Circa un anno fa avevo aperto questo topic, dicendomi preoccupato per il futuro del genere. Sono stato smentito dai fatti?
Da un anno Adventure's Planet non esiste praticamente più, l'ultimo aggiornamento in homepage è proprio di 365 giorni fa. Ho seguito le uscite del 2018 in altri lidi, giocato qualcosa, storto il naso diverse volte. Purtroppo personalmente non posso che confermare che ormai escono una marea di giochi indie più o meno ibridi, e che il genere mi appare più che mai confuso (ci tornerò dopo).
Febbraio è anche il mese degli "adventure game awards", cosa che seguo da qualche anno, osservando quindi gli anni critici che hanno attraversato gli adventure game e le mille discussioni su cosa sia o no "avventura" e "tradizionale"... Ho quindi osservato quello che per me è un declino verso l'accettazione di ogni ibrido possibile pur di "fare cassa", spacciando però la falsità che le avventure non stanno mica morendo.
Ecco, anche quest'anno suona la gran cassa:
And if you didn’t have fun playing the whopping 137(!) new adventures that came out in the last calendar year, you’re doing it wrong!
The sheer volume of titles is partly why do this every year. With so many to choose from, how can you be sure you’re not missing out on the cream of the crop?
Uh! 137 avventure quest'anno, è record! Altro che "le avventure stanno morendo" come dicono i gufi! Tiè!
Bene, stanco di questa dialettica mi sono preso la briga di analizzare questi benedetti 137 giochi e di vedere ALMENO quanti siano realmente dei giochi completi e quanti siano dei giochini di tre ore con cui passare un pomeriggio. Perchè, se permettete, 200 giochi da 1 ora equivalgono a 20 giochi da 10 ore.
Ho quindi incrociato i dati di questi
137 giochi con
HLTB, un portale che riporta la durata media dei giochi.
Salta fuori che:
- Solo 70 giochi hanno una scheda su HLTB: metà delle avventure sono talmente ignorabili che non hanno una scheda!
- Dei 70 giochi rimasti, la durata mediana è di 3,5 ore
- Un altro modo di dirlo, è che solo 18 giochi durano almeno 7 ore
Praticamente abbiamo un sacco di giochini da due ore che vengono spacciati come giochi completi, e sia chiaro che se avessi inferito le durate dei giochi senza scheda il dato sarebbe mooolto peggiore dato che c'è roba letteralmente di mezz'ora in quella lista di 137.
Ora facciamo un bel disclaimer:
- Io non penso che la qualità di un gioco dipenda dalla sua durata!
- Io non sono fra quelli che si ricordano un Monkey Island di 20 ore!
Ma credo che sia giusto cercare di capire chi mettere nel calderone e chi no. Lo stesso AdventureGamers si fa un sacco di pippe su quali giochi includere o escludere... Con risultati talvolta imbarazzanti (alcune visual novel sono escluse, ma altri, con tre puzzle facilissimi, sono incluse). Però sulla durata non c'è nessun filtro¹,
nemmeno una categoria a parte, andiamo a confrontare letteralmente Detroit: Become Human (costato 30 milioni) con il giochino di un'ora e mezza sviluppato da uno studente in tre mesi.
Perchè ho messo le 7 ore? Abbastanza arbitrariamente, una durata che secondo me è ragionevole. Sono stato buono: la durata media delle avventure che loro includono nella
top-50 è fra le 8 e le 9 ore! Quindi, Monkey Island, Gabriel Knight, Broken Sword e Grim Fandango non duravano 20 ore,
ma non ne duravano neanche 4.
Quindi, se siete d'accordo con me che 7 ore è un discreto spartiacque (molti di voi non lo saranno, ma molti sì),
nel 2018 sono uscite 18 avventure.
Sono così poche che approfondirle costa poco.
Vi dico subito che:
- 3 di queste avventure sono giochi per console: Detroit, Detective Pikachu (sic), e Jake Hunter
- di queste 18 avventure, solo 10 sono disponibili per PC in italiano
Quindi, per parafrasare: se Adventure's Planet avesse deciso di concentrarsi sul mercato italiano e di trattare solo avventure un po' corpose (lasciando i giochi molto brevi in una categoria secondaria magari), avrebbe potuto recensire solo 10 giochi.
E non sto parlando della qualità. Sta a voi decidere se questi 10 (o 18) giochi sono belli e interessanti. Non mi interessa adesso fare un'altra polemica sul gameplay, i puzzle, il doppiaggio o la grafica in pixel art...
Però davvero in quella lista c'è di tutto diamine
RPG, platform, visual novel, puzzle game ... molti, stando ai criteri di AdventureGamers, finirebbero tranquillamente nella categoria "non traditional". Se dovessi considerare, fra quei 18 giochi, quelli che
per me sono tradizionali,
ne resterebbero 5 di cui solo 3 in italiano.
E non ho detto che siano bei giochi.
Questo è un altro paio di maniche. Magari lo sono, magari no.
Sono solo quelle che io considero le uscite del 2018.
Comunque, eccovi i 18 giochi, con la relativa durata stimata da HLTB e la lingua in cui è stato tradotto almeno il testo:
¹ Il motivo per cui non possono escludere i giochi brevi è questo: i giochi buoni sono pochissimi. Infatti guardate le durate dei finalisti 2017!
Io non lo so se Adventure's Planet rinascerà nel 2019, sinceramente credo di no, ma se lo farà dovrà venire a compromessi con questi fatti:
- Le avventure grafiche sono state spremute al massimo negli ultimi anni, grazie ai Kickstarter e ai vari remake. Se prendiamo la top 50 di prima, è impressionante quanti di quei giochi hanno avuto un sequel o un remake ultimamente: Grim Fandango, TLJ, Gabriel Knight, Broken Sword, DotT, Last Express, Monkey Island, Tex Murphy, King's Quest, Syberia, Sam & Max, Black Mirror... Quindi, da qui non arriverà molta altra roba.
- Quelli che hanno creduto nelle ag tradizionali nel recente passato, come i Daedalic, hanno visibilmente cambiato strada, in buona sostanza buttandosi sulle visual novel o comunque prodotti più casual. Le motivazioni sono commerciali e sono state spiegate nell'intervista riportata in questo stesso topic.
- Le traduzioni sono ormai un problema. Anche importanti remake non sono stati tradotti in italiano, e quelli che tutt'ora credono nella formula classica (come i Wadjet Eye) spesso non localizzano "because of reasons". Quindi è obbligatorio trattare di giochi in inglese, anche se sono giochi con molto testo come spesso sono (o dovrebbero essere) le avventure grafiche.
- La durata è un altro problema. Come sottolineavo sopra, se prendiamo come riferimento la top-50 di AG solo cinque giochi durano meno di 6 ore! E tre di questi sono titoli recenti (Machinarium, Stacking e addirittura Portal), mentre gli altri due non sono comunque i primi che vengono in mente quando si pensa ai classici (Zork Grand Inquisitor e Bad Mojo). Di fatto l'avventura media nel 2018 dura 3.5 ore contro le 8.3 ore dei classici del genere... non si possono ignorare i giochi brevi, come ha capito anche AG. Ma non tutti gli utenti digeriranno questa cosa.
- Ovviamente l'ibridazione è l'altro problema. So che non tutti sono d'accordo, ma ormai nel genere si butta dentro di tutto, basta vedere lo storico di AG per trovare un sacco di incoerenze. Da qualche parte devi tracciare una linea, ma devi anche saper spiegare a chi legge perchè a un fan di Golem dovrebbe interessare Forgotton Anne... Si è arrivati al paradosso del genere "per esclusione": se non hai meccaniche molto marcate, sei adventure. Questo come sapete non mi vede d'accordo, ma è un problema oggettivo, perchè se non c'è settore non c'è stampa di settore. Il problema qui è che finchè un gioco non esce non puoi sapere quanti puzzle o quanta azione conterrà: è capitato che AdventureGamers seguisse e recensisse, anche bene, giochi che poi non ha considerato papabili per essere definiti avventure, neanche "non tradizionali". Capite il paradosso?
E' comunque chiaro che io nel 2019 non vedo alcun trend positivo. Uscirà qualche giochino di tre ore godibile, e qualcosa di più corposo che non mi darà le stesse "vibrazioni" delle avventure grafiche. Per fortuna conosco l'inglese e, pur amando la formula tradizionale, apprezzo anche gli ibridi a loro modo. Quindi qualcosa giocherò,
ma di certo non andrò in giro a dire che siamo nell'età dell'oro perchè escono 150 giochi l'anno.
Di fatto non mi sorprende lo svuotamento di AP, di giochi compatibili davvero con quanto AP era solito trattare ne usciranno una decina anche quest'anno su per giù e non tutti saranno tradotti.
Questo post se volete è un po' un addio per chi passerà di qui e si chiederà cos'è successo. Ci saranno sicuramente un po' di negazionisti, ma credo il mio sia un punto di vista che possa in qualche modo spiegare la dispersione avuta di recente. E' terminata l'alimentazione artificiale a suon di remake e kickstarter e ora cerchiamo di riunire sotto un unico tetto i fan di giochi estremamente diversi fra loro, uniti da non si capisce più cosa: buona fortuna.