texmurphy78 ha scritto:Bene: "censura" pure le risposte per gli utenti che non hanno finito il gioco, grazie
1) Enigma congegnato meglio?
2) Enigma peggiore?
3) Maggior pregio del gioco?
4) maggior difetto?
Grazie mille per il feedback!
Rispondo in ritardo perchè ho giocato solo ora al gioco.
Allora, onestamente devo dire che non mi è piaciuto. Sia chiaro che ho partecipato volentieri alla campagna e anzi ho comprato il gioco due volte (l'ho giocato su PS4) e va bene così perchè meritava di essere prodotto. Però è anche giusto essere onesti per dare qualche suggerimento
1) Enigma congegnato meglio?
Ci sono degli enigmi carini nella seconda parte del gioco, se devo scegliere direi
sparare supercazzole durante il dialogo per costringere il nemico ad avvicinare la gru e sentirci meglio. Mi è sembrato originale e divertente.
2) Enigma peggiore?
In generale il gioco presenta molti enigmi sopra le righe, capisco che vogliamo citare l'assurdità di alcune avventure umoristiche anni 90 ma è anche il tipo di assurdità che ha attirato sul genere tante critiche. Ho apprezzato che fossero tanti enigmi, ma in questa quantità troppi erano insensati e non mi hanno divertito. Ad esempio
mettere un ghiacciolo dentro una stufa non è esattamente un'azione che dà una conseguenza logica.
3) Maggior pregio del gioco?
In generale credo che il gioco sia "impacchettato bene", ha un mondo originale, ben colorato, bei disegni, è doppiato anche se a mio avviso malissimo
e devo dire che la longevità era abbastanza onesta. Quindi buon valore di produzione. Devo dirne uno? La colonna sonora originale è davvero molto azzeccata.
4) maggior difetto?
Qua è davvero difficile perchè per me le cose che non hanno funzionato sono diverse, e non si può isolarne una per correggere il gioco. Cerco quindi di spiegare principalmente per me cosa non ha funzionato: innanzitutto la storia è poco interessante, manca di mordente anche se ho apprezzato il paio di colpi di scena che ci stavano bene. Però semplicemente, sin dall'inizio, il mistero delle piante uccise non mi ha preso.
Questo è dovuto però principalmente a problemi di sceneggiatura che all'impalcatura di base. Ho trovato il mondo di gioco poco carismatico e coeso, con personaggi solo abbozzati e anche un po' antipatici, e un protagonista che va in giro "a cantarsela da solo" facendo il duro mentre a nessuno importa nulla. Fare un noir simpatico non è certo facile, ma qui si passa il tempo a cercare la battuta d'effetto (sia umoristica che hard boiled) senza trovarla mai: l'effetto finale è intriso di quell'imbarazzo tipico di una barzelletta che non fa ridere.
La conseguenza di tutto ciò sono problemi di ritmo che non si possono nascondere sotto il tappeto. Una storia dovrebbe avere un incipit intrigante, spinto in avanti da una curva di difficoltà adeguata che contribuisca a catturare lo spettatore/giocatore. Qua invece siamo partiti nel fulcro dell'indagine con una serie di puzzle che già all'inizio non sono esattamente fluidi o ragionevoli.
I puzzle in sè, pur essendo tanti e apprezzabili, hanno una qualità media a mio avviso molto bassa, tendente al "provo tutto su tutto perchè tanto niente ha senso", il che offusca una buona percentuale di gioco che invece secondo me era venuta bene, peccato. In generale avere così poche location non ha aiutato, diciamo che il rapporto puzzle/location ha creato un po' l'effetto "escape the room" che se da un lato limita il backtracking dall'altro limita anche l'esplorazione.
Gli ambienti poco ispirati hanno dato il colpo di grazie alla parte esplorativa. Secondo me c'era molto potenziale, invece si è finiti a disegnare poche location un po' banali (l'emporio, il bar, un paio di strade...) il che non mi ha aiutato a sentirmi coinvolto nel bizzarro mondo di gioco. Quando finalmente si sbloccano altre aree...
ci si ritrova IN UNA DISCARICA. Mi sono sentito come quando in Tomb Raider esplori isole tropicali per poi trovarti di colpo in una grotta anonima. Le location sono importantissime, ci sono avventure che ci hanno costruito gran parte del proprio successo (Broken Sword, Syberia, ...).
Nonostante la recensione severa credo che come punto di partenza non sia così male, bisogna accettare il fatto che equilibrare bene un'ag è difficilissimo e imparare dai propri errori. Ad esempio la saga di Blackwell è molto istruttiva, il primo gioco era molto deludente ma la qualità di sceneggiatura e gameplay - e in generale dell'equilibrio del prodotto nel suo insieme - è cresciuta in modo costante negli anni, fino a regalare avventure quasi perfette. Essere capaci di persistere e limare la formula richiede una gran dose di umiltà e persistenza, ma credo che se Gallo fosse visto come un inizio di qualcosa avrebbe molto più senso rispetto alla sua collocazione come prodotto completo e indipendente.