Dopo aver letto con attenzione la press release, non mi sento così pessimista.
Credo che brutte sorprese negli ultimi tempi, in primis i design approssimativi di Broken Age e Broken Sword 5, ci abbiano messo sul chi va là su questi raptus di "aggiornamento". C'è da dire però che la Daedalic in questo caso sta mettendo le mani avanti, dimostrando di avere una
strategia, non di voler fare una... sopresina.
Dal comunicato io capisco che sarà un'esperienza sicuramente lineare (e lo sono tante avventure), dove gli enigmi dovremo risolverli agendo su ciò che ci offrirà lo scenario e non tramite l'inventario (ergo, come accade spesso in alcuni puzzle game, solo che qui c'è il punta & clicca). Spot ci sarà.
La cliccata unica contestuale l'hanno usata anche i Telltale, nell'epoca in cui facevano avventure grafiche, e non pregiudicava la difficoltà (per lo meno, non pregiudicava il divertimento, che è ancora più importante della difficoltà).
Un conto è aver
paura di realizzare un'avventura grafica vera, paura che hanno dimostrato Schafer e Cecil, altro conto è porsi esplicitamente il problema di creare qualcosa di fresco e più immediato.
Io credo che se lavori sulle fondamenta in funzione casual, il risultato può deludere chi pretende alcune caratteristiche da un'avventura, ma può avere una sua identità.
Io ho molta più paura dell'assenza di identità, del "faccio ma forse è meglio che non faccio, forse sì, forse no, forse vecchio, forse nuovo".
I Telltale stessi attraversarono questa fase con Back to the Future, e tutt'ora lo ritengo il loro titolo peggiore, IMHO.