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Carlo Verdone (RACCONTO)

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Moderatore: asterix777

Carlo Verdone (RACCONTO)

Messaggioda Hiroshi il mercoledì 6 marzo 2019, 13:47

Nel mese di luglio dell'anno scorso è avvenuto un Contest in un noto sito di letteratura intitolato “Il mio amico artista” indotto da un carissimo amico in cui bisognava scrivere un componimento a tema libero dedicato al proprio artista preferito ed hanno partecipato tutti gli autori/lettori più abituali, compreso ovviamente anch'io.
Ho scelto di omaggiare Carlo Verdone, che fin da piccolo seguo con costanza tutti i suoi lavori e confermando ciò che ho espresso svariate volte ovvero la mia sfrenata passione per il cinema, non solo verdoniano si intende.
Poiché non tutti conoscono l’intera filmografia del noto attore e regista, nel racconto ho deciso di sottolineare i film che in un modo o in un altro vengono citati. Durante la lettura, capirete facilmente di come sono riuscito ad implementarli, tra l’altro ho cercato di puntare sull’originalità attenendomi allo spirito di alcune scene di “Borotalco,” uno dei migliori lungometraggi di er Patata.
Sperando di fare cosa gradita e sperando di non aver sbagliato sezione, ho deciso di condividere il testo anche qui su adventureplanet.
Grazie a tutti coloro che mi leggeranno e commenteranno.

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Io - "Buongiorno!"
Segretaria - "Buongiorno!"
Io - "È qui che cercate dei giovani ambosessi, settore Cinema, presenza, cultura, possibilità di carriera, partenza minima di settecento euro al mese?"
Segretaria - "Sì, Colossi del Cinema, siamo noi. Mi può dire il suo nome?"
Io - “Sono Giuseppe Scilipoti, giorni fa mi è arrivata una comunicazione, precisamente un invito per un colloquio."
Segretaria - "La stavamo aspettando. Il dottor Fagioni la riceverà al più presto, nel frattempo si accomodi nella sala d'aspetto."


Mezz'ora dopo


Segretaria - "Signor Scilipoti, si accomodi nell'ufficio del coordinatore. Mi segua da questa parte, prego."
Io - "Buongiorno!"
Dottor Fagioni - "Buongiorno a lei, si sieda!"
Io - "- - -"
"Dottor Fagioni - "Stia tranquillo, non la mangio mica, devo testare se lei ha i requisiti per lavorare per la nostra azienda.”
Io - " - - -"
Dottor Fagioni - "Quindi, lei vorrebbe lavorare per noi? Di cinema ne capisce?"
Io - “Con molta umiltà mi ritengo un appassionatissimo della Settima Arte, pensi che a casa ho un intera collezione di film di ogni genere e di ogni nazione, ad esempio film coreani, thailandesi, russi, danesi… ma soprattutto italiani, infatti la nostra cinematografia nazionale è quella che prediligo di più.
Inoltre, nel tempo libero mi occupo anche di recensioni.”
Dottor Fagioni - "Interessante, davvero interessante, nei suoi occhi e nella sua voce riesco chiaramente a percepire una sentita passione, eppure non sono ancora convinto.”
Io - "Dottor Fagioni, mi sentirei davvero realizzato se potessi lavorare per i Colossi del Cinema."
Dottor Fagioni - "Questo è da vedere! Le faccio una domanda: qual è secondo lei l'attore o l'attrice, di cui la sua scomparsa ha segnato il cinema italiano?"
Io "Sicuramente la morte di Paolo Villaggio. La dipartita di questo attore genovese è stata una vera tragedia, cioè veramente un lutto troppo grave, non so, come un pezzettino della mia vita che se n'è andata. Vede, al limite, mediamente se moriva mia nonna la cosa non mi intaccava, però con Villaggio c'era sto cordone ombelicale che ci univa. L’anno scorso ho mandato un sentito messaggio di condoglianze su Facebook ai famigliari. Questo però, forse, non le interessa.”
Dottor Fagioni - "Attore preferito?”
Io - "Carlo Verdone!"
Dottor Fagioni - "E il personaggio che più considera significativo della storia del cinema nostrano in senso assoluto?"
Io - "Carlo Verdone!”
Dottor Fagioni - "Si va bene, ma un personaggio come Marcello Mastroianni, lo vogliamo ignorare?”
Io - "No, no, mica lo ignoro, però Verdone è Verdone."
Dottor Fagioni - "E allora Vittorio Gassman, dove me lo mette? Eh? Dove me lo mette?"
Io - “Eh... dove glielo metto? Emh, non lo so... però scusi se insisto, Verdone è sempre Verdone!"
Dottor Fagioni - "Lei è testardo a quanto vedo... bravo! La testardaggine è una dote essenziale per il nostro settore, del resto in caso di assunzione, posso assicurare che le servirà, anche perché starà a contatto con il pubblico.”
Io - “Beh, ecco, prima della testardaggine direi che pecco di sincerità!"
Dottor Fagioni - "Bene, e allora mi parli di Carlo Verdone, del resto è pur sempre una delle icone più importanti dell'attuale cinema italiano. A parole sue, mi citi qualche suo film, non so, magari mi potrebbe fornire un'analisi. Insomma, faccia lei.”


Io - "Allora, innanzitutto il noto attore e regista romano lo considero Troppo forte, tant’è che Io e mia sorella non ci siamo mai persi un suo film in quanto anche lei è una accanita fan. Si figuri che tanti anni fa, io e i miei Compagni di scuola, addirittura imitavamo le battute più famose dell’artista in questione. Pensi che a due compagni di banco li soprannominavamo I due carabinieri poiché erano praticamente sempre insieme.
Poi si sa, dopo le superiori, come spesso accade, ci fu il classico Perdiamoci di vista e ognuno fece le sue scelte.
Prima che mi dimentichi le racconto un aneddoto: una volta, mentre ero In Viaggio con papà, altro cultore verdoniano, litigammo simpaticamente in auto per stabilire quale fosse il miglior film di Verdone. Lui insisteva su Bianco, Rosso e Verdone, mentre io con Viaggi di nozze di cui conosco a memoria ogni singola sequenza, ogni singola spezzone ed ogni singola battuta. Però bisogna ammettere che anche il lungometraggio prediletto di mio padre è Un sacco bello.
Se non ci fosse Verdone, dovrebbero inventarlo, mi creda.
Comunque anche all'estero è abbastanza conosciuto o comunque vengono trasmessi i suoi film, si immagini che, nel 2009, mentre ero in vacanza in Bulgaria, al Grand Hotel Excelsior nella televisione della mia confortevole camera, in prima serata davano Il Mio miglior nemico in italiano con sottotitoli in bulgaro, visto che nei paesi dell'ex blocco sovietico il doppiaggio non esiste.
Qui in Italia è diverso, come ben sa, vantiamo del miglior doppiaggio del mondo ed anche su questo non possiamo che ritenerci orgogliosi di essere Italians.
Comunque il cinema italiano, sta affrontando un particolare periodo di transizione, purtroppo moltissimi film non sono buoni Ma che colpa abbiamo noi poveri spettatori se i produttori decidono di investire su delle porcate o su certe boiate? Giustamente, come abbiamo appurato entrambi già da prima, almeno Verdone tiene alta la bandiera.
Mi scusi, se le parlo ancora della mia vita privata: deve sapere che l'anno scorso mi sono lasciato con la mia ex, beh, del resto L'amore è eterno finché dura. Inizialmente ci soffrii molto, tanto da dimagrire Sette chili in sette giorni.
E pensare che quando l'avevo conosciuta sembrava una ragazza Acqua e sapone, e invece, poi, causa alcune gravose questioni che desidero non menzionare, siamo risultati incompatibili, precisamente due Cuori nella tormenta.
Di certo non disponevamo di un Manuale d'amore per tentare di aggiustare le cose però le posso assicurare la mia rettitudine e senza mai fare il Gallo Cedrone con le sue amiche o con altre donne. Inoltre, ognuno aveva i propri Sogni e bisogni inconciliabili.
Ci lasciammo malamente e l'ultimo SMS da parte mia è stato: Maledetto il giorno che t'ho incontrato.
In qualche modo riuscii a superare il duro colpo. Adesso sono felicemente fidanzato, infatti Sono pazzo di Iris Blond emh… volevo dire sono pazzo di Francesca, tra l'altro in amore sento di essere finalmente Sotto una buona stella tanto da ripetermi spesso e volentieri Benedetta follia dal momento che sono follemente innamorato di questa ragazza.
Non mi guardi così, vabbè che lei sta sorridendo e ciò mi fa sentire a mio agio, le ho raccontato dei miei trascorsi sentimentali perché dopo essermi lasciato con la mia ex, ho vissuto un periodo davvero tormentato, e i film di Verdone mi aiutarono enormemente a svagarmi e a distrarmi.
Certamente non tutti i suoi lavori cinematografici li possiamo considerare riusciti...
Ecco, giusto per citarne alcuni in base alla sua richiesta di poc'anzi: Il bambino e il poliziotto, C’era un cinese in coma e Zora la vampira ritenuti come dei film minori sia dalla critica e sia dal sottoscritto.
Su Grande, Grosso e… Verdone preferisco non soffermarmi, al massimo mi limito a spendere soltanto quattro parole: Esasperante e biecamente commerciale.
Con Verdone, negli ultimi anni, col nostro cinema italiano L'abbiamo fatta grossa con La grande bellezza in quanto secondo un mio modesto parere, la partecipazione dell’artista non è stata sfruttata a dovere, non dico che fosse fuori luogo ma al suo personaggio bisognava fornire sicuramente più spazio. Un vero peccato e un vero spreco.
In verità i film recenti, sebbene ben fatti, non eguagliano quelli degli anni ottanta/novanta e lo dico anche per una questione nostalgica. Giusto per rendere ulteriormente l'idea Stasera a casa di Alice, che sarebbe mia cugina, ci guarderemo assieme a degli amici Al lupo, al lupo in DVD bocciando all'unanimità un film su cui eravamo indecisi ovvero Io, loro e Lara.
Questo è quanto dottor Fagioni, citare gli aspetti autobiografici dell'attore/regista non credo sarebbe proprio il caso, ma vorrei concludere dicendo che già da adesso entra di diritto nella storia.
Verdone, un caposaldo del cinema italiano di innegabile bravura, tra l'altro è uno dei pochissimi che non si è mai abbassato a nessuna fiction o a squallidi programmi TV.”


Dottor Fagioni - “È da molti anni che faccio colloqui e mai, dico mai, mi è capitato un tipo come lei, così appassionato e diciamolo, anche molto originale. Sono rimasto letteralmente sorpreso. Mi ha parlato di lei e di Verdone citandomi praticamente tutti i suoi film e l'ha fatto con una verve tutta sua. Probabilmente mi ha raccontato un sacco di fregnacce fantoniane ma non importa, a me è bastato scorgere un potenziale ottimo elemento da non lasciarsi scappare. Lei un giorno potrebbe guadagnare più di me, lo sa? Comunque lei è assunto! ASSUNTO!”
Io: - "Assunto? Grazie, grazie di cuore, io, io... io non vi deluderò! Siiiiiiiiiiiiiii!!!! Mamma mia, ce l'ho fatta!!!"
Dottor Fagioni: - “Il suo entusiasmo è comprensibile! Abbiamo bisogno di giovani come lei con una adeguata preparazione cinematografica e dalla personalità arguta. Penso che diventeremo amici. Una di queste sere la invito a cena in un posto dove fanno un risottino niente male. Fondamentalmente sarà una cena di lavoro dove avremo modo di parlare di alcuni progetti e mi saranno utilissimi alcuni suoi pareri”.
Io: - “Con piacere accetterò il suo invito, il fatto che lei fin da adesso ripone molta fiducia in me, mi inorgoglisce non poco.”
Dottor Fagioni: - “Qui ai Colossi del Cinema comincerà il prossimo lunedì. Se vuole le affiancherò il signor Augusto Brega, un tipo abbastanza burbero, lo ammetto, però credo proprio che andrete d'accordo. Le darà una... ehm, una mano, d'altro canto so’ quattr'anni che fa sto lavoro!”
Io: - " NO!!! (detto con un tono verdoniano) Se non le dispiace vorrei poter lavorare da solo.”
Dottor Fagioni: - “Effettivamente, pensandoci bene, un ragazzo spigliato come lei non ne avrebbe bisogno. A lunedì allora e non dimentichi il Borotalco, le servirà per i piedi, qui ci sarà da lavorare e da sbattere tutto il giorno. Glielo assicuro”.
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