Se vi dicessi che il personaggio principale di un certo videogioco è un paladino le cui terre sono state devastate da una terribile peste e che, sconvolto dagli eventi, il summenzionato paladino abbandonerà la via della fede, starei narrando le amare vicende del principe Arthas o la triste e commovente storia di Lady Aribeth de Tylmarande?
(per quest'ultima vi rimando al dolcissimo, seppur breve, tema musicale: http://www.youtube.com/watch?v=UWEagUziiSw)
In sostanza stareste giocando a Warcraft 3: Reign of Chaos o a Neverwinter Nights?
Similmente se vi raccontasi che un antico male sopito da millenni sta per risvegliarsi al mondo e che solo voi, radunando sotto la vostra bandiera un esercito composto da razze diverse, potrete arrestarne l’avanzata, starei parlando della trama di Mass Effect o di quella di Dragon Age Origins?
Unite a questo prole oscura somiglianti agli Uruk-hai di Tolkien, eroi colti da opportune amnesie (espediente che consente di glissare sull’approfondimento del personaggio) e draghi a profusione e vi renderete conto di come gli scrittori delle trame dei videogiochi manifestino, come tratto comune, una spiccata carenza di creatività. Di più: 'essi' ( ) ricalcano senza vergogna canovacci di film e telefilm, spudoratamente attingono idee dalla letteratura e, senza ritegno alcuno, modellano i personaggi dei propri lavori su characters già esistenti.
Lo sapevate, ad es., che la missione Tranquillity Lane di Fallout 3 è copiata pari, pari come concetto da un episodio di Star Trek Voyager (the Thaw: il disgelo)? Nel telefilm 5 alieni sono collegati, tramite alcove di stasi, ad un computer centrale che per loro ha creato una simulazione virtuale. Nel corso degli anni la pacifica realtà computerizzata si è però trasformata in un incubo surreale comune, proprio come avviene nel gioco Bethesda.
L’originalità è dunque un optional?
Si direbbe di sì. Anche quando un gioco può sembrare innovativo o quantomeno inusuale, forse, è perché si ispira a lavori talmente vecchi di cui non abbiamo mai sentito parlare. Ad es. l’avventura Faust: i sette giochi dell’anima ricicla vicende e personaggi del film Freaks (1932!) di Todd Browning e le fattezze dell’enigmatico Mefisto sono modellate sui lineamenti del celebre attore George Sanders.
Lo stesso Grim Fandango, che ha il pregio di shakerare sapientemente gli elementi del genere noir, dando vita ad una delle avventure più memorabili della pur breve storia del videoludo, non sarebbe mai esistito senza capolavori immortali quali Casablanca, la Foresta Pietrificata e il Falcone Maltese. Manny non è difatti Bogart? Hector leMans, il perfido cattivo che trama nell’ombra e che coltiva un’insana passione per i fiori, non è forse un incrocio tra una versione distorta di Nero Wolfe e il pingue attore Sidney Greenstreet?
Terminata questa lunghissima dissertazione… conoscete giochi che potreste con ragionevolezza definire originali? Esistono trame che vi hanno appassionato per la loro freschezza? Oppure, per diletto, potreste ‘denunciare’ in questo dotto post (sto scherzando, eh! ) lampanti esempi di plagio!
Malveaux
(per quest'ultima vi rimando al dolcissimo, seppur breve, tema musicale: http://www.youtube.com/watch?v=UWEagUziiSw)
In sostanza stareste giocando a Warcraft 3: Reign of Chaos o a Neverwinter Nights?
Similmente se vi raccontasi che un antico male sopito da millenni sta per risvegliarsi al mondo e che solo voi, radunando sotto la vostra bandiera un esercito composto da razze diverse, potrete arrestarne l’avanzata, starei parlando della trama di Mass Effect o di quella di Dragon Age Origins?
Unite a questo prole oscura somiglianti agli Uruk-hai di Tolkien, eroi colti da opportune amnesie (espediente che consente di glissare sull’approfondimento del personaggio) e draghi a profusione e vi renderete conto di come gli scrittori delle trame dei videogiochi manifestino, come tratto comune, una spiccata carenza di creatività. Di più: 'essi' ( ) ricalcano senza vergogna canovacci di film e telefilm, spudoratamente attingono idee dalla letteratura e, senza ritegno alcuno, modellano i personaggi dei propri lavori su characters già esistenti.
Lo sapevate, ad es., che la missione Tranquillity Lane di Fallout 3 è copiata pari, pari come concetto da un episodio di Star Trek Voyager (the Thaw: il disgelo)? Nel telefilm 5 alieni sono collegati, tramite alcove di stasi, ad un computer centrale che per loro ha creato una simulazione virtuale. Nel corso degli anni la pacifica realtà computerizzata si è però trasformata in un incubo surreale comune, proprio come avviene nel gioco Bethesda.
L’originalità è dunque un optional?
Si direbbe di sì. Anche quando un gioco può sembrare innovativo o quantomeno inusuale, forse, è perché si ispira a lavori talmente vecchi di cui non abbiamo mai sentito parlare. Ad es. l’avventura Faust: i sette giochi dell’anima ricicla vicende e personaggi del film Freaks (1932!) di Todd Browning e le fattezze dell’enigmatico Mefisto sono modellate sui lineamenti del celebre attore George Sanders.
Lo stesso Grim Fandango, che ha il pregio di shakerare sapientemente gli elementi del genere noir, dando vita ad una delle avventure più memorabili della pur breve storia del videoludo, non sarebbe mai esistito senza capolavori immortali quali Casablanca, la Foresta Pietrificata e il Falcone Maltese. Manny non è difatti Bogart? Hector leMans, il perfido cattivo che trama nell’ombra e che coltiva un’insana passione per i fiori, non è forse un incrocio tra una versione distorta di Nero Wolfe e il pingue attore Sidney Greenstreet?
Terminata questa lunghissima dissertazione… conoscete giochi che potreste con ragionevolezza definire originali? Esistono trame che vi hanno appassionato per la loro freschezza? Oppure, per diletto, potreste ‘denunciare’ in questo dotto post (sto scherzando, eh! ) lampanti esempi di plagio!
Malveaux