hunters77 ha scritto:Volendo questa domanda puo' anche essere letta come: "Quali sono le avventure che dividono di piu'?".
Ci sono alcuni giochi di avventura la cui storia mi è piaciuta moltissimo, in parte perché toccava temi critici sulle relazioni umane, ed ho osservato che una buona fetta di giocatori non ha amato tali giochi, ritenendo la scelta dei suddetti temi pretenziosa e solamente un espediente per simulare artificiosamente una profondità che a loro giudizio non esisteva.
C'è una parte della storia della famiglia di "
Gone Home" che mi è piaciuta tantissimo, tuttavia per scoprire quella parte di storia (e in genere per apprezzare il gioco appieno) è necessario essere estremamente attenti e risolvere un puzzle opzionale. Forse molti giocatori non hanno notato quella parte della storia perché erano troppo focalizzati su quanto successo ad altri membri della famiglia, o forse una specifica caratteristica della storia (che non citerò per evitare un grande spoiler) ha attratto le critiche di chi non ama troppo le storie che contengono elementi di quel tipo.
Sta di fatto che mentre molti giocatori criticavano il gioco principalmente per una caratteristica della storia, io mi sono goduto anche tutto il resto e, personalmente, quel "resto" è stato per me più significativo di ciò che veniva preso di mira dai critici. Ho sempre considerato quelle critiche molto superficiali perché focalizzate su un singolo aspetto e non sul gioco nella sua interezza.
A volte la mia impressione è che vi sia una sorta di accanimento ideologico verso alcuni temi o verso alcuni sviluppatori. Per esempio quando gli sviluppatori di "Gone Home" hanno pubblicato il loro nuovo gioco, "
Tacoma", son venuti fuori utenti che pur non avendo giocato il nuovo gioco lo hanno canzonato sulla base della loro opinione negativa del primo.
E' indubbio che io metta la storia sempre in primo piano e quindi mi succede di sorvolare su altri aspetti se la storia mi piace molto. Per esempio "
Gray Matter" è uno dei miei giochi (e di storie) preferite ma il gioco non è considerato un "classico" moderno come è invece considerato da me.
Allo stesso modo, mi è piaciuta molta la storia di "
A Golden Wake", perché è ambientata in un periodo storico di mio interesse, ma di sicuro il gioco non viene considerato dalla maggior parte dei giocatori particolarmente interessante nel complesso, e lo posso capire.
Mi succede ovviamente anche il contrario: ritenere semplicemente "buono" un gioco che viene osannato da molti giocatori. Per esempio "
Kathy Rain" mi è piaciuto ma la recitazione degli attori e in particolare della protagonista l'ho trovato molto amatoriale, al punto da rompere un po' il mio "suspension of disbelief". Quindi la mia opinione globale sul gioco è positiva, ma mi toccherà rigiocarlo con le voci spente perché ho l'impressione che eviterei la continua distrazione di quell'elemento che a mio parere stonava e conseguentemente potrei apprezzarlo molto di più, visto che la storia mi piace molto.
In genere sulla recitazione sono abbastanza esigente mentre noto molti giocatori di avventure grafiche non dare eccessivo peso a questo elemento.
Anche "
Thimbleweed Park" è stato molto divisivo per quanto riguardava la storia. Personalmente il tipo di storia non mi ha affascinato particolarmente perché mi sembra che un "trope" (non so come si dice in italiano) usato dal gioco sia diventata un po' troppo abusato in tanti giochi/film/libri, tanto da sembrare banale. Tuttavia ho notato che la critica maggiore del gioco è stata focalizzata sul
suo finale; elemento per il quale io invece non ho nulla da ridire, perché avevo già intuito
con un bel po' di anticipo dove gli autori sarebbero andati a parare. Ritengo il gioco
eccellente dal punto di vista
tecnico (grafica, musica, puzzle, design complessivo) ma non gli attribuisco qualità altrettanto eccellenti sotto l'aspetto narrativo (storia, dialoghi, interazione tra i personaggi).