Ho finito il gioco completo e lasciato la mia recensione
sul sito Tutto sommato sono piacevolmente sorpreso, dopo aver giocato la demo non mi aspettavo molto. Alpha Polaris è l'emblema di ciò che mi terrorizza: avventure amatoriali fatte con due soldi e vendute a un soldo...
(ok, non ricordo quale fosse il prezzo di lancio, adesso comunque costa 10 euro).
Tuttavia gli sviluppatori sono da elogiare: innanzitutto lo sviluppo non è stato particolarmente travagliato (nemmeno due anni dal primo annuncio, se non vado errato, un tempo giusto), in secondo luogo non hanno commesso l'errore di essere troppo pretenziosi. Sapevano che due soldi potevano fare un gioco da due soldi, e hanno cercato di valorizzare quel che c'era.
La durata sarà scarsa, perciò inutile riempire il gioco di personaggi e locazioni: meglio una locazione solida e dei personaggi che non siano macchiette. Per caratterizzarli in fretta usi gli stereotipi, ma se li usi bene funziona anche. Non hai tempo di approfondire la storia o i background narrativi, cerca quindi di avere una storia umile e uniforme... e così via.
Il risultato è un gioco che può sembrare fatto "con lo stampino", con una storia come tante, dei dialoghi solo funzionali, poche emozioni... In realtà è un titolo piuttosto competente che ha evitato di uscire dai ranghi e fa quel che può: un thriller dall'ambientazione particolare che intrattiene per sei ore senza fare danni.
Per capirci, preferisco casi come Alpha Polaris a giochi come gli ultimi Black Mirror, dove la trama si dipanava per mille rami passando da un colpo di scena all'altro e da un plothole all'altro, o ad Overlclocked che lasciava mille interrogativi e inseriva personaggi su personaggi senza riuscire a caratterizzarli.
Alpha Polaris è un onesto gioco da 10 euro che vi dà quel che potete pretendere per 10 euro; io preferisco spendere 30 e avere 30, ma se il paradigma ora è questo, allora ben vengano giochi come Alpha Polaris che mantengono un po' di umiltà.
Francamente, comunque, quello che mi ha fatto dare un voto relativamente alto (vabè, 72/100, niente di entusiastico) è stato - a parte l'ambientazione essendo affascinato da ghiacci, scienza e compagnia - il puzzle design. Se la storia è nella media di un titolo indie (ma anche di un'ag moderna), i puzzle hanno decisamente una marcia in più.
Il livello di difficoltà non è scandolasamente rivolto verso il basso, il ritmo non è macchinoso, gli enigmi non sono pescati da "
Il manuale del puzzle designer: dal gioco del 15 al vapore sulla busta" nè da "
Usa Telefono Su Gatto: come l'LSD può aiutare nel game design", e quindi risulta un gioco stimolante, divertente e gratificante, non una mattonata sulle gonadi come, titolo a caso, Emerald City Confidential.
Il problem solving torna quindi ad essere un aspetto interessante di un'avventura grafica, e non un qualcosa da fare mentre ascolti i dialoghi e vai avanti con la storia, nè un mero ostacolo alla prosecuzione del gioco. Userete strumenti da biologo perchè siete un biologo, studierete quel che basta su antiche leggende e lo dovrete rielaborare per interpretare fatti legati a quelle antiche leggende; il resto è
divertissment meno ispirato, ma anche meno centrale (a parte la ricetta, che ha comunque uno scopo ben preciso nell'approfondimento dei personaggi, essendo
finalizzata a portarvi all'appuntamento tra Rune e Nova).
Piacevoli inoltre alcune idee che ho già citato parlando della demo, e che per fortuna ritornano spesso e volentieri nel gioco completo: puzzle a domanda aperta, reazioni umorali, dialoghi a scelta multipla che chiedono di dare un'opinione o di prendere una decisione... Anche qui niente di trascendentale, ma un punto in più che aiuta il gioco a sollevarsi dalla massa.
Quindi nel complesso un'avventura piacevole, che vale i suoi 10 dollari e che vi consiglierei se vi piacciono i thriller e/o le ambientazioni artiche. La demo purtroppo è poco rappresentativa: nella prima metà del gioco non succede nulla di horror, si introducono solo la storia, i personaggi, l'ambientazione e le meccaniche. Una cosa che ho apprezzato, mi ha fatto affezionare quanto basta per non rimanere indifferente agli eventi successivi.
Ah, ovviamente scordatevi gli approfondimenti psicologici promessi sul sito ufficiale... Non è un gioco stupido o un thriller splatter, c'è un certo equilibrio tra la leggenda sovrannaturale e lo stress psicologico (incubi, reazioni psicotiche), ma niente di davvero rilevante o di particolarmente maturo.
E' uno dei pochi casi in cui il gioco diverte anche per i puzzle e non solo per la storia, quindi se questa è solo onesta glielo si perdona anche...