Sarà valsa l'attesa anche per questo ritorno?
Moderatori: Simo the best, Adrian
no.one ha scritto:italiano sempre missing, vero?
Fantasya ha scritto:no.one ha scritto:italiano sempre missing, vero?
In questo caso......ti prego Zodiac pensaci tu Ti prego Ti prego Ti prego
perché no?Sermor ha scritto:A no.one: e se per la traduzione si facesse la stessa cosa su steam e gog ?
Io non ho un'account faccialibro.
MCCOY ha scritto:No. Non ancora...
MCCOY ha scritto:Provato e finito. La sensazione è di una ventata d'aria fresca. L'idea che voleva Tornquist di un universo in cui il giocatore si rilassasse e si lasciasse andare all'esplorazione mi pare ben riuscita, come anche l'atmosfera futuristica che in questo primo capitolo è predominante. Si sono scelte strade molto differenti da Dreamfall sia nella storia, sebbene riparta dal punto in cui si era interrotta, che per i personaggi e per la loro caratterizzazione, a partire dai protagonisti, maturati nell'aspetto come nello spirito. Naturalmente la trama non è ancora decollata, cosa dovuta a tutti gli episodi primi, ma sembra interessante.
Non voglio dare voti per il momento ma mi limito a dire che per me il primo test è superato, e anche alla grande !
MCCOY ha scritto:Per i bug, i RTG dicono che ci stanno lavorando. A quanto pare io sono stato tra i pochi fortunati a non imbattersi in bug COSI' gravi a parte un terribile vicolo sul nulla in cui mi ero quasi intrappolato... brrrr.
MCCOY ha scritto:Per l'interazione, direi che i Chapters sono la naturale evoluzione di quello già visto in Dreamfall: inventario usato pochissimo, missioni ben precise seppur qualche volta espletabili in modi diversi (es. scelta tra lotta o dialogo), importanza cardinale dei dialoghi. Dopo un titolo così narrativo come Dreamfall, dai Chapters non mi aspettavo qualcosa di diverso almeno nel gameplay.
MCCOY ha scritto:Per la trama, bisogna dare tempo, siamo dopotutto in presenza di un prologo concepito n origine come parte di un gioco senza fratture d'attesa tra un libro e l'altro, e non dimentichiamoci che molte scelte prese nel primo libro avranno poi ripercussioni evidenti negli altri; sono perciò fiducioso che la sensazione avvertita di non influire realmente sull'ambiente di gioco svanirà nei capitoli successivi. :
Aaron Amoth ha scritto:In Dreamfall l'interazione ambientale, sia nella risoluzione di alcuni "enigmi" sia nelle fasi diciamo "stealth", era limitata ma comunque presente. Quello che dico è che è un peccato che una città riprodotta così bene sia allo stesso tempo così vuota di contenuti e serva solo da sfondo ad un collegamento lineare tra gli obiettivi. Ecco, in uno scenario del genere avrei visto bene una tipologia di adventure alla Anachronox o Omikron: segreti, interazione con oggetti e personaggi, missioni parallele, esplorazione. Ovviamente la speranza è l'ultima a morire
Una struttura dei dialoghi alla TellTale a me sta anche bene, anzi benissimo... ma inserita in un contesto più ampio della semplice routine di cui ho parlato sopra.
Aaron Amoth ha scritto:Ecco, in uno scenario del genere avrei visto bene una tipologia di adventure alla Anachronox o Omikron: segreti, interazione con oggetti e personaggi, missioni parallele, esplorazione. Ovviamente la speranza è l'ultima a morire
Una struttura dei dialoghi alla TellTale a me sta anche bene, anzi benissimo... ma inserita in un contesto più ampio della semplice routine di cui ho parlato sopra.
Aaron Amoth ha scritto:Ragazzi, non è nulla di impossibile. Ce ne sono un bel pò di adventure-RPG anche a basso budget in cui esiste un'interazione con oggetti e personaggi più che accettabile... nessuno pretende che ogni negozio sia visitabile o che tutti gli NPC abbiano una propria storia, ci mancherebbe. Però si può fare sicuramente di più di quanto visto in Book One... e secondo me qualcosa nei seguiti si vedrà.
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