Neo-Geo ha scritto:sarebbe davvero bellissimo non potersi fidare neanche del proprio avatar!
ricordi black mirror?.
Si però in
Black Mirror l'assassino non è consapevole delle sue azioni, pertanto il colpo di scena finale risulta efficace per l'avatar come per il giocatore. In
Dieci Piccoli Indiani l'assassino è assolutamente consapevole delle sue azioni e ha delle motivazioni ben precise per portarle a termine (tanto che alla fine
si suicida per eseguire la sentenza anche su sé stesso); per quanto riguarda gli altri personaggi, poi, essi hanno tutti un qualche peccato lieve o grave da espiare che li rende tutti potenziali vittime: se impersonassimo solo uno di loro, si suggerirebbe automaticamente al giocatore di non essere lui l'assassino e di essere oltretutto - per forza di cose, se si vuole arrivare alla fine del gioco - la sua ultima vittima, depotenziando non poco il fattore paranoia che è essenziale nel ricreare l'atmosfera del romanzo.
Quindi, è difficile riuscire a far immedesimare avatar e giocatore senza ricorrere, come è stato fatto, ad un personaggio esterno alla vicenda.
Se impersonassimo l'assassino sin dall'inizio senza rendercene conto, rischieremmo l'effetto Cluedo: si va in giro ad indagare su se stessi e contro i propri interessi senza una motivazione narrativa, solo perché le regole del gioco prevedono così.
L'unica alternativa che riesco ad immaginare è quella di interpretare a giro tutti gli ospiti, in modo che il giocatore apprenda in prima persona il passato di ognuno e possa man mano farsi un'idea del movente, di chi sarà il prossimo e di chi sia l'assassino (con questa meccanica sì che potremmo impersonare - ad un certo punto - l'assassino senza neanche rendercene conto... se fosse un gioco con prospettiva in prima persona, avremmo bisogno di uno specchio o di qualcosa, per capire chi stiamo impersonando: per far durare più a lungo la rivelazione finale, non sarebbe male!).
Comunque quella che viene considerata come prima avventura grafica è Mistery House di Roberta William. La fondatrice (assieme al marito della sierra online) e di fatto "mamma" del nostro genere preferito. Mistery House si basa sul popolare romanzo di agatha christie! Oltretutto la Williams ha ripreso la stessa idea per il bellissimo Laura Bow, the colonel bequest.
Grazie per le info! Ora approfondisco