Salve a tutti, ho terminato Everlight qualche giorno fa e mi accingo a postare il mio personale giudizio.
Se dovessi riassumere con solo un aggettivo questo gioco lo definirei senza esitazioni "piacevole". Nonostante io non sia un amante sfegatato dei fantasy, sono state confermate le mie buone impressioni iniziali, l'atmosfera del gioco è molto rilassante, la stessa storia, pur senza raggiungere vette di estrema creatività, è abbastanza originale e scorrevole, il gameplay è classico, nulla di particolarmente innovativo rispetto alle consuete meccaniche adventure, così come nella gestione dell'inventario, tuttavia presenta anche degli spunti interessanti di cui parlerò più avanti. Tutto l'intreccio si svolge nell'immaginario paese pseudo-medioevale di Tallen, nel quale il protagonista, un simpatico adolescente inglese di nome Melvin del "nostro mondo" (finalmente non il solito fighettino di turno) finisce per effetto di una sorta di incantesimo che ha inizio dopo che il ragazzino sguscia in un misterioso negozio di candele per rifugiarsi da un temporale (ricorda molto una delle storie della famosa serie degli anni 80, "Ai confini della realtà").
Su Everlight aleggia un pò la figura di Simon the Sorcerer, ma non poi in modo così insistente, chi avrà giocato a TWW ritroverà la stessa spensieratezza, probabilmente la stessa atmosfera ...non però lo stesso "coup de théâtre" finale.
PUNTI DI FORZA
- La storia è poco più di una simpatica favoletta e ne rispetta la struttura narrativa, però nella sua semplicità è coinvolgente ed a suo modo originale (tranne in qualche piccola caduta), ideale per chi vuole rilassarsi un pò davanti allo schermo di un computer .
- I personaggi sono ben realizzati e sufficientemente caratterizzati (in stile fantasy ovviamente) e quasi tutti utili ai fini della svolgimento della trama. Melvin non è il solito ragazzino viziato che fa commenti stucchevoli (almeno non sempre come in molte avventure) ma si comporta esattamente come un adolescente che deve vincere le sue paure e diventare adulto, quindi questa avventura in un mondo magico diventa quasi la metafora di un viaggio o di un passaggio verso l'età adulta. Gli altri co-protagonisti sono anche abbastanza numerosi e valorizzati anche dal fatto che la cittadina all'interno della quale ci si sposta è fondamentalmente piccola quindi avrete bisogno di interagire un pò con tutti.
- La gestione del tempo con lo switch "giorno/notte" è una simpatica trovata , soprattutto non fine a se stessa ma efficace come strumento narrativo e di gioco.
Per una misteriosa maledizione e dunque senza possibilità di autocontrollo, gli irreprensibili abitanti della cittadina di Tallen durante la notte danno libero sfogo ai loro istinti più repressi e nascosti, quindi con il cambio giorno/notte vedrete alcuni personaggi mostrare il loro lato oscuro..
- Gli spostamenti sono resi molto più facili e veloci dall'uso di una mappa cittadina.
- La grafica dei paesaggi è decisamente bella e curata anche se sono pochi gli sfondi "in movimento".
- La colonna sonora accompagna molto piacevolmente questa avventura , i brani non sono tanti a dire il vero ma quelli che ci sono ti prendono per mano, regalando un pizzico di magia ed atmosfera in più alla trama. Il tema iniziale mi ricorda molto lo stile di Yann Tiersen, anzi sembra proprio una rielaborazione di una ballata di Amélie.
- Nonostante la storia abbia come protagonista un ragazzino in un mondo magico, non mancano brevissimi sprazzi di satira pungente sulla società moderna, sui suoi vizi e le sue ipocrisie, che ho apprezzato.
PUNTI DEBOLI
- Se la grafica dei paesaggi è affascinante, non lo è altrettanto quella dei volti dei personaggi , che onestamente lasciano un pò a desiderare , così come i movimenti degli stessi. A volte risultano un pò forzati (improbabile che Laura una ragazzina di un villaggio seppur immaginario del medioevo cammini come un'indossatrice), la gestualità di alcuni protagonisti è spesso ripetitiva e non sempre coerente con il contesto in cui avvengono i dialoghi (Farida, Geronimo e Daphne spesso agitano il braccio nello stesso modo anche quando non ci sarebbe bisogno) .
- Ho giocato in inglese Everlight e probabilmente avranno riciclato tre o quattro persone (sono generoso) per dare la voce a tutti i personaggi, soluzione economica ma che alla fine fa perdere qualità al sonoro dei dialoghi, alcune interpretazioni sono discutibili (piatta la voce di Laura, così come quella di Fiona , poca enfasi , non poche invece le risatine forzatissime, insomma sembra una tizia che sta leggendo una ricetta,ed è grave visto che è la nostra guida nel gioco quindi deve parlare parecchio).
- Considerando che si ritorna spesso negli stessi luoghi avrei gradito una maggiore varietà di azioni da parte dei personaggi (capita spesso di trovarli completamente fermi, come accade con Simon l'onesto nelle prime scene o che svolgono sempre lo stesso lavoro: Daphne di giorno non fa che stirare ,Marlene stende il bucato ad oltranza,Raymond rimane lì attendendo poi chissà quale cliente?? ecc).
- Alcuni espedienti all'interno della trama mi sono sembrati un pò debolucci (
improbabile la storia di Simon che smette di bere perchè vede i topolini ballare la polka e crede di essere il solo mentre a poca distanza ci sono due persone al bancone che non dicono nulla, largamente evitabile la citazione a Monkey con la gara di offese con il tizio delle poste, non se ne sentiva il bisogno, poco credibile la improvvisa docilità del barboncino mannaro che Melvin riporta al mulino come se nulla fosse...a questo punto era meglio regalare al cagnolino un bel pezzo di manzo bollito condito con dei petali gialli per vedere l'effetto che fa ).
Inoltre considerando che il paesino seppur immaginario è pur sempre di stampo medioevale avrebbero dovuto rispettare un pò di più l'ambientazione, non mi sono piaciute alcune incongruenze
(una ragazzina che va a fare il picnic di mezzanotte??, o il piccolo Puppy che diventa caffeinomane? Aggiungere l'elemento della macchina del tempo con tanto di rischio di paradosso temporale era poi così necessario? io avrei optato per qualcosa di più coerente con il filone e meno abusatoPer concludere il mio giudizio su Everlight è positivo, nonostante tutti i suoi limiti rimane una bella favola rilassante e godibile , a mio onesto parere paga il fatto di non essere molto conosciuto, ma nel Deathmatch avrebbe probabilmente avuto le sue sporche possibilità di fare le scarpe anche a qualche avventura rientrante nel terzetto post TWW. Everlight sa anche coinvolgere emotivamente (o almeno ci prova), ti affezioni ai personaggi e nel finale mi è spiacuto veder volare via Fiona, quasi a ricordarmi che stava per finire un sogno, ad ogni modo consoliamoci... hanno lasciato intendere che ci sarà un sequel (sempre che la Jowood non fallisca prima).
Lo consiglio agli amanti dei fantasy, ai sognatori, ai lavoratori stressati , vi riscalderà come una coccola serale
Voto finale : 84/100