Diduz ha scritto:Gnupick ha scritto:ma soprattutto verso chi si sforza di fare qualcosa da zero senza utilizzare il dorato lasciapassare della Lucas nostalgia (chi me lo fa fare di avventurarmi in progetti nuovi, mica sono più scemo di loro?).
Ecco, io credo che sia questo, da creativo, il nocciolo della questione che ti fa
davvero girare le balle.
Al "chi me lo fa fare" ti rispondo: fregatene e vai avanti per la tua strada, c'è qualcuno che osserva entrambe le tendenze, dietrologiche e progressiste.
Aspetta, non parlavo di me, era un esempio, un 'io' generale come nell'altro caso che ho esposto - giuro
.
Però hai ragione, sebbene -come ti dicevo- in realtà mi immedesimo un po' in entrambi gli aspetti, sia come sviluppatore di un fangame sia come sviluppatore in generale ('sviluppatore' è un parolone, non mi ci sento ancora, ma semplifichiamo
). Poi sono consapevole che si osservano entrambe le tendenze, per fortuna! In ogni caso di certo non darei mai la colpa a un FoA Special Edition se sviluppassi un gioco che si rivelerebbe un disastro economico, per carità. Semplicemente trovo ingiusto usare queste scorciatoie, specialmente in questo periodo... diciamo 'vintage'
.
In un altro ambito, Roberto Recchioni mostrò delle perplessità riguardo alle 'intenzioni' degli autori del fanfilm su Dylan Dog, in parte per la campagna Indiegogo (e vabè) ma sopratutto perchè si è reso conto che gli autori hanno ottenuto un grande slancio di popolarità grazie al marchio nonostante ci siano dei dubbi sulla loro effettiva passione nei confronti del personaggio (almeno a giudicare dal modo in cui lo hanno delineato). Io sono un po' più morbido perchè se realizzi qualcosa gratis, come per esempio un fanmade, il minimo è poterlo anche usare come biglietto da visita,per fare esperienza e per avere feedback 'facile'. Ma sono conti da fare a progetto terminato o perlomeno mostrato al pubblico, quando la gente può decidere se ha in mano qualcosa di valido o meno, e se magari hai solo sfruttato il nome: usare invece una demo incompleta per farsi finanziare *ufficialmente* un progetto -peraltro enorme- è un'altra cosa.
La questione del lavoro gratis è... spinosa. Il mio modo di vederlo è sempre stato: tanto di cappello a chi lo fa, ma non può diventare un termine di paragone. E' una forma di santità, per quanto mi riguarda. Al di là della questione remake/rivisitazione/vampirizzazioni/lasciapassare, Indiana Jones and the Fate of Atlantis è un gioco enorme: anche se non lo devi scrivere, rifare grafica, sonoro e programmazione è un lavoro immane. Un lavoro. Se lo vogliono fare gratis, beati loro che possono permetterselo. Se vorranno farsi pagare, davvero non posso dirmi stupito.
E' vero che Atlantis è un gioco enorme ma... chi li obbliga a farlo? Cioè non sono mica costretti a scegliersi il progettone impossibile, possono anche fare altro, o proprio al limite-al limite fare un FoA parte 1 e vedere che aria tira.
Ci sarebbe poi anche la strada delle donazioni volontarie, ma immagino che sia davvero poca cosa.
Col passare del tempo, riguardo al genere classico, sto sempre più apprezzando realtà come Deadalic, Wadjet, King Art etc, che magari rischiano di realizzare avventure un po' ruffiane e derivative, ma perlomeno è roba loro, 'pulita'. E c'è anche il caso dei Phoenix, per esempio, che sono partiti con un fangame per poi fare qualcosa di proprio: questo mi sembra un modo onesto e intelligente di utilizzare passione e 'marchio' per tentare magari di realizzare qualcosa di originale. Pretendere di farsi pagare (ripeto: 'ufficialmente') solo sulla base di un'idea ('facciamo la special edition di Fate') e poco più mi sembra un po' troppo.