luise ha scritto: Loro stessi dicino che le vendite in italia fanno pena !
Esattamente dodici mesi fa, Gordon Van Dyke (ex DICE) diede questo consiglio...
Skip translating into Italian. It's a waste. Use that budget for Russian or Portuguese-Brazilian instead.... che suscitò allora non poche polemiche.
Stando alle valutazioni degli analisti, purtroppo per il suolo italico, la realtà sembra vertire in ragion di quella affermazione.
Quello che conta per gli "esperti" è il
dato comparativo di crescita: che per il mercato italiano, sia nella distribuzione fisica che in quella digitale, cresce meno della metà di quello europeo e mondiale.
Anzi, ci perde pure il confronto con quello dei paesi emergenti che vede questi crescere di anno in anno di ben 1/5 in più rispetto a quello in loco.
La precedente relazione di AESVI stimava l'Italia al decimo posto nella classifica mondiale e quinta in quella europea; fortunatamente - stando a quella recente - il fatturato videoludico locale sembra essere di nuovo in crescita.
E questo fa ben sperare.
Basta infine superare le limitazioni strutturali (come la mancanza capillare della banda larga su tutto il territorio) che ridimensionerebbe anche il forte legame col supporto fisico e... forse... tutti i giochi, probabilmente, tornerebbero a parlare la lingua della Regina Italia.
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TheAnPan ha scritto:se le prospettive di guadagno fossero adeguate le cose sarebbero fatte. Se non lo fanno non è perché sono cattivi e degli italiani non gliene frega nulla.
Già!
Sul fattore puramente economico, c'è da aggiungere pure che la distribuzione del videogioco in loco subisce il più forte (attualmente, ancora più imponente) attacco di tassazione per commercializzarlo.
Ciò dà un'idea aggiuntiva di quel perché.
Perché collegato tutto ad una mera interpretazione che vuole considerare le royalties da tassare NON come licenza sulla sola copia da distribuire MA come detenzione di diritti
su un prodotto comprato (su cui non si possiede alcuna titolarità) e quindi da distribuire.
Cioè, come se il gioco divenisse di proprietà del Distributore nazionale.
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Tornando al distributore del gioco:
la stessa sorte (mancanza di doppiaggio) la stanno vivendo gli amici francesi con l'uscita dell'ultimo gioco di South Park.
Dapprima,
il Distributore prese una netta posizione dichiarando di non 'poter' rilasciare una versione doppiata in Fra.
Poi - notizia di questi giorni (fonte
journaldugeek) - con un nuovo comunicato rassicurando tutti i fan. Che, per esserne sicuri, dovranno attendere l'uscita del gioco. -- questo in ita, perlomeno, è doppiato.
Beh, in aggregazione a quanto detto da locutus,
locutus ha scritto:(ma è vero, non sembra comparire da nessun'altra parte sul loro sito: un'altra prova di quanto Ubisoft sia stata una pessima scelta per Syberia 3...)
molto probabilmente le ragioni per il - ancora - mancato doppiaggio dell'ultimo capitolo di Kate sarebbero da ricercare da un'altra parte.
p.s.:
solo per questioni di leggibilità e di visibilità da post:
se aveste da commentare al riguardo, potreste - please - usare un'attenzione (@) od al massimo quotando solo le parti di frasi sui cui rispondere?