertire in Curse, e credo di non essere il solo.
Il suo ritorno l'ho gradito molto.
Wally, chissà stavolta cosa non gli combineremo, e come non menzionare il mitico Stan,
con la sua solita giacca a quadri sempre fissi, anche quando gesticola come un ossesso
mentre cerca di truffarci in qualche modo. A quanto pare alla fine ha commesso qualche illecito di troppo.
La sua animazione che parla dalla cella del carcere di Mêlée island è esilarante.
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2.4.4: Cosa penso dello stile dei tre personaggi principali.
2.4.4.1: Guybrush.
Passiamo ora ai tre personaggi principali, che mi sono piaciuti e sono fatti bene.
Cominciamo con la descrizione del nostro carissimo Guybrush, un'icona tra i protagonisti delle avventure grafiche.
Goffo e impacciato che nonostante le sue genuine intenzioni si caccia sempre nei guai.
Ma riesce ogni volta a cavarsi d'impiccio da ogni difficoltà, non certo grazie alle sue doti piratesche innate, che non ha, quanto più alla sua astuzia, ad una serie di circostanze favorevoli, e una buona dose di fortuna.
Non di rado è protagonista, suo malgrado, di situazioni imbarazzanti, assurde e bizzarre, talvolta al limite del grottesco. I suoi tentativi poi di uscirne fuori, danno vita a siparietti estremamente esilaranti
a causa della sua goffaggine.
Il suo credo è l'avventura, dove si lancia sempre all'arrembaggio; gli basta una nave, una ciurma di pirati sgangherati e una mappa, poco importa se quest'ultima sia fatta di pelle umana tatuata.
Innamorato di Elaine, che all'inizio sembrava provasse per lui lo stesso affetto che proverebbe una sorella maggiore per suo fratello, in realtà Guybrush è l'amore della sua vita.
Quando l'ha vista per la prima volta è rimasto folgorato dalla sua bellezza, tanto da non riuscire a pronunciare nemmeno mezza parola sensata.
Se in pericolo, lui per salvarla affronterebbe qualunque peripezia, ma lei riesce a cavarsela benissimo da sola.
Il pirata prima fantasma e poi zombie, LeChuck, lo perseguita perché si è messo in mezzo fra lui e il suo eterno amore Elaine.
Guybrush lo ha fronteggiato sempre con coraggio, ed è l'unico che sia riuscito a dargli una bella lezione, diventando così un temibile pirata!
Passiamo adesso al suo stile; sono contento che l'abbigliamento sia rimasto lo stesso che aveva in LeChuck's Revenge, contribuisce alla sua continuità.
Il ciuffo biondo non è male, ma il personaggio lo avrei riconosciuto meglio con capelli, baffi e pizzetto castano chiaro, anziché biondo e rasato.
Il naso non mi piace, è troppo esteso, e perché poi quella zona rosa in basso? Per farlo sembrare alticcio
o col raffreddore? boh! Per il resto va bene, ha pure il codino.
La sua giacca blu messa in risalto dall'orlo dorato, le maniche rivolte al contrario e il bel collettone della camicia bianca. Cinghia pettorale alla Indiana Jones, pantaloni scuri sorretti da una cintura con grossa fibbia d'orata, e stivali.
Dettagli che conferiscono anche a questa nuova versione di Guybrush, il suo classico carisma che tanto amiamo.
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2.4.4.2: Elaine.
Eccoci al secondo personaggio importante, prima la sua descrizione.
Elaine è una donna affascinante, intelligente e piena di risorse. Abile con la spada, sicura di sé e dotata di una forte personalità, che le consente di rimanere calma e razionale di fronte a qualunque situazione difficile. È un influente governatrice di tre isole, nipote di Horatio Torquemada Marley, governatore prima
di lei a Mêlée Island.
Dal giorno in cui si è intrufolato nella sua villa, Guybrush ha fatto breccia nel suo cuore, e benché sia diffidente nell'intraprendere un'altra relazione con un pirata, a causa di un pessimo legame con LeChuck,
si innamora perdutamente di lui. Mettendo da parte i suoi difetti, imbranato, goffo e ingenuo, a beneficio
dei suoi modi gentili,
della sua astuzia e rara personalità.
Il temibile pirata LeChuck è ossessionato da lei e cerca in tutti i modi di conquistarla, ma dato che non lo degna di uno sguardo, la rapisce per costringerla a diventare sua sposa.
Sembrando una damigella in pericolo tra le grinfie di LeChuck, occorre subito in suo soccorso Guybrush,
ma resterà impressionato dall'intraprendenza di Elaine, che decide di andarsene di sua spontanea volontà, fuggendo come se niente fosse. Anzi sarà lei che lo salverà dai pasticci più di una volta.
Eccoci allo stile, il suo look non è niente male; una grande chioma di capelli castani a cui è legata una bandana viola, e due orecchini a ruota di bicicletta che le adornano il viso.
Una camicia bianca con maniche a sbuffo, e sopra un gilet in tinta con la bandana, mettono in risalto le
sue forme, un po' spigolose ma rendono l'idea.
Completano l'outfit, cintura, pantaloni e i classici stivali da piratessa.
Sul volto hanno fatto un buon lavoro, l'hanno resa più bella e molto femminile
rispetto alle altre controparti del gentil sesso presenti, inoltre la differenza in contrapposizione alle figure maschili è ben delineata.
In questa nuova versione Elaine la vedo più avventurosa e pronta all'azione, e si porta dietro una sorta
di zaino alla Lara Croft, forse l'inventario?
Qualcosa mi dice che non sarà solo Guybrush il nostro alter ego. Sarebbe una piacevole novità.
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2.4.4.3: LeChuck.
Infine il mitico antagonista LeChuck, uno dei cattivi che mi è sempre piaciuto e che trovo molto interessante.
Come non potrei con un avatar e nickname come quelli che ho? Iniziamo con la descrizione.
È il pirata più temibile che abbia mai solcato i sette mari, violento e spietato, un sadico assassino assetato
di sangue, che non dà grande rilevanza al valore della vita altrui.
Arrogante e sicuro di sé, tronfio della propria esperienza piratesca che si porta dietro, accumulata nel tempo.
Ma ha un punto debole, la sua ossessione per la governatrice Elaine, che ama alla follia.
Quando gli ha dichiarato il suo amore, lei molto spassionatamente gli ha risposto che sarebbe potuto benissimo andare all'inferno, e lui l'ha presa alla lettera!
Infatti, spinto dal suo irrefrenabile desiderio megalomane di onnipotenza,
attraversa Big Whoop, il portale per l'inferno. Acquisendone così i suoi immensi poteri, ma a costo della sua stessa vita!
Da quel momento cerca in tutti i modi di attuare il suo piano per conquistare Elaine, e renderla la sua sposa non morta, indipendentemente dal punto di vista che lei ha sulla questione.
La sua superiorità acquisita grazie a Big Whoop, l'ha reso immortale, esperto nella padronanza delle arti mistiche voodoo, e un'abile manipolatore delle menti umane.
Le varie storie che circolano sul suo conto, come quella che neanche l'inferno in cui era finito riusciva a tenerselo, tanto da averlo sputato fuori per la sua ostilità!
O quella che il suo spirito nero e l'amore per Elaine, erano bastati a farlo riemergere dalle profondità marine oscure, sotto forma di fantasma vendicativo che infesta i mari!
Il suo aspetto mostruoso che incute terrore già al primo sguardo, scuotendo l'animo degli altri pirati dissolvendone ogni briciolo di audacia!
L'unico corsaro ad aver avuto l'ardire di usare Big Whoop su di se, consapevole di patire le pene dell'inferno per diventare immortale!
Tutto questo lo rende praticamente invincibile di fronte a qualunque avversario, ed esercita un forte ascendente negli altri pirati,
conferendo a LeChuck il carisma tipico del leader.
Solo un ingenuo dalla personalità genuina, imbranato, goffo e dal nome improponibile poteva essere così stolto da sfidare il potente LeChuck, che per questo l'ha sottovalutato, non tenendo conto della sua astuzia, come Davide contro Golia.
E questo solo il temerario, ma per incoscienza, Guybrush Threepwood poteva essere! L'unico in grado di riuscire a dargli una bella lezione!
Questo affronto alimenta in LeChuck un profondo odio nei confronti del suo giovane avversario, a cui renderà la vita praticamente impossibile, cercando in tutti i modi di tormentarlo tendendogli tranelli mortali.
In quanto ravvisa nella sua intraprendenza un seria minaccia ai propri loschi piani.
Aggiungerà quindi ai suoi progetti da sociopatico, oltre al solito fare di Elaine la sua sposa non morta, anche quello di utilizzare ciò che resta di Guybrush, uscito dalla pozza di acido della sua fortezza, per realizzare una sedia dove sedersi tutti i giorni e sentirlo urlare, chiamandola appunto la sedia urlante di Guybrush!
Dopo questa mi rendo conto corposa descrizione, ma considerato quanto c'è da scrivere su questo carismatico antagonista, non sono riuscito a fare di meglio, terminiamo col suo stile.
Questa nuova versione mi piace, col classico giaccone rosso sangue e cinturone nero con teschiaccio per fibbia. Luridi pantaloni e stivalacci.
Cappellaccio logoro con stemma dei pirati e grossa piuma spelacchiata di un corvaccio.
Barbona nera incolta da cui si intravedono ossa sicuramente attaccate ad una collana, che mettono in risalto una scollatura alla Elvis della giacca.
Il colore della pelle è migrato verso un verde acqua rispetto al verde acceso di LeChuck's Revenge, come a far intendere che il tempo sia passato? Oppure è stato semplicemente troppo tempo a mollo in acqua.
Il teschio spigoloso con cui è rappresentato il volto, è molto accattivante e rende bene il suo aspetto minaccioso, messo ulteriormente in risalto grazie agli occhi rossi alla terminator immersi nelle tenebrose orbite. Occhi che trovo più espressivi rispetto a quelli degli altri personaggi.
L'aspetto che mi piace meno è la sua parte inferiore, gambe e piedi sono estremamente striminziti a differenza della parte superiore piuttosto notevole.
La scelta di lasciare LeChuck in forma di zombie, resuscitato grazie alla sua barba fantasma, personalmente la approvo. Si lega ulteriormente alla continuità di LeChuck's Revenge.