asterix777 ha scritto:Guarda, dal mio personale punto di vista non seguo nessuna serie TV proprio per questa ragione: la pappa è troppo diluita nel tempo e se la fine della serie non merita, ho perso ere geologiche della mio vita.
Diverso è il discorso per serie con episodi autoconclusivi, come ad esempio Star Trek, in cui ogni episodio è godibile singolarmente, salvo qualche sporadico riferimento a fatti la cui conoscenza non è indispensabile per godersi l'episodio. Ma questo non vale per Tomi (non saprei per Sam & Max, che non ho ancora giocato ma so che in questo caso la struttura degli episodi è un po' più autonoma) e certamente non vale per Julia, proprio perchè è stato pensato in origine come gioco singolo.
Sono tipi di intrattenimento diverso, i motivi che spingono a seguire una serie sono diversi dai motivi che spingono a vedere un film o comunque qualcosa di autoconclusivo. Si tratta di dipingere mondi potenzialmente più vasti e sviluppati, e lato spettatore di appassionarsi a qualcosa che diventa un appuntamento e non un'esperienza fine a se stessa.
Inoltre solitamente le soluzioni sono abbastanza ibride, nel senso che c'è una storia di fondo che procede lentamente accompagnata da episodi autoconclusivi fruibili anche per se; è ad esempio il caso di Dr House ma anche delle season di Sam & Max.
Poi è chiaro che è sempre una questione soggettiva, quello che voglio dire è che globalmente è già abbastanza testato e apprezzato come tipo di distribuzione di opere narrative.
Sì ma a che serve giocare un solo episodio senza giocare gli altri e conoscere il finale? Se acquisti il primo sei indotto a comprare anche gli altri. Se poi vuoi solo farti un'idea del gioco in sè, ci sono i demo.
Cheddiamine, non hai mai piantato lì un gioco perchè, dopo alcune ore, non ti convinceva?
Non sei costretto ad autotorturarti per altre dieci ore, anche se comprendo il desiderio di vedere l'opera compiuta per dare un giudizio più accorto eccetera eccetera. Puoi smettere prima, la differenza è che con una struttura episodica hai risparmiato soldi... Se ti va male, ci hai speso poco, se ti va bene, non ti importa granchè di quel che hai speso perchè sei soddisfatto dell'acquisto.
C'è gente che ESCE DAL CINEMA perchè il film lo sta annoiando... Figurati la percentuale di mercato che sarebbe disposta a continuare un'ag di 15 ore che non trova coinvolgente.
Per inciso, ormai AG a 50 euro non se ne vedono dai tempi di Paradise (mi pare sia stata l'ultima a quel prezzo. Tra l'altro, l'ho acquistata meno di un anno dopo a 10 euro!). Salvo qualche caso isolato (Perry Rhodan, Mata Hari, Overclocked) il prezzo medio di una buona AG si attesta tra i 20 e i 30 euro, quindi una cifra facilmente spendibile anche dal giocatore più occasionale, soprattutto dinanzi alla prospettiva alternativa di un episodio non conclusivo.
Perchè questo è il mercato PC, se guardi le ag per console vedi che le paghi 40/50 euro, in linea con i prezzi per console. Anche se magari sono porting beceri tipo Syberia per DS. E anche se parallelamente la versione PC costa meno della metà (vedi Sherlock Holmes vs Jack the Ripper).
E non penso che gli sviluppatori siano contenti di essere costretti a vendere quasi sottocosto... Ripeto, per me in generale è una buona idea quella di far pagare di più ma rateizzando. Ovvio che dipende anche dai numeri di cui stiamo parlando.
Inoltre, il 1° episodio, se introduttivo, non fornisce necessariamente un'idea completa e reale della qualità globale del prodotto. Ad esempio, se avessi dovuto valutare Tomi dal solo 1° episodio avrei detto che il gioco non merita neanche la sufficienza (il 1° episodio è abbastanza noioso e non succede niente di particolare), mentre mi sono ricreduto alla grande già dal 2°, decisamente migliore, così come i successivi.
Bè, questo dipende dagli sviluppatori, son loro che devono essere furbi e abili nel creare una "copertina" accattivante.
I primi due punti sono palesi, per il terzo è possibile che si faccia questo ragionamento se la differenza è di soli 5 euro, ma credo che in questo caso parliamo di qualcuno che non sa esattamente cosa sta comprando. Voglio dire che chi compra abitualmente AG conosce il prezzo medio attuale e sa anche che spendere 3x15=45 euro complessive per un'AG oggi è insolito e che ad un prezzo più basso può procurarsi un'AG conclusiva.
Sempre astraendo dal caso particolare (Julia), ripeto che io personalmente sono ben più contento di spendere 15x3 che 40x1.
Se Sam and Max fosse stato un gioco unico da 20 ore, non l'avrei nemmeno considerato... Sapendo che posso gestirmi gli episodi singolarmente nel poco tempo libero (solitamente il week end), ho comprato e finito di buon grado entrambe le stagioni.
Per quanto certi prodotti siano eccezionali nella loro prolissità, io vedo un futuro più orientato a "giochi brevi ed economici" che a "giochi lunghi e costosi", e per progetti narrativamente evoluti la struttura episodica garantisce un buon compromesso tra le due formule.
Si pensi ad esempio ai DLC a pagamento che sono sempre più diffusi almeno su console: episodi aggiuntivi che durano due ore e costano 7-10 euro... li compri volentieri perchè al prezzo di due birre passi una serata al tuo gioco preferito, ma se ti metti a fare un po' di aritmetica ci resti male.
Overmann ha scritto:Il problema è al contrario che se i dati di vendita del 1° episodio non soddisfano la produzione, questa premerà per accelerare la chiusura del titolo allo scopo di passare velocemente ad altro (sceneggiature blande, possibili bugs, finale striminzito, etc.).
Per quanto riguarda Julia non credo ci sia da preoccuparsi: con date d'uscita così ravvicinate il prodotto è senz'altro già pronto al 90%.
Parlando in generale invece è sintomatico della formula, è un vantaggio/svantaggio ed è quello che succede, appunto, con le serie televisive, ma anche con i fumetti... Se hai pubblico, continui all'infinito anche sacrificando qualità, se non ce l'hai vieni troncato dopo poco tempo.
Però, a parte certi casi limite (tipo gli ultimi 10 numeri di Berserk
) per ogni prodotto "troncato che sarebbe potuto essere completo facendo la gioia di quella piccola fetta di fan" ci sarà un prodotto "espanso e maggiormente sviluppato per la gioia di una grande fetta di fan".
Overmann ha scritto:Syberia 1 & 2 costituiscono un unico concept separato in 2 capitoli evidentemente per ragioni di lunghezza e di budget
Budget e time-to-market, i motivi che citavo anche prima; senza la possibilità della struttura "episodica" (anche se qui è nella forma prequel/sequel) forse non avremmo avuto Syberia...
Tuttavia, ripeto, c'è modo e modo di terminare un'opera anche se si sa già che avrà un seguito diretto. Non tutti i cliffhanger sono insoddisfacenti, a mio parere.