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Still Life

Il mondo delle Avventure Grafiche, dalle origini sino ai giorni nostri.

Moderatori: Simo the best, Adrian

Messaggioda sissik il mercoledì 16 maggio 2007, 11:20

Lucaskane ha scritto:Preferisci la dolce e gentile Kate Walker alla dura, tenace (e a volte anche acida Victoria McPherson??
Anche qui sono gusti.
Io ad esempio preferisco di gran lunga la seconda. Infatti senza nulla togliere a Kate Walker, trovo che "la syberiana" sia troppo sdolcinata e d'animo gentile; preferisco Victoria, con il suo carattere scontroso, cruento, comabattivo...
Ma poi son gusti, e come detto ognuno ha i suoi.


Non sono d'accordo sul fatto che Kate Walker sia sdolcinata.
Non so se ricordi le telefonate fatte nel primo Syberia al suo fidanzato. Non sono per niente sdolcinate!!!
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Messaggioda Actarus il mercoledì 16 maggio 2007, 12:27

quoto.il carattere dell'avvocatessa e' decisamente forte,e direi anche piuttosto impulsivo,anche se inizialmente sembra farsi mettere i piedi in testa un po' da tutti.Pero' e' indubbio che Vic sia piu' prammatica e risoluta e che invece Kate si orienti piu' dove la conducono i suoi sentimenti.In ogni caso ognuna di esse risulta piu' che adeguata al proprio contesto,e devo dire che mi intrigano entrambe. :wink:
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Messaggioda † Lobsel Vith † il mercoledì 16 maggio 2007, 19:02

Lucaskane ha scritto:Preferisci la dolce e gentile Kate Walker alla dura, tenace (e a volte anche acida Victoria McPherson??
Anche qui sono gusti.
Io ad esempio preferisco di gran lunga la seconda. Infatti senza nulla togliere a Kate Walker, trovo che "la syberiana" sia troppo sdolcinata e d'animo gentile; preferisco Victoria, con il suo carattere scontroso, cruento, comabattivo...
Ma poi son gusti, e come detto ognuno ha i suoi.


Oddio...Kate Walker mi sembra tutt'altro che sdolcinata.
ha una personalità completamente diversa da quella di Vic, ma non per questo meno forte.
Victoria è più decisa, più aggressiva volendo, ma Kate è altrettanto determinata e forte ma agisce in maniera diversa.
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Messaggioda Lucaskane il giovedì 17 maggio 2007, 2:04

Sarà vero.
Probabilmente il fatto che ho saltato il primo capitolo e ho giocato solo a Syberia2 me ne ha dato un impressione diversa.

Cmq è vero, entrambe le ragazze sono perfette x il contesto delle loro avventure.
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Messaggioda † Lobsel Vith † il giovedì 17 maggio 2007, 2:07

Lucaskane ha scritto:Sarà vero.
Probabilmente il fatto che ho saltato il primo capitolo e ho giocato solo a Syberia2 me ne ha dato un impressione diversa.

Cmq è vero, entrambe le ragazze sono perfette x il contesto delle loro avventure.


Io invece il secondo ancora non lo gioco :D
Cmq nel primo ti assicuro che caccia un bel caratterino alle volte ^^
Magari giocalo, ne vale la pena.
In ogni caso tutto sommato anche io preferisco la personalità di Victoria, solo che mi ha colpito molto l'evoluzione psicologica di Kate nel primo Syberia ^^

Verissimo, davvero perfette!
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Messaggioda Lucaskane il giovedì 17 maggio 2007, 2:55

† Lobsel Vith † ha scritto:
Lucaskane ha scritto:Sarà vero.
Probabilmente il fatto che ho saltato il primo capitolo e ho giocato solo a Syberia2 me ne ha dato un impressione diversa.

Cmq è vero, entrambe le ragazze sono perfette x il contesto delle loro avventure.


Io invece il secondo ancora non lo gioco :D
Cmq nel primo ti assicuro che caccia un bel caratterino alle volte ^^
Magari giocalo, ne vale la pena.
In ogni caso tutto sommato anche io preferisco la personalità di Victoria, solo che mi ha colpito molto l'evoluzione psicologica di Kate nel primo Syberia ^^

Verissimo, davvero perfette!


Non so se abbia ancora molto senso giocare al primo Syberia dopo aver fatto il secondo.
Anche perchè nel secondo ci sono diversi richiami di ciò che avviene nel primo (compreso un breve riassunto), e quindi ogni nuova cosa sarebbe cmq in buona parte conosciuta.
E poi il tempo che ora ho è poco...

Eh già, x questo fino ad ora ho rinunciato ma chissà, magari un giorno mi ci metterò su, o forse no.
In ogni caso, x ora, mi bastano i vari riassunti che ho visto e letto su Syberia1. :)
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Messaggioda † Lobsel Vith † il giovedì 17 maggio 2007, 2:57

Lucaskane ha scritto:


Non so se abbia ancora molto senso giocare al primo Syberia dopo aver fatto il secondo.
Anche perchè nel secondo ci sono diversi richiami di ciò che avviene nel primo (compreso un breve riassunto), e quindi ogni nuova cosa sarebbe cmq in buona parte conosciuta.
E poi il tempo che ora ho è poco...

Eh già, x questo fino ad ora ho rinunciato ma chissà, magari un giorno mi ci metterò su, o forse no.
In ogni caso, x ora, mi bastano i vari riassunti che ho visto e letto su Syberia1. :)


e si, oramai in parte hai perso la magia del primo, ma se e quando avrai un pò di spazio da ritagliare, anche perchè è abbastanza breve e semplice, ti consiglio di giocarlo :wink:
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Re: Still Life

Messaggioda Kiruna il mercoledì 20 novembre 2013, 15:51

Sto giocando a Still Life proprio ora. Cercando nel forum vari pareri mi sono imbattuto in questa discussione. Ne ho letta un pò, alcuni si sono lamentati del linguaggio scurrile, ma nessuno ha nominato il fatto che vengono massacrate persone nella maniera più atroce. Da più fastidio un "xxxx" di una donna sventrata? :?
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Re: Still Life

Messaggioda Neo-Geo il mercoledì 20 novembre 2013, 16:34

oddio a me ha infastidito più il gioco in se che il linguaggio scurrile o la violenza più o meno esplicita!
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Re: Still Life

Messaggioda edrev il giovedì 21 novembre 2013, 15:21

Neo-Geo ha scritto:oddio a me ha infastidito più il gioco in se che il linguaggio scurrile o la violenza più o meno esplicita!


quoto.

Per la questione violenza/linguaggio per me la differenza è questa: la violenza è insita nella trama, in fondo il gioco parla di questo, un serial killer che fa fuori le persone in maniera efferata; il linguaggio scurrile invece sembra un po' decontestualizzato, diciamo posticcio, messo li giusto per aggiungere un po' di colore...
questa è la mia impressione, insieme a quello che diceva Neo-Geo.
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Re: Still Life

Messaggioda avventuriero il giovedì 21 novembre 2013, 21:11

per me Still Life rimane un capolavoro....tranne per il finale che viene svelato solo nel secondo episodio in una sequenza giocabile (il secondo episodio non ha nulla a che fare col primo) . In ogni caso il discorso della violenza purtroppo e' da considerarsi normale come thriller poliziesco...
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Re: Still Life

Messaggioda Kiruna il giovedì 21 novembre 2013, 22:03

Premesso che non sono un amante del genere, devo ammettere che il gioco è costruito in maniera impeccabile, con personaggi carismatici, grafica ed effetti sonori splendidi (Fahrenheit è una bidonata in confronto), serio senza cadere mai in infantilismi o assurdità come da tradizione per le avventure grafiche.
Peccato che manchi totalmente di interazione e difficoltà, ed i neuroni se ne vanno in pensione. Tranne qualche enigma secondo me [url]non[/url] illogici (i biscotti non sono stato capace di farli :) ; non so fare impasti). Praticamente un film interattivo come piace a molti purtroppo.

Tornando al linguaggio. E si, mi sembra di capire che sentire parolacce in video dia ancora fastidio a molti eheh, mentre qualsiasi altro tipo di crudeltà può essere mostrata o raccontata.
Io credo che se i corpi sventrati sono parte ovvia per la storia di un serial killer, allora le bestemmie lo sono ancora di più per uno che lo vuole arrestare, o per un poliziotto che vorrebbe tutto tranne che "starsene di pattuglia al freddo".
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Re: Still Life

Messaggioda Kiruna il giovedì 21 novembre 2013, 22:07

Certo credo anche che si possa raccontare tutto in modo più fine, celato, misterioso, caricando a più non posso la tensione. Ma se mostri un cadavere mutilato puoi anche permetterti di dire "Azz!"
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Re: Still Life

Messaggioda Neo-Geo il venerdì 22 novembre 2013, 2:07

Per me è un ottimo manuale di come NON si deve fare un'avventura. A parte i personaggi molto piatti e una trama banale, abbiamo degli enigmi completamente fuori contesto che non supportano per niente la narrazione, anzi la debilitano.

Un esempio su tutti i biscotti della nonna. Uno degli enigmi più sciocchi e de contestualizzati che io ricordi.

Direi che non è per niente rilevante il fatto che ci sia qualche parolaccia qua e la, ancora meno il fatto che si parli di omicidi. Per me questi non sono problemi. E' un po' come e parlassimo di un film come "natale sul nilo" e ci lamentassimo della locandina.
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Re: Still Life

Messaggioda Kiruna il venerdì 22 novembre 2013, 10:27

Io definirei la trama per niente originale più che banale, ma devo ammettere che si sviluppa molto bene, anzi a regola d'arte. Anche i personaggi sono i tipici da film, o serie tv tipo Castle ecc., ma fatti bene e con un ottimo doppiaggio.

Mentre l'enigma dei biscotti, boh, per me è stato inserito per far sentire l'atmosfera natalizia di casa McPherson,e per staccare un attimo dai fatti principali.

Comunque concordo con te in definitiva, è tutto fumo e niente arrosto. Gli enigmi non mi sono dispiaciuti, ma non c'è nient'altro. Ma credo siano solo scelte commerciali purtroppo; l'adolescente cerca quel prodotto.
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Re: Still Life

Messaggioda edrev il venerdì 22 novembre 2013, 11:04

Kiruna ha scritto:Io definirei la trama per niente originale più che banale, ma devo ammettere che si sviluppa molto bene, anzi a regola d'arte. Anche i personaggi sono i tipici da film, o serie tv tipo Castle ecc., ma fatti bene e con un ottimo doppiaggio.

Mentre l'enigma dei biscotti, boh, per me è stato inserito per far sentire l'atmosfera natalizia di casa McPherson,e per staccare un attimo dai fatti principali.

Comunque concordo con te in definitiva, è tutto fumo e niente arrosto. Gli enigmi non mi sono dispiaciuti, ma non c'è nient'altro. Ma credo siano solo scelte commerciali purtroppo; l'adolescente cerca quel prodotto.


Tanto fumo e niente arrosto mi piace, rende bene l'idea per SL.
La storia può essere ben narrata anche se non originale, ma è sostanzialmente un film interattivo con enigmi posticci e slegati dalla narrazione. Anche la caratterizzazione dei personaggi se ben ricordo è... Diciamo sospetta...
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Re: Still Life

Messaggioda Overmann il venerdì 22 novembre 2013, 14:04

Still Life è un gioco che o si ama o si odia, e che apparentemente è invecchiato male... Infatti quando uscì piacque molto, oggi tutti lo rinnegano riducendolo all'enigma dei biscotti [sic].

Probabilmente questo è dovuto al fatto che molti dei suoi meriti erano scenografici: fondali dettagliatissimi, filmati curati, doppiaggio italiano (relativamente) di qualità, colonna sonora piuttosto epica.
Cose che ormai non esistono più [infatti Microids era già in bancarotta quando uscì il gioco], ma che senz'altro ai tempi contribuì parecchio a creare un'atmosfera eccellente che in un'avventura grafica non è poco.

Ma alcuni meriti di Still Life sopravvivono oggettivamente al passare del tempo... Mi riferisco alla qualità artistica, che anche se meno di impatto sopravvive ancora, ma anche all'idea vincente di raccontare due storie parallele fra loro coerenti. Copio un pezzo di una mia recensione di quei tempi, per pigrizia:

Il mondo di Victoria è infatti sostanzialmente diverso da quello del nonno: lei lavora per l'FBI, ha famiglia, amici e fidanzato, indaga con una serie di strumenti più o meno elaborati e può fare affidamento su altre persone per raccogliere prove e trovare informazioni. Gustav, per contro, è un investigatore privato solitario, che non ha perso il gusto per i ghetti e per la compagnia delle belle signore a pagamento; i suoi rapporti interpersonali non sono quasi mai informali come quelli tenuti dalla nipote, e la maggior parte delle volte dovrà arrangiarsi da solo e con pochi mezzi. Nonostante Victoria non possa essere descritta come una ragazza dolce e amorevole, il ruolo del duro di turno in questo gioco è rivestito da Gus, e in base a ciò anche le ambientazioni sono piuttosto differenti: il mondo di Victoria è più colorato, sgargiante, ricco di interni e di modernità, e si fa cupo quasi esclusivamente nelle scene del delitto; la Praga in cui si trova Gustav invece è tetra, retrò, caratterizzata da nebbia costante e da una colorazione desaturata, inquietante e fiabesca allo stesso tempo, col suo senso di abbandono e di pericolo incombente.
L'alternarsi di questi due stili differenti è forse il principale punto di forza di Still Life: entrambe le avventure risultano perfettamente bilanciate tra loro e molto ben realizzate rendendo difficile identificarne una come "sotto-trama"... si tratta di due storie parallele, tra l'altro ottimamente intrecciate dal punto di vista narrativo e da quello del gameplay.


Sull'altra faccia della medaglia abbiamo un gioco prolisso e ESTREMAMENTE lineare (coi personaggi che ti chiamavano per dirti "bene, hai fatto, ora devi fare questo"), sia nella conduzione della storia sia in quella dei dialoghi, e un livello di difficoltà mediamente molto basso ma, peggio ancora, instabile: da un momento all'altro potevi trovarti di fronte a una ricetta o una serratura che spezzavano del tutto il ritmo fluente (che in un thriller ci starebbe eccome).

Per quanto riguarda lo stile, è indubbiamente un gioco che punta a un pubblico "maturo", con scene forti e dialoghi coloriti (le cose non vanno per forza di pari passo, soprattutto nel mondo delle avventure grafiche di quei tempi). Bisogna anche ammettere che di polizieschi comparabili a Still Life non è che sia pieno il mercato...
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Re: Still Life

Messaggioda edrev il venerdì 22 novembre 2013, 18:04

Overmann ha scritto:Still Life è un gioco che o si ama o si odia, e che apparentemente è invecchiato male... Infatti quando uscì piacque molto, oggi tutti lo rinnegano riducendolo all'enigma dei biscotti [sic].

Probabilmente questo è dovuto al fatto che molti dei suoi meriti erano scenografici: fondali dettagliatissimi, filmati curati, doppiaggio italiano (relativamente) di qualità, colonna sonora piuttosto epica.
Cose che ormai non esistono più [infatti Microids era già in bancarotta quando uscì il gioco], ma che senz'altro ai tempi contribuì parecchio a creare un'atmosfera eccellente che in un'avventura grafica non è poco.

Ma alcuni meriti di Still Life sopravvivono oggettivamente al passare del tempo... Mi riferisco alla qualità artistica, che anche se meno di impatto sopravvive ancora, ma anche all'idea vincente di raccontare due storie parallele fra loro coerenti. Copio un pezzo di una mia recensione di quei tempi, per pigrizia:

Il mondo di Victoria è infatti sostanzialmente diverso da quello del nonno: lei lavora per l'FBI, ha famiglia, amici e fidanzato, indaga con una serie di strumenti più o meno elaborati e può fare affidamento su altre persone per raccogliere prove e trovare informazioni. Gustav, per contro, è un investigatore privato solitario, che non ha perso il gusto per i ghetti e per la compagnia delle belle signore a pagamento; i suoi rapporti interpersonali non sono quasi mai informali come quelli tenuti dalla nipote, e la maggior parte delle volte dovrà arrangiarsi da solo e con pochi mezzi. Nonostante Victoria non possa essere descritta come una ragazza dolce e amorevole, il ruolo del duro di turno in questo gioco è rivestito da Gus, e in base a ciò anche le ambientazioni sono piuttosto differenti: il mondo di Victoria è più colorato, sgargiante, ricco di interni e di modernità, e si fa cupo quasi esclusivamente nelle scene del delitto; la Praga in cui si trova Gustav invece è tetra, retrò, caratterizzata da nebbia costante e da una colorazione desaturata, inquietante e fiabesca allo stesso tempo, col suo senso di abbandono e di pericolo incombente.
L'alternarsi di questi due stili differenti è forse il principale punto di forza di Still Life: entrambe le avventure risultano perfettamente bilanciate tra loro e molto ben realizzate rendendo difficile identificarne una come "sotto-trama"... si tratta di due storie parallele, tra l'altro ottimamente intrecciate dal punto di vista narrativo e da quello del gameplay.


Sull'altra faccia della medaglia abbiamo un gioco prolisso e ESTREMAMENTE lineare (coi personaggi che ti chiamavano per dirti "bene, hai fatto, ora devi fare questo"), sia nella conduzione della storia sia in quella dei dialoghi, e un livello di difficoltà mediamente molto basso ma, peggio ancora, instabile: da un momento all'altro potevi trovarti di fronte a una ricetta o una serratura che spezzavano del tutto il ritmo fluente (che in un thriller ci starebbe eccome).

Per quanto riguarda lo stile, è indubbiamente un gioco che punta a un pubblico "maturo", con scene forti e dialoghi coloriti (le cose non vanno per forza di pari passo, soprattutto nel mondo delle avventure grafiche di quei tempi). Bisogna anche ammettere che di polizieschi comparabili a Still Life non è che sia pieno il mercato...


Personalmente non l'ho mai amato, ma alcuni dei pregi che hai evidenziato li condivido... Solo che questo me lo fa odiare ancora di piu! Se qualcuno fa un gioco molto brutto sotto tutti i punti di vista non si perde neanche tempo a parlarne, ma in still life riponevo veramente speranze, per i temi maturi trattati e per l'atmosfera che doveva creare. Purtroppo però ha fallito in altri aspetti che non sono per nulla secondari, vedi enigmi, e ti dirò, fossero solo i biscotti pazienza, ma è un problema generale del gioco, di solito succede qualcosa di indipendente dal protagonista che fa andare avanti la storia, mentre gli enigmi sono del tutto inutili, a parte le serrature che sono frustranti. Potenziale sprecato
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Re: Still Life

Messaggioda John il mercoledì 27 novembre 2013, 15:02

Overmann ha scritto:un livello di difficoltà mediamente molto basso ma, peggio ancora, instabile: da un momento all'altro potevi trovarti di fronte a una ricetta o una serratura che spezzavano del tutto il ritmo fluente (che in un thriller ci starebbe eccome).


Still Life è uno dei pochi giochi che mi sono "rifiutato" di finire. Il motivo in particolare è quello descritto da Overmann.
Gli enigmi e la difficoltà erano gestiti malissimo, oltre a non essere particolarmente accattivanti, erano spesso gestiti male, spezzando il ritmo e con difficoltà poco coerente al contesto (ci sta che mi fai preparare dei biscotti, ma deve essere un enigma semplice per spezzare magari dopo una sessione più impegnativa, non il contrario).

Poi per il resto è sicuramente un buon titolo, purtroppo ci pensa il finale a dargli la mazzata anche lui gestito malissimo, non tanto per l'essere aperto in se (in alcuni casi ha senso), ma perché è chiaramente una forzatura non essendoci elementi in grado di giustificare una chiusura in quel momento
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Re: Still Life

Messaggioda edrev il mercoledì 27 novembre 2013, 15:32

John ha scritto:
Overmann ha scritto:un livello di difficoltà mediamente molto basso ma, peggio ancora, instabile: da un momento all'altro potevi trovarti di fronte a una ricetta o una serratura che spezzavano del tutto il ritmo fluente (che in un thriller ci starebbe eccome).


Still Life è uno dei pochi giochi che mi sono "rifiutato" di finire. Il motivo in particolare è quello descritto da Overmann.
Gli enigmi e la difficoltà erano gestiti malissimo, oltre a non essere particolarmente accattivanti, erano spesso gestiti male, spezzando il ritmo e con difficoltà poco coerente al contesto (ci sta che mi fai preparare dei biscotti, ma deve essere un enigma semplice per spezzare magari dopo una sessione più impegnativa, non il contrario).

Poi per il resto è sicuramente un buon titolo, purtroppo ci pensa il finale a dargli la mazzata anche lui gestito malissimo, non tanto per l'essere aperto in se (in alcuni casi ha senso), ma perché è chiaramente una forzatura non essendoci elementi in grado di giustificare una chiusura in quel momento


In realtà un motivo c'era... Avevan finito i soldi :-)
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