IL CAMBIAMENTO...
PARTIAMO DA QUA!!
Un'amichevole tra il Queens Park Rangers e la nazionale olimpica cinese degenera dopo uno scontro di gioco: calci, pugni e colpi di kung-fu, partita sospesa a un quarto d'ora dal fischio finaleLONDRA, 8 febbraio 2007 - Alla faccia dello spirito olimpico. Mentre Pechino si prepara ad ospitare i Giochi del 2008, la nazionale cinese di calcio diventa protagonista di una storia che coi valori dello sport ha ben poco a che vedere: una deprecabile rissa in campo. L'under 23 guidata da Radomir Dujkovic, in questi giorni, è impegnata in una tournée a Londra. Proprio la capitale inglese ospiterà l'Olimpiade del 2012, ma il viaggio in terra britannica della nazionale olimpica cinese è dettato più che altro da ragioni economiche e di marketing. E' il Chelsea, infatti, ad ospitare la Cina per due settimane: i Blues hanno appena lanciato la versione cinese del loro sito internet e puntano a stringere solidi rapporti con Pechino per sfruttare le potenzialità di quel promettente mercato.
La prima amichevole della squadra di Dujkovic era in programma proprio contro le riserve del Chelsea. E ha dato subito qualche segnale non incoraggiante: in una partita caratterizzata più da spintoni che da altro, Dai Lin è stato espulso. Il clima era già piuttosto teso, perché i giocatori ospiti non hanno gradito le condizioni del campo d'allenamento loro riservato, appena fuori Londra. Il peggio, però, doveva ancora arrivare: ieri la Cina ha affrontato il Queens Park Rangers (serie B inglese), ma la partita è stata sospesa un quarto d'ora prima del fischio finale. Il motivo? Una gigantesca rissa tra le due squadre, condita da colpi di kung-fu esibiti dai calciatori asiatici. Una scena vergognosa che ha disgustato il pubblico sugli spalti. Tutto è nato da un fallo subito dall'attaccante Gao Lin, evidentemente poco abituato ai tackle inglesi: in un attimo, la situazione è degenerata. Il cinese Zheng Tao, durante la zuffa, si è fratturato la mascella e ha perso conoscenza per qualche attimo.
Gao Lin è stato messo sul primo aereo e rispedito in Cina, ma Dujkovic (che al Mondiale tedesco era c.t. del Ghana) non riesce ancora a darsi pace per l'accaduto: "I miei giocatori dovevano sapere che lo stile di gioco inglese è molto ruvido. Questa non è una buona ragione per combattere. Sono veramente deluso, è un episodio inaccettabile". Intanto, però, il danno d'immagine è stato fatto. In un momento in cui si guarda all'Inghilterra come modello di civiltà sportiva da seguire, di questa brutta storia si sarebbe fatto volentieri a meno.
COME INIZIO,NON C'E' MALE...