Diduz ha scritto:Son fatti molto bene, hanno di solito una direzione artistica piuttosto forte, che riesce ad ovviare ai limiti di budget nelle animazioni, per dire. Non nascondo che preferisco loro a un approccio alla The Book of Unwritten Tales, che tecnicamente è anche meglio delle loro cose, però per me ha meno... personalità. Questo fino a Silence, perché secondo me da quello avremo belle sorprese.
E comunque è interessante anche vedere il taglio differente tra un Deponia e un Broken Sword, perché per quanto siano tutti e due 2D, Deponia usa inquadrature più ravvicinate, mentre i Broken Sword in 2D si allontanano maggiormente dai protagonisti. Immagino che nel caso dei Deponia concentrarsi sui personaggi buffi sia fondamentale per l'esperienza, mentre la visione storica di Broken Sword necessiti di un ambiente importante quanto i personaggi. Ipotizzo.
Penso che sia anche una questione di ottimizzazione e di volontà di produzione. Deponia ha una risoluzione standard in full HD e la Daedalic non ha mai voluto appesantire le sue produzioni con animazioni troppo elaborate e ricche di frame, col risultato che visivamente sono spesso legnose e poco memorabili. Al contempo Deponia è fumettoso, quindi possono permettersi di limitare in parte il problema con le tipiche animazioni da cartone animato, quelle in cui con un frame il personaggio si sposta velocemente da una posizione all'altra (vedi Rufus quando si spaventa).
I primi due BS giravano a risoluzioni ben lontane dal full HD e, in più, il taglio delle scene riprese da lontano permetteva di realizzare animazioni più piccole, meno pesanti e con un numero MOLTO maggiore di sprites. Non a caso nei primi due BS vedevi compiere a George ogni singola azione, non c'era proprio il concetto di animazione standard (ad esempio la tipica animazione del raccogli-oggetti, che è sempre la stessa).
La situazione è infatti cambiata col quinto episodio, dove la Revolution si è molto standardizzata per stare al passo coi tempi e le risoluzioni attuali. Insomma pro e contro, ma rimane vero che la full HD ha reso più difficile produrre giochi 2D belli e al contempo ricchi di animazioni.
Per BTT ho scelto una strada che si colloca a metà. E' vero che Lars ha un set di animazioni standard che ripete più volte, ma è anche vero che in molte situazioni particolari me ne sono strafregato dei discorsi tecnici e ho disegnato animazioni elaborate e ricche di frames. Laddove i fotogrammi sarebbero stati troppi e troppo grandi ho optato per una tecnica che ho notato e apprezzato in The Inner World: far partire dei brevi video in cui il giocatore può vedere nel dettaglio le azioni compiute dal personaggio, non badando minimamente al discorso ottimizzazione.