Neo-Geo ha scritto:Credo sia gioco usare una piattaforma Italiana per un progetto del genere, insomma perché impelagarsi con Kickstarter o Indiegogo quando il tuo target è principalmente il pubblico Italiano?
L'ho spiegato prima, cioè perché molti degli Italiani che hanno già finanziato qualcosa su Kickstarter potevano essere più facilmente raggiunti anche dalla loro newsletter, quindi si poteva ampliare la fetta di possibili baker rivolgendosi a coloro che sicuramente avevano già avuto modo di finanziare qualcosa (quindi potevano essere maggiormente propensi a farlo ancora).
Non so di preciso il perché Eppela non supporti Paypal, ma vi posso confermare che tale servizio non è convenientissimo per chi fa questo genere di campagne,dato che la percentuale che di ritenuta sulle singole donazioni non è bassissima.
Anche questo è vero ma ti confesso che quando ho dovuto inserire i dati della mia carta di credito su Eppela per fare la mia offerta, ho storto un po' la bocca: si tratta pur sempre di una piattaforma "nostrana", di cui s'è sentito parlare poco e che non può offrire le stesse garanzie di solidità di Kickstarter, di Amazon (che si occupa dei pagamenti su kickstarter) o di PayPal. Quindi, anche quello può aver scoraggiato qualcuno dal partecipare.
Ad esempio, quando è fallita la campagna kickstarter - a cui avevo partecipato - per produrre il terzo capitolo di "The 7th Guest" e l'hanno spostata su un'altra piattaforma a me sconosciuta che non offriva le stesse garanzie di kickstarter, io onestamente non ho contribuito più.
Luise ha scritto:"pretendere "chi ha già acquistato il gioco di ricomprarlo di nuovo per sostenere il progetto ,mi sembra esagerato. È vero che nessuno pretende ma è palese che il messaggio è quello che traspare da molti di voi.
Hai ragione Luise, però il contributo minimo è di soli € 10,00, per portarti a casa il gioco doppiato (e se ce l'hai già, lo puoi considerare semplicemente come l'acquisto di un DLC che ti aggiunge la localizzazione, tanto perché amo ripetermi
)
Scherzi a parte, mi sarebbe semplicemente piaciuto vedere più partecipazione senza fare la morale a nessuno, credimi (perché lo so che destinare anche solo € 10,00 ad un capriccio, per molti di noi, non è una cosa che si fa a cuor leggero).
Invito comunque sia noi utenti sia eventuali publisher in ascolto a non trarre le conclusioni sbagliate dall'andamento di questa campagna: non si può stabilire in modo così scientifico che se pochi hanno donato allora pochi sono interessati. Non diamo per scontato che tutti frequentiamo forum, facebook, siti tematici e soprattutto che tutti i potenziali acquirenti di Deponia siano avulsi alle logiche del DD e del Crowdfunding. Non dimentichiamoci che l'Italia è un paese molto vecchio, anche da questo punto di vista.
Parlo per esperienza: io lavoro in una Fumetteria della mia città e mi dedico anche a curare la pagina Facebook della stessa e una newsletter con cadenza bisettimanale dove informo i clienti delle ultime uscite, proponendo anche dei piccoli approfondimenti su titoli selezionati. Ragazzi, io spedisco centinaia di e-mail ma - lo vedo dalle statistiche del software - solo il 30% in media degli abbonati legge le mie e-mail e viene in negozio già sapendo cosa è uscito e cosa gli può interessare. Tutti gli altri, pur potendo usufruire del servizio, preferisce passare di presenza e chiedermi di volta in volta cosa è uscito e cosa no, cosa gli posso consigliare etc.
Pensate che sempre tramite sito web del negozio avevamo offerto la possibilità di prenotare materiale in anteprima, in modo da avere la certezza di trovare sempre i fumetti e/o l'oggettistica preferita disponibile: anche li fiasco totale, ho ricevuto pochissimi form compilati con le prenotazioni. La maggior parte dei clienti preferisce ancora comunicarmi le cose per telefono o di presenza.
Siamo fatti così, non c'è niente da fare.
Per questo mi chiedevo che fine avessero fatto i baker di BS5, perché almeno loro dovrebbero essere avulsi a questo genere di interazione.
luise ha scritto:locutus ha scritto:All'epoca ha fatto molto anche l'utenza di lingua spagnola, se ben ricordo. Non so se AP ha modo di far doppiare il gioco eventualmente anche in Spagnolo ma, se si, si potrebbe attingere anche quella fetta di utenti
Ok, ora sto delirando...
Bel delirio però.
Bella idea ,ma mi sembra che il gioco sia uscito da poco con i sottotitoli in spagnolo o sbaglio ?
Non so quanto interesserebbe agli spagnoli il doppiaggio , più degli italiani di sicuro!
Però il budget da raggiungere non sarebbe più 15 mila euro,forse il doppio ?
Si, è chiaro che i costi aumenterebbero non indifferentemente ma se AP si spostasse anche sull'eventuale mercato di lingua ispanica, anche i profitti possibili sarebbero maggiori (credo).