Sabato italiano "alternativo" quello di oggi, con un piccolo viaggio nella vicina Svizzera per parlarvi di Eselmir e i cinque doni magici, nuovo titolo di Stelex Software, software house già nota agli avventurieri per I Misteri di Maggia.
Del gioco non si sa ancora molto, ma grazie alla cortesia di Stefano Maccarinelli, uno degli sviluppatori del gioco, possiamo offrirvi qualche immagine in anteprima oltre che una presentazione del gioco direttamente dalla sua "voce". Ovviamente non mancheremo di tornare a parlarvi di un titolo che reputiamo di sicuro interesse, ma per ora non vi resta che accontentarvi e seguire la pagina facebook ufficialeper aggiornamenti live! E ricordate, il prossimo protagonista del Sabato Italiano potreste essere voi!
Lo scorso 9 aprile abbiamo annunciato di avere trovato un accordo con lo scrittore ticinese Sebastiano B. Brocchi per la realizzazione di un videogioco ambientato nell’universo fantasy dei Pirin dal titolo “Eselmir e i cinque doni magici”.
Si tratterà di una avventura grafica punta e clicca in 2D per PC e Mac, dal retrogusto classico del genere, basata su testi e disegni di Brocchi che, siamo sicuri, saprà rendere giustizia allo spirito della saga.
Progettazione e sviluppo saranno lunghi e sono ancora nelle fasi iniziali. Non è stata ancora resa nota nessuna data prevista per il rilascio, ma le persone coinvolte in questo progetto stanno lavorando a pieno ritmo e con grande entusiasmo in un clima di creatività e competenza, a quello che, almeno per adesso, è sicuramente la più ambiziosa avventura in casa Stelex Software.
Sebastiano B. Brocchi è un giovane e talentuoso scrittore della Svizzera Italiana. Ha già pubblicato diversi libri e saggi e nel 2012 ha dato alla luce il primo volume della saga dei Pirin, intitolato “Le memorie di Helewen” (Casa Editrice Kimerik). Un libro che, oltre a segnare l’esordio dell’autore nel genere fantasy, costituisce una piccola rivoluzione nel vasto panorama di questo tipo di letteratura, proponendo un connubio tra testo e immagini (decine di illustrazioni a colori e in bianco e nero, realizzate dall’autore) che porterà il lettore a scoprire via via un mondo immaginario studiato fin nei minimi particolari. Un fantasy atipico, fatto di racconti nel racconto, l'uno racchiuso nell'altro come scatole cinesi. Un continente, la terra di Gaimat, quattordici fiorenti civiltà (tra cui, appunto, i Pirin, popolo di semidei nati dall’unione di un uomo e una fata), una profusione di oggetti magici, luoghi incantati, in un originalissimo intreccio di storie fiabesche ispirate alla mitologia antica e al folklore medievale.
Chi ha letto il libro avrà notato che il nome di Eselmir non compare tra i personaggi del romanzo "Le memorie di Helewen" (il primo volume della saga). In effetti, la sua storia è stata concepita come spin-off. Eselmir, infatti, sarà un personaggio del tutto nuovo, le cui vicende non influenzeranno e non ripercorreranno quelle della saga letteraria, ma andranno ad inserirsi sullo sfondo dei mondi narrati da Brocchi come una sorta di "storia parallela". vi si troveranno, naturalmente, anche alcuni personaggi del libro, con i quali sarà possibile interagire, o della cui storia sarà possibile scoprire risvolti sconosciuti e inaspettati. Nel gioco, in questo senso, sarà presente la possibilità di rinvenire, in momenti e luoghi diversi, libri, diari, oppure di parlare con personaggi che potranno narrarci eventi inediti e ricordi del passato.
Come Stelex Software vogliamo semplicemente offrire qualche momento piacevole ai giocatori raccontando loro una storia. Una bella storia che sappia coinvolgere ed emozionare. La cosa più importante per noi è potere realizzare videogiochi, avere qualcosa da raccontare, vedere materializzarsi i nostri progetti ed i nostri sogni. Anche se Eselmir e i cinque doni magici non sarà sicuramente il “gioco dell’anno”, se riusciamo a trasmettere il nostro entusiasmo e lasciare un piacevole ricordo nella mente dei giocatori che termineranno il gioco, ci riteniamo ripagati di tutti gli sforzi.
In questo senso, Sebastiano Brocchi ha creato un mondo meraviglioso. Abbiamo a disposizione un universo intero dal quale attingere e al quale ispirarci. Uno dei punti di forza del gioco sarà sicuramente la trama. Puntiamo molto su questo aspetto. Vogliamo che venga raccontato qualcosa di coinvolgente e che venga fatto nel modo giusto. Il gameplay più lento e riflessivo rispetto a giochi più frenetici e adrenalinici permetterà di dare risalto alla storia e avere una narrazione molto coinvolgente e profonda. Proprio questo pensiamo che sia il suo punto di forza principale. Vogliamo dare un’esperienza del genere “leggere un bel libro, sorseggiando una cioccolata calda davanti ad un caminetto acceso”. Stiamo anche cercando di rendere meno “forzati” gli enigmi ma amalgamarli con dolcezza nella storia.
Un altro punto importante sarà legato all’aspetto grafico, che sarà lo stesso delle innumerevoli illustrazioni che adornano il primo romanzo, uno stile molto particolare e unico ma con molta personalità e, ne siamo certi, sicuramente piacevole. Tutto è interamente disegnato a mano dall’autore stesso. Grande cura del dettaglio è stata tributata ad ogni location (e saranno tantissime quelle presenti), perché anche un oggetto senza voce dev'essere in grado di raccontare delle storie. E di storie, questo videogioco, ne racconterà davvero tante! Anche per gli oggetti viene dedicato tutto il tempo necessario: che si tratti di oggetti magici o utensili della vita quotidiana, il giocatore si troverà confrontato con una miriade di manufatti che potranno entrare a far parte del suo inventario aspettando il momento più adatto per essere utilizzati. Essi rispecchieranno, ognuno a modo suo, l'estro e la mentalità della civiltà che li ha creati, i materiali, i colori e le forme preferiti in una certa regione, la maggiore o minore abilità degli artigiani di un popolo rispetto ad un altro, e così via...
Ogni nostro progetto è sempre una nuova sfida ed è per questo che è così stimolante. Vogliamo evolvere pure restando sempre umili e con i piedi ben piantati a terra. Consci dei nostri pregi e dei nostri limiti. Ci piace metterci sempre in gioco. Provarci. Fare un gioco perché piace a noi, fare giochi che magari altri non vogliono più fare solo perché non è un genere mainstream.
Lavorare con Sebastiano, che è completamente estraneo al mondo dei videogiochi, può sembrare a prima vista una scelta avventata. Invece è esattamente l’opposto: ci permette di vedere il tutto con un’altra prospettiva ed è molto allettante. Porta aria nuova. Lui in ogni caso si concentra sulla grafica e sulla storia, noi invece sul game design, sulla programmazione e su tutto il resto della fase creativa videoludica.
Per noi infine si tratterà inoltre di utilizzare anche un motore di gioco completamente nuovo ma che ci sta permettendo di spingerci dove non eravamo mai arrivati con le nostre creazioni precedenti. Possiamo realizzare moltissime nuove idee interessanti, integrare enigmi molto particolari e rendere disponibile il gioco sia per Windows che per Mac. È un compito arduo ma siamo pronti e non vediamo l’ora di portare a termine il gioco, anche se sarà un progetto relativamente lungo e con risorse finanziarie e di personale decisamente limitate. L’entusiasmo, invece, è illimitato…
Del gioco non si sa ancora molto, ma grazie alla cortesia di Stefano Maccarinelli, uno degli sviluppatori del gioco, possiamo offrirvi qualche immagine in anteprima oltre che una presentazione del gioco direttamente dalla sua "voce". Ovviamente non mancheremo di tornare a parlarvi di un titolo che reputiamo di sicuro interesse, ma per ora non vi resta che accontentarvi e seguire la pagina facebook ufficialeper aggiornamenti live! E ricordate, il prossimo protagonista del Sabato Italiano potreste essere voi!
Lo scorso 9 aprile abbiamo annunciato di avere trovato un accordo con lo scrittore ticinese Sebastiano B. Brocchi per la realizzazione di un videogioco ambientato nell’universo fantasy dei Pirin dal titolo “Eselmir e i cinque doni magici”.
Si tratterà di una avventura grafica punta e clicca in 2D per PC e Mac, dal retrogusto classico del genere, basata su testi e disegni di Brocchi che, siamo sicuri, saprà rendere giustizia allo spirito della saga.
Progettazione e sviluppo saranno lunghi e sono ancora nelle fasi iniziali. Non è stata ancora resa nota nessuna data prevista per il rilascio, ma le persone coinvolte in questo progetto stanno lavorando a pieno ritmo e con grande entusiasmo in un clima di creatività e competenza, a quello che, almeno per adesso, è sicuramente la più ambiziosa avventura in casa Stelex Software.
Sebastiano B. Brocchi è un giovane e talentuoso scrittore della Svizzera Italiana. Ha già pubblicato diversi libri e saggi e nel 2012 ha dato alla luce il primo volume della saga dei Pirin, intitolato “Le memorie di Helewen” (Casa Editrice Kimerik). Un libro che, oltre a segnare l’esordio dell’autore nel genere fantasy, costituisce una piccola rivoluzione nel vasto panorama di questo tipo di letteratura, proponendo un connubio tra testo e immagini (decine di illustrazioni a colori e in bianco e nero, realizzate dall’autore) che porterà il lettore a scoprire via via un mondo immaginario studiato fin nei minimi particolari. Un fantasy atipico, fatto di racconti nel racconto, l'uno racchiuso nell'altro come scatole cinesi. Un continente, la terra di Gaimat, quattordici fiorenti civiltà (tra cui, appunto, i Pirin, popolo di semidei nati dall’unione di un uomo e una fata), una profusione di oggetti magici, luoghi incantati, in un originalissimo intreccio di storie fiabesche ispirate alla mitologia antica e al folklore medievale.
Chi ha letto il libro avrà notato che il nome di Eselmir non compare tra i personaggi del romanzo "Le memorie di Helewen" (il primo volume della saga). In effetti, la sua storia è stata concepita come spin-off. Eselmir, infatti, sarà un personaggio del tutto nuovo, le cui vicende non influenzeranno e non ripercorreranno quelle della saga letteraria, ma andranno ad inserirsi sullo sfondo dei mondi narrati da Brocchi come una sorta di "storia parallela". vi si troveranno, naturalmente, anche alcuni personaggi del libro, con i quali sarà possibile interagire, o della cui storia sarà possibile scoprire risvolti sconosciuti e inaspettati. Nel gioco, in questo senso, sarà presente la possibilità di rinvenire, in momenti e luoghi diversi, libri, diari, oppure di parlare con personaggi che potranno narrarci eventi inediti e ricordi del passato.
Come Stelex Software vogliamo semplicemente offrire qualche momento piacevole ai giocatori raccontando loro una storia. Una bella storia che sappia coinvolgere ed emozionare. La cosa più importante per noi è potere realizzare videogiochi, avere qualcosa da raccontare, vedere materializzarsi i nostri progetti ed i nostri sogni. Anche se Eselmir e i cinque doni magici non sarà sicuramente il “gioco dell’anno”, se riusciamo a trasmettere il nostro entusiasmo e lasciare un piacevole ricordo nella mente dei giocatori che termineranno il gioco, ci riteniamo ripagati di tutti gli sforzi.
In questo senso, Sebastiano Brocchi ha creato un mondo meraviglioso. Abbiamo a disposizione un universo intero dal quale attingere e al quale ispirarci. Uno dei punti di forza del gioco sarà sicuramente la trama. Puntiamo molto su questo aspetto. Vogliamo che venga raccontato qualcosa di coinvolgente e che venga fatto nel modo giusto. Il gameplay più lento e riflessivo rispetto a giochi più frenetici e adrenalinici permetterà di dare risalto alla storia e avere una narrazione molto coinvolgente e profonda. Proprio questo pensiamo che sia il suo punto di forza principale. Vogliamo dare un’esperienza del genere “leggere un bel libro, sorseggiando una cioccolata calda davanti ad un caminetto acceso”. Stiamo anche cercando di rendere meno “forzati” gli enigmi ma amalgamarli con dolcezza nella storia.
Un altro punto importante sarà legato all’aspetto grafico, che sarà lo stesso delle innumerevoli illustrazioni che adornano il primo romanzo, uno stile molto particolare e unico ma con molta personalità e, ne siamo certi, sicuramente piacevole. Tutto è interamente disegnato a mano dall’autore stesso. Grande cura del dettaglio è stata tributata ad ogni location (e saranno tantissime quelle presenti), perché anche un oggetto senza voce dev'essere in grado di raccontare delle storie. E di storie, questo videogioco, ne racconterà davvero tante! Anche per gli oggetti viene dedicato tutto il tempo necessario: che si tratti di oggetti magici o utensili della vita quotidiana, il giocatore si troverà confrontato con una miriade di manufatti che potranno entrare a far parte del suo inventario aspettando il momento più adatto per essere utilizzati. Essi rispecchieranno, ognuno a modo suo, l'estro e la mentalità della civiltà che li ha creati, i materiali, i colori e le forme preferiti in una certa regione, la maggiore o minore abilità degli artigiani di un popolo rispetto ad un altro, e così via...
Ogni nostro progetto è sempre una nuova sfida ed è per questo che è così stimolante. Vogliamo evolvere pure restando sempre umili e con i piedi ben piantati a terra. Consci dei nostri pregi e dei nostri limiti. Ci piace metterci sempre in gioco. Provarci. Fare un gioco perché piace a noi, fare giochi che magari altri non vogliono più fare solo perché non è un genere mainstream.
Lavorare con Sebastiano, che è completamente estraneo al mondo dei videogiochi, può sembrare a prima vista una scelta avventata. Invece è esattamente l’opposto: ci permette di vedere il tutto con un’altra prospettiva ed è molto allettante. Porta aria nuova. Lui in ogni caso si concentra sulla grafica e sulla storia, noi invece sul game design, sulla programmazione e su tutto il resto della fase creativa videoludica.
Per noi infine si tratterà inoltre di utilizzare anche un motore di gioco completamente nuovo ma che ci sta permettendo di spingerci dove non eravamo mai arrivati con le nostre creazioni precedenti. Possiamo realizzare moltissime nuove idee interessanti, integrare enigmi molto particolari e rendere disponibile il gioco sia per Windows che per Mac. È un compito arduo ma siamo pronti e non vediamo l’ora di portare a termine il gioco, anche se sarà un progetto relativamente lungo e con risorse finanziarie e di personale decisamente limitate. L’entusiasmo, invece, è illimitato…