Sicuro no, però loro facevano riferimento al publisher ITALIANO e so che c'è stato un accordo per la distribuzione tra Anuman/ Microϊds e Ubisoft Italia. Ho anche provato a chiedere e ri-chiedere a loro se il problema fosse Ubisoft, ma non mi hanno mai risposto precisamente...
Quanto a "novità": parlando con Microϊds era emerso che il lavoro sarebbe di circa una settimana (15 doppiatori circa) e che il grosso più che la fase delle registrazioni sarebbe l'implementazione dei dialoghi nel gioco. Il tutto risulterebbe in una somma di denaro a 4 cifre.
A questo proposito hanno anche affermato che escludono il crowdfunding, quindi la somma dovrebbe essere fornita internamente.
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Riporto alcuni stralci di conversazione: "By experience I can tell you people are reluctant to fund Publisher/Editor.." //
"More the time/cost of translating/recording, you have to integrate that is not a file we change... we have to integrate in the game, test it , check the lipsync where already we have some trouble and test/debug" //
"[...] more than 15 actors and 1 week to record everything" //).
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Ho quindi scritto a Jinglebell riportando i dettagli, i quali si sono detti ancora una volta interessati a lavorare per un budget simile a quello offerto da Microϊds e mi hanno detto che avrebbero contatto Ubisoft per vedere se ci fossero possibilità di procedere.
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Riporto stralci della loro email di risposta:
"Ciao XXXX, telepatia, stavo pensando proprio in questi giorni alla (mancata) evoluzione del progetto.
[...]
Ho provato a risentire Microids, ma non ottengo risposta. Forse aspettano che sia Ubisoft Italia a fare il primo passo? :/
Sto per sentire ancora Ubisoft Italia, a questo punto. Spero che, almeno da loro, arrivi qualche cenno positivo. [...] secondo me possiamo farcela: è difficile dirlo senza avere lo script sotto mano, ma – anche considerando che la spesa maggiore riguarda gli attori e che noi possiamo occuparci del progetto a tariffe agevolate, una tantum
– direi che è un budget accettabile.
Riprovo con Ubi e dita ancora incrociate. [...]")
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Tutto ciò succedeva il 27/7 scorso: da allora, silenzio.
Confesso che in questi giorni avrei dovuto/voluto scrivere qui in discussione un post "conclusivo" ringraziando chi ha partecipato a questa "campagna" per far valere i diritti dei giocatori che, come diceva Stefania Patruno, "merit[ANO] una versione nella [lLORO] lingua (e nelle "[LORO]' emozioni)."
Questo perché, parlando con l'autore di questa discussione, ci siamo resi conto che al di là delle parole, chi davvero può agire (Microϊds), almeno nel futuro prossimo, NON ha la minima intenzione di farlo: evidentemente sono impegnati in problematiche più gravose al momento.
Oltretutto è evidente che Syberia III non ha riscontrato l'accoglienza che -a mio avviso un po' ingenuamente- si aspettavano, il che scoraggia ancor più ulteriori investimenti nel titolo.
Tutto ciò detto, non è mai detta l'ultima parola, non è detto che possano ripensarci in un futuro più lontano; in ogni caso resta un po' di delusione per un appello che non è stato accolto.
A questo proposito c'è chi potrebbe definire la cosa un nostro sonoro fallimento; ma io non la vedo così, per due motivi: 1) è sempre nobile impegnarsi civilmente per una causa che si ha a cuore; 2) quanto più un progetto è complesso, tanto più la probabilità di avere successo, almeno immediato, è bassa; ciononostante, se di "fallimento" del progetto si vuol parlare, la eventuale "colpa" non è certo solo di una parte, bensì di tutto il complesso organismo che circonda il progetto.
Si è provato a fare il possibile e, in questo, io ho visto dedizione ed impegno da più parti e questo non può essere certo un qualcosa di negativo. Anzi