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La moda della pixel art

Il mondo delle Avventure Grafiche, dalle origini sino ai giorni nostri.

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Re: La moda della pixel art

Messaggioda Neo-Geo il lunedì 8 gennaio 2018, 17:15

hunters77 ha scritto:
Neo-Geo ha scritto:Può sembrare, in realtà è un tipo di rappresentazione sorprendentemente funzionale!


Faccio un atto di fede e ti credo... pero', almeno nel mio caso, diventa abbastanza frustrante (nonche' meccanico, e alla lunga stancante) il dovermi passare tutto lo schermo col puntatore per trovare gli hotspot, visto che non posso fare affidamento su cio' che i miei occhi (intra)vedono sullo schermo.

Se il pretesto e' quello di "spingere il giocatore all'immaginazione", preferisco "l'estremo" dell'avventura testuale (le ho giocate per tanti anni trovandole godibilissime).

Onestamente non trovo il senso di creare *oggi* un gioco con una grafica che sarebbe apparsa povera gia' ai tempi delle prime avventure grafiche.

Il mio timore (e riprendo un po' il punto di partenza del mio post originario) e' che alla lunga noi giocatori siamo disposti a "berci tutto" pur di non contraddire le mode del momento... (estremizzo eh! Non me ne vogliate... :) )


Guarda, ho trovato molto più curato the Last Door a livello di dettaglio che Gemini Rue, tanto per farti un esempio di pessima pixel art. Non è una questione di numero di pixel ma di come sono usati.
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda hunters77 il lunedì 8 gennaio 2018, 17:19

Neo-Geo ha scritto:Non è una questione di numero di pixel ma di come sono usati.


Stiamo sempre parlando di avventure grafiche? [emoji14] [emoji14] [emoji14]
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda Dead Space il martedì 9 gennaio 2018, 18:29

Personalmente amo molto la grafica 2d ma non la pixel art.
Premettendo che i gusti sono gusti (e per fortuna oggi ce n'è per tutti) trovo che la pixel art sia solo un downgrade tecnico. Ad esempio dopo anni e anni di rampante 3d sempre più bello e al limite del fotorealismo si è tornati molto sul 2d ma questo non è un downgrade...infatti parliamo di 2d realizzato sfruttando la maggiore potenza di calcolo a disposizione.
Tuttavia i giochi, come qualsiasi forma di espressione artistica, sono una alchimia di fattori a volte persino intangibili.
Un gioco può essere in pixel art ma se fatto con gusto e con un gameplay e una trama avvincente ecco che mi ci diverto lo stesso pur non essendo uno stile che prediligo. Questo però vale per qualsiasi gioco.
Inizialmente pensavo che la pixel art fosse apprezzata dai nostalgici invece vedo che piace anche ai giovani...non me ne faccio un problema anche ben venga...quello che conta è che gli sviluppatori continuino a sperimentare in modo da incontrare i gusti di tutti.
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda Overmann il mercoledì 10 gennaio 2018, 11:54

Addirittura pessima la pixel art di Gemini Rue?
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda hunters77 il mercoledì 10 gennaio 2018, 12:06

Dead Space ha scritto:Personalmente amo molto la grafica 2d ma non la pixel art.
Premettendo che i gusti sono gusti (e per fortuna oggi ce n'è per tutti) trovo che la pixel art sia solo un downgrade tecnico.


Questa e' un po' la mia visione, ed e' cio' che trovo difficile da capire nella produzione di giochi in pixel art nell'anno 2018.

Se le ragioni sono di "economia", allora comprendo benissimo il perche' si producano avventure in pixel art, cioe' solo perche' "e' l'unica via" per pubblicare un'avventura con risorse limitate.

Ma se il punto non fosse questo, allora faccio fatica ad accettare discorsi tipo: "In questo gioco la pixel art contribuisce all'atmosfera".

Richiamando ancora una volta un esempio specifico, the Last Door, vi chiedo: i pixelloni aggiungono DAVVERO qualcosa al gioco? Volete farmi credere che con una grafica 2D "standard" il gioco sarebbe stato peggiore?

Mmmm...
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda Overmann il mercoledì 10 gennaio 2018, 12:54

Bè ma allora quel discorso lo puoi applicare a ruota a tutto ciò che non sia al top della tecnica. Perchè fare ancora giochi 2D nel 2018? C'è un vantaggio competitivo o è solo per risparmiare?
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda asterix777 il mercoledì 10 gennaio 2018, 14:42

Overmann ha scritto:Bè ma allora quel discorso lo puoi applicare a ruota a tutto ciò che non sia al top della tecnica. Perchè fare ancora giochi 2D nel 2018? C'è un vantaggio competitivo o è solo per risparmiare?

In realtà i titoli 2D, se ben fatti, rischiano costi maggiori, c'è più lavoro per disegnare le singole schermate e angolature rispetto ad un motore che fa girare tutto in automatico.
Comunque, non è proprio la stessa cosa, perchè 2D e 3D sono stili diversi ma entrambi validi nell'offrire una rappresentazione grafica precisa e soddisfacente, con dettagli puntuali e ben messi in evidenza, dove poco è lasciato all'immaginazione del giocatore.
La pixel art è invece volutamente 'contratta' se non minimalista (come il caso di The Last Door), con il preciso scopo di creare un'atmosfera più distante, quasi onirica e più volta a sfidare la fantasia di chi vi si approccia. E l'eventuale alta risoluzione - prendete Unavowed dei Wadjet Eye - non è di ostacolo.
Quindi non si tratta, IMHO, di progresso tecnico ma di stile scelto in base all'effetto che si vuole indurre.
Pixel art = sollecitazione dell'immaginazione
2D = effetto cartoon o cinematografico prevalentemente statico
3D = come sopra ma prevalentemente dinamico
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda Overmann il mercoledì 10 gennaio 2018, 16:13

Ma anche i giochi in 3D vettoriale ad esempio hanno uno scopo preciso di "sollecitazione dell'immaginazione":

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The Last Door mi sembra un esempio un po' estremo ma criticare tutta la pixel art in sè riducendola a un modo per risparmiare due lire (siamo sicuri sia così economica?) è esagerato.

A volte risparmiare sui costi non significa cedere in qualità.
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda hunters77 il mercoledì 10 gennaio 2018, 16:27

Overmann ha scritto:The Last Door mi sembra un esempio un po' estremo ma criticare tutta la pixel art in sè riducendola a un modo per risparmiare due lire (siamo sicuri sia così economica?) è esagerato.


Tiravo in ballo la questione economica perche' qualcuno in questo stesso thread mi aveva fatto notare che il "ritorno" della grafica "a pixel" aveva permesso la pubblicazione di giochi da parte di software house con budget limitati (io onestamente non ci avevo pensato...).

Ho citato The Last Door (forse un esempio estremo, come dici tu) proprio perche' e quello che mi ha lasciato di piu' la sensazione di "essere preso un po' in giro" (del tipo: "ti piazzo un gioco con grafica del 1990 facendoti credere che l'ho fatto cosi' perche' fa atmosfera").
Un po' sara' anche vero ma un po' (non me lo tolgo del tutto dalla testa) qualcuno "ci marcia".

(Sia detto per inciso, dopo un capitolo e mezzo giocato di TLD lo sto trovando abbastanza deludente anche sul piano degli enigmi)
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda asterix777 il mercoledì 10 gennaio 2018, 16:29

Overmann ha scritto:Ma anche i giochi in 3D vettoriale ad esempio hanno uno scopo preciso di "sollecitazione dell'immaginazione"

Hai ragione, ma con la pixel art lo scopo è insito nel mezzo, nel senso che questo tipo di risultato lo raggiungi in ogni sua iterazione, mentre il 3D vettoriale, volendo, è in grado di aumentare il grado di dettaglio rendendo il tutto più realistico.
D'altro canto, sono d'accordo sul fatto che la pixel art possa reputarsi una scelta consapevole e non necessariamente una scappatoia low budget (anche se in concreto credo che il risparmio ci sia e il fatto che oggi sia di moda dà una mano a qualche sviluppatore in più, anche grazie a chi ne ha fatto una bandiera, come i Wadjet).

hunters77 ha scritto:Un po' sara' anche vero ma un po' (non me lo tolgo del tutto dalla testa) qualcuno "ci marcia".

Probabile, come dicevo.
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda Dead Space il venerdì 12 gennaio 2018, 13:37

In realtà i titoli 2D, se ben fatti, rischiano costi maggiori, c'è più lavoro per disegnare le singole schermate e angolature rispetto ad un motore che fa girare tutto in automatico.


Riguardo il discorso costi di sviluppo:
io sto sviluppando un gioco usando unreal engine 4, ho delle persone che collaborano con me e ci sono sia disegnatori 2d che 3d. Il discorso è piu complesso e dipende da cosa vuoi fare.
In linea generica tra 2d e 3d si può dire che il 3d costa di più, richiede più lavoro. Non è questione di inquadrature, è vero che il motore 3d ti calcola tutte le angolature, ombre e illuminazioni ma è anche vero che tutte queste cose vanno impostate e non è facile come sembra in qualche tutorial. Inoltre la grafica 3d richiede software più costosi e anche un processo di sviluppo più lungo, ad esempio dopo la modellazione devi riggare, curare le animazioni, fare le texture che alla fine è una tecnica 2d ma molto particolare. Insomma è piu lungo rispetto a un bravo disegnatore che prende la tavoletta grafica e con un programma tipo art rage che costa pure poco ti fa un the wispered world tanto per intenderci.
Inoltre i giochi in 2d non richiedono cosi tante angolature. Va anche detto che il 2d è piu facile da gestire a livello di engine. Con il 3d devi sbatterti con le collisioni che sono molto piu complesse del 2d...sembra una sciocchezza ma credimi che finchè non sei molto esperto stai a bestemmiare tutto il giorno!
La pixel art rispetto alla 2d fatta a mano classica richiede solo meno lavoro a livello di painting. Se per fare un 2d coi fiocchi l'artista deve curare bene ombreggiature e sfumature di colore e amnche i dettagli di tratto con la pixel art si va molto più a sgrosso...e fondamentalmente anche uno che non sa disegnare a mano può farla.
Da questo punto di vista è un risparmio però non significa che la può fare chiunque...infatti serve comunque gusto nel metterla assieme o viene fuori soltanto un downgrade appunto.
Per come la vedo c'è stato qualche piccolo team indipendente che ha avuto l'idea di usarla perchè magari non aveva un bravo artista 2d, poi ha visto che è piaciuta e la moda si è diffusa.

Perchè piace?
Asterix ha gia risposto...le cose minimaliste stimolano l'immaginazione e la vera arte deve stimolarla altrimenti è solo tecnica.
L'immaginazione la puoi stimolare con uno stile minimalista ben fatto (2d o 3d è uguale) oppure con una grafica avanzata ma con dei contenuti molto evocativi.
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda asterix777 il venerdì 12 gennaio 2018, 14:06

Dead Space ha scritto:Insomma è piu lungo rispetto a un bravo disegnatore che prende la tavoletta grafica e con un programma tipo art rage che costa pure poco ti fa un the wispered world tanto per intenderci.
Inoltre i giochi in 2d non richiedono cosi tante angolature.

Indubbiamente c'è un bel lavoro dietro un sapiente uso delle meccaniche 3D, ma per ottenere un effetto simile in un gioco 2D (cioè varietà di angolature, zoom su singole zone della locazione, cambi di prospettiva) suppongo che il lavoro aumenti notevolmente. Cioè, mentre nel 3D si lavora prima un botto per far fare poi tutto al motore, nel 2D devi realizzare ogni cosa a mano. Del resto, il motivo per cui i giochi in 2D non presentano cosi tante angolature è proprio di carattere economico nonchè di tempi di sviluppo, aumentando sensibilmente costi e tempi per realizzare ulteriori locazioni di gioco (e ce ne accorgiamo nei crowdfunding, in cui talvolta i goal sono schermate aggiuntive). Inoltre, il motore di gioco 3D può essere adoperato anche per le cutscenes, mentre nel 2D si va di nuovo di pennello.
Intendo dire che a parità di risultato finale, cioè se in un titolo 2D volessimo ipoteticamente ottenere effetti simili ad un analogo 3D, il 2D risulta quantitativamente (non qualitativamente) più laborioso.
Poi nella prassi magari è vero che per l'appunto si risparmia anche sul numero di locazioni proprio per economizzare e per rilasciare prima, forse anche perchè ci si è abituati ad un certo approccio e in conseguenza al 2D non si chiede più di quanto ci abbia offerto finora.
Ed ecco che spunta la pixel art. :lol:
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda luise il venerdì 12 gennaio 2018, 15:31

@ Asterix
Stai a
Immagine .
Il mio era un commento generico che non rivelava propio nulla.Non sono entrata nello specifico
Non ho rivelato parti di gioco tantomeno ho fatto riferimento ad enigmi .Probabilmente è scritto nella scheda del gioco.
So che nel forum non c'è più un
Immagineda fare ...però.
Ultima modifica di luise il venerdì 12 gennaio 2018, 19:08, modificato 2 volte in totale.
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda Dead Space il sabato 13 gennaio 2018, 15:28

Asterix ho capito bene cosa intendi, infatti dipende da tanti fattori e da quello che vuoi fare. Il punto però non è neanche questo, non ha molto senso fare questo confronto perchè un gioco 2d non necessita, per sua natura, di tutte queste angolature e zoomate. Col 2d è tutto più semplice, volerne tirare fuori cose come si fa con il 3d non conviene non tanto per i costi di per sè ma per il rapporto tra i costi e i benefici. Insomma anche facendolo molto elaborato e sofisticato non si ottiene molto di più in termini di atmosfera, è proprio li il bello! Devi fare meno regia per far funzionare tutto. Una immagine 2d ben fatta trasmette gia tanto persino se fosse statica...pensa a un bel quadro.
Col 3d questo ragionamento non lo puoi fare.

So che nel forum non c'è più un
Immagineda fare ...però.


Bè non proprio....dobbiamo decidere se fare il cactus in 3d, 2d a mano o pixel art! :lol:
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda aldeb4ran il martedì 16 gennaio 2018, 23:27

hunters77 ha scritto:
In conclusione: a me questo "ritorno al vintage" sta un po' stufando, proprio perchè mi sembra diventato una moda "furba" per accaparrarsi gli apprezzamenti dei giocatori "over 35"; e un po' rimpiango i giochi con la grafica più curata.



Io ci vedo un po' questa cosa: diverse avventure in questi anni strizzano l'occhio ai giocatori over 30, con diverso citazionismo legato alle avventure grafiche passate, soprattutto quelle della Lucas. Per carità, se usati bene a me non dispiacciano, però siccome li sto vedendo in sempre più avventure, ho paura che alla lunga possano stancare.
Sulla grafica non ho preferenze, l'importante che la storia e gli enigmi siano buoni.
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda Weltgeist il domenica 21 gennaio 2018, 21:29

aldeb4ran ha scritto:
hunters77 ha scritto:
In conclusione: a me questo "ritorno al vintage" sta un po' stufando, proprio perchè mi sembra diventato una moda "furba" per accaparrarsi gli apprezzamenti dei giocatori "over 35"; e un po' rimpiango i giochi con la grafica più curata.



Io ci vedo un po' questa cosa: diverse avventure in questi anni strizzano l'occhio ai giocatori over 30, con diverso citazionismo legato alle avventure grafiche passate, soprattutto quelle della Lucas. Per carità, se usati bene a me non dispiacciano, però siccome li sto vedendo in sempre più avventure, ho paura che alla lunga possano stancare.
Sulla grafica non ho preferenze, l'importante che la storia e gli enigmi siano buoni.


Anche a me il ritorno al vintage sta un po' stufando; o forse mi sto disabituando ai giochi pixellosi. :|
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda LowLevel il giovedì 25 gennaio 2018, 4:57

Dico la mia sulla domanda iniziale (la disparità di giudizi tra TWP e Broken Age) e l'attuale ruolo della pixel art nei videogiochi. Presento anche le mie preferenze sul tema, così che sia più chiaro capire da che direzione arriva il mio parere.

Innanzitutto anche io sono un "onnivoro": lo stile grafico e la qualità della grafica hanno una grande (e purtroppo a volte eccessiva) influenza sul mio apprezzamento del gioco ma non esistono stili che automaticamente mi fanno sorvolare su eventuali aspetti negativi del gioco.

In genere, preferisco spaziare e scoprire il più possibile nuove forme di espressione grafica e ritengo che negli ultimi anni alcune avventure grafiche ci abbiano permesso di osservare nuovi approcci e risultati, anche sperimentali, che sicuramente deviano da ciò che esisteva fino a quel momento.

Riguardo la pixel art, invece, la "consumo" in diverse forme, anche non correlate ai videogiochi. Seguo diversi pixel artist, supporto anche uno di essi, ho acquistato libri nostalgici per poter osservare su carta patinata alcuni gloriosi screenshot di vecchi giochi, ogni tanto ho scarabocchiato anche io degli orridi agglomerati di pixel e lo considero uno stile artistico che merita una dignità propria, anche separata dai videogiochi.

Mo' che ho spiegato da dove vengo, rispondo alla domanda riguardo la disparità di giudizi tra i due videogiochi citati, dicendo semplicemente che secondo me i criteri di valutazione di un gioco sono talmente tanti che è improbabile che l'apprezzamento o il rifiuto di un gioco possa essere basato principalmente su un singolo aspetto, qualunque esso sia.

Tutto contribuisce alla valutazione finale, incluso lo stile grafico, ma a mio parere non ci sono evidenze per concludere che una singola caratteristica abbia influito più di altre sulle preferenze del pubblico.

Riguardo all'attuale ruolo della pixel art, invece, ritengo indubbio che negli ultimi anni ci sia stata una maggiore attenzione su questo stile da parte di alcuni artisti. Sicuramente riprendere certi elementi dei videogiochi passati può rappresentare un "selling point" non solo per i giocatori nostalgici ma anche per chi ha maturato un gusto per gli aspetti storici del settore dei videogiochi e ha raggiunto la conclusione che lo stile grafico, in sé, non è correlato alla giocabilità.

L'esempio di Thimbleweed Park è particolarmente calzante e utile, perché a mio parere ci permette di discutere due aspetti che ritengo importanti: 1) il ricorso alla pixel art non produce effetti necessariamente positivi sul pubblico e 2) si può ricorrere a tale stile per ragioni diverse.

1) Quando è stata lanciata la campagna Kickstarter di TWP ho osservato lo stile che Gary Winnick intendeva infondere al gioco e... sono scappato via. La ragione è che lo stile ricordava marcatamente Maniac Mansion, gioco che io non ho mai amato. In genere io non amo lo stile di Gary Winnick. A dirla tutta, non lo ritengo nemmeno molto bravo.

Qualche mese dopo la chiusura della campagna Kickstarter, gli sviluppatori hanno deciso di far fare la grafica a Mark Ferrari, che per me è un maestro. E' bastato osservare una sua bozza di background per il gioco per riportarmi indietro al suo lavoro nei giochi LucasArts ("The Secret of Monkey Island" e "Loom") e a quel punto sono diventato immediatamente un backer del gioco, attraverso un'apposita opzione del sito ufficiale.

Come per tutti gli stili, c'è pixel art e pixel art. Alcuni giocatori avrebbero probabilmente gradito lo stile piatto simile a Maniac Mansion ma uno stile leggermente più moderno ha trasformato l'espressività del gioco in modo drammatico e a mio parere ha avvicinato più giocatori di quanti ne abbia alienati.

Nonostante il tipo di pixel art più moderno, tuttavia, è indubbio che diversi giocatori siano rimasti alla finestra semplicemente perché la pixel art non è un genere che amano masticare. Gli sviluppatori di TWP hanno più volte detto di essere consapevoli che il ricorso alla pixel art (anche se di qualità) ha sicuramente alienato una discreta fetta di potenziali acquirenti. Tuttavia aveva senso usare la pixel art per questo tipo di progetto, esplicitamente nostalgico e con l'obiettivo di mimare l'esperienza d'uso dei vecchi giochi Lucas, e quindi amen.

Da tutto ciò, ne concludo che un certo disinteresse nei confronti della pixel art sia basato innanzitutto sui normali gusti della gente, prima ancora che su quanto il suo uso (o abuso) abbia stancato i giocatori.

Ne concludo anche che le operazioni nostalgia devono fare attenzione alla principale fascia di giocatori a cui vogliono rivolgersi: una pixel art reminiscente dei giochi Lucas di Mark Ferrari strizza l'occhio ad una platea leggermente più giovane rispetto a quella attratta dalla pixel art di Maniac Mansion. Io spenderei soldi per una grafica simile a quella di "Monkey Island 2" ma nemmeno un centesimo per la grafica del C64 di "Maniac Mansion", semplicemente perché il mio cervello associa automaticamente quella grafica ad un'esperienza di gioco negativa.

Su quanto l'attuale uso (o abuso) della pixel art sia solo una moda passeggera o un primo passo verso una nobilizzazione di uno stile che vada oltre gli aspetti nostalgici, si possono fare solo ipotesi e credo che nessuno possieda una risposta certa. Basterà attendere alcuni anni e vedere come le cose evolveranno.

Personalmente, certi usi "moderni" della pixel art, come in "The Darkside Detective" non solo mi piacciono molto, ma ritengo che siano più azzeccati e sensati di altri per alcuni specifici giochi. Per esempio, proprio "The Darkside Detective" è pieno zeppo di humor "deadpan", che funziona meglio quando i personaggi fanno le proprie battute mantenendo una faccia seria.

Scegliere pixel giganti che non consentono di rappresentare alcun elemento facciale dà l'idea che le battute siano dette in tono serio, rafforzando l'effetto comico. Un classico esempio di "less is more": elimina i dettagli e lascia che il cervello dei giocatori riempia i buchi informativi con ciò che avrebbe più senso. E abbassa pure i costi di produzione del gioco! :D

2) Si può ricorrere alla pixel art per ragioni diverse: "Shovel Knight" è un platform in cui il ricorso a quello stile grafico non è la conseguenza di una semplice operazione nostalgia, ma influenza anche il tipo di gameplay. In TWP invece la pixel art (e altri aspetti visuali, come l'interfaccia) è usata per ragioni strettamente visuali e nostalgiche.

Io penso che la reazione dei giocatori nei confronti delle "operazioni nostalgia" sia ben diversa dalla reazione nei confronti dei giochi che usano la pixel art in modo organico, rendendola un plus anche sul campo della giocabilità e non solo una scelta artistica.

Sono più propenso a credere che ci si possa stufare più facilmente di quei giochi che sfruttano la pixel art giusto per intingere il biscotto nei ricordi della gente e che un suo uso funzionale all'attività di gioco renda la sua accettazione più facile.

Quindi non sono stupito che la pixel art possa stufare o che il suo uso possa essere percepito come eccessivo, ma farei una distinzione sulle motivazioni che hanno indotto gli sviluppatori a preferire questo stile.

(Siccome sono un po' prolisso, vi insegno un trucco per risparmiare tempo: leggete pure una riga sì ed una no, vi assicuro che il senso è lo stesso)
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda asterix777 il giovedì 25 gennaio 2018, 11:30

LowLevel ha scritto:Scegliere pixel giganti che non consentono di rappresentare alcun elemento facciale dà l'idea che le battute siano dette in tono serio, rafforzando l'effetto comico. Un classico esempio di "less is more": elimina i dettagli e lascia che il cervello dei giocatori riempia i buchi informativi con ciò che avrebbe più senso.

[smilie=su.gif]

LowLevel ha scritto:(Siccome sono un po' prolisso, vi insegno un trucco per risparmiare tempo: leggete pure una riga sì ed una no, vi assicuro che il senso è lo stesso)

Io ho letto solo la prima e l'ultima, quella che ho quotato l'ho beccata per caso! :mrgreen:
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda Overmann il giovedì 25 gennaio 2018, 12:14

LowLevel ha scritto:Ne concludo anche che le operazioni nostalgia devono fare attenzione alla principale fascia di giocatori a cui vogliono rivolgersi: una pixel art reminiscente dei giochi Lucas di Mark Ferrari strizza l'occhio ad una platea leggermente più giovane rispetto a quella attratta dalla pixel art di Maniac Mansion. Io spenderei soldi per una grafica simile a quella di "Monkey Island 2" ma nemmeno un centesimo per la grafica del C64 di "Maniac Mansion", semplicemente perché il mio cervello associa automaticamente quella grafica ad un'esperienza di gioco negativa.


Amen.

Tuttavia i pixel nei videogiochi sono strettamente legati alla prima metà degli anni '90, non si scappa. Con una grafica pixellosa sarà sempre difficilissimo attirare chiunque sia nato dopo il 1990... Se si vuole fare un gioco "universale", ottenendo un effetto simile (allontanarsi dal fotorealismo o dagli eccessivi dettagli), oggi esistono modi più intelligenti:

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Per come la vedo io fare un gioco in pixel art implica rivolgersi necessariamente a una platea di nostalgici, chi più chi meno.
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Re: La moda della pixel art

Messaggioda LowLevel il giovedì 25 gennaio 2018, 13:32

Overmann ha scritto:Per come la vedo io fare un gioco in pixel art implica rivolgersi necessariamente a una platea di nostalgici, chi più chi meno.


Sì, sono d'accordo. Nel mio cuore spero che giochi recenti in pixel art che hanno venduto un gazillione di copie (e stanno pure nella top 100 2017 di Steam per ricavi ottenuti) possano aver avuto successo non solo grazie ai nostalgici ma anche in conseguenza delle nuove generazioni che hanno maturato un gusto estetico che non snobba automaticamente la pixel art. I primi due titoli che mi vengono in mente sono "Stardew Valley" e "Terraria" (ma anche "Undertale" nel 2016).
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