Terminato, gradito assai, direi più di Anna's Quest, giusto perché li avevo paragonati qualche post fa.
Sono rimasto però piuttosto deluso perché
fino al primo e secondo atto "doppio" immaginavo che tutto fosse una sorta di viaggio nella mente malata della bambina, una sorta di metafora giocabile della pazzia. Poi c'è stato il terzo atto nella terra fiabesca e lì ci sono rimasto un po', perché era meno horror e mi pareva un po' fuori registro, seppur incantevole. E' saltato fuori il diario spiegone e lì ho capito che puntava a essere un fantasy horror epico, che però per me è una soluzione meno affascinante. Continuo a pensare che volendo si possa ancora interpretare tutto come la metafora di cui sopra (la sua ultima battuta è "tra il senso di colpa e la paura, ho scelto la felicità"), però mi sono stati dati troppi input per farmi rilassare nell'interpretazione che mi pareva più semplice fino al secondo atto.Insomma, forse troppa carne al fuoco, come diceva Overmann. Il lato positivo di quest'eccesso è però la sua generosità e l'impegno dei due autori (che sono una coppia svedese davvero poetica, al di là dello stereotipo, guardate che strano video:
https://www.youtube.com/watch?v=fQeu3who-OY ). Mi sembra ci sia un'attentissima valutazione delle proprie risorse: invece di puntare sul costo del doppiaggio e sequenze complesse, si sono dedicati solo a rendere curatissimo quello che c'era, in grafica e sonoro, che si mantengono sì low budget, ma il low budget qui non è mai sinonimo di semidilettante. E poi il gioco è lungo per questo tipo di produzione.
Tanto di cappello anche al fatto che, pur venendo da trascorsi nell'audiovisivo tradizionale, abbiano scelto la strada dell'interazione e l'abbiano abbracciata in toto, non con le classiche simil-visual novel che ti aspetteresti magari da autori di questo tipo. Il game design poi è inventivo e omogeneo, senza picchi di difficoltà insormontabili nè sezioni autosolventi.
Unica lamentela:
ho dovuto usare la soluzione per la sezione fiabesca: sapevo di dover entrare nella taverna in primavera, per predendere le scarpe alla mantide ballerina, ma usando l'orologio passavo dall'autunno prima all'inverno, quando la taverna ancora non c'era. Non sapevo come fare finché no ho letto che si potevano cambiare le stagioni anche cliccando rapidamente sull'orologio SENZA vederne il risultato. Scorretto. Quella parte dell'interfaccia non l'avevo mai usata così prima nè l'ho usata così dopo. Come facevo a scoprirlo se non per caso?Insomma, un ottimo gioco. Peccato che, a parte la faccenda della lingua, sia davvero MOLTO malato e allucinato, quindi non per tutti. E' horror sul serio.
Oh, a 'sto punto occhi aperti su
http://www.differentgalaxy.com/