Wu Zetian ha scritto:Non si possono applicare gli stessi moralismi sia per chi ha centinaia di euro che avanzano mensilmente e sia per chi fa i salti mortali per pagare le bollette, dato che i primi possono tranquillamente permettersi beni superflui senza risentirne economicamente mentre i secondi no.
Se fai i salti mortali per pagare le bollette allora magari non pretendi di avere un hobby costoso nascondendoti dietro al ditino del "è mio diritto giocare". Quelli che si applicano allo stesso modo non sono i moralismi, sono le leggi.
Comunque se l’odierno mercato delle AG fosse pieno di prodotti di qualità allora quello che dici potrebbe essere tutto santo e benedetto ma non è affatto così. Scaricare un gioco non significa automaticamente un mancato acquisto dello stesso ma può stare a significare un modo per valutarne personalmente il valore effettivo: se si ritiene che il gioco meriti allora va giustamente comprato per supportare il lavoro degli sviluppatori, in caso contrario no. E’ un ragionamento sia meritocratico, che utile per non andare incontro ad acquisti infelici, e come ho già specificato, c’è chi non si può permettere di comprarsi ciofeche perche di soldi ne ha pochi.
Sono ingenuo, pensavo che per farsi un'idea i mezzi fossero cose tipo demo, filmati, recensioni, commenti degli utenti, il tutto disponibile in grande abbondanza a costo zero su Internet.
Invece no, devo scroccare il prodotto completo "perchè io sono della generazione-mille-euro quindi tutto mi è dovuto".
Immagino che quando entri in libreria pretendi che ti facciano leggere un libro per intero aggratis, perchè tu non hai 15 euro da buttare per qualcosa che poi magari non ti piace.
Se però ti piace poi lo paghi.
Tipo beneficienza.
Ora venendo al punto: se si considera disonesto chi scarica i giochi per minimizzare le spese non vedo per quale logica andrebbe ritenuto onesto chi ti vende spezzoni di uno stesso prodotto ad un prezzo iniquo per massimizzare le vendite. Un tempo non esisteva questa roba: compravi il gioco, era quello, punto.
Io posso anche considerare disonesto il prezzo di un gioco, ma questo mi spinge a non comprarlo, non mi giustifica lo
scrocco. Un tempo non esisteva neanche la possibilità di scroccare che hai oggi, un tempo i giochi costavano il doppio, un tempo tante cose erano diverse
Tipo la concezione di ricchezza e povertà.