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Julia: Innocent Eyes

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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda asterix777 il venerdì 30 luglio 2010, 3:10

Non vorrei dirlo (ma lo devo dire) ma sembra tanto che sia in atto un processo di rateizzazione del videogioco, come del resto siamo abituati a comprare altro nella nostra vita.
Come si compra la macchina? A rate. E la casa? Col mutuo, e quindi a rate.
E il videogioco? Pure. E con gli interessi.
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Simo the best il venerdì 30 luglio 2010, 11:43

Dai vostri post mi sembra di intuire che non abbiate preso di buon grado il fatto della "tripartizione" di Julia :lol:
Per tale motivo, inviterei il buon Riccardo a prendere parte alla discussione e spiegarci il perché di una simile scelta 8)
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda RaistlinVM il venerdì 30 luglio 2010, 12:47

John ha scritto:C'è qualcosa che non mi quadra nel tuo ragionamento. Per AVS prima di sapere come andrà avanti dovrai aspettare come minimo un'altro anno, per Julia in 2 mesi arrivi alla conclusione, mi sembra più sensato perdere interesse nel caso di AVS...
Comunque se lo sai sfruttare bene il formato episodico l'interesse lo mantieni alto



Se lo gestisci bene puoi attutire il problema ma non risolverlo. Tralasciando lo spreco di materiale e spazio occupato, ripeto, è una questione anche di longevità, una cosa è un gioco solo sufficientemente longevo, un altro un capitolo di un gioco la cui longevità comunque non è chiara. Un capitolo, anche fosse ipoteticamente allungato un pò più di uno Telltale, visto il filo conduttore unico con gli altri capitoli, difficilmente da solo darebbe soddisfazione, poi è vero che con a Vampyre2 dovremo aspettare un anno, (avendo cambiato i piani di sviluppo per riassumere la storia si prospetta almeno più longevo del primo), ma in due uscite piene... o quasi, finisco la storia di Mona che, mal gestita che fosse era pensata comunque per più di una uscita (addirittura tre almeno della stessa lunghezza del primo). Qui invece devo aspettare virtualmente poco, ma più volte e per una storia che rientra comodamente in una sola uscita. Per assurdo l'attesa breve può essere più stressante di una lunga se non sei soddisfatto. Insomma per me il filo narrativo si spezza troppo, sarà pure che non ho una memoria di ferro e che anche dopo un mese posso sentirmi spaesato a rivedere alcuni cospiratori o alleati minori... É una questione mia per carità, non dico debba valere per tutti, so che c'è chi non sente il problema, ma per quanto possa essere rischioso, preferisco una storia con un finale parzialmente nell' all'aria in vista di un seguito, ad una storia singola e definitiva spezzettata, specie se lo è in più di due parti. :?
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda John il venerdì 30 luglio 2010, 18:22

Se si parla nello specifico di Julia sono d'accordo perchè l'impressione è che sarebbe dovuto essere un gioco intero, poi è arrivata la WB e gli ha detto "tagliate". Comunque aspettiamo di avere notizie più approfondite.

Per quanto riguarda la distribuzione episodica in generale il discorso è diverso.
La longevità complessiva spesso è superiore alla media delle altre avventure complete. Le varie stagioni Telltale come minimo durano sulle 15-20 ore complessivamente quando credo che in media le altre non ne durino neanche 10.
Per la maggior parte gli episodi sono autoconclusivi, c'è qualcosa che lega il tutto ma l'obiettivo principale dell'episodio viene sempre portato a termine.
Inoltre quando è sfruttata bene (in particolare in ToMI) ti invoglia a prendere il capitolo successivo ed il tempo tra un capitolo e l'altro lo passi fantasticando su cosa succederà nel prossimo capitolo. Anzi, ToMI te lo godi molto di più giocando un capitolo alla volta per come è strutturato
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda asterix777 il sabato 31 luglio 2010, 1:46

John ha scritto:Inoltre quando è sfruttata bene (in particolare in ToMI) ti invoglia a prendere il capitolo successivo ed il tempo tra un capitolo e l'altro lo passi fantasticando su cosa succederà nel prossimo capitolo. Anzi, ToMI te lo godi molto di più giocando un capitolo alla volta per come è strutturato

Non sono d'accordo. Proprio in questi giorni sto giocando Tales e procedo un capitolo dopo l'altro. Se ogni volta che avessi finito un capitolo avessi dovuto aspettare un mese per il successivo, per me sarebbe stato decisamente seccante. Nell'attesa sarei stato costretto a cominciare a giocare qualcos'altro che mi avrebbe semmai distratto dalla trama di Tales, costringendomi poi a sospendere o l'uno o l'altro, mentre abitualmente mi concentro sempre su un unico gioco per non perderne le atmosfere.
Inoltre, proprio nel caso di Tales, per quanto i singoli episodi abbiano un loro perchè, restano sempre capitoli di un'unica avventura e il finale di un episodio ti sospinge verso il capitolo seguente, la cui attesa per me sarebbe stata snervante, visto che oltretutto non sono neanche il tipo che formula ipotesi sul prosieguo della trama.
Tra l'altro, la frammentazione di un'opera è un altro motivo (oltre alla qualità delle sceneggiature) che mi ha fatto desistere dal comprare comics americani: soap opera all'infinito... Mi sono buttato sugli autoconclusivi Bonelli e bonellidi vari. ;)
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda RaistlinVM il sabato 31 luglio 2010, 3:03

John ha scritto:Se si parla nello specifico di Julia sono d'accordo perchè l'impressione è che sarebbe dovuto essere un gioco intero, poi è arrivata la WB e gli ha detto "tagliate".


Questo infatti è un timore ulteriore, una cosa è far partire l'avventura come episodica sviluppandola come si deve, un'altra e adattarla forzatamente. Comunque il mio è uno scarso apprezzamento proprio del sistema di rilascio. :)



John ha scritto:Per la maggior parte gli episodi sono autoconclusivi, c'è qualcosa che lega il tutto ma l'obiettivo principale dell'episodio viene sempre portato a termine.
Inoltre quando è sfruttata bene (in particolare in ToMI) ti invoglia a prendere il capitolo successivo ed il tempo tra un capitolo e l'altro lo passi fantasticando su cosa succederà nel prossimo capitolo. Anzi, ToMI te lo godi molto di più giocando un capitolo alla volta per come è strutturato





beh... Ni

La voglia di attendere o meno credo sia soggettiva ed influenzata fortemente anche del genere e dagli eventi del capitolo. Per genere intendo che alcune storie hanno una trama unica più forte e chiara sin dall'inizio, proprio come in Tomi, e per eventi... considerando la sorpresa del 4 magnifico episodio, almeno da quel punto se avessi dovuto attendere il 5, altro che fantasticare, mi sarei non poco seccato e considerata la ristrettezza ambientale del 5 capitolo, ne sarei uscito anche un po deluso dopo una simile attesa. Si può fantasticare certo, lasciando il capitolo successivo in sospeso per un paio di giorni causa impegni di forza maggiore, ma non per uno o due mesi, l'eccitazione cala perchè si hanno altre cose per la testa e comunque non torna mai ai livelli di quando hai finito il capitolo precedente. Più facile potrebbe essere in teoria l'attesa con Sam & Max visto che non sai esattamente dove le tracce finiranno per condurti, ma anche li possono essere cavoli amari appena inquadri il piano generale del nemico misterioso. L'unico dei lavori Telltale innocuo da questo punto di vista per me è il bel Wallace & Gromit grand adventures, dove di collegamento unico non c'è traccia e sono tutte mini avventure piuttosto spensierate e a se stanti, tranne forse un accenno tra il 4 ed il 5 episodio, ma niente di così sentito in fin dei conti. Quel gioco lo puoi fare quando vuoi, sempre che non ti manchi la simpatia dei protagonisti. Riguardo la longevità, ultimamente alcuni lavori non sembrano effettivamente brillare per durata, ma sinceramente non so fare confronti. Direi comunque che i titoli episodici riuniti creano un prodotto che dura semplicemente il giusto, niente di eclatante, e che sono gli altri semmai in difetto. In questo aspetto però devi tenere sempre conto di due fattori che rendono tale durata sacrosanta per una giovane SH come la telltale, considerata in breve tempo certezza di qualità.

1)il costo di nove dollari a capitolo, che porterebbe il gioco a 45 dollari di spesa per un AG (un pò tanto anche se diluito nel tempo), mentre chi attende la versione completa può risparmiare almeno 10 dollari oltre ad avere il supporto fisico (nel cado di wallace risparmi 20 cioè la metà dato che son 4 e non 5 gli episodi). Se battessero la fiacca scoraggerebbero il pubblico stesso a sborsare prima del tempo.

2) la difficoltà medià dei titoli Telltale, che di rito migliora verso il 4 capitolo, portantosi appresso un sistema provvisto di suggerimenti superflui da disattivare subito, se vuoi gustarti l'AG come merita e per quel poco che riuscirai a farla durare. Intendiamoci, non che io cerchi disperatamente una sfida all'ultimo neurone sia chiaro, considero i loro titoli adatti a tutti ma molto ben equilibrati e li adoro anche per questo. :lol:




John ha scritto:Comunque aspettiamo di avere notizie più approfondite.



Si basta sennò il mio pessimismo rischia di peggiorare :lol:
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Overmann il sabato 31 luglio 2010, 15:34

Personalmente trovo la struttura episodica una manna dal cielo.

Come tutto, deve essere ben utilizzata... Ma in sè è un'idea a mio avviso vincente.

Narrativamente parlando è una cosa che esiste da sempre, le serie televisive escono con un episodio a settimana e spesso ci sono mesi di distanza tra una stagione e l'altra, ma nessuno si lamenta, dato che è una caratteristica sintomatica.
Lato sviluppatore è un ottimo modo per sondare il terreno e eventualmente modificare il piano dell'opera al volo, e mi rendo conto che si tratta di un'esigenza commerciale ma non vedo come potrebbe essere altrimenti...

Vista la particolare situazione del mercato attuale - saturo di prodotti e caratterizzato da un'età media piuttosto alta - è probabile che un gioco di cinque ore che costa 15 euro venda "abbastanza" di più di un gioco di quindici ore che costa 50 euro. Sei abbastanza fiducioso che lo giocherai, perchè lo puoi completare in un fine settimana, sei abbastanza propenso psicologicamente a spendere così poco [e non fai tanti calcoli sul rapporto prezzo/longevità] e non sei vincolato ad acquistare i sequel se la prima parte non ti è piaciuta [a differenza di un gioco "completo" per il quale, se deluso, avresti "buttato" 50 euro].

Non so quanto costeranno gli episodi di Julia, ma mi gioco quello che volete che non saranno 40 euro a episodio... Sarebbe folle pensare che il pubblico spenderebbe 120 euro in due mesi per Julia, con tutto il rispetto per il prodotto in questione. La cosa più probabile è che
- ciascun episodio costerà meno di quanto sarebbe costato il gioco completo
- i tre episodi assieme costeranno più di quanto sarebbe costato il gioco completo
- le speranze degli sviluppatori sono che il pubblico sia più propenso a spendere 15 euro al mese per tre mesi, che 40 euro una tantum, e quindi che i guadagni alla fine saranno maggiori

E' ovvio che filosoficamente fa storcere il naso perchè la scelta è stata presa in corsa, e quindi è come dire agli acquirenti "lo pagherete di più e non l'avrete tutto subito", ma non biasimo la scelta e anzi sotto certi punti di vista la trovo coraggiosa [denota fiducia nel fatto che il primo episodio piacerà, quindi fiducia nel prodotto, ed è meglio che vendervi una ciofeca a 40 euro a scatola chiusa].

Onestamente non ho mai avuto interesse per Julia finchè non ho letto che sarà episodico...

Parlando in generale, anch'io odio quando mettono il finale cliffhanger in un prodotto che non si è certi avrà un seguito; il discorso ha perfettamente senso per saghe che ora sono "piantate nel nulla". L'abilità sta nel creare una sottotrama avvincente e autoconclusiva che non lasci lo spettatore insoddisfatto, pur tenendosi le porte aperte (o socchiuse) per un sequel. Syberia, Mass Effect, Matrix, sono primi episodi di una saga con una continuity, ma sanno stare in piedi sulle proprie gambe, come i vari episodi di Sam & Max.

Nel caso di Julia sappiamo già che i tre episodi verranno rilasciati e quando, quindi è un problema che non sussiste: se ci piacerà, ne vedremo la fine.
E possiamo anche scegliere di comprarli quando saranno usciti tutti e tre giocare il prodotto completo, come possiamo scegliere di aspettare la fine delle season di Telltale o il cofanetto in DVD delle serie televisive.

D'altro canto, con i costi di sviluppo del giorno d'oggi, a me fanno più paura i seguenti scenari:
- Il prodotto X viene annunciato, magari viene rilasciata qualche immagine, un teaser, dei diari di sviluppo... E poi scompare nel nulla perchè si scopre che il progetto è troppo costoso, il time-to-market è a sfavore, lo staff ha trovato lavoro in Cambogia...
- Il prodotto X viene rilasciato, non vende moltissimo (vendere moltissimo oggi è difficile) e quindi la saga è finita, troncata, morta, non vedrà mai un seguito.

Poter sviluppare episodicamente risolve entrambi i problemi, perchè si hanno costi minori e tempi di sviluppo minori, oltre che un ovvio ritorno economico più immediato.

Se guardo il mio parco titoli degli ultimi due anni, scopro che l'80% dei giochi li ho pagati meno di 20 euro... Chi ho fatto guadagnare di più? Quelli che fanno un gioco da 16 ore spendendo x e lo vendono a 50 euro, o quelli che fanno un gioco da 4 ore spendendo x/4 e lo vendono a 15?
Poi io non sarò un campione particolarmente rappresentativo, ma non credo neanche che la mia situazione sia così rara (per i due motivi su citati) e secondo me il prossimo futuro sarà questo...
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda asterix777 il sabato 31 luglio 2010, 20:12

Overmann ha scritto:Narrativamente parlando è una cosa che esiste da sempre, le serie televisive escono con un episodio a settimana e spesso ci sono mesi di distanza tra una stagione e l'altra, ma nessuno si lamenta, dato che è una caratteristica sintomatica.
Lato sviluppatore è un ottimo modo per sondare il terreno e eventualmente modificare il piano dell'opera al volo, e mi rendo conto che si tratta di un'esigenza commerciale ma non vedo come potrebbe essere altrimenti...


Guarda, dal mio personale punto di vista non seguo nessuna serie TV proprio per questa ragione: la pappa è troppo diluita nel tempo e se la fine della serie non merita, ho perso ere geologiche della mio vita.
Diverso è il discorso per serie con episodi autoconclusivi, come ad esempio Star Trek, in cui ogni episodio è godibile singolarmente, salvo qualche sporadico riferimento a fatti la cui conoscenza non è indispensabile per godersi l'episodio. Ma questo non vale per Tomi (non saprei per Sam & Max, che non ho ancora giocato ma so che in questo caso la struttura degli episodi è un po' più autonoma) e certamente non vale per Julia, proprio perchè è stato pensato in origine come gioco singolo.

Overmann ha scritto:Vista la particolare situazione del mercato attuale - saturo di prodotti e caratterizzato da un'età media piuttosto alta - è probabile che un gioco di cinque ore che costa 15 euro venda "abbastanza" di più di un gioco di quindici ore che costa 50 euro. Sei abbastanza fiducioso che lo giocherai, perchè lo puoi completare in un fine settimana, sei abbastanza propenso psicologicamente a spendere così poco [e non fai tanti calcoli sul rapporto prezzo/longevità] e non sei vincolato ad acquistare i sequel se la prima parte non ti è piaciuta [a differenza di un gioco "completo" per il quale, se deluso, avresti "buttato" 50 euro].

Sì ma a che serve giocare un solo episodio senza giocare gli altri e conoscere il finale? Se acquisti il primo sei indotto a comprare anche gli altri. Se poi vuoi solo farti un'idea del gioco in sè, ci sono i demo.
Posso certamente scegliere il gioco da 15 euro per il basso prezzo ma deve trattarsi di un gioco autonomo, non un episodio di un tutto, altrimenti mi ritrovo a dover comprare gli altri episodi e ad un prezzo nel complesso maggiorato. Oltretutto, la distribuzione su supporto fisico non consente neanche l'elasticità di prezzi che permette invece il DD (vedi i Telltale che ti offrono a prezzo ridotto tutti gli altri episodi della stagione se ne hai già acquistato uno singolarmente, oltre alle varie offerte a tempo) e dovrai necessariamente aspettare la fisiologica discesa del prezzo di mercato degli altri episodi.
Per inciso, ormai AG a 50 euro non se ne vedono dai tempi di Paradise (mi pare sia stata l'ultima a quel prezzo. Tra l'altro, l'ho acquistata meno di un anno dopo a 10 euro!). Salvo qualche caso isolato (Perry Rhodan, Mata Hari, Overclocked) il prezzo medio di una buona AG si attesta tra i 20 e i 30 euro, quindi una cifra facilmente spendibile anche dal giocatore più occasionale, soprattutto dinanzi alla prospettiva alternativa di un episodio non conclusivo.
Inoltre, il 1° episodio, se introduttivo, non fornisce necessariamente un'idea completa e reale della qualità globale del prodotto. Ad esempio, se avessi dovuto valutare Tomi dal solo 1° episodio avrei detto che il gioco non merita neanche la sufficienza (il 1° episodio è abbastanza noioso e non succede niente di particolare), mentre mi sono ricreduto alla grande già dal 2°, decisamente migliore, così come i successivi.

Overmann ha scritto:Non so quanto costeranno gli episodi di Julia, ma mi gioco quello che volete che non saranno 40 euro a episodio... Sarebbe folle pensare che il pubblico spenderebbe 120 euro in due mesi per Julia, con tutto il rispetto per il prodotto in questione. La cosa più probabile è che
- ciascun episodio costerà meno di quanto sarebbe costato il gioco completo
- i tre episodi assieme costeranno più di quanto sarebbe costato il gioco completo
- le speranze degli sviluppatori sono che il pubblico sia più propenso a spendere 15 euro al mese per tre mesi, che 40 euro una tantum, e quindi che i guadagni alla fine saranno maggiori


I primi due punti sono palesi, per il terzo è possibile che si faccia questo ragionamento se la differenza è di soli 5 euro, ma credo che in questo caso parliamo di qualcuno che non sa esattamente cosa sta comprando. Voglio dire che chi compra abitualmente AG conosce il prezzo medio attuale e sa anche che spendere 3x15=45 euro complessive per un'AG oggi è insolito e che ad un prezzo più basso può procurarsi un'AG conclusiva. Se fossero 10 euro ad episodio il discorso sarebbe più accettabile, ma non so se ogni episodio di Julia avrà questo prezzo, anche perchè distribuito su supporto fisico inscatolato.

Overmann ha scritto:E' ovvio che filosoficamente fa storcere il naso perchè la scelta è stata presa in corsa, e quindi è come dire agli acquirenti "lo pagherete di più e non l'avrete tutto subito", ma non biasimo la scelta e anzi sotto certi punti di vista la trovo coraggiosa [denota fiducia nel fatto che il primo episodio piacerà, quindi fiducia nel prodotto, ed è meglio che vendervi una ciofeca a 40 euro a scatola chiusa].

Se avessero realmente fiducia nel prodotto, lo venderebbero integrale a prezzo pieno.
Il problema è al contrario che se i dati di vendita del 1° episodio non soddisfano la produzione, questa premerà per accelerare la chiusura del titolo allo scopo di passare velocemente ad altro (sceneggiature blande, possibili bugs, finale striminzito, etc.).

Overmann ha scritto:Parlando in generale, anch'io odio quando mettono il finale cliffhanger in un prodotto che non si è certi avrà un seguito; il discorso ha perfettamente senso per saghe che ora sono "piantate nel nulla". L'abilità sta nel creare una sottotrama avvincente e autoconclusiva che non lasci lo spettatore insoddisfatto, pur tenendosi le porte aperte (o socchiuse) per un sequel. Syberia, Mass Effect, Matrix, sono primi episodi di una saga con una continuity, ma sanno stare in piedi sulle proprie gambe, come i vari episodi di Sam & Max.

Concordo sulla doverosa abilità degli sviluppatori, però almeno 2 degli esempi che proponi (Mass Effect non lo conosco) non calzano perfettamente perchè (come sai benissimo ;)) Syberia 1 & 2 costituiscono un unico concept separato in 2 capitoli evidentemente per ragioni di lunghezza e di budget, che sarebbero stati giustificati da un prezzo eccessivamente alto per un unico titolo che racchiudesse entrambi i capitoli. Tuttavia, Syberia 1 ha una dipanazione della storia ed un finale così romantici che, anche se la trama così sembra un po' sospesa, la si accetta. Io ad esempio non ho ancora giocato il 2° capitolo e il 1° l'ho giocato anni addietro. Cioè, non ne sento il reale bisogno. Non penso si possa dire lo stesso di Julia, che è certamente un giallo nel quale si vuol conoscere il finale, qundi non penserei mai di acquistare solo il 1° episodio e chiuderla lì.
Matrix poi non nasce come trilogia. Il film ha già una sua (pur aperta) conclusione che lo rende godibile da solo, i seguiti sono stati pensati e aggiunti dopo.

Overmann ha scritto:Nel caso di Julia sappiamo già che i tre episodi verranno rilasciati e quando, quindi è un problema che non sussiste: se ci piacerà, ne vedremo la fine.

Il punto è vedere in che modo e a quale prezzo complessivo.

Overmann ha scritto:Se guardo il mio parco titoli degli ultimi due anni, scopro che l'80% dei giochi li ho pagati meno di 20 euro... Chi ho fatto guadagnare di più? Quelli che fanno un gioco da 16 ore spendendo x e lo vendono a 50 euro, o quelli che fanno un gioco da 4 ore spendendo x/4 e lo vendono a 15?

Sicuramente i secondi. Il discorso è certamente condivisibile ma a patto che si parli sempre di giochi conclusivi.
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Overmann il sabato 31 luglio 2010, 22:55

asterix777 ha scritto:Guarda, dal mio personale punto di vista non seguo nessuna serie TV proprio per questa ragione: la pappa è troppo diluita nel tempo e se la fine della serie non merita, ho perso ere geologiche della mio vita.
Diverso è il discorso per serie con episodi autoconclusivi, come ad esempio Star Trek, in cui ogni episodio è godibile singolarmente, salvo qualche sporadico riferimento a fatti la cui conoscenza non è indispensabile per godersi l'episodio. Ma questo non vale per Tomi (non saprei per Sam & Max, che non ho ancora giocato ma so che in questo caso la struttura degli episodi è un po' più autonoma) e certamente non vale per Julia, proprio perchè è stato pensato in origine come gioco singolo.


Sono tipi di intrattenimento diverso, i motivi che spingono a seguire una serie sono diversi dai motivi che spingono a vedere un film o comunque qualcosa di autoconclusivo. Si tratta di dipingere mondi potenzialmente più vasti e sviluppati, e lato spettatore di appassionarsi a qualcosa che diventa un appuntamento e non un'esperienza fine a se stessa.
Inoltre solitamente le soluzioni sono abbastanza ibride, nel senso che c'è una storia di fondo che procede lentamente accompagnata da episodi autoconclusivi fruibili anche per se; è ad esempio il caso di Dr House ma anche delle season di Sam & Max.

Poi è chiaro che è sempre una questione soggettiva, quello che voglio dire è che globalmente è già abbastanza testato e apprezzato come tipo di distribuzione di opere narrative.

Sì ma a che serve giocare un solo episodio senza giocare gli altri e conoscere il finale? Se acquisti il primo sei indotto a comprare anche gli altri. Se poi vuoi solo farti un'idea del gioco in sè, ci sono i demo.


Cheddiamine, non hai mai piantato lì un gioco perchè, dopo alcune ore, non ti convinceva? :mrgreen:
Non sei costretto ad autotorturarti per altre dieci ore, anche se comprendo il desiderio di vedere l'opera compiuta per dare un giudizio più accorto eccetera eccetera. Puoi smettere prima, la differenza è che con una struttura episodica hai risparmiato soldi... Se ti va male, ci hai speso poco, se ti va bene, non ti importa granchè di quel che hai speso perchè sei soddisfatto dell'acquisto.

C'è gente che ESCE DAL CINEMA perchè il film lo sta annoiando... Figurati la percentuale di mercato che sarebbe disposta a continuare un'ag di 15 ore che non trova coinvolgente.


Per inciso, ormai AG a 50 euro non se ne vedono dai tempi di Paradise (mi pare sia stata l'ultima a quel prezzo. Tra l'altro, l'ho acquistata meno di un anno dopo a 10 euro!). Salvo qualche caso isolato (Perry Rhodan, Mata Hari, Overclocked) il prezzo medio di una buona AG si attesta tra i 20 e i 30 euro, quindi una cifra facilmente spendibile anche dal giocatore più occasionale, soprattutto dinanzi alla prospettiva alternativa di un episodio non conclusivo.


Perchè questo è il mercato PC, se guardi le ag per console vedi che le paghi 40/50 euro, in linea con i prezzi per console. Anche se magari sono porting beceri tipo Syberia per DS. E anche se parallelamente la versione PC costa meno della metà (vedi Sherlock Holmes vs Jack the Ripper).

E non penso che gli sviluppatori siano contenti di essere costretti a vendere quasi sottocosto... Ripeto, per me in generale è una buona idea quella di far pagare di più ma rateizzando. Ovvio che dipende anche dai numeri di cui stiamo parlando.

Inoltre, il 1° episodio, se introduttivo, non fornisce necessariamente un'idea completa e reale della qualità globale del prodotto. Ad esempio, se avessi dovuto valutare Tomi dal solo 1° episodio avrei detto che il gioco non merita neanche la sufficienza (il 1° episodio è abbastanza noioso e non succede niente di particolare), mentre mi sono ricreduto alla grande già dal 2°, decisamente migliore, così come i successivi.


Bè, questo dipende dagli sviluppatori, son loro che devono essere furbi e abili nel creare una "copertina" accattivante.

I primi due punti sono palesi, per il terzo è possibile che si faccia questo ragionamento se la differenza è di soli 5 euro, ma credo che in questo caso parliamo di qualcuno che non sa esattamente cosa sta comprando. Voglio dire che chi compra abitualmente AG conosce il prezzo medio attuale e sa anche che spendere 3x15=45 euro complessive per un'AG oggi è insolito e che ad un prezzo più basso può procurarsi un'AG conclusiva.


Sempre astraendo dal caso particolare (Julia), ripeto che io personalmente sono ben più contento di spendere 15x3 che 40x1.
Se Sam and Max fosse stato un gioco unico da 20 ore, non l'avrei nemmeno considerato... Sapendo che posso gestirmi gli episodi singolarmente nel poco tempo libero (solitamente il week end), ho comprato e finito di buon grado entrambe le stagioni.
Per quanto certi prodotti siano eccezionali nella loro prolissità, io vedo un futuro più orientato a "giochi brevi ed economici" che a "giochi lunghi e costosi", e per progetti narrativamente evoluti la struttura episodica garantisce un buon compromesso tra le due formule.
Si pensi ad esempio ai DLC a pagamento che sono sempre più diffusi almeno su console: episodi aggiuntivi che durano due ore e costano 7-10 euro... li compri volentieri perchè al prezzo di due birre passi una serata al tuo gioco preferito, ma se ti metti a fare un po' di aritmetica ci resti male.

Overmann ha scritto:Il problema è al contrario che se i dati di vendita del 1° episodio non soddisfano la produzione, questa premerà per accelerare la chiusura del titolo allo scopo di passare velocemente ad altro (sceneggiature blande, possibili bugs, finale striminzito, etc.).


Per quanto riguarda Julia non credo ci sia da preoccuparsi: con date d'uscita così ravvicinate il prodotto è senz'altro già pronto al 90%.
Parlando in generale invece è sintomatico della formula, è un vantaggio/svantaggio ed è quello che succede, appunto, con le serie televisive, ma anche con i fumetti... Se hai pubblico, continui all'infinito anche sacrificando qualità, se non ce l'hai vieni troncato dopo poco tempo.
Però, a parte certi casi limite (tipo gli ultimi 10 numeri di Berserk :mrgreen: ) per ogni prodotto "troncato che sarebbe potuto essere completo facendo la gioia di quella piccola fetta di fan" ci sarà un prodotto "espanso e maggiormente sviluppato per la gioia di una grande fetta di fan".

Overmann ha scritto:Syberia 1 & 2 costituiscono un unico concept separato in 2 capitoli evidentemente per ragioni di lunghezza e di budget


Budget e time-to-market, i motivi che citavo anche prima; senza la possibilità della struttura "episodica" (anche se qui è nella forma prequel/sequel) forse non avremmo avuto Syberia...
Tuttavia, ripeto, c'è modo e modo di terminare un'opera anche se si sa già che avrà un seguito diretto. Non tutti i cliffhanger sono insoddisfacenti, a mio parere.
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda locutus il domenica 1 agosto 2010, 0:47

Non ho ancora capito bene una cosa, in tutto questo: ma se i 3 episodi di Julia fossero usciti esclusivamente in DD e solo successivamente in un' unica versione retail (Telltales docet), l'avreste apprezzato meglio come strategia commerciale o è proprio il sistema ad episodi (brevi - come S&M o TOMI - o lunghi - come Darkness Within) che vi crea problemi?

Io comunque mi trovo abbastanza d'accordo con l'analisi di Overmann circa il fatto che la struttura ad episodi rateizza non solo il lato economico e quello dell'intrattenimento (essendo poi Julia un personaggi dei fumetti, mi sembra calzante la scelta episodica) ma rateizza in un certo senso anche l'aspetto temporale, come se il tentativo fosse quello di avvicinare il genere AG al grado di usabilità che può avere un casual game, e negli ultimi anni AG e casual game si sono avvicinati moltissimo gli uni gli altri, come genere.

Evidentemente il mercato va in quella direzione. Onestamente, finchè sul mercato rimangono valide entrambe le alternative - l'avventura classica e quella episodica - io non mi creo il problema, oltretutto considerando che anche le avventure episodiche, essendo legate da una sottotrama più ampia, quando vengono vendute in versione retail diventano un'unica avventura completa.

Il problema di Julia, a mio a vviso, è unicamente quello di non sfruttare il sistema DD e di andare direttamente sul mercato retail in versione episodica, che per me è un errore molto grave, a meno che non lo si faccia ammortizzando molto i costi e offrendo packaging spartano, allegando le varie uscite ad una rivista da edicola, per esempio.
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda asterix777 il domenica 1 agosto 2010, 3:09

Overmann ha scritto:Cheddiamine, non hai mai piantato lì un gioco perchè, dopo alcune ore, non ti convinceva? :mrgreen:

In effetti li ho sempre finiti tutti, anche quelli che mi avvincevano meno. ;)

Perchè questo è il mercato PC, se guardi le ag per console vedi che le paghi 40/50 euro, in linea con i prezzi per console.

Che però non è il mercato più rappresentativo per il settore AG.

Bè, questo dipende dagli sviluppatori, son loro che devono essere furbi e abili nel creare una "copertina" accattivante.

Ma se non ci riescono, insieme con loro ci perde anche il giocatore (come con TOMI: in base al primo episodio non gli avrei dato due soldi e i successivi capitoli forse non li avrei comprati). Talvolta spingersi più in là è necessario per una valutazione corretta.

Sempre astraendo dal caso particolare (Julia), ripeto che io personalmente sono ben più contento di spendere 15x3 che 40x1.
Se Sam and Max fosse stato un gioco unico da 20 ore, non l'avrei nemmeno considerato... Sapendo che posso gestirmi gli episodi singolarmente nel poco tempo libero (solitamente il week end), ho comprato e finito di buon grado entrambe le stagioni.

Ovviamente qui si tratta di punti di vista. Io al contrario preferisco il gioco integrale e spendere subito ma in realtà di meno, avendo in più la possibilità di gestire il gioco a piacimento e senza attese. Il Natale scorso ho giocato e finito in 3 giorni il (piatto) Art of Murder 1, cosa che non avrei potuto fare se fosse stato ad episodi. Inoltre, con l'episodico resta la spada di Damocle della gestione degli episodi successivi in caso di scarso appeal del 1° capitolo.

Per quanto riguarda Julia non credo ci sia da preoccuparsi: con date d'uscita così ravvicinate il prodotto è senz'altro già pronto al 90%.

Non saprei. I Telltale hanno le stesse scadenze e ricordo di aver letto in giro che leggevano il loro forum per il feedback degli episodi e cambiare in corsa la sceneggiatura per venire incontro ai fans.
Comunque, supponendo che il gioco in sè sia già definito, resta il dubbio sulla cura riservata agli episodi successivi se malauguratamente il 1° non dovesse trovare riscontro, e non certo per colpa degli Artematica ma magari delle pressioni dell'editore.

Budget e time-to-market, i motivi che citavo anche prima; senza la possibilità della struttura "episodica" (anche se qui è nella forma prequel/sequel) forse non avremmo avuto Syberia...

Indubbiamente le ragioni di mercato dettano legge, ma la differenza è che Syberia è godibile autonomamente (anche senza il seguito) mentre non penso sarà lo stesso per un singolo episodio di Julia.

locutus ha scritto:Non ho ancora capito bene una cosa, in tutto questo: ma se i 3 episodi di Julia fossero usciti esclusivamente in DD e solo successivamente in un' unica versione retail (Telltales docet), l'avreste apprezzato meglio come strategia commerciale o è proprio il sistema ad episodi (brevi - come S&M o TOMI - o lunghi - come Darkness Within) che vi crea problemi?

In questo caso l'operazione sarebbe stata commercialmente più adatta anche per i giocatori, visto che il prezzo delle singole uscite in DD certamente sarebbe stato inferiore alle controparti su DVD, salvo versione integrale successiva e sempre su DVD.

Io comunque mi trovo abbastanza d'accordo con l'analisi di Overmann circa il fatto che la struttura ad episodi rateizza non solo il lato economico e quello dell'intrattenimento (essendo poi Julia un personaggi dei fumetti, mi sembra calzante la scelta episodica) ma rateizza in un certo senso anche l'aspetto temporale, come se il tentativo fosse quello di avvicinare il genere AG al grado di usabilità che può avere un casual game, e negli ultimi anni AG e casual game si sono avvicinati moltissimo gli uni gli altri, come genere.

La struttura episodica sarebbe calzante col genere fumettistico se ad ogni episodio corrispondesse una storia autoconclusiva - come nel fumetto - ma non credo che Julia sia impostato così, data la sua origine di titolo da commerciare per intero.
Riguardo al tentativo di avvicinare AG e Casual Games, mi sto attrezzando con aglio, croci e paletti di legno...
In definitiva, l'episodico mi sta anche bene, visto che io acquisterò il gioco comunque a stagione completata, dopo che avrò avuto una visione d'insieme, purchè la qualità globale sia equiparabile ad un titolo concepito per intero.

Il problema di Julia, a mio a vviso, è unicamente quello di non sfruttare il sistema DD e di andare direttamente sul mercato retail in versione episodica, che per me è un errore molto grave, a meno che non lo si faccia ammortizzando molto i costi e offrendo packaging spartano, allegando le varie uscite ad una rivista da edicola, per esempio.

Concordo su questo punto.
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Sartorius il domenica 1 agosto 2010, 9:04

-
Ultima modifica di Sartorius il sabato 25 settembre 2010, 7:27, modificato 1 volta in totale.
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Overmann il domenica 1 agosto 2010, 11:42

asterix777 ha scritto:
Bè, questo dipende dagli sviluppatori, son loro che devono essere furbi e abili nel creare una "copertina" accattivante.

Ma se non ci riescono, insieme con loro ci perde anche il giocatore (come con TOMI: in base al primo episodio non gli avrei dato due soldi e i successivi capitoli forse non li avrei comprati). Talvolta spingersi più in là è necessario per una valutazione corretta.


Senz'altro, ma non è un problema nuovo... Chissà quante opere "che poi magari sarebbero migliorate / piaciute" sono state bocciate dopo il pilota, o al momento della presentazione delle prime idee.
Lato utilizzatore è la stessa cosa che, ripeto, succede a chi abbandona un'opera in corso di fruizione: magari la seconda metà lo avrebbe entusiasmato, ma chi può biasimarlo se, dopo una prima metà deludente, ha preferito dedicare ad altro il proprio tempo libero?

Credo sia fondamentale in ogni ambito riuscire a catturare subito il pubblico, perchè (quasi) nessuno svende il proprio tempo in nome del potenziale della tua creatività.

La struttura episodica sarebbe calzante col genere fumettistico se ad ogni episodio corrispondesse una storia autoconclusiva - come nel fumetto - ma non credo che Julia sia impostato così, data la sua origine di titolo da commerciare per intero.


Probabilmente hai ragione, e concordo sul fatto che sarebbe decisamente più fruibile con una formula "mista". Ma il fatto che sia un giallo o un thriller (la maggior parte delle opere oggi sono dei thriller camuffati da qualcosa) non implica una continuity così serrata. Le stesse stagioni di Sam & Max presentano un grande caso composto sapientemente da piccoli casi, così che al termine di ogni episodio hai l'impressione di aver chiuso un ciclo narrativo interno ma anche il desiderio di vedere in futuro cos'altro sarà incluso dal ciclo narrativo esterno.
Anche Mass Effect è fatto così: è pensato come una trilogia, ha una grande minaccia galattica che si manifesta però in tre sottominacce, e sottoavventure, che hanno un perfetto senso di compimento. Eventuali cliffhanger in opere simili servono solo a farti venire voglia di vedere come proseguirà la storia globale, ma la quest a cui ti sei dedicato per il 90% dell'avventura l'hai comunque conclusa e non resti insoddisfatto.
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Riccardo Cangini il giovedì 5 agosto 2010, 19:20

Ciao a tutti,

perdonate il ritardo con cui intervengo ma è un periodo piuttosto denso... Oltretutto non posso intervenire più di tanto nelle scelte commerciali che abbiamo adottato di comune accordo con WB per il gioco di Julia. Tecnicamente qualsiasi argomento riguardi Julia è coperto da NDA quindi non sarò troppo presente nelle disquisizioni di cui sarà oggetto il gioco!

Ciò che invece posso dire è che il titolo è vasto oltre che non lineare, e indubbiamente è pure il ns titolo più longevo e impegnativo.

Per quanto concerne i fumetti Bonelli alcuni non sono autoconclusivi Tex e Martin Mystere ad esempio (salvo gli ultimissimi numeri di MM che escono bi o trimestrali e che hanno un maggior numero di pagine). Nel mondo del fumetto non sono pochi gli esempi di serie non autoconclusive.

A prescindere da Julia un caro saluto e buone vacanze a tutti :wink:
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Daphoenyx il giovedì 5 agosto 2010, 19:35

Riccardo Cangini ha scritto:Tecnicamente qualsiasi argomento riguardi Julia è coperto da NDA

Scusa l'ignoranza, NDA sta per "segreto d'ufficio"?
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Nightmare il giovedì 5 agosto 2010, 20:34

Daphoenyx ha scritto:
Riccardo Cangini ha scritto:Tecnicamente qualsiasi argomento riguardi Julia è coperto da NDA

Scusa l'ignoranza, NDA sta per "segreto d'ufficio"?


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Preso da Wikipedia, non lo sapevo manco io :D
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda John il giovedì 5 agosto 2010, 22:15

Grazie Riccardo per l'intervento!
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda asterix777 il venerdì 6 agosto 2010, 2:24

Riccardo Cangini ha scritto:A prescindere da Julia un caro saluto e buone vacanze a tutti :wink:

Lo stesso anche a te e grazie dell'intervento. ;)
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Daphoenyx il venerdì 6 agosto 2010, 10:22

Nightmare ha scritto:Non-Disclosure Agreement

Preso da Wikipedia, non lo sapevo manco io :D

Grazie non ci avevo pensato di cercarlo lì #-o :D
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Re: Julia: Innocent Eyes

Messaggioda Baku il venerdì 6 agosto 2010, 11:11

Daphoenyx ha scritto:
Nightmare ha scritto:Non-Disclosure Agreement

Preso da Wikipedia, non lo sapevo manco io :D

Grazie non ci avevo pensato di cercarlo lì #-o :D


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