Prima che i mercenari potessero avvicinarsi o tirare di nuovo, Erithar focalizzò il proprio odio su di loro; la stanza in cui erano si fece improvvisamente scura, piena di ombre, e parve che alcune di esse si distaccassero dalle pareti per aggredire gli uomini, le cui urla fecero raggelare il sangue persino dell'orco. Poi essi caddero a terra morti, e vi fu il silenzio per un breve istante.
«Non so come tu abbia fatto, Alchimista, nè intendo saperlo» disse Zarag: «Ma stai certo che non voglio averti come nemico»
«Continua a fare quel che dico io e portami con la tua viverna dove voglio andare e vedrai che non avrai problemi» replicò brusco Erithar.
I due uscirono dalla stanza; ora dovevano decidere se prendere il corridoio a destra o quello a sinistra prima dell'arrivo di altri Mercenari...
«Non so come tu abbia fatto, Alchimista, nè intendo saperlo» disse Zarag: «Ma stai certo che non voglio averti come nemico»
«Continua a fare quel che dico io e portami con la tua viverna dove voglio andare e vedrai che non avrai problemi» replicò brusco Erithar.
I due uscirono dalla stanza; ora dovevano decidere se prendere il corridoio a destra o quello a sinistra prima dell'arrivo di altri Mercenari...