Ora era il momento di pensare al da farsi. Erithar non aveva più oggetti con sè, gli erano stati requisiti dai mercenari, per cui doveva fare affidamento su altri mezzi per liberarsi. Vide che all'esterno della gabbia, vicino all'uscita, c'era un mercenario del Dragone che lo teneva d'occhio. Aveva diverse scelte da operare: poteva dare un'occhiata nella gabbia in cerca di qualcosa di utile, interrogare l'orco per sapere se potesse aiutarlo, fingere un malore per cercare di attirare la guardia, o aprire immediatamente le ostilità usando i suoi poteri.