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Migliore avventura grafica del 2014

Il mondo delle Avventure Grafiche, dalle origini sino ai giorni nostri.

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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda Kiruna il sabato 3 gennaio 2015, 2:56

asterix777 ha scritto:[...]

Io l'ho buttata li per accendere un pò il discorso. Il fatto è che è un punto un pò delicato da chiarire. Comunque io penso che il filone di ag narrative che stiamo vivendo sarà un punto di partenza per qualcosa di nuovo è stimolante se qualcuno raccoglierà la sfida. Aspetto giochi con enigmi psicologici senza inventari e doc da leggere o altre cose obsolete.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda Neo-Geo il sabato 3 gennaio 2015, 11:29

Kiruna ha scritto:
asterix777 ha scritto:[...]

Io l'ho buttata li per accendere un pò il discorso. Il fatto è che è un punto un pò delicato da chiarire. Comunque io penso che il filone di ag narrative che stiamo vivendo sarà un punto di partenza per qualcosa di nuovo è stimolante se qualcuno raccoglierà la sfida. Aspetto giochi con enigmi psicologici senza inventari e doc da leggere o altre cose obsolete.



È proprio quello che auspico anche io.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda luise il sabato 3 gennaio 2015, 12:41

Un avventura senza enigmi che mi è piaciuto molto è stata Overclocked .La trama è molto bella ,da 90. Sono rare trame così .
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda experience86 il sabato 3 gennaio 2015, 21:22

danidani ha scritto:Come scritto sopra condivido in pieno; ma perchè non Gabriel e Moebius???


Moebius non mi è dispiaciuto, ma una volta terminato mi ha lasciato il nulla in bocca. Sarà stata complice tutta la parte finale che mi ha annoiato a morte, fatto sta che è talmente discreto sotto tutti i punti di vista da poter essere trascurabile. Non lo reputo degno di essere in lizza per beccarsi il premio di avventura dell'anno!

Gabriel Knight è un discorso a parte. Come in molti hanno già detto, in realtà è un remake e non mi sento di metterlo in gara per il 2014. Resta un titolo validissimo e il secondo per mio gradimento dell'anno passato![/quote]

Neo-Geo ha scritto:SI è visto di meglio da quel fronte. La stessa conclusione di Blackwell è migliore.


BS5 ha rapito il mio cuore, lo sai! Per me è stata l'avventura dell'anno per quello che mi ha trasmesso e per quello che mi ha lasciato (e per quanto s'è fatto aspettare)! Certo, sarebbe stata più dura se avessi dovuto paragonarlo ad un titolo valido come The Night of the Rabbit, ma anche in quel caso avrei votato in questo modo perché divento un dodicenne eccitato quando si parla della serie Revolution! :mrgreen:
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda manny il domenica 4 gennaio 2015, 11:19

Kiruna ha scritto:Comunque io penso che il filone di ag narrative che stiamo vivendo sarà un punto di partenza per qualcosa di nuovo e stimolante se qualcuno raccoglierà la sfida. Aspetto giochi con enigmi psicologici senza
inventari e doc da leggere o altre cose obsolete.


se posso dire la mia, credo sia giusto e naturale un'evoluzione del genere, poiché nulla può rimanere fossilizzato.
tuttavia, essendo un tradizionalista, continuo ad apprezzare gli inventari, i documenti da leggere, gli enigmi spaccameningi perché sono gli elementi peculiari del genere e se adeguatamente dosati e inseriti nel contesto, contribuiscono a migliorare la qualità di un'ag
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda locutus il domenica 4 gennaio 2015, 12:37

manny ha scritto:
Kiruna ha scritto:Comunque io penso che il filone di ag narrative che stiamo vivendo sarà un punto di partenza per qualcosa di nuovo e stimolante se qualcuno raccoglierà la sfida. Aspetto giochi con enigmi psicologici senza
inventari e doc da leggere o altre cose obsolete.


se posso dire la mia, credo sia giusto e naturale un'evoluzione del genere, poiché nulla può rimanere fossilizzato.
tuttavia, essendo un tradizionalista, continuo ad apprezzare gli inventari, i documenti da leggere, gli enigmi spaccameningi perché sono gli elementi peculiari del genere e se adeguatamente dosati e inseriti nel contesto, contribuiscono a migliorare la qualità di un'ag


Quoto

Saranno anche cose obsolete ma, come ho detto in più di un'occasione, io le reputo dinamiche caratterizzanti di ciò che rende un'avventura grafica un'avventura grafica (nella sua accezione puramente punta-e-clicca). Se in un FPS mi aspetto di sparare a qualunque cosa si muova, in un RPG mi aspetto di combattere e imparare nuove abilità, se in uno strategico mi aspetto di modellare un territorio e difenderlo, se in un action mi aspetto di saltare, arrampicarmi e picchiare duro, io in un'avventura grafica mi aspetto di esplorare, raccogliere oggetti, combinarli, interagire coi comprimari, fare avanti e indietro fra le locazioni, perdere un po' di tempo con gli hot spot... insomma, saranno pure cose demodè e perfettibili, ma per me SONO il genere. Le produzioni degli ultimi anni (Visual Novel, Puzzle Platform, Casual etc.) sono declinazioni diverse che possono benissimo rientrare nello stesso recinto, ma (per me) il genere madre resta tecnicamente un altro.
Ultima modifica di locutus il domenica 4 gennaio 2015, 13:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda Kiruna il domenica 4 gennaio 2015, 12:59

Anch'io al momento preferisco ancora il sistema classico rispetto ai telltale o alle avventure di sola esplorazione. Ma sento che questo potrebbe essere un punto di partenza per qualcosa di più evoluto e curato e maturo. Qualcosa di stimolante per la mente, non solo cliccare un tasto per andare avanti. Magari anche online...
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda Haggis McMutton il domenica 4 gennaio 2015, 15:43

Per me risolvere enigmi, capire come andare avanti e seguire l'intreccio di una trama magari complicata è già abbastanza stimolante. Ma se si riesce a fare qualcosa di diverso e soprattutto di valido ben venga, purché non si snaturino troppo i cardini del genere perché poi è qualcosa di diverso da un'avventura grafica.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda Neo-Geo il lunedì 5 gennaio 2015, 10:10

Finche non ci sono solo azione e combattimenti, allora si puo parlare di avventura.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda locutus il lunedì 5 gennaio 2015, 12:00

Si può parlare di avventura si, ma di avventura grafica? Voglio dire, anche in molti beat em up a scorrimento o in quasi tutti i picchiaduro alla Tekken esiste uno storymode.

Per me il punto è un altro: se partiamo dal presupposto che questo tipo di giochi si chiamano avventure grafiche per differenziarle dal loro antenato che era l'avventura testuale, l'enorme differenza che passa tra un'avventura testuale e qualsiasi altro tipo di videogioco è che noi non controlliamo direttamente i movimenti del nostro avatar come faremmo in un FPS, in un Platform o in un Action ma piuttosto gli dettiamo delle azioni da svolgere e, attraverso quelle azioni e le conseguenze di quelle azioni, viene sviluppandosi una storia.

Questa per me è l'ossatura di un'avventura grafica. Se poi oltre a sviluppare una storia si intende far sviluppare l'avatar stesso, scivoliamo un po' nel genere GDR. Se per procedere nella storia prendiamo direttamente il controllo del nostro avatar (bypassando qualsivoglia evoluzione della vecchia interfaccia testuale/a verbi) entriamo più nell'ambito di un puzzle platformer. Se la storia procede basandosi prevalentemente sui dialoghi, possiamo parlare di visual novel. Se l'interazione del nostro avatar con l'ambiente si limita ad un paio di azioni possibili (come la ricerca di oggetti), lo definirei più un casual.

Tutte derivazioni più o meno nobili ma che se inserite senza se e senza ma all'interno della generica definizione di "Avventure Grafiche" finiscono per creare confusione... infatti sono mesi e mesi (da quando nel mercato sono entrati prepotentemente molte di queste variazioni sul tema) che qui sul forum si apre puntualmente questo caso.

La soluzione? Bisogna affiancare alla generica etichetta di "Avventura" altri tag identificativi per descriverne meglio la natura (un po' come fa Steam che ha diverse definizioni per ognuno dei suoi giochi) e quando si fanno queste classifiche specificare a quale tipo di AG si fa riferimento perché - oggettivamente - dimenticandoci per un attimo di definizioni, etichette etc. ma cos'hanno in comune per esempio questi titoli?

Broken Sword 5 - The Serpent's Curse (punta-e-clicca classico)
Gods Will Be Watching (microgestionale con una forte componente narrativa)
The Talos Principle (Una specie di Tomb Raider senza Lara Croft, senza ostacoli e senza mostri, solo con enigmi e marchingegni)
The Walking Dead - Season Two (Visual novel)
Never Alone (Art game, Platform, educativo)

Non lo so ragazzi, per me è come se durante la serata degli Oscar mettessero in lizza tutti i film contemporaneamente senza prima inserirli in categorie precise (azione, dramma, commedia etc...)

Non è per fare il talebano e dire che se non è un gioco in stile Monkey Island allora non è un'avventura, però anche fare di tutta l'erba un fascio non mi sembra corretto.
Ultima modifica di locutus il lunedì 5 gennaio 2015, 12:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda experience86 il lunedì 5 gennaio 2015, 12:10

Mi pare evidente che si stiano creando due correnti di pensiero.

Da una parte ci sono gli Innovatori, che sperano in un'evoluzione pesante del genere verso lidi inesplorati che magari abbandonino lo schema classico dell'inventario e compagnia bella in favore di qualcosa di diverso. In questo caso il qualcosa di diverso però è molto indefinito. Io non saprei come si potrebbe strutturare un'avventura grafica senza enigmi classici ma che al contempo abbia un gameplay, sempre considerando che io ritengo le produzioni "Telltale-style" prive di esso. In questo senso l'unico esperimento veramente interessante che posso ricordare risale a più di dieci anni fa. Sto parlando dell'inventario "concettuale" di Discworld Noir, inspiegabilmente mai più impiegato.

Dall'altro lato ci sono i Conservatori, quelli che ancora sbavano come matti quando ci si trova nell'inventario un martello e si deve trovare il modo di tirarlo in testa al tizio armato di fucile che proprio non vuole farci uscire dal monastero(cit). Io mi situo in quest'ultima categoria però facendo una precisazione: probabilmente la penserei diversamente se non fosse che in questi ultimi anni abbiamo, sempre a mio parere, assistito varie volte ad un ritorno di avventure grafiche classiche di OTTIMA qualità. Mi riferisco all'intera produzione Daedalic ma anche a casi singoli e a volte sorprendenti come The Book of Unwritten Tales, The Inner World, Broken Sword 5, Dracula 4 ( :mrgreen: !). Senza poi contare l'eccitazione che circola intorno al ritorno di grandi classici come Grim Fandango, Day of the Tentacle, Indiana Jones e un eventuale nuovo episodio di Gabriel Knight!

Da una parte mi sembra giusto ci siano punti di vista che spingano il genere verso due direzioni distinte. L'importante è non finire a fare una Guerra Civile!
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda Tsam il lunedì 5 gennaio 2015, 12:19

L'idea delle categorie ammetto che era stata valutata, ma visto che manca una suddivisione del genere anche sul sito, perlomeno attualmente, sarebbe stata probabilmente fuorviante. Detto questo, la terremo comunque in considerazione per il prossimo anno, te lo assicuro.

Quello che vorremmo però portare avanti, almeno personalmente, è però l'idea che gli elementi costitutivi di un'avventura sono diversi e attualmente vanno ben aldilà dell'impianto prettamente classico "punta e clicca"; ma è sempre stato così..prendendo un Myst qualunque come esempio. Poi ci sono i gusti personali, ma mettere dei paletti troppo stretti è difficile.

Premiazioni come questa vanno nella direzione di stimolare una discussione e trovare il modo migliore per inquadrare il nostro genere preferito.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda manny il lunedì 5 gennaio 2015, 12:26

sono in parte d'accordo con quello che hai scritto locutus.
tuttavia le classificazioni sono sempre difficili e qualche volta controproducenti.
tu hai fatto l'esempio del cinema, ma il termine commedia
è davvero ampio e al suo interno si spazia dalla commedia demenziale
a quella impegnata a quella romantica, davvero molto diverse fra loro...
ieri mi è venuto in mente l'esempio del cruciverba.
esiste il cruciverba classico che viene riproposto da quasi un secolo e poi tutta una serie
di varianti (a schema libero, facilitato, e tanti altri) che nel corso del tempo sono stati introdotti
per adeguare il genere ai tempi e variare l'offerta.tuttavia nessuno si sognerebbe di modificare
il fondamento più profondo del cruciverba, tipo eliminare le definizioni o cose del genere.
credo sia lo stesso per l'avventura grafica.quella classica presenta un corposo inventario di oggetti,
dialoghi, ambienti da esplorare, enigmi di varia natura.poi esistono una serie di varianti.
per esempio i casual game, tipo il mastino dei baskerville, per me sono a tutti gli effetti
avventure grafiche e credo che anche un'avventura come talos possa essere considerata un'ag.
l'unica cosa su cui nn transigo è l'assenza totale di enigmi.se in un gioco mancano totalmente gli enigmi
allora non è un'avventura grafica per me.posso accettare l'assenza di inventari, dialoghi, ma enigmi
no.io più che su una classificazione ulteriore punterei allora su schemi semplici in cui si evidenzia l'assenza
o presenza di una determinata caratteristica (inventario, dialoghi, ecc.) così che
l'utente possa decidere se acquistare o meno.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda locutus il lunedì 5 gennaio 2015, 12:45

experience86 ha scritto:Mi pare evidente che si stiano creando due correnti di pensiero.

Da una parte ci sono gli Innovatori, che sperano in un'evoluzione pesante del genere verso lidi inesplorati che magari abbandonino lo schema classico dell'inventario e compagnia bella in favore di qualcosa di diverso [ ... ]
Dall'altro lato ci sono i Conservatori, quelli che ancora sbavano come matti quando ci si trova nell'inventario un martello e si deve trovare il modo di tirarlo in testa al tizio armato di fucile che proprio non vuole farci uscire dal monastero(cit). L'importante è non finire a fare una Guerra Civile!


Nessuna guerra civile, almeno spero! :D

Credo che il problema di fondo sia sul concetto di evoluzione. Di norma ci si evolve a partire da una base e per me - semplicemente - alcuni giochi che oggi rientrano a far parte dell'avventura grafica in modo generico, in realtà partono da una base diversa. Spiegatemi ad esempio perché un gioco come Never Alone (che per la cronaca mi interessa parecchio e molto probabilmente acquisterò) debba essere inteso come evoluzione dell'Avventura Grafica e non come evoluzione del Platform? Come dici tu io posso intendere come evoluzione un inventario alla Discwolrd Noir o una gestione del tempo 'reale' come in Last Express o una gestione dello spazio rivoluzionaria come in Gabriel Knight 3 o l'uso delle idee - oltre che degli oggetti - nell'inventario come sperimentato in titoli come Anna o Darkness Within. Sono persino pronto ad accettare gli odiati QTE come evoluzione. Ma ad esempio un "The Cave" io faccio fatica a vederlo come un evoluzione di Maniac Mansion - per dire - per quanto possa riprenderne in parte certi elementi.

Tsam ha scritto:Quello che vorremmo però portare avanti, almeno personalmente, è però l'idea che gli elementi costitutivi di un'avventura sono diversi e attualmente vanno ben aldilà dell'impianto prettamente classico "punta e clicca"; ma è sempre stato così..prendendo un Myst qualunque come esempio. Poi ci sono i gusti personali, ma mettere dei paletti troppo stretti è difficile.

Premiazioni come questa vanno nella direzione di stimolare una discussione e trovare il modo migliore per inquadrare il nostro genere preferito.


Credimi, non voleva essere una critica né ad AP (sempre sia lodata) né nello specifico a questo sondaggio. E' solo un modo, come dici tu, per discutere di una cosa apparentemente banale ma importante sia dal punto di vista del videogiocatore che dal vostro di recensori :)

L'esempio che fai di Myst è calzante, tanto che Myst è ormai un genere a sé. Credo che sarebbe il caso di far diventare generi a sé anche altri tipi di AG che hanno caratteristiche ormai ripetibili e che si riscontrano in titoli diversi (chessò, Never Alone e Whispering Willows - ad esempio - potrebbero rientrare nella stessa categoria così come Valiant Hearts potrebbe finire nella stessa categoria di giochi come Gomo, Machinarium e Botanicula). Non voglio buttare nessuno giù dalla torre delle AG, ci mancherebbe, ed è una cosa ottima che AP si dedichi a tutto ciò che possa anche solo lontanamente assomigliare ad un'Avventura Grafica, perché questo da a noi utenti la libertà di decidere da noi senza tralasciare nessun candidato. Però è anche importante, specialmente ai fini delle valutazioni sul forum e nelle recensioni, tentare di mettere a fuoco il più possibile il tipo di gioco di cui si parla.

manny ha scritto:tuttavia le classificazioni sono sempre difficili e qualche volta controproducenti.
tu hai fatto l'esempio del cinema, ma il termine commedia
è davvero ampio e al suo interno si spazia dalla commedia demenziale
a quella impegnata a quella romantica, davvero molto diverse fra loro...
ieri mi è venuto in mente l'esempio del cruciverba.
esiste il cruciverba classico che viene riproposto da quasi un secolo e poi tutta una serie
di varianti (a schema libero, facilitato, e tanti altri) che nel corso del tempo sono stati introdotti
per adeguare il genere ai tempi e variare l'offerta.tuttavia nessuno si sognerebbe di modificare
il fondamento più profondo del cruciverba, tipo eliminare le definizioni o cose del genere.
credo sia lo stesso per l'avventura grafica.


Guarda, pensavo esattamente allo stesso esempio qualche giorno fa :!:

Se compro una Settimana Enigmistica, so perfettamente che da decenni all'interno della rivista troverò sempre i soliti giochi: Cruciverba, Rebus, Anagrammi etc.
La cosa non mi crea problemi, perché io la compro ESATTAMENTE per giocare a quei giochi li! Quindi che un'Avventura Grafica riproponga sempre lo stesso schema da trent'anni a questa parte a me sinceramente non crea alcun problema :|

Ben venga tutto il resto, specialmente perché se non ci fosse tutto il resto, probabilmente noi oggi AG classiche non ne vedremmo più! Ormai sono questi nuovi "esperimenti" che continuano a trainare questa fetta di mondo e spingono ancora qualcuno a dedicarsi allo schema classico. Però, per favore, non tentate di convincermi con la storia dell'evoluzione che "Gabriel Knight" e "Among The Sleep" siano la stessa cosa...
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda manny il lunedì 5 gennaio 2015, 13:59

come già detto, si potrebbe creare uno schema riassuntivo dell'avventura grafica classica,
tipo [enigmi (magari anche la tipologia); dialoghi, esaminare/prendere/usare oggetti, ecc..] e utilizzarla
per categorizzare le nuove ag, cosicché l'utente comprenda bene che tipo di gioco ha davanti, viste ormai
le nuove declinazioni. visto che poi hai citato the last express, a cui sto giocando proprio in questi giorni,
persino su una pietra miliare si potrebbe aprire un dibattito, vista la scarsa presenza di veri enigmi e la grande
importanza destinata ai dialoghi. comunque credo questo dibattito sia molto utile per analizzare e comprendere
il grande fermento che il nostro genere preferito sta vivendo in questo periodo.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda locutus il lunedì 5 gennaio 2015, 15:08

manny ha scritto:come già detto, si potrebbe creare uno schema riassuntivo dell'avventura grafica classica,
tipo [enigmi (magari anche la tipologia); dialoghi, esaminare/prendere/usare oggetti, ecc..] e utilizzarla
per categorizzare le nuove ag, cosicché l'utente comprenda bene che tipo di gioco ha davanti, viste ormai
le nuove declinazioni.


Non è una cattiva idea. Si potrebbe utilizzare un sistema a percentuali (molto empirico, chiaramente) che indichi in che percentuale sono presenti certi elementi all'interno del gioco, in modo che ci si possa fare un'idea precisa del genere verso cui punta maggiormente questo o quel titolo, se più sull'esplorativo, sull'azione, sul narrativo etc.
e assegnare delle etichette di conseguenza.

Mi rendo conto sia un lavoraccio per i recensori, ma se continuano così le cose prima o poi sarà inevitabile farlo.

visto che poi hai citato the last express, a cui sto giocando proprio in questi giorni,
persino su una pietra miliare si potrebbe aprire un dibattito, vista la scarsa presenza di veri enigmi e la grande
importanza destinata ai dialoghi.


E' vero, ma converrai che nel momento in cui ci si approccia a TLE non viene il dubbio di stare comunque giocando ad un'AG; diversa dal solito, ma sempre un'AG. Se si gioca a "Contrast" o a "A Bird Story" o a "Murdered", a me quel dubbio viene, perché le contaminazioni da altri generi sono veramente troppo importanti per poterle ignorare.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda experience86 il lunedì 5 gennaio 2015, 15:17

Sicuramente queste nuove questioni richiedono una rivisitazione del modo di approcciarsi ai videogame accomunati sotto l'etichetta "avventura" da parte di Adventure's Planet. In ogni caso, nonostante la confusione di questi generi, ritengo che AP continui a svolgere il suo compito in maniera corretta e bilanciata. Il mio non ritrovarmi con la lista ufficiale vuole solo essere un pensiero personale e non una critica!
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda manny il lunedì 5 gennaio 2015, 17:08

stiamo solo proponendo nuovi possibili strumenti per categorizzare meglio la grande varietà di declinazioni oggi presenti nel mercato, visto il dibattito che di frequente si accende costruttivamente sul nostro amatissimo forum.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda Neo-Geo il lunedì 5 gennaio 2015, 20:13

locutus ha scritto:Si può parlare di avventura si, ma di avventura grafica? Voglio dire, anche in molti beat em up a scorrimento o in quasi tutti i picchiaduro alla Tekken esiste uno storymode.


Infatti io ho scritto "Finche non ci sono solo azione e combattimenti, allora si puo parlare di avventura."

Il che esclude un qualsiasi picchiaduro con storymode o un gioco improntato sull'action.

Per me il punto è un altro: se partiamo dal presupposto che questo tipo di giochi si chiamano avventure grafiche per differenziarle dal loro antenato che era l'avventura testuale, l'enorme differenza che passa tra un'avventura testuale e qualsiasi altro tipo di videogioco è che noi non controlliamo direttamente i movimenti del nostro avatar come faremmo in un FPS, in un Platform o in un Action ma piuttosto gli dettiamo delle azioni da svolgere e, attraverso quelle azioni e le conseguenze di quelle azioni, viene sviluppandosi una storia.


QUesto mi fa presupporre che tu non abbia giocato alle avventure testuali e a nessuna avventura grafica anni 80 prima dell'avvento dell'interfaccia a verbi!
Spero di sbagliarmi! :)

Questa per me è l'ossatura di un'avventura grafica. Se poi oltre a sviluppare una storia si intende far sviluppare l'avatar stesso, scivoliamo un po' nel genere GDR. Se per procedere nella storia prendiamo direttamente il controllo del nostro avatar (bypassando qualsivoglia evoluzione della vecchia interfaccia testuale/a verbi) entriamo più nell'ambito di un puzzle platformer. Se la storia procede basandosi prevalentemente sui dialoghi, possiamo parlare di visual novel. Se l'interazione del nostro avatar con l'ambiente si limita ad un paio di azioni possibili (come la ricerca di oggetti), lo definirei più un casual.

Tutte derivazioni più o meno nobili ma che se inserite senza se e senza ma all'interno della generica definizione di "Avventure Grafiche" finiscono per creare confusione... infatti sono mesi e mesi (da quando nel mercato sono entrati prepotentemente molte di queste variazioni sul tema) che qui sul forum si apre puntualmente questo caso.


Ma in realtà la definizione non è mai stata così precisa, o almeno lo è stata solo in un momento molto tardo della storia delle avventure. Premesso che la definizione "avventura grafica" è quanto mai anacronistica, visto che è da più di vent'anni che non è più necessario distinguerle da quelle testuali.



Non lo so ragazzi, per me è come se durante la serata degli Oscar mettessero in lizza tutti i film contemporaneamente senza prima inserirli in categorie precise (azione, dramma, commedia etc...)


Che è pori quello che FANNO VERAMENTE alla notte degli oscar!
Salvo i documentari, corti e film d'animazione non esistono categorie per genere nella premiazione degli oscar.
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Re: Migliore avventura grafica del 2014

Messaggioda locutus il lunedì 5 gennaio 2015, 21:32

Neo-Geo ha scritto:
locutus ha scritto:Si può parlare di avventura si, ma di avventura grafica? Voglio dire, anche in molti beat em up a scorrimento o in quasi tutti i picchiaduro alla Tekken esiste uno storymode.


Infatti io ho scritto "Finche non ci sono solo azione e combattimenti, allora si puo parlare di avventura."

Il che esclude un qualsiasi picchiaduro con storymode o un gioco improntato sull'action.


Se ti riferisci solo al gameplay, siamo d'accordo. Ma la mia era una provocazione, perché ogni gioco ha un briciolo di componente narrativa e dato che ultimamente basta che un titolo ne abbia una, per finire nel calderone delle "Avventure", facevo notare che sono due parametri (action e/o azione) che da soli non bastano a fare da discriminante. Tu dici che se un gioco è solo azione e combattimenti non è una AG e va benissimo. Se un gioco è solo salta da una piattaforma all'altra senza cadere nel vuoto non è una AG e va benissimo. Se un gioco è solo esplora, impara nuove cose e sconfiggi nemici più potenti non è una AG è va benissimo. Non si capisce però perché, se uno di questi elementi spuri, da solo o insieme ad altri, viene innestato in uno schema che ricorda anche solo vagamente quello dell'avventura grafica, allora è un'AG. Mi sembra un po' contraddittorio.

Questo mi fa presupporre che tu non abbia giocato alle avventure testuali e a nessuna avventura grafica anni 80 prima dell'avvento dell'interfaccia a verbi!
Spero di sbagliarmi! :)


Cosa vuoi dire? Di norma nelle testuali si dice al personaggio dove deve andare e poi gli si da un comando per descrivere l'ambiente circostante "inventandosi" i verbi da usare sperando che siano stati contemplati dal programmatore (lo descrivi tu stesso bene qui: viewtopic.php?t=11684)

Sicuramente non hai l'immediatezza del controllo via gamepad 8)

Ma in realtà la definizione non è mai stata così precisa, o almeno lo è stata solo in un momento molto tardo della storia delle avventure. Premesso che la definizione "avventura grafica" è quanto mai anacronistica, visto che è da più di vent'anni che non è più necessario distinguerle da quelle testuali.


E' la mia personale definizione, non la voglio imporre ad altri. Però che il problema di categorizzare meglio questo genere di giochi esista, non è una mia invenzione.

Che poi da più di vent'anni non esista il problema di differenziare le Avventura testuali da quelle grafiche è vero, ma perché? Perché in questi vent'anni uno di questi due generi ha preso il sopravvento ed è diventato universalmente quello più riconoscibile e giocato fra i due. Oggi ci troviamo secondo me in una situazione simile: occorre differenziare nuovamente il genere 'avventura grafica' alla luce di mutamenti importanti nello sviluppo di questo tipo di produzioni.

Intendiamoci: se AP fosse un portale d'informazione generico tipo Multiplayer, dove si possano trovare catalogati allo stesso modo Broken Sword e Valiant Hearts, per me poco cambia. Siccome questo è un portale di settore e questo settore oramai ha dei confini estremamente liquidi, voler evitare eccessive catalogazioni perché in fondo all'interno della definzione di "avventura grafica" può starci tutto - se non a livello di forma a livello di sostanza - per me è un approccio da modificare.

Non lo so ragazzi, per me è come se durante la serata degli Oscar mettessero in lizza tutti i film contemporaneamente senza prima inserirli in categorie precise (azione, dramma, commedia etc...)

Che è poi quello che FANNO VERAMENTE alla notte degli oscar!
Salvo i documentari, corti e film d'animazione non esistono categorie per genere nella premiazione degli oscar.


Va bene, esempio sbagliato... allora sostituisci "Notte degli Oscar" con "Notte dei Telegatti" :mrgreen:
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