Kona e The Long Dark

[Overmann]

Per chi vuole perdersi tra le gelide distese canadesi, sono in uscita due giochi (più o meno figli di Kickstarter) che meritano di essere tenuti d'occhio.

The Long Dark è un survival puro, in cui un pilota resta disperso nelle lande disabitate del Canada e dovrà sopravvivere gestendo calorie, fame, sete e i pericoli della natura. Praticamente vagate per ambienti sandbox cercando di rimanere vivi. E' però in arrivo anche uno story mode episodico, che sembra sarà simile a The Walking Dead (scelte morali con personaggi e dialoghi maturi, in atmosfere da post-catastrofe), ma senza gli zombi.
http://hinterlandgames.com/the-long-dark/

Kona è invece un gioco più vario, in cui un veterano di guerra ora investigatore privato viene inviato nel nord del Canada (negli anni '70) per investigare su un villaggio Cree (tribù di pellerossa) in cui sta succedendo qualcosa di strano. Anche questo sarà episodico, abbastanza story driven, ma con un gameplay vario composto da porzioni di guida, sparatorie, puzzle solving e ricerca di indizi.
http://press.konagame.com/

A me interessa di più il secondo, ma non so se lo proverò subito.

[avventuriero]

Interessanti questi due giochi!!!!

[Overmann]

Alla fine Kona è uscito a marzo di quest'anno come episodio unico, dopo un annetto in Steam Early Access (versione beta ridotta).

A quanto ho capito nei piani degli sviluppatori seguiranno tre altri giochi ambientati nello stesso universo, ma l'episodicità finisce lì.

La longevità del gioco sembra variabile tra le 6 e le 12 ore a seconda di quanto esplori...

L'ho comprato con un piccolo sconto (il prezzo di lancio mi sembra altino).
E' molto più avventura grafica di quanto non sembrasse all'inizio, credo di essere almeno a metà gioco e ci sono pochissimi scontri o elementi survival; servono più che altro a tenere alto il livello di tensione.
Il 90% del gameplay è esplorazione e raccolta di oggetti e documenti, quindi sfonda un po' la porta dei "walking simulator" tipo Vanishing of Ethan Carter e Firewatch.

C'è qualche puzzle ma più che altro parliamo di raccolta di oggetti / trova-chiave-apri-porta.

Questo rende il gioco a tratti un po' noioso, va a gusti, ma tutto sommato gode di un'ottima atmosfera e vagare nelle foreste innevate del Canada settentrionale degli anni '70 è un'esperienza molto immersiva, grazie anche alla cura di certi dettagli tra cui la colonna sonora.

Livello di difficoltà molto basso, buon coinvolgimento, storia che più o meno prende forma andando avanti (non amo mettere insiemi i pezzi partendo SOLO da documenti e diario, ma è un mio limite). La storia mi sembra nella media, abbastanza buona da tenere alta la voglia di vedere come procede, ma non abbastanza per fare di più.

Comunque se amate il genere per ora direi che lo consiglio, quando l'avrò terminato posterò un ultimo commento più completo.

https://www.youtube.com/watch?v=AIgv9fwOQ1s

[locutus]

quando l'avrò terminato posterò un ultimo commento più completo.

Grazie, Overmann. Lo tenevo d'occhio

[Overmann]

Ho finito il gioco, abbastanza longevo da avere senso come esperienza a sè e in fondo il pricing a 15/20€ non è un furto. A me ha preso 8 ore in cui comunque da fare e vedere c'è abbastanza... L'avventura è ricca di ambienti, documenti, oggetti e (purtroppo) collezionabili.

La seconda metà di gioco è decisamente più horror della prima, e si ha quindi una dubbia trasformazione da detective story a horror con elementi sovrannaturali; date le premesse non è una sorpresa, ma in altri contesti (come Alan Wake) la cosa era gestita molto meglio.

In generale il limite più grosso del gioco è proprio il suo essere "a metà" fra troppe cose... Non c'è niente di male ad eludere le definizioni di genere, ma Kona non ha abbastanza carattere per non sembrare un esperimento un po' uscito dai binari.

Alcuni elementi della storia che all'inizio sembrano importanti poi si rivelano essere solo dei red herring, non vengono più ripresi e la storia si "semplifica" di molto oltre che cambiare rotta. Nel complesso non è male, ci sta, certo non è pretenziosa come potrebbe essere stata... ma nel contesto funziona grazie all'atmosfera del gioco che è il suo punto forte.

Anche gli elementi di gameplay sono confusi: ci sono oggetti quasi inutili, come le tante armi che trovate (i combattimenti praticamente non ci sono, non le userete mai o quasi mai) e stesso discorso per i medikit, ma anche oggetti come bengala (la flare gun è ben nascosta nel gioco) o lanterne (avete già una torcia inesauribile per fare luce). Stessa cosa per gli elementi che si trovano in giro che servono poi per sbloccare gli achievement e non fanno davvero parte della storia.

L'elemento survival è dato quindi non tanto dai pericoli reali come scontri action, quanto dalla natura: Carl potrebbe morire di freddo o di stress. A dire il vero il gioco è molto facile, e solo negli ultimi frangenti mi è capitato di morire, ma si è comunque in tensione senza frustrarsi, che non è per forza un male.

Nonostante i suoi limiti dovuti all'amatorialità della produzione - è sempre un gioco uscito da Kickstarter e prodotto da un team giovane e ristretto - Kona è un gioco che funziona bene, l'atmosfera è il suo punto forte assieme alla colonna sonora e il risultato finale è immersivo.

Quindi se non avete problemi con i giochi in crisi d'identità Kona è un prodotto molto assimilabile al genere delle avventure grafiche con abbastanza carne al fuoco, per durata e contenuti, rispetto ai walking simulator puri che lo hanno influenzato. Se cercate una sfida comunque non c'è, i puzzle sono pochi e semplici (a parte uno totalmente fuori luogo, che comunque non è difficile, solo che non si risolve da solo come gli altri...), ma l'atmosfera da natura innevata e desolata che fa da sfondo al mistero del gioco è sufficiente per promuoverlo come esperienza narrativa riuscita.