experience86 ha scritto:La Daedalic era partita come erede delle buone, vecchie avventure grafiche e sta finendo come la Telltale. Il punto è che non ne capisco il motivo. Voglio dire, credo che i loro giochi più venduti siano anche quelli più contorti (i Deponia sono un incubo di enigmi e rompicapo).
Buona domanda. Avendo seguito metamorfosi Telltale (con dietro le quinte non troppo noti) e recenti dichiarazioni di Ron Gilbert sulle vendite di Thimbleweed Park, mi sono fatto in buona sostanza quest'idea: le avventure grafiche classiche basate su enigmi sono una nicchia, che non è in crisi ed economicamente funziona, posto
che ti accontenti di quella nicchia. Nel momento in cui vuoi crescere come azienda e fare il salto verso un bacino d'utenza e introiti più ampio, si ritiene (dati di vendita nelle loro mani) che sia un genere incompatibile con queste mire...
Matt Hansen, producer alla Telltale nel periodo finale degli enigmi, per capirci Tales of Monkey Island, rivelò in un'intervista parallela al documentario Double Fine Adventure (le SideQuest) che TOMI andò al di sotto delle aspettative in termini di vendite. Non che fino a quel momento non fosse la serie più venduta dei Telltale, ma ci puntavano molto per fare proprio "il botto", il salto di qualità dell'azienda. Quindi parlo di vendite relative a queste aspettative e questi piani, non di numeri in senso assoluto. Da lì iniziarono a puntare a licenze extra-ludiche più corpose come Jurassic Park e Ritorno a futuro, con conseguente alleggerimento dell'interazione.
Di recente, Ron Gilbert ha espresso un'idea analoga, sostenendo che in assoluto i risultati di Thimbleweed Park sono buoni e in linea con quel tipo di prodotto, ma che sperava in quel "di più" che gli avrebbe confermato che realizzare altre avventure grafiche con i suoi standard produttivi e le paghe che vuole garantire ai collaboratori sia sicuro economicamente. E per lui la risposta per ora è negativa.
Vedendo che la Daedalic ha ultimamente pubblicato anche titoli di generi diversi, mi sembra di capire che si siano trovati in una circostanza del genere, davanti a una decisione di quel tipo, cioè davanti a una volontà di espansione. Il punto è che non hanno scelto un gran momento per imitare i Telltale, che proprio ora cominciano a vedere una sensibile regressione dell'interesse per la loro impostazione, dopo tre anni di glorie. Probabilmente hanno guardato anche al successo di Life Is Strange (in merito al quale bisognerebbe capire se sia replicabile, specie dopo il prequel che non mi sembra accolto benissimo). Il modo in cui la Daedalic sta facendo lo gnorri con The Devil's Men mi ricorda proprio lo gnorri dei Telltale con King's Quest, poi finito nelle mani degli Odd Gentlemen. Peccato, perché Mentz con Memoria aveva fatto un gran lavoro "tradizionale" e mi sembra abbia abbandonato TDM per questo Pillars.
Tra parentesi, sto giocando in enorme ritardo il primo titolo dei Daedalic e Poki, Edna Breaks Out, ed è forse uno dei loro migliori: peccato che il suo essere così grezzo tecnicamente non lo abbia reso il piccolo classico che sotto la scocca è.