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Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: mercoledì 16 agosto 2017, 9:54
da Tsam
L'atteso adattamento di Pillars of The Earth (per i non anglofoni, I Pilastri della Terra), celebre opera dell'ancor più celebre scrittore Ken Follett, è stato finalmente rilasciato in un caldo ferragosto avventuroso; accompagnato da un trailer di lancio, questo titolo mette però a disposizione dei giocatori solo il primo dei tre capitoli previsti, dal titolo "Dalle Ceneri".

I restanti capitoli/libri verranno rilasciati non appena pronti (non abbiamo ancora notizie precise al riguardo), in una sorta di struttura episodica che risulta un inedito per la casa tedesca.

"È stato un onore e una sfida adattare un prodotto così incredibile come I Pilastri della Terra. Ci siamo concentrati sul rimanere fedeli al senso e allo spirito della storia originale, pur garantendo ai giocatori aspetti molto più immersivi che solo un'avventura interattiva può offrire", sono le parole di Matt Kempke, autore e game designer, mentre Kevin Ments, altro autore e game designer ha aggiunto: "Utilizzando l'interattività possiamo coinvolgere i giocatori nella storia e creare un forte legame emotivo con le vicende raccontate, in maniera tale da rendere ancora più significativi alcuni passaggi e dare valore a ogni decisione che dovranno prendere".

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: sabato 19 agosto 2017, 21:48
da ottoDVD
Ma si ha qualche informazione sulle date di uscita dei restanti due episodi? Almeno per sapere le tempistiche previste.

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: domenica 20 agosto 2017, 20:02
da Simo the best
Titolo che mi incuriosisce alquanto devo dire.

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: domenica 20 agosto 2017, 20:05
da MCCOY
ottoDVD ha scritto:Finito il primo "libro".

Allora, mi è piaciuto molto, oltre allo stile grafico che ho apprezzo particolarmente, ho trovato il modo di presentare storia e personaggi molto appassionante. Tutte le parti sono suddivise in 7 capitoli e diciamo che la durata di questo primo libro si attesta sulle 4/5 ore circa, non ne sono così sicuro però mancando un timer interno e avendolo giocato durante la giornata a "pezzetti".

La cosa interessante che devo cercare di capire, è se le decisioni che prendiamo abbiano davvero delle ripercussioni rilevanti nel corso della storia, perché da quel che si vede già da questo primo episodio, ci sono 3 o 4 macro decisioni che effettivamente potrebbero stravolgere la storia o, più probabilmente, il gioco è solo molto bravo a farlo credere, sicuramente per togliermi lo sfizio mi farò una seconda Run per vedere se le mie azioni possano portare a conseguenze diverse da quelle che ho avuto.


Anche a me è piaciuto molto. Sul fattore scelte, secondo me non cambiano nulla tranne forse i rapporti interpersonali tra i protagonisti. Spero che almeno nel libro II qualche conseguenza si possa vedere, non dico sulla trama ma almeno sul fronte degli enigmi, tipo: se nel libro I ho litigato con un personaggio, questi nel libro II non mi aiuterà e dovrò quindi risolvere in un altro modo. Altrimenti sarebbero davvero una presa in giro e il gameplay si ridurrebbe ad un guscio vuoto, e sarebbe davvero un grosso passo indietro per i Daedalic, il secondo dopo "Silence", anche se qui almeno la storia è solida, sebbene per merito di Follett.

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: martedì 5 dicembre 2017, 19:17
da Adrian
Daedalic Entertainment ha annunciato oggi che il secondo capitolo della serie Ken Follet's Pillars of the Earth, Book 2: Sowing the Wind, sarà rilasciato su Steam il 13 dicembre e a fine mese su GOG; la versione Playstation 4 e Xbox One invece verrà rilasciata a fine gennaio.
Coloro che hanno acquistato il primo - Book 1: From the Ashes - contenente il Season Pass, avranno automaticamente accesso a questo secondo capitolo, così come al terzo capitolo - Book 3: Eye on the Storm - quando sarà rilasciato a maggio 2018. Per tutti gli altri, il prezzo di acquisto sarà sempre lo stesso: € 29,99 su PC e € 39,99 su console, comprensivo dei tre capitoli.

A detta di Kevin Mentz, autore e game designer del gioco, Book 2: Sowing the Wind sarà un capitolo più frenetico, con più sequenze destinate a lasciare col fiato sospeso il giocatore, senza però rinunciare al focus sulla narrazione, grazie al fatto che molte delle storylines del primo capitolo incontreranno svolte drammatiche ed emozionanti.

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: martedì 5 dicembre 2017, 19:18
da ottoDVD
Fantastico, non vedo l'ora di giocarlo :mrgreen:

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2017, 1:25
da MCCOY
Mooolto incuriosito dalle parole di Mentz. :)

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2017, 11:39
da experience86
Boh, a me questo book 1 ha detto poco o niente.
Bellissima grafica, alcuni scenari tolgono il fiato per livello di perizia e cura, ma a parte questo mi sono annoiato per gran parte del tempo. Ovviamente questo dipende dal fatto che quando compro un videogioco io voglio GIOCARE e non limitarmi ad osservarlo continuamente accontentandomi ogni tanto del contentino (prendi un oggetto e lo usi con l'unico spot interattivo).

La Daedalic era partita come erede delle buone, vecchie avventure grafiche e sta finendo come la Telltale. Il punto è che non ne capisco il motivo. Voglio dire, credo che i loro giochi più venduti siano anche quelli più contorti (i Deponia sono un incubo di enigmi e rompicapo).

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2017, 13:37
da Diduz
experience86 ha scritto:La Daedalic era partita come erede delle buone, vecchie avventure grafiche e sta finendo come la Telltale. Il punto è che non ne capisco il motivo. Voglio dire, credo che i loro giochi più venduti siano anche quelli più contorti (i Deponia sono un incubo di enigmi e rompicapo).

Buona domanda. Avendo seguito metamorfosi Telltale (con dietro le quinte non troppo noti) e recenti dichiarazioni di Ron Gilbert sulle vendite di Thimbleweed Park, mi sono fatto in buona sostanza quest'idea: le avventure grafiche classiche basate su enigmi sono una nicchia, che non è in crisi ed economicamente funziona, posto che ti accontenti di quella nicchia. Nel momento in cui vuoi crescere come azienda e fare il salto verso un bacino d'utenza e introiti più ampio, si ritiene (dati di vendita nelle loro mani) che sia un genere incompatibile con queste mire...
Matt Hansen, producer alla Telltale nel periodo finale degli enigmi, per capirci Tales of Monkey Island, rivelò in un'intervista parallela al documentario Double Fine Adventure (le SideQuest) che TOMI andò al di sotto delle aspettative in termini di vendite. Non che fino a quel momento non fosse la serie più venduta dei Telltale, ma ci puntavano molto per fare proprio "il botto", il salto di qualità dell'azienda. Quindi parlo di vendite relative a queste aspettative e questi piani, non di numeri in senso assoluto. Da lì iniziarono a puntare a licenze extra-ludiche più corpose come Jurassic Park e Ritorno a futuro, con conseguente alleggerimento dell'interazione.
Di recente, Ron Gilbert ha espresso un'idea analoga, sostenendo che in assoluto i risultati di Thimbleweed Park sono buoni e in linea con quel tipo di prodotto, ma che sperava in quel "di più" che gli avrebbe confermato che realizzare altre avventure grafiche con i suoi standard produttivi e le paghe che vuole garantire ai collaboratori sia sicuro economicamente. E per lui la risposta per ora è negativa.
Vedendo che la Daedalic ha ultimamente pubblicato anche titoli di generi diversi, mi sembra di capire che si siano trovati in una circostanza del genere, davanti a una decisione di quel tipo, cioè davanti a una volontà di espansione. Il punto è che non hanno scelto un gran momento per imitare i Telltale, che proprio ora cominciano a vedere una sensibile regressione dell'interesse per la loro impostazione, dopo tre anni di glorie. Probabilmente hanno guardato anche al successo di Life Is Strange (in merito al quale bisognerebbe capire se sia replicabile, specie dopo il prequel che non mi sembra accolto benissimo). Il modo in cui la Daedalic sta facendo lo gnorri con The Devil's Men mi ricorda proprio lo gnorri dei Telltale con King's Quest, poi finito nelle mani degli Odd Gentlemen. Peccato, perché Mentz con Memoria aveva fatto un gran lavoro "tradizionale" e mi sembra abbia abbandonato TDM per questo Pillars.
Tra parentesi, sto giocando in enorme ritardo il primo titolo dei Daedalic e Poki, Edna Breaks Out, ed è forse uno dei loro migliori: peccato che il suo essere così grezzo tecnicamente non lo abbia reso il piccolo classico che sotto la scocca è.

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2017, 14:56
da experience86
E allora mi faccio altre due domande:

1- Posso capire il voler abbordare il mercato delle avventure interattive alla Telltale, ma a questo punto è saggio dare al gioco un taglio visivo così classico? Guardando le immagini a me viene da pensare ad A New Beginning, non a The Walking Dead. Con Silence la cosa era invece quasi evidente, traspariva dallo stile grafico e dalla regia;

2- Per una compagnia che si è costruita uno zoccolo duro di fan, possiamo considerare "leale" cominciare a proporre solo avventure interattive abbandonando completamente il genere che li ha fatti amare al pubblico? Per quanto esso sia di nicchia non meriterebbe comunque un qualcosa, visto che se la Daedalic è uno sviluppatore di successo lo deve proprio a quella nicchia? Capisco che quest'ultimo punto sia quasi più sentimentale e che uno sviluppatore deve prima di tutto guardare ai risultati, ma la Daedalic mi sembra comunque aver ottenuto ottime vendite anche con le ag classiche.

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2017, 15:57
da MCCOY
experience86 ha scritto:E allora mi faccio altre due domande:

1- Posso capire il voler abbordare il mercato delle avventure interattive alla Telltale, ma a questo punto è saggio dare al gioco un taglio visivo così classico? Guardando le immagini a me viene da pensare ad A New Beginning, non a The Walking Dead. Con Silence la cosa era invece quasi evidente, traspariva dallo stile grafico e dalla regia;

2- Per una compagnia che si è costruita uno zoccolo duro di fan, possiamo considerare "leale" cominciare a proporre solo avventure interattive abbandonando completamente il genere che li ha fatti amare al pubblico? Per quanto esso sia di nicchia non meriterebbe comunque un qualcosa, visto che se la Daedalic è uno sviluppatore di successo lo deve proprio a quella nicchia? Capisco che quest'ultimo punto sia quasi più sentimentale e che uno sviluppatore deve prima di tutto guardare ai risultati, ma la Daedalic mi sembra comunque aver ottenuto ottime vendite anche con le ag classiche.


Mah! I Daedalic mi hanno sempre dato l'idea di una compagnia a cui piace spaziare e sperimentare. Secondo me non abbandoneranno l'AG di vecchio stampo in maniera definitiva; proprio per quello zoccolo duro di fan di cui parlavi poc'anzi. Ritengo però comprensibile e legittimo il voler diversificare un po' gli investimenti, per usare un gergo d'alta finanza. la Sierra, per dirne una, non faceva solo AG ma anche manageriali, e la cosa non sembrava strana a nessuno; perchè dovrebbe esserlo ora per i Daedalic?

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2017, 16:00
da Diduz
experience86 ha scritto:E allora mi faccio altre due domande:

1- Posso capire il voler abbordare il mercato delle avventure interattive alla Telltale, ma a questo punto è saggio dare al gioco un taglio visivo così classico? Guardando le immagini a me viene da pensare ad A New Beginning, non a The Walking Dead. Con Silence la cosa era invece quasi evidente, traspariva dallo stile grafico e dalla regia;

No, in effetti non è saggio, sono d'accordo. :? Queste "rivisitazioni dinamiche di visual novel", comprese quelle Telltale, arrivano a cascata dal successo di Heavy Rain, che è - letteralmente - un film di animazione, visivamente molto dinamico (e quindi costosissimo, finanziato dalla Sony). Non ho giocato Pillars, ma da quel che scrivete mi pare di capire che assomigli pericolosamente alla fase intermedia dei Telltale periodo "Ritorno al futuro", quella che io chiamo "Salve, sono un'avventura grafica ma ho paura di esserlo". :lol: Nel senso che svuoti il gameplay dell'avventura, lasciandone però l'impalcatura statica che finisce per pesare.

experience86 ha scritto:2- Per una compagnia che si è costruita uno zoccolo duro di fan, possiamo considerare "leale" cominciare a proporre solo avventure interattive abbandonando completamente il genere che li ha fatti amare al pubblico

Ho seguito poco i dietro le quinte dei Daedalic, quindi non so se questa decisione è stata motivata in qualche modo, al di là della mia supposizione di cui sopra. Nel caso mio personale con i Telltale non l'ho visto come un tradimento totale, perché col senno di poi in effetti, col primo Bone nel 2005 sembravano voler puntare alle cose che fanno adesso, poi preferirono stabilizzare la compagnia con un tipo di prodotto per un pubblico ben definito. Ma capisco benissimo se qualcuno è ancora arrabbiato con loro per il cambio di rotta.
Il punto è che, se allarghi l'organico, poi diventa via via sempre più difficile giustificare l'impegno di risorse su un tipo di introito troppo basso per reggere quell'organico. Successe alla LucasArts nei primi Duemila, tanto che alla fine cancellarono Sam & Max Freelance Police... :cry: Ma ricordo pure che la LucasArts si resse sensibilmente sulle avventure fino al 1993, poi dopo il botto di Star Wars X-Wing e Star Wars Rebel Assault, i presidenti ebbero un sacco di difficoltà, crescenti, per giustificare la produzione di avventure: e dire che dopo parliamo di titoli come The Curse of Monkey Island e Grim Fandango, ma nonostante la qualità non erano nel caso migliore più necessari a reggere l'azienda, e nel caso peggiore potevano addirittura sottrarre risorse a lavori più remunerativi.
Per capirci, Ron Gilbert citava come esempio di solido successo di nicchia nel genere quello di Dave Gilbert (nessuna parentela :D ) e della sua Wadjet Eye: spende poco, non cresce volutamente, si accontenta di poco e va avanti solo col pubblico fedelissimo. Se ne frega se la nicchia non cresce, anzi dorme più tranquillo. 8)

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2017, 18:56
da luise
Sono ot, ma siamo sicuri che The Devil's Man non si farà?
Allora mi spiegate perché vendono merchandising di quel gioco :Felpe ,T- Shirt etc se neanche è in programma?

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: giovedì 7 dicembre 2017, 19:47
da Diduz
luise ha scritto:Sono ot, ma siamo sicuri che The Devil's Man non si farà?
Allora mi spiegate perché vendono merchandising di quel gioco :Felpe ,T- Shirt etc se neanche è in programma?

Beh, ufficialmente non è cancellato, quindi potrebbe anche darsi che lo finiscano sul serio. Stavamo solo ragionando sulla direzione generale intrapresa dalla casa, e pare incompatibile con quella vecchia impostazione di avventura grafica.
Comunque, giusto per proporre ottimismo: mi sembra su FB che stiano pubblicizzando parecchio Caos a Deponia su console, quindi il cuore, almeno un po', batte ancora in quella direzione. Bisogna giusto vedere se batte abbastanza per reinvestire sul genere con un prodotto da zero.

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2017, 12:51
da experience86
The Devil's Men è un grande mistero. Io ricordo addirittura che tempo fa venne annunciata la prima fase di beta testing con tanto di possibilità di prenotarsi, cosa che valutai anche (ma mi pare si dovesse andare in Germania). Possibile che la ricezione dei tester fu così pessima da spingere la Daedalic a rimandare il tutto?

Tornando invece al topic principale, anche io sono un estimatore di Dave Gilbert e del suo modo di approcciarsi al genere (spero non faccia un passo falso con Unavowed).
Mi chiedo però come sia cambiato il lato amministrativo della Daedalic, nel senso delle figure che ci sono dietro: sono le stesse di quando uscì The Whispered World e compagnia bella? Perché a questo punto mi domando dove sia finito il lato passione, se è rimasto totalmente sommerso da quello economico.
Per dirvi, io sto cercando di entrare nel mondo dello sviluppo di AG perché amo il genere e voglio lavorare su quello, se mi dicessero "guarda che se sviluppi una interactive novel guadagni il doppio" non riuscirei comunque a farlo. Perlomeno delegherei la lavorazione degli esperimenti ad altri compartimenti della compagnia, avendone la possibilità (e loro ce l'hanno) mentre lascerei un piccolo gruppo alle ag classiche.

Capisco che sto sempre facendo un discorso sentimentale, tento solo di immedesimarmi con questi colossi cercando di capire se nella loro condizione si potrebbero gestire le cose in maniera diversa o se a un certo livello diventa inevitabile venire fagocitati dal mercato.

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2017, 18:30
da Gianan
Mm vi siete persi un pezzo, la Daedalic che conoscevamo è morta e sepolta dal 2014, quando è stata comprata da una casa editrice: http://www.rpgcodex.net/forums/index.ph ... ent.91697/

"Specializzata in Ken Follett e Dan Brown" , ricorda qualcosa? : P
Ora mi aspetto Il codice daVinci a episodi.. :(

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2017, 18:34
da luise
experience86 ha scritto:Mi chiedo però come sia cambiato il lato amministrativo della Daedalic, nel senso delle figure che ci sono dietro: sono le stesse di quando uscì The Whispered World e compagnia bella? Perché a questo punto mi domando dove sia finito il lato passione, se è rimasto totalmente sommerso da quello economico.
Per dirvi, io sto cercando di entrare nel mondo dello sviluppo di AG perché amo il genere e voglio lavorare su quello, se mi dicessero "guarda che se sviluppi una interactive novel guadagni il doppio" non riuscirei comunque a farlo. Perlomeno delegherei la lavorazione degli esperimenti ad altri compartimenti della compagnia, avendone la possibilità (e loro ce l'hanno) mentre lascerei un piccolo gruppo alle ag classiche.

Come diceva Diduz ,sono ambiziosi vogliono fare il botto e allargarsi e per farlo devono guadagnare di più (oppure affidarsi al kickstarter)
The Pillars Of The Heart,purtroppo, venderà di più di un Deponia quindi punteranno sul guadagno.
Chissà se abbandoneranno il genere ,alla fine li posso capire è un lavoro hanno la fortuna di fare quello che gli appassiona e scenderamno a qualche compromesso .

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2017, 18:53
da luise
Gianan ha scritto:Mm vi siete persi un pezzo, la Daedalic che conoscevamo è morta e sepolta dal 2014, quando è stata comprata da una casa editrice: http://www.rpgcodex.net/forums/index.ph ... ent.91697/

"Specializzata in Ken Follett e Dan Brown" , ricorda qualcosa? : P
Ora mi aspetto Il codice daVinci a episodi.. :(



:shock:
È vero ?!
AP dovrebbe saperlo .
Ma l'ultimo Deponia quando è uscito?

Non capisco stava fallendo Deadalic ?
Oppure sono in società .

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2017, 19:24
da Gianan
Non credo stessero fallendo, anzi avevano abbastanza successo da suscitare l'interesse di questo colosso (che voleva allargarsi dai libri ai videogiochi).

In pratica gli hanno fatto un'offerta indecente che non potevano rifiutare... Ora saranno ricchi ma le decisioni importanti non le prendono più loro, ma la casa editrice (che ha la quota di maggioranza).

Infatti dubito che gliene fregasse qualcosa dei pilastri della terra :lol:
E' chiaramente un lavoro imposto dall'alto

Re: Ken Follett's The Pillars of the Earth

MessaggioInviato: venerdì 8 dicembre 2017, 19:34
da luise
Mi sembra una scelta drastica .
Ma i soldi li ha presi il fondatore gli altri devono lavorare .