Giocato (grazie al tombolone di Natale e a manny che ha fatto scambio di premio con me
) e finito.
Cosa posso dire... da una parte è sicuramente meglio del capitolo precedente, anche perchè questa volta la storia arriva ad una conclusione e non si interrompe sul più bello, e finalmente appare anche Dracula (come si vede anche dalla copertina del gioco).
Dall'altra parte, come era facile immaginare, Blood Legacy si porta dietro tutti i difetti del suo predecessore, durata ridotta ai minimi termini e comparto tecnico tutt'altro che eccellente in primis.
Proviamo a vedere i vari aspetti uno per uno... e consideriamo che è Natale, per cui cercherò di non essere troppo cattiva
Scusate l'abbondanza di spoiler, ma certo di non svelare niente a chi volesse scoprirlo giocando.
StoriaSe dovessi valutarlo solo in base alla storia probabilmente raggiungerebbe gli 80 punti. La storia – che in pratica era l’unico aspetto positivo di Dracula 4 e che andava in crescendo nella parte finale dell’episodio – riprende da dove si era interrotta e si mantiene su livelli alti per quasi tutto il gioco, salvo poi scendere un po’ nel finale, scontato e poco approfondito.
Idea interessante quella del
dualismo Dracula – società segreta, con poco chiaro chi sono i buoni e chi i cattivi. Peccato per tutta una serie di spunti appena accennati e che avrebbero potuto essere sviluppati, e che invece vengono dimenticati. Su questo si avverte la fretta degli sviluppatori di voler terminare e rilasciare il gioco. Un vero peccato.
FinaleE’ possibile scegliere tra due diversi finali, anche se questo influisce solamente sul filmatino finale del gioco e uno dei due è abbastanza privo di senso. L’altro, per contro, era intuibile fino dal primo minuto de L’Ombra del Drago, ma per lo meno è convincente.
Per chi volesse vederli entrambi niente paura: l'ultimo salvataggio automatico viene piazzato pochi minuti prima della fine del gioco.
PersonaggiIn generale i personaggi sono più approfonditi e sviluppati rispetto all'episodio precedente.
Ellen mostra dei lati più umani, sia durante le sue investigazioni che alla fine, mostrandosi
coerentemente arrabbiata con Adam e rassegnata per la morte imminente. Non mancano però alcuni punti migliorabili, come dopo il dialogo con Yanek:
Hai appena scoperto che è un vampiro (ancora meglio, hai appena scoperto che i vampiri esistono davvero, non proprio una cosa da tutti i giorni!) e l’unica cosa che riesci a dire è “Yanek è sparito, meglio così visto che sembrava affamato”?? Il personaggio di Adam
prende una piega inaspettata, anche se alla fine fa la mossa più stupida della storia dei videogiochi. Cioè, fai parte di una confraternita che ha a che fare con Dracula da 600 anni e questo è il meglio che sai fare??? E non hai neanche le circostanze attenuanti di Padre Arno, che per lo meno era mosso dalla fede e non sapeva bene chi aveva davanti. Qui sei proprio tonno e basta! Mi è piaciuto come è stato caratterizzato Dracula.
Non un cattivo senza scrupoli (anzi, a dire il vero di malvagio non fa proprio niente… ) ma in pena per l’essere condannato ad una vita di solitudine, riprendendo un po’ lo spirito del libro di Stoker. Promosso anche l’aspetto, diversamente da quello di de Il sentiero del Drago (dai non è così male... più che il mago casanova a me sembra Richard Roxburgh in Van Helsing
)
Tamagotchi, ossia il meccanismo delle medicine di Ellen.E' calibrato un po’ meglio rispetto al primo episodio (non abbiamo una scorta infinita di farmaci), ma alla fine basta azzeccare la combinazione più efficiente di pastiglie e si arriva alla fine senza nessun problema e con ancora scorte sufficienti. In ogni caso se si rimane a secco basta pagare con dei punti esperienza e non si muore comunque. Però il fatto della malattia di Ellen rende più sensato il finale.
GraficaE' la stessa del primo episodio: finto 3D con sfondi 2D inseriti a 360 gradi intorno al punto di visione. Gli sfondi carini ma morti, cioè senza possibilità di interazione con gli oggetti non necessari alla storia. E non ci si può muovere liberamente ma solo in punti prestabiliti. Un posto come la
Cisterna Basilica (si zozo, la locazione che si vede nel trailer è proprio quello che sembra. Però non direi che è stata copiata da Dan Brown) sarebbe stata bella da visitare in free roaming, e possibilmente con qualche effetto di riflesso sull'acqua in movimento.
AnimazioniSarebbe più corretto chiamarle “immobilizzazioni” vista la qualità… I personaggi sono troppo statici! Quando parlano si muovono appena le labbra, e neanche tanto bene sincronizzate con l’audio. Poteva andare bene nel 2008, ma non nel 2013!
EnigmiStesso stile che in L’Ombra del Drago : abbastanza facili, ma più di una volta si rimane spiazzati perché non si capisce cosa va fatto. Più di un enigma l’ho risolto cliccando a caso fino ad azzeccare la sequenza giusta.
Il mio preferito è stato quello del montacarichi.
DurataMi sono cronometrata : 3 ore e 40 minuti, modalità avventura, senza saltare nessun dialogo e risolvendo tutti gli enigmi, anche se ho mancato qualche trofeo. Almeno questa volta non mi aspettavo chissà cosa, per cui non c'è stata una grande delusione.
E' chiaro che Dracula 4+5 non vanno considerati come avventure a se stanti ma come due capitoli di un'unica avventura, però anche 7-8 ore complessive sono una durata appena soddisfacente. Vero è che il finale (anzi, entrambi i finali) lascia aperta la possibilità per un seguito, però uno non può spendere 70-80 euro per avere un gioco decente da 3 episodi!
“Finezze” tecnicheE’ possibile apprezzare alcune “finezze” come una barra di colore diverso a metà schermo durante i filmati o degli hotspot che rimangono attivi anche quando non dovrebbero (fantastico quando si torna nell’ufficio il giorno dopo e cliccando sulla sedia – vuota – del collega parte il suo dialogo, anche se lui non c’è)
Voto complessivo: 65/100 (a Dracula 4 avevo dato 55)
Perché nonostante tutti i difetti la storia mi è piaciuta, e ho apprezzato molto
l’inversione e l’incertezza dei ruoli tra buoni e cattivi. Peccato solo che non sia stata approfondita meglio. Una idea di fondo del genere, sviluppata in un gioco come Il sentiero del Drago, e prestando un po’ più di cura al comparto tecnico, avrebbe potuto puntare molto più in alto.