«Grazie per le vostre informazioni» concluse Erithar.
«Di nulla messere, buona giornata» rispose cordialmente l'oste.
Dopodiché, l'Alchimista Nero si recò all'esterno: il villaggio era molto piccolo, consisteva in una grande piazza principale circondata da edifici e alcune case nelle aree periferiche in cui vivevano contadini, Erithar non faticò molto a individuare un uomo dall'armatura dalla foggia esotica, che indossava un pesante elmo con davanti una maschera dai tratti grotteschi, quasi demoniaci e una spada a lama dritta al suo fianco. Si fermava davanti a diversi negozi e parlava coi proprietari, apparentemente in tono molto autoritario, ed essi rispondevano sempre con tono timoroso.
Erithar valutò se fosse opportuno seguirlo per vedere cosa facesse o cercare un momento propizio per attaccarlo, colpirlo lì al centro della piazza, o avvicinarlo per parlarci.
«Di nulla messere, buona giornata» rispose cordialmente l'oste.
Dopodiché, l'Alchimista Nero si recò all'esterno: il villaggio era molto piccolo, consisteva in una grande piazza principale circondata da edifici e alcune case nelle aree periferiche in cui vivevano contadini, Erithar non faticò molto a individuare un uomo dall'armatura dalla foggia esotica, che indossava un pesante elmo con davanti una maschera dai tratti grotteschi, quasi demoniaci e una spada a lama dritta al suo fianco. Si fermava davanti a diversi negozi e parlava coi proprietari, apparentemente in tono molto autoritario, ed essi rispondevano sempre con tono timoroso.
Erithar valutò se fosse opportuno seguirlo per vedere cosa facesse o cercare un momento propizio per attaccarlo, colpirlo lì al centro della piazza, o avvicinarlo per parlarci.